Scegliere in modo consapevole le reti da pesca non è solo una questione di catture: influisce su selettività, sicurezza e impatto ambientale. In questa guida troverai criteri pratici per valutare tipologie, maglia e materiali degli attrezzi, con esempi concreti e indicazioni per un uso rispettoso degli ecosistemi.

Definisci la specie e l’ambiente, verifica la legalità locale e la dimensione della maglia, scegli il tipo più selettivo possibile, punta su materiali durevoli e tracciabili, pianifica recupero e manutenzione. In caso di dubbio, testa soluzioni piccole e locali prima di investire.

Quali tipi di reti sono consentiti?

Le regole cambiano tra acque interne e marine, e tra pesca professionale e ricreativa.

Reti da pesca trascinate sulla spiaggia con persone che le sollevano
Persone trascinano reti da pesca sulla spiaggia di Yilan. · Twentyfirstidentity · CC BY-SA 4.0 · Fishing nets on the beach

Il contesto locale è determinante: in certe aree una rete da posta è concessa con permesso, mentre tramagli o sciabiche possono essere limitati o vietati.

In Europa il quadro di riferimento principale è il Regolamento (UE) 2019/1241, che definisce misure tecniche su attrezzi e maglie in varie aree di pesca, oltre a requisiti di marcatura del gear. Anche dove sono ammesse, le reti devono essere utilizzate in modo selettivo e recuperate puntualmente per evitare attrezzi persi.

Attenzione agli attrezzi apparentemente simili: una rete da imbrocco non ha le stesse finalità di un tramaglio, e un salabro (retino) è un ausilio di sbarco, non una rete di cattura. Conoscere la distinzione aiuta a evitare errori e sanzioni.

Come si misura la dimensione della maglia?

La dimensione della maglia indica l’apertura tra i nodi e determina quale taglia di pesce può passare o restare impigliata. Una corretta dimensione della maglia migliora la selettività e riduce le catture indesiderate, tutelando gli stock e il tuo tempo sul campo.

Metodi di misurazione

Di norma si misura da nodo a nodo opposti (maglia “stretched”) con un calibro o una dima. Alcune normative specificano la metodologia esatta per garantire uniformità. Un errore di pochi millimetri può cambiare sensibilmente il comportamento della rete.

Quando cambiare maglia

Se registri molte catture fuori misura o troppo bycatch, passa a una maglia più grande. Al contrario, se la rete non “pesca” con le correnti tipiche del tuo spot, valuta una maglia minore o un assetto diverso di piombi e galleggianti.

Cosa fare e evitare

  • Verifica le norme su reti e maglie prima di uscire.
  • Scegli la rete adatta alla specie e all’ambiente.
  • Etichetta l’attrezzo per facilitarne il recupero.
  • Evita reti eccessive o non selettive.
  • Recupera e smaltisci correttamente ogni scarto di rete.
  • Tieni un registro essenziale di catture e sforzo.

Criteri di scelta passo dopo passo

La responsabilità viene prima del risultato: il Codice di condotta per la pesca responsabile (FAO, 1995) invita a ridurre catture accidentali e perdita di attrezzi, con benefici per ecosistemi e comunità. Valuta ogni decisione con questo principio in mente.

  1. Definisci l’obiettivo. Quale specie e quale taglia cerchi? Una rete progettata per cefali in laguna non è ottimale per spigole in scogliera. Senza un obiettivo chiaro, ogni scelta successiva si complica.
  2. Verifica la legalità. Consulta le regole su periodi, distanze dalla costa e maglie minime. Anche piccole differenze locali contano. Meglio un’attesa in più che una sanzione o un danno ecologico.
  3. Scegli il tipo di rete. Una rete da posta lavora ancorata nella corrente; una rete da imbrocco intercetta pesci in movimento; il tramaglio sfrutta pannelli multipli. La scelta incide su selettività e maneggevolezza.
  4. Dimensiona correttamente la maglia. Maglie più grandi rilasciano giovanili e specie piccole, ma richiedono spesso posizionamenti più mirati. Maglie troppo piccole aumentano il bycatch e il tempo speso a liberare pesci.
  5. Valuta materiale e fili. Monofilo offre discrezione in acque limpide; multifilo è più robusto ma visibile. Il nylon è diffuso e resistente; fibre “green” riducono l’impronta ma richiedono cura. Scegli in base a usura e ambiente.
  6. Pianifica l’assetto. Galleggianti e piombi determinano forma e stabilità. Un assetto sbilanciato apre varchi o crea sacche indesiderate. Piccole prove con lunghezze ridotte rivelano errori prima di investire di più.
  7. Prevedi tracciabilità e recupero. Etichette, boe numerate e luci dove permesso facilitano il recupero. Riduci il rischio di attrezzi persi e di “ghost fishing”, proteggendo fauna e portafoglio.
  8. Monitora e adatta. Tieni nota di catture, meteo, correnti. Dati semplici (taglia media, sforzo per ora) aiutano a migliorare selettività e resa nel tempo.

