La Comunione sulla lingua è una pratica che consiste nell’accogliere l’Ostia consacrata esclusivamente sulla lingua del fedele, senza che questi possa toccarla con le proprie mani.

Questa modalità di distribuzione della Comunione ha una lunga tradizione nella Chiesa cattolica e viene descritta come una forma di rispetto verso il sacramento eucaristico, la cui consistenza è trasformativa e sacra.

La decisione di ricevere la Comunione sulla lingua è libera e rispecchia la sensibilità e la convinzione del singolo fedele. Alcuni preferiscono questa modalità di distribuzione della Comunione in quanto ritengono che le proprie mani non siano sufficientemente pulite o degne di toccare l’Ostia consacrata. Altri ancora lo fanno per un senso di umiltà e rispetto nei confronti del sacramento.

La Comunione sulla lingua è inoltre una pratica diffusa in molte altre Chiese cristiane, come la Chiesa ortodossa.

La modalità di distribuzione della Comunione sulla lingua prevede che il fedele si presenti all’altare e apra la bocca per ricevere l’Ostia consacrata. È opinione comune che questa pratica sia più solenne e rispettosa, e che eviti i rischi di manomissione dell’Ostia stessa.

Tuttavia, non mancano alcune critiche verso questa modalità di distribuzione della Comunione. Uno degli aspetti spesso sollevati riguarda la possibilità di trasferire batteri e malattie tramite la lingua. In questo senso, è possibile che la Comunione sulla lingua diventi un rischio per la salute del fedele che la riceve, ma anche per il sacerdote che distribuisce l’Ostia.

Nonostante questi rischi, la Comunione sulla lingua rimane una pratica molto diffusa in molte comunità di tutto il mondo, e ha un forte valore simbolico e spirituale per i fedeli che la scelgono.

Inoltre, è importante ricordare che la Chiesa offre la possibilità di ricevere la Comunione anche sulla mano, rituale che ha trovato sempre maggiori consensi in questi anni.

La questione della Comunione sulla lingua continua dunque ad essere un tema dibattuto e discusso nel mondo religioso, con dei sostenitori convinti e dei detrattori preoccupati per la salute dei fedeli.

Tuttavia, rimane il fatto che la scelta di ricevere la Comunione sulla lingua o sulla mano rimane una questione personale e soggettiva, che evidenzia l’importanza del sentimento di rispetto e devozione nei confronti di un sacramento così importante e sacro.

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