Le telline, piccoli molluschi bivalvi conosciuti anche come arselle, vivono nei litorali sabbiosi e si muovono con la risacca. Questa guida spiega quando cercarle, cosa osservare sulla battigia e come raccoglierle con metodi semplici, rispettosi dell’ambiente e delle regole locali.

Prima di uscire, informati su regolamenti e maree. Scegli bassa marea con mare calmo, osserva piccoli fori o segni a V sulla sabbia e scava delicatamente con setaccio. Rilascia gli esemplari piccoli, spurga bene e consuma freschissimo o conserva in modo corretto.

Quando conviene cercare le telline?

Il momento migliore è la bassa marea, con mare calmo e visibilità buona. Consulta le previsioni delle maree e preferisci le ore di luce, quando i segni sulla sabbia sono più evidenti.

Quali segnali sulla sabbia indicano la loro presenza?

Cerca piccoli fori, linee a V e leggere strisce scure lasciate dal movimento dei molluschi. Dopo un’onda, osserva dove l’acqua si ritira più lentamente: spesso lì si nascondono.

Quale attrezzatura serve davvero?

Basta poco:

Primo piano di un secchiello sulla sabbia con texture visibile
Primo piano di un secchiello appoggiato sulla spiaggia. · Peter Fazekas · Pexels License (free to use) · Close-Up Shot of a Beach Bucket on a Beach

un setaccio o retino a maglia fine, un secchio per l’acqua di mare e guanti leggeri. Aggiungi una paletta piatta per sollevare la sabbia senza scavare in profondità.

  • Setaccio o retino a maglia fine. Permette di muovere la sabbia in modo controllato, trattenendo le conchiglie. Scegli una maglia che non danneggi i molluschi, ma abbastanza fitta da non perderli.
  • Paletta o piccola zappetta. Serve a smuovere solo i primi centimetri. Evita utensili aggressivi: l’obiettivo è essere precisi e delicati per ridurre l’impatto sul fondale.
  • Secchio con acqua di mare. Tieni i molluschi immersi nell’ambiente originario: migliora freschezza e spurgo. Aggiungi, se necessario, qualche cubetto di ghiaccio in buste chiuse per mantenere la temperatura.
  • Guanti leggeri. Proteggono da tagli e sfregamenti. Prediligi modelli aderenti, che mantengono sensibilità tattile per “leggere” i segni della sabbia.
  • Stivaletti o sandali da scoglio. Aumentano stabilità e sicurezza sulla battigia. Sono utili quando la sabbia nasconde conchiglie o residui che potrebbero ferire i piedi.
  • Sacca o contenitore forato. Consente il deflusso dell’acqua e limita colpi alle conchiglie. Mantieni quantità moderate: meno peso significa più controllo e minore stress per i molluschi.
  • Torcia frontale per luce radente. Se cerchi all’alba o al tramonto, una luce bassa mette in risalto le piccole ombre dei fori. Usa una torcia con fascio ampio e intensità regolabile.

Passi essenziali in spiaggia

  • Controlla regolamenti locali, taglie minime e limiti di raccolta.
  • Scegli bassa marea con mare calmo e luce naturale.
  • Osserva la sabbia: piccoli fori e V indicano le telline.
  • Scava delicatamente con setaccio, pochi centimetri sotto la superficie.
  • Rilascia esemplari piccoli o danneggiati, tenendo solo il necessario.
  • Risciacqua in acqua di mare e conserva al fresco.
  • Pulisci l’area e rispetta gli altri bagnanti.

Come riconoscere le aree giuste

Le telline preferiscono sabbie mobili e ben ossigenate, in tratti con lieve pendenza. Dopo mareggiate leggere, i depositi recenti di sabbia possono rendere più visibili i loro segni.

Onde, risacca e strisce scure

Osserva la risacca: dove l’acqua sosta e filtra più a lungo, la sabbia si rigenera continuamente. Le strisce scure o più compatte indicano concentrazioni di materiale fine, spesso vicino ai banchi.

Fondale e granulometria della sabbia

La sabbia troppo grossa drena in fretta e tende a nascondere i fori; quella finissima, invece, si compatta. Il compromesso ideale è una granulometria media, soffice, che lascia impronte e segni netti.

Come raccogliere senza danneggiare l’ecosistema

Raccogli in modo mirato e light-touch. Agisci con movimenti brevi e controllati, senza fare buche profonde.

Bambino con secchiello sulla riva mentre il sole sorge
Bambino in piedi sulla spiaggia con un secchiello all'alba. · Zavier Chow · Pexels License (free to use) · Boy with Bucket on Beach at Sunrise

Mantieni il secchio in acqua di mare, così i molluschi restano vitali e si stressano meno.

Applica sempre il principio del prelievo responsabile: prendi solo ciò che consumerai fresco e rilascia gli esemplari piccoli o danneggiati. Ricopri le piccole cavità lasciate sulla sabbia, così l’area torna uniforme.

  • Preferisci strumenti leggeri e maneggevoli: riducono il rischio di rotture delle conchiglie.
  • Muovi il setaccio in orizzontale, seguendo il ritiro dell’onda: la corrente aiuta a separare sabbia e conchiglie.
  • Evita aree affollate o dove il fondale ospita vegetazione o fauna fragile.
  • Non utilizzare mai detergenti o acqua dolce sulla spiaggia: alterano l’ambiente.
  • Porta via rifiuti e microplastiche che incontri: è un piccolo gesto, ma ha un grande impatto.

Pulizia, conservazione e idee in cucina

Dopo la raccolta, la qualità dipende da come le tratti. Spurgale con calma, mantienile fresche e sfrutta al meglio il loro gusto delicato in ricette semplici e mediterranee.

