La Naspi, acronimo di Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego, è un sostegno economico erogato dall’INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) a coloro che hanno perso il lavoro involontariamente. Questa prestazione è stata introdotta nel 2015 con l’obiettivo di fornire un ammortizzatore sociale ai lavoratori disoccupati.

Per l’importo della Naspi, è fondamentale prendere in considerazione alcuni parametri, quali la retribuzione media mensile degli ultimi 4 anni lavorati, il periodo di contribuzione e il reddito mensile percepito al momento della disoccupazione.

Il primo passo per il calcolo della Naspi consiste nell’individuazione della retribuzione media mensile degli ultimi 4 anni lavorati. Questo dato si ottiene sommando i redditi perceputi in ciascuno di questi anni e dividendo il totale per 48 (12 mesi x 4 anni). Ottenuta la retribuzione media mensile, si procede al calcolo dell’indennità mensile della Naspi.

L’INPS prevede che l’importo mensile della Naspi sia pari al 75% dell’importo calcolato in base alla retribuzione media mensile degli ultimi 4 anni. Tuttavia, il legislatore ha stabilito un limite massimo e minimo per l’importo della prestazione. Attualmente, il limite massimo è di 1.195,36 euro, mentre il limite minimo è di 504,80 euro.

Oltre alla retribuzione media mensile, l’INPS tiene in considerazione anche il periodo di contribuzione dell’assicurato. Infatti, per poter accedere alla Naspi, è necessario aver versato almeno 13 settimane di contributi nell’anno precedente la disoccupazione. Inoltre, l’INPS considera anche il periodo di contribuzione dell’assicurato negli anni precedenti.

Per quanto riguarda il reddito mensile al momento della disoccupazione, questo può incidere sul calcolo dell’importo della Naspi solo se superiore all’importo massimo previsto dalla legge. In tal caso, l’importo della prestazione sarà ridotto in base alla differenza tra il reddito percepito e l’importo massimo.

È importante sottolineare che la Naspi viene erogata per un periodo massimo di 24 mesi, con una durata iniziale di 6 mesi rinnovabile per ulteriori 6 mesi massimo. Durante questi mesi di percezione della prestazione, l’assicurato deve soddisfare alcuni requisiti, quali la ricerca attiva di lavoro e la partecipazione ad eventuali corsi di formazione o reinserimento professionale proposti dall’INPS.

In conclusione, calcolare l’importo della Naspi richiede l’analisi di diversi parametri, come la retribuzione media mensile degli ultimi 4 anni lavorati, il periodo di contribuzione e il reddito mensile percepito al momento della disoccupazione. L’INPS stabilisce l’importo della prestazione, che può variare in base a questi fattori, con un limite massimo e minimo stabilito per legge. La Naspi rappresenta un sostegno economico importante per i lavoratori disoccupati, che permette loro di affrontare il periodo di disoccupazione in modo più sereno e attivo.

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