Materiali, manutenzione e durata

I materiali condizionano robustezza, visibilità e costo. Il monofilo è leggero e poco visibile, ideale per acque chiare; il multifilo resiste meglio all’abrasione ma può risultare più evidente ai pesci. Qualunque sia la scelta, un uso attento prolunga la vita della rete.

Dopo ogni uscita, risciacqua con acqua dolce, asciuga all’ombra e controlla nodi e legature.

Reti da pesca cinesi tradizionali in funzione sulla costa di Kochi. · Thomas Kallarackal · CC BY 3.0 · Chinese Fishing nets.webm

La manutenzione preventiva (piccole riparazioni tempestive) riduce i guasti sul campo e i costi complessivi. Conserva le reti sollevate dal suolo per evitare roditori, muffe e deformazioni del filo.

Sintetici vs naturali

I sintetici durano e assorbono meno acqua; i naturali hanno minore impatto se persi, ma richiedono cura e sostituzioni più frequenti. Valuta condizioni tipiche (salsedine, fondali rocciosi) prima di decidere.

Segnali di usura

Filamenti sfilacciati, nodi lenti e galleggianti incrinati sono campanelli d’allarme. Se la rete “apre” male o cambia peso in acqua, è tempo di revisione o di sostituzione di parti.

Stoccaggio e pulizia

Evita il sole diretto prolungato; usa sacchi traspiranti e locali ventilati. Un lavaggio periodico con detergenti neutri aiuta a limitare odori e incrostazioni, preservando elasticità e resistenza.

Costruire o comprare?

Costruire offre personalizzazione su misura di maglie, lunghezze e assetto; richiede però tempo, attrezzi e abilità nei nodi. Comprare riduce l’incertezza iniziale, con prodotti testati e specifiche chiare. La scelta dipende da budget, frequenza d’uso e disponibilità di modelli adatti al tuo spot.

Se inizi ora, prova reti commerciali di piccole dimensioni per capire come lavorano nella tua area. Quando avrai un quadro chiaro di correnti, fondali e comportamento delle specie, potrai valutare se passare a un set costruito su misura o rimanere su soluzioni pronte, ottimizzando dettagli come piombi, lunghezze e marcatura.

Domande frequenti

Le reti da pesca sono legali ovunque?

No. Regole e divieti variano per acque interne e marine, specie, stagioni e licenze. Verifica sempre la normativa locale su tipi di rete, maglie, distanze e aree protette.

Che cos’è la dimensione della maglia?

È l’apertura tra i nodi della rete, misurata con metodi standard. Determina la selettività: maglie più grandi rilasciano pesci piccoli e riducono le catture indesiderate.

Quale materiale dura di più?

In genere i sintetici (es. nylon) durano di più e assorbono meno acqua. I materiali naturali hanno minore impatto se persi ma richiedono più manutenzione e sostituzioni frequenti.

Come evitare catture accidentali?

Usa maglie adeguate, posiziona l’attrezzo in modo selettivo, controlla la rete con frequenza e rilascia subito le specie non bersaglio. Se persiste bycatch, modifica tipo o assetto.

Posso costruire una rete da pesca?

È possibile, ma richiede competenze e molto tempo. Inizia valutando le regole locali e le tue esigenze; spesso una rete commerciale piccola permette di imparare più rapidamente.

In sintesi operativa

  • Definisci specie, ambiente e obiettivo di selettività.
  • Rispetta regole locali su tipi di rete e maglie.
  • Scegli materiali e assetti coerenti con il tuo spot.
  • Traccia, recupera e mantieni l’attrezzo senza ritardi.
  • Monitora risultati e adatta le scelte nel tempo.

Una rete scelta bene lavora per te: aumenta la selettività, riduce tempi morti e limita l’impatto sull’habitat. Parti da obiettivi chiari, verifica le regole, poi componi attrezzo e assetto con piccoli test, migliorando dove serve.

Investire in qualità, manutenzione e tracciabilità non è un costo in più ma una forma di assicurazione pratica per le tue uscite. Con attenzione e responsabilità, ogni decisione su materiali, maglie e utilizzo diventa un passo verso risultati migliori e una pesca più sostenibile.

Quest'articolo è stato scritto a titolo esclusivamente informativo e di divulgazione. Per esso non è possibile garantire che sia esente da errori o inesattezze, per cui l’amministratore di questo Sito non assume alcuna responsabilità come indicato nelle note legali pubblicate in Termini e Condizioni
Quanto è stato utile questo articolo?0Vota per primo questo articolo!