Vuoi firmare da mobile senza stampare o scannerizzare? Con la firma digitale Aruba puoi sottoscrivere PDF e contratti in pochi minuti, mantenendo sicurezza e tracciabilità. In questa guida vedrai come usare l’app su iOS e Android, gestire il certificato e riconoscere formati come P7M e PAdES per una firma elettronica a prova d’errore.
Hai bisogno di firmare e verificare documenti dal telefono? Qui trovi requisiti, differenze tra PAdES e CAdES, procedura passo passo, lettura dei P7M e soluzioni ai problemi più comuni, con consigli pratici per lavorare in mobilità senza rischi né perdite di tempo.
Che cos’è la firma digitale Aruba?
È una forma di firma elettronica qualificata basata su certificati rilasciati da un prestatore fidato. Convalida identità, integrità e immodificabilità del documento. In ambito UE, le firme elettroniche qualificate sono riconosciute tra gli Stati membri dal Regolamento 910/2014 (eIDAS). In pratica, firmi un file e consenti a chi lo riceve di verificarne autenticità e paternità.
CAdES vs PAdES: differenze
Con Aruba puoi firmare in due formati principali. CAdES “impacchetta” il documento e la firma in un file .p7m: il contenuto originale resta intatto e la firma è separata dal PDF. PAdES integra la firma dentro il PDF, anche con grafica visibile (timbro o box firma). Entrambi seguono standard tecnici internazionali (ES: standard ETSI CAdES) come ETSI TS 101 733 per CAdES ed EN 319 142 per PAdES.
Quali requisiti servono su iOS e Android?
Per firmare da smartphone verifica alcuni prerequisiti: un certificato attivo associato alla tua identità, il PIN del dispositivo di firma, un metodo di autenticazione (per esempio OTP) e una connessione affidabile. Con questi elementi, l’app può applicare correttamente la firma e salvare i file.
- App ufficiale installata e aggiornata: garantisce compatibilità con i formati più recenti.
- Certificato e identità abilitati: i dati del certificato devono corrispondere ai tuoi.
- Sblocco biometrico o PIN locale: accelera accesso e autorizzazioni.
- Metodo OTP (One-Time Password) via SMS o app di autenticazione: verifica l’operazione.
- Spazio di archiviazione libero: necessario per salvare versioni firmate.
- Rete stabile (Wi‑Fi o dati): utile per invio OTP e validazioni.
SPID e certificato: cosa serve
Se usi SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) per accedere, l’identità verificata semplifica login e operazioni. Il certificato di firma deve essere valido, con scadenza non superata e parametri aggiornati. In caso di rinnovo recente, apri l’app e sincronizza i dati per evitare errori di autorizzazione.
Come firmare un PDF da smartphone?
La procedura tipica è semplice: importi il documento, scegli il tipo di firma (CAdES o PAdES), confermi con PIN/OTP e salvi. Puoi anche rendere visibile il riquadro firma nel PDF, utile quando il destinatario desidera un segno grafico sul documento.
- Apri l’app e seleziona “Firma”. Scegli il file PDF dalla memoria o dal cloud.
- Decidi il formato: firma PAdES per restare in PDF o firma CAdES per generare un .p7m.
- Se vuoi una firma visibile, posiziona il box firma: dimensione e posizione restano nel PDF.
- Autorizza l’operazione con PIN/OTP. Attendi la conferma di esito positivo.
- Rinomina il file e salvalo. Se serve, invialo al destinatario o archivialo in cartella dedicata.
Impostazioni importanti dell’app
Controlla le preferenze di firma (ad esempio “PAdES visuale” o CAdES .p7m) in base alla richiesta del destinatario. Se previsto, applica la marca temporale per attestare data e ora dell’operazione. Mantieni l’orologio di sistema sincronizzato: differenze di fuso o ora errata possono causare esiti non validi.
Passaggi essenziali
- Verifica i requisiti: certificato attivo, PIN, OTP e connessione stabile.
- Installa l’app Aruba e accedi con SPID o credenziali.
