La Comunione sulla mano, che ha visto il suo primo uso nel periodo del Concilio Vaticano II, rappresenta una scelta completamente legittima e accettata all’interno della Chiesa cattolica. Tuttavia, la questione ha causato una certa polemica tra i cattolici tradizionalisti, i quali preferiscono la Comunione sulla lingua, vista come una forma più sacra e rispettosa.
Nonostante la discussione, la Comunione sulla mano ha avuto un grande successo tra i fedeli, soprattutto nei Paesi europei, dove è diventata pratica comune.
La Comunione sulla mano presenta alcune differenze rispetto alla Comunione sulla lingua. In primo luogo, il gesto richiede una certa attenzione, sia per la posizione delle mani, sia per la tecnica di ricezione dell’ostia. Inoltre, questa forma di Comunione implica un’immediata assunzione dell’ostia, a differenza di quanto avviene con la Comunione sulla lingua, che richiede la rimozione dell’ostia dalla bocca con la lingua.
La Comunione sulla mano, tuttavia, non deve essere vista come una forma di mancanza di rispetto verso il sacramento, ma come un modo legittimo e altrettanto sacro di ricevere l’ostia. Infatti, la Chiesa cattolica ammette entrambe le modalità di ricezione, ma richiede ai fedeli di farlo con rispetto e devozione, in modo da poter assorbire al meglio il valore del Sacramento che stanno ricevendo.
Chi riceve la Comunione sulla mano dovrebbe considerare alcuni aspetti importanti. In primo luogo, è necessario lavarsi le mani, in modo da garantire una adeguata igiene durante il gesto della Comunione. Inoltre, ogni volta che si riceve l’ostia, bisogna farlo con rispetto e attenzione, evitando di prendere l’ostia con le dita bagnate o di ingoiare l’ostia senza masticarla.
In conclusione, la Comunione sulla mano è un gesto legittimo all’interno della Chiesa cattolica, che deve essere accolto con rispetto e devozione da parte di tutti i fedeli. Sebbene il dibattito sulla scelta della Comunione sulla lingua o sulla mano possa persistere, l’importante è che entrambe le pratiche siano adottate con devozione e rispetto per il Sacramento che si sta ricevendo. Per questo motivo, è importante ascoltare le indicazioni dei sacerdoti e delle comunità parrocchiali, al fine di garantire un’adeguata educazione dei fedeli su questa pratica sacra.