Se ti capita di avere segnale GSM debole, non sei solo. Una ricezione altalenante in casa o in ufficio dipende spesso da ostacoli, distanza dalla cella e da una copertura mobile non ottimale. In questa guida capirai le cause reali, come misurare in dBm e quali azioni funzionano davvero.

Il segnale mobile cala per distanza, ostacoli e impostazioni non ideali. Misuralo in dBm, prova Wi‑Fi calling e ottimizza posizione e rete. Se serve, usa soluzioni hardware certificate e autorizzate. Questo articolo ti offre un piano rapido e una checklist completa.

Quali sono le cause comuni

Tre fattori pesano più di tutto: distanza/ostacoli, frequenza usata dalla rete e condizioni del dispositivo. Prima di intervenire, controlla la mappa di copertura del tuo operatore per capire se l’area rientra tra quelle difficili. La potenza radio diminuisce con distanza e frequenza (perdita in spazio libero ≈ 32,45 + 20·log10 f + 20·log10 d) . In ambienti interni, muri, solai, vetri atermici e arredi metallici aggiungono attenuazioni che possono sommarsi velocemente.

Perché il segnale cala in ufficio?

Gli edifici moderni usano pareti in cemento, serramenti metallici e vetri a bassa emissività: ottimi per l’isolamento, pessimi per le onde radio. Scale, ascensori e locali tecnici si comportano come “gabbie” che riflettono e assorbono. Anche la densità di persone e dispositivi può saturare la cella, riducendo la qualità. Se il tuo posto di lavoro è al piano terra o in seminterrato, la perdita aumenta ulteriormente.

Quali soluzioni senza ripetitori?

Prima di investire, spostati vicino a finestre o in zone alte, prova un’altra stanza e usa la funzione di chiamate Wi‑Fi. Talvolta basta scegliere un angolo con meno ostacoli o orientare il telefono per recuperare tacche stabili. Un riavvio del dispositivo o l’aggiornamento delle impostazioni dell’operatore risolve configurazioni momentaneamente errate.

Come misurare il segnale

Le “tacche” sono indicative: misura in dBm per capire davvero. Su molti smartphone esiste una “modalità servizio” che mostra il valore numerico. Per 4G/5G il parametro utile è RSRP (Reference Signal Received Power), mentre su reti 2G/3G si usa spesso RSSI (Received Signal Strength Indicator). In generale, valori intorno a −80/−90 dBm sono buoni; vicino a −110 dBm sei al limite della copertura. Sui telefoni 4G/5G il valore RSRP è misurabile in un range tipico di circa −140…−44 dBm secondo specifiche 3GPP .

Quando confronti i numeri, aspetta qualche secondo fermo in un punto e ripeti la lettura in due o tre posizioni. Se il segnale fluttua molto, possono esserci riflessioni interne o congestione. Annota i punti migliori e peggiori: ti servirà per scegliere dove posizionarti o dove collocare dispositivi che dipendono dalla rete cellulare.

Piano d’azione rapido

  • Verifica la copertura dell’operatore nella tua zona.
  • Spostati vicino a finestre o in alto, lontano da ostacoli.
  • Attiva le chiamate Wi‑Fi e abilita VoLTE se disponibile.
  • Forza la rete 4G/5G o 2G, se più stabile.
  • Riavvia il telefono e aggiorna impostazioni operatore.
  • Evita custodie schermanti e fonti di interferenza.
  • Valuta ripetitori certificati solo con consenso dell’operatore.

Migliorare senza hardware

Parti sempre dalle soluzioni a costo zero. Una combinazione di posizione, impostazioni e rete alternativa (come le chiamate Wi‑Fi) risolve molti casi. Ecco una checklist pratica che puoi seguire subito.