Spurgo e pulizia

Metti le conchiglie in una bacinella con acqua di mare pulita, in un luogo fresco e aerato. Cambia l’acqua più volte: in questo modo le telline espellono la sabbia residua.

Conservazione

Trasportale al fresco e consumale in tempi rapidi. In frigorifero, tienile in contenitori coperti ma non ermetici, con un panno umido. Scarta sempre conchiglie rotte o aperte che non si richiudono alla pressione.

In cucina

Saltale brevemente con olio, aglio e prezzemolo, e abbina la loro sapidità a pasta lunga o a risotti cremosi. Evita cotture prolungate: il sapore è fine e l’obiettivo è mantenerlo nitido.

Norme e sicurezza in spiaggia

Le regole possono variare per tratto di costa e per periodo. Informati prima di uscire su limiti di prelievo, eventuali chiusure stagionali e taglia minima. Raccogli solo in aree consentite e lontane da scarichi o divieti temporanei.

In molti tratti italiani la specie è conosciuta come Donax trunculus. Alcune norme distinguono tra prelievo ricreativo e professionale: verifica sempre se serve un tesserino o altre autorizzazioni locali e rispetta i limiti previsti.

Serve la licenza per la raccolta?

Dipende dalla zona e dai regolamenti comunali o regionali. Talvolta è sufficiente il rispetto dei limiti ricreativi; altrove è richiesta una licenza di pesca sportiva o un tesserino specifico.

Qual è la taglia minima consentita?

La taglia varia a seconda delle norme locali e può aggiornarsi. Porta con te un piccolo righello e misura i molluschi: se sono sotto misura, rilasciali con cura.

Quali aree sono vietate?

In genere: aree protette, zone di riproduzione, corridoi di balneazione, distanze minime da foci o infrastrutture. La segnaletica in spiaggia e gli avvisi comunali offrono indicazioni chiare da seguire con attenzione.

Errori comuni e come evitarli

  • Uscire con mare mosso. Le onde torbide annullano i segni sulla sabbia e aumentano il rischio di inciampo. Aspetta condizioni tranquille: sicurezza e lettura del fondale migliorano.
  • Scavare troppo in profondità. Oltre a essere inefficace, può stressare il microhabitat. Limita i movimenti ai primi centimetri, lavorando con movimenti leggeri.
  • Ignorare i segnali della sabbia. Fori e V sono indicatori importanti. Se non li vedi, spostati di qualche metro: spesso basta cambiare angolo o luce.
  • Non controllare le maree. Senza pianificazione, il tempo utile si accorcia. Verifica le finestre di bassa marea e organizza il percorso di rientro in sicurezza.
  • Trascurare lo spurgo. La sabbia residua rovina gusto e consistenza. Prevedi il tempo necessario e cambia l’acqua più volte per un risultato pulito.
  • Portare attrezzi ingombranti. Aumentano fatica e rischio di impatto. Minimalismo e semplicità sono spesso la soluzione più efficiente e sostenibile.
  • Dimenticare il rispetto degli altri. Mantieni distanza da bagnanti e pescatori, evita rumori e lascia l’area più pulita di come l’hai trovata.

Domande frequenti

Le telline sono le stesse “arselle”?

Sì, in molte zone d’Italia “arselle” è un nome comune per le telline. Possono esistere lievi differenze terminologiche locali, ma ci si riferisce allo stesso gruppo di molluschi.

Meglio cercarle all’alba o al tramonto?

Quando la marea è bassa e il mare è calmo. Alba e tramonto offrono luce radente, utile a evidenziare fori e ombre sulla sabbia; scegli la finestra con condizioni più stabili.

Posso usare acqua dolce per lo spurgo?

Meglio evitarla. L’acqua di mare mantiene i molluschi vitali e favorisce uno spurgo naturale. Se usi acqua dolce rischi di stressarli e peggiorare consistenza e sapore.

Come capisco se una zona è vietata alla raccolta?

Controlla cartelli in spiaggia, avvisi comunali e ordinanze locali. In caso di dubbio, rinuncia. Le aree protette e i corridoi di balneazione sono spesso esclusi dal prelievo ricreativo.

Quanto tempo devo far spurgare le telline?

Dipende da sabbia e dimensione. In generale, concedi alcune ore in acqua di mare pulita, cambiandola più volte. Se rimane sabbia, prolunga lo spurgo finché l’acqua è limpida.

È obbligatoria una licenza per la pesca ricreativa?

Varia per area. Alcuni territori prevedono licenze o tesserini anche per il prelievo in spiaggia. Informati presso il comune o la regione e rispetta ciò che stabiliscono le norme locali.

Riepilogo essenziale

  • Pianifica sulla bassa marea e con mare calmo.
  • Osserva fori, V e strisce scure sulla sabbia.
  • Usa attrezzi semplici e scava con delicatezza.
  • Rispetta taglie minime, limiti e rilascia i piccoli.
  • Spurga bene e consuma freschissimo o conserva correttamente.

Pianificare, osservare e muoversi con delicatezza sono le basi per una raccolta di telline sicura e responsabile. Concentrati sui segni della sabbia, mantieni attrezzatura essenziale e rispetta sempre regole e ambiente: così riduci l’impatto e migliori davvero i risultati.

Prima di ogni uscita, verifica ordinanze e finestre di marea, organizza il rientro e porta via eventuali rifiuti. Con attenzione, misura e buon senso, la ricerca può diventare un momento di qualità: utile alla tavola, rispettosa della spiaggia e gratificante per chi la pratica.

Quest'articolo è stato scritto a titolo esclusivamente informativo e di divulgazione. Per esso non è possibile garantire che sia esente da errori o inesattezze, per cui l’amministratore di questo Sito non assume alcuna responsabilità come indicato nelle note legali pubblicate in Termini e Condizioni
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