Le trappole per granchi — note anche come nasse, pot o gabbie — attirano i crostacei con un’esca e li trattengono grazie a ingressi a imbuto. Per un uso responsabile conta la scelta dell’attrezzo, una boa segnalatrice ben visibile e controlli frequenti, così da ridurre le catture accessorie e rispettare le regole locali.
Capire come lavorano nasse e gabbie per i granchi aiuta a scegliere modelli, esche e modalità di controllo più efficaci e responsabili. Qui trovi tipi di attrezzi, buone pratiche, sicurezza, tempi di controllo e indicazioni generali sulle regole da verificare prima di uscire.
Quale esca funziona meglio per i granchi?
I granchi cercano odori intensi e proteine: l’esca giusta aumenta ingressi e ritenzione. Servono però contenitori o gabbiette esca per proteggerla da pesci e corrente.
- Pesce azzurro: sardina o sgombro rilasciano scie odorose. Proteggili in un contenitore forato per prolungare l’aroma e limitare i morsi dei predatori.
- Scarti di pescheria: teste e lische sono economiche e efficaci, ma deperiscono in fretta. Sostituiscili spesso per mantenere un odore fresco.
- Molluschi o carcasse: cozze schiacciate o resti di cefalopodi resistono alla corrente. Inseriscili in una gabbietta esca per evitare che vengano rubati.
- Alternative locali: ciò che mangiano naturalmente i granchi nella tua zona. Sperimenta piccoli cambiamenti e confronta i risultati in giornate simili.
Quali tipi di trappole per granchi esistono?
Le famiglie principali differiscono per volume, stabilità, entrate e facilità di gestione. Quando possibile, preferisci trappole a vaso (pot) con struttura robusta e ingressi calibrati per ridurre le catture accidentali.

- Vaso rigido (pot): struttura in rete plastificata o metallo con 1–3 ingressi a imbuto. È stabile sul fondo e trattiene bene i granchi; richiede una boa chiara e cavo adeguato.
- Pieghevole a ombrello/paracadute: si apre in acqua e si chiude al recupero. È leggera e pratica per uscite veloci, ma meno selettiva rispetto ai pot più profondi.
- Box trap a cornice: telaio cubico con pannelli a rete e imbocchi angolati. Offre buon volume interno e drenaggio rapido, utile quando si effettuano molti controlli.
- Hoop net (nassa a cerchio): due cerchi con rete che si solleva verticalmente. Ideale in bassi fondali e correnti moderate; l’efficacia dipende dal tempismo di recupero.
- Cubo con ingressi multipli: più porticine conici per agevolare l’entrata. Migliora il tasso di cattura, ma va posizionata con cura rispetto a corrente e fondale.
- Nasse tradizionali in vimini: soluzioni artigianali, leggere e maneggevoli. Durano meno ma sono silenziose in acqua e hanno un’estetica classica.
- Trappole con esca protetta: vano esca interno schermato da griglie. Aumenta la persistenza dell’odore e riduce esche rubate da pesci e piccoli predatori.
- Modelli con pannelli di sfogo: aperture o anelli di fuga per liberare esemplari piccoli. Scelte consigliate per selettività e sostenibilità del prelievo.
Quali componenti sono indispensabili?
Una trappola efficace è un sistema completo: attrezzo, linea, boa e identificazione. Cura ogni dettaglio per evitare smarrimenti e recuperi difficili.
- Boa visibile: colore acceso, contatto di emergenza leggibile e, dove richiesto, codice identificativo.
- Linea e piombo: cavo resistente, lunghezza adeguata al fondale e piombo per ancorare la trappola.
- Etichette e marcature: dati proprietario e segni chiari per distinguere l’attrezzo in zone affollate.
Ogni quanto vanno controllate le trappole?
Controlli frequenti mantengono l’esca attiva, riducono competizione interna e stress per gli animali. In molte aree ricreative si consiglia un controllo almeno quotidiano, adattando la frequenza a temperatura dell’acqua, corrente e densità di granchi.