  • Muoviti verso finestre e spazi aperti. I materiali edilizi assorbono parte del segnale; pochi metri possono fare differenza. Se lavori spesso in riunione, scegli una stanza “amica” delle radio.
  • Ruota e libera il telefono. Custodie spesse, magneti o portafogli integrati possono schermare. Evita di coprire l’antenna inferiore con la mano e prova posizioni diverse per un minuto.
  • Preferisci piani alti. Ogni solaio aggiunge perdita: salire anche solo di un piano può riportare il telefono entro un’area di copertura accettabile. Fai test in più punti e prendi nota.
  • Usa il Wi‑Fi per chiamate e dati. Le chiamate Wi‑Fi sfruttano la rete senza fili (se stabile) e aggirano temporaneamente il collo di bottiglia cellulare. È una soluzione efficace in interni.
  • Riavvia e aggiorna. Un riavvio pulisce vecchie associazioni di rete. Controlla aggiornamenti di sistema e dell’operatore: migliorano compatibilità, VoLTE e roaming tra celle.
  • Evita interferenze locali. Alimentatori economici, ripetitori non certificati o apparecchi wireless possono introdurre rumore. Allontana questi oggetti dal telefono e dal router Wi‑Fi.
  • Passa ad app di messaggistica per le chiamate. Quando la voce tradizionale fatica, una chiamata dati su app può risultare più stabile, specie se la rete cellulare è congestionata.
  • Per dispositivi IoT e telecamere. Se una telecamera con SIM perde segnale, prova a spostare l’antenna esterna, usare un’antenna migliore o riposizionare il gateway vicino a una finestra.

Dalle impostazioni del telefono, prova la modalità di rete: in alcune zone il 4G con VoLTE funziona meglio del 3G; altrove il 2G è più resistente in voce. Non esiste una regola unica: fai test mirati e conserva la configurazione più stabile per la tua zona.

Soluzioni hardware e limiti

Quando i passi precedenti non bastano, valuta interventi mirati. I ripetitori certificati possono aiutare in interni, ma vanno usati solo dove consentito e con l’autorizzazione espressa dell’operatore. Un’installazione scorretta può generare interferenze e peggiorare la rete di tutti.

Per uffici e negozi, meglio sistemi professionali con antenne esterne direzionate e unità interne ben calibrate. In alcune situazioni, un router 4G/5G con antenne esterne direzionali porta internet stabile per lavorare e telefonare via Wi‑Fi. Per le telecamere o dispositivi IoT, un posizionamento rialzato dell’antenna e cavi coassiali di qualità riducono le perdite.

Evita soluzioni “miracolose” come adesivi o tappetini “amplificanti”: non migliorano la fisica del segnale. Se dopo test e ottimizzazioni la copertura resta critica, contatta l’operatore: talvolta è possibile ottimizzare la rete, segnalare la zona o ricevere indicazioni su apparati compatibili. Ricorda che l’uso di ripetitori non omologati o non autorizzati può violare le regole locali e causare disservizi.

In breve: cosa ricordare

  • Misura il segnale in dBm e non solo a tacche.
  • Posizione, vetri e muri incidono più di quanto immagini.
  • Wi‑Fi calling e VoLTE risolvono molti interni difficili.
  • Prova reti diverse e la modalità più stabile.
  • Hardware solo se certificato e con consenso dell’operatore.

Se la tua copertura è ballerina, non rassegnarti: spesso bastano il punto giusto, impostazioni più adatte e l’uso delle chiamate Wi‑Fi per svoltare. Procedi per gradi: misura, prova, confronta. Quando serve, valuta soluzioni hardware certificate e coinvolgi l’operatore: così ottieni miglioramenti reali senza rischi o spese inutili.

Agire con metodo ti farà risparmiare tempo e frustrazione. Tieni un piccolo diario con misure e tentativi, ripeti i test nelle ore di punta e verifica l’effetto delle modifiche. Con un approccio pratico e responsabile, la qualità di voce e dati può migliorare sensibilmente anche in contesti complessi.

Quest'articolo è stato scritto a titolo esclusivamente informativo e di divulgazione. Per esso non è possibile garantire che sia esente da errori o inesattezze, per cui l’amministratore di questo Sito non assume alcuna responsabilità come indicato nelle note legali pubblicate in Termini e Condizioni
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