- Importa il documento in PDF o in formato P7M/PAdES.
- Scegli il tipo di firma: CAdES (.p7m) o PAdES (PDF).
- Apponi la firma e conferma con OTP o PIN dispositivo.
- Verifica il file firmato, rinomina e salva o condividi.
Come leggere e verificare un file P7M?
Un P7M è un “contenitore” firmato: dentro c’è il documento originale più i dati di firma. Per verificare file P7M dall’app, importa il P7M e usa la funzione “Verifica”: vedrai certificato, catena di fiducia e stato. Se tutto è valido, puoi estrarre o consultare il contenuto originale senza modificarlo.
Se il destinatario non può aprire il P7M, invia anche una versione PDF firmata in PAdES (quando accettata). Ricorda che la verifica conferma integrità e autenticità; se il certificato è scaduto, la firma potrebbe risultare non più valida nel tempo, salvo marca temporale correttamente apposta.
Problemi comuni e soluzioni rapide
Anche con procedure semplici, possono emergere intoppi. Qui trovi le criticità più frequenti con rimedi pratici e veloci, utili per concludere le operazioni senza stress.
- Certificati scaduti: aggiorna il certificato prima di firmare. Dopo il rinnovo, riapri l’app e sincronizza i dati; talvolta serve rifare l’accesso per ricaricare i profili.
- OTP non arriva: verifica copertura di rete e numero collegato. Se usi app di autenticazione, controlla che l’ora del telefono sia esatta e riprova con un nuovo codice.
- File troppo pesante: riduci dimensioni del PDF con una stampa in PDF ottimizzata. Evita immagini a risoluzione eccessiva: la leggibilità resta buona anche con compressione moderata.
- Errore di formato o P7M danneggiato: riscarica il file dal mittente. Se l’errore persiste, chiedi una nuova copia firmata o un PDF PAdES come alternativa.
- Firma non visibile nel PDF: la firma PAdES è valida anche senza grafica. Se il destinatario richiede un riquadro, abilita la firma visiva e ripeti la firma sul documento.
- Nome certificato diverso dai dati personali: controlla che il certificato corrisponda al firmatario. In caso di incongruenze, contatta il supporto e sospendi l’invio del file firmato.
- Marca temporale assente o scaduta: applicala durante la firma se richiesto. Serve a fissare data e ora; utile nei casi in cui conti il momento esatto della sottoscrizione.
- Condivisione non riuscita: salva prima in locale e poi invia via email o app. Alcuni servizi limitano l’estensione .p7m; in tal caso, utilizza un PDF firmato in PAdES.
Domande frequenti
Posso firmare senza connessione dati?
Per l’autorizzazione via OTP serve in genere la rete (dati o SMS). Senza connessione potresti non ricevere i codici necessari: pianifica la firma quando la linea è stabile.
Qual è la differenza tra PAdES e CAdES?
PAdES inserisce la firma nel PDF (anche con riquadro visibile). CAdES crea un file .p7m che “contiene” documento e firma; il contenuto resta separato dal PDF.
Come apro un file P7M su smartphone o PC?
Usa l’app di verifica per importare il P7M e leggere contenuto e dati di firma. Su PC puoi installare un software dedicato in grado di estrarre o visualizzare il documento originale.
La firma è valida anche all’estero?
Una firma elettronica qualificata conforme al quadro eIDAS è riconosciuta nei Paesi UE. Fuori dall’UE valgono regole diverse: verifica sempre i requisiti del destinatario.
Posso firmare più documenti in una volta sola?
In molte app si firma un file alla volta. Alcune versioni consentono la selezione multipla: verifica le opzioni disponibili nella tua app e segui le istruzioni proposte.
Cosa fare se i certificati risultano scaduti?
Procedi al rinnovo dei certificati e riapri l’app per sincronizzare i dati. Fino al rinnovo le firme potrebbero fallire o risultare non valide in verifica.
Riepilogo rapido
- Comprendi differenze tra CAdES (.p7m) e PAdES (