Ridurre i tempi tra un controllo e l’altro limita catture accidentali e mortalità, in linea con i principi della pesca responsabile e dell’uso selettivo degli attrezzi.
Buone pratiche essenziali
- Verifica le norme locali prima di uscire
- Usa trappole omologate con uscite di fuga
- Etichetta e rendi visibile la boa
- Evita acque protette e specie in riproduzione
- Controlla regolarmente per ridurre lo stress
- Rilascia i granchi sotto misura rapidamente
Come evitare catture accidentali e danni?
La selettività si progetta: anelli di fuga, dimensioni della maglia e imbocchi calibrati fanno la differenza. Installa anelli di fuga per consentire l’uscita degli esemplari piccoli e valuta dispositivi di sgancio biodegradabile per prevenire attrezzi fantasma in caso di perdita.
Rendi la boa ben visibile con colori accesi e strisce, evita cavi laschi che possono impigliarsi e non calare le trappole in correnti eccessive o su fondali sensibili come praterie di Posidonia.

Quali regole e misure controllare prima di uscire?
Prima della partenza, consulta la normativa regionale e le eventuali ordinanze locali. Verifica permessi richiesti, periodi di fermo, aree interdette, numero massimo di attrezzi e dimensioni minime legali per ogni specie di granchio presente nella zona.
Nell’Unione europea, la Politica comune della pesca promuove gestione sostenibile e riduzione delle catture accessorie lungo l’intera filiera dei prelievi ricreativi e professionali.
Metriche e condizioni da considerare
Non esiste un “unico set-up giusto”: correnti, marea, torbidità e temperatura influenzano odore dell’esca e movimento dei granchi. Sperimenta con piccole variazioni, prendendo appunti su meteo, orari di marea e resa, così da identificare il tuo pattern locale.
La posizione è metà del successo: scegli fondali compatibili con specie bersaglio (sabbia, fango, roccia), evita traffico nautico e mantieni distanze di cortesia da altre boe. Riduci la deriva orientando la linea rispetto alla corrente e usa piombi adeguati al profilo del fondale.
Domande frequenti
Qual è l’esca più efficace per i granchi?
Pesce azzurro e scarti di pescheria funzionano bene grazie all’odore persistente. Inseriscili in una gabbietta esca forata per prolungare l’aroma e limitare furti da pesci o correnti.
Quante trappole posso usare legalmente?
Dipende da regione e ordinanze locali. Controlla sempre i limiti sul numero di attrezzi, obblighi di etichetta e orari consentiti prima di pianificare l’uscita.
Come rendo la boa più visibile?
Usa colori fluo, strisce ad alto contrasto e dati ben leggibili. Mantieni la linea in tensione e aggiungi un secondo piccolo galleggiante se la zona è molto trafficata.
Cosa faccio se catturo una specie protetta?
Rilascia con calma e nel minor tempo possibile, evitando di sollevare l’animale fuori dall’acqua più del necessario. Se previsto, segnala la cattura alle autorità competenti.
Le trappole per granchi funzionano di notte?
Sì, in molte aree la notte è produttiva perché i granchi sono più attivi. Usa boe altamente visibili e controlla le regole locali su orari e luci ammesse.
Punti chiave finali
- Scegli la trappola in base al fondale e alla specie.
- Usa esche fresche e protette dai predatori.
- Rendi la boa ben visibile con etichetta leggibile.
- Controlla spesso e rilascia subito gli esemplari sotto misura.
- Rispetta dimensioni minime, periodi e aree protette.
La cattura responsabile parte dalla scelta di attrezzi selettivi, esche adatte e controlli frequenti. Piccole ottimizzazioni — dall’angolo dell’imbuto all’etichettatura della boa — sommate nel tempo fanno la differenza tra uscite incerte e risultati costanti.
Prima di ogni sessione, rileggi le norme locali e pianifica per sicurezza, visibilità e rispetto dell’habitat. Un approccio prudente riduce problemi, tutela l’ecosistema e offre esperienze migliori a te e a chi condivide il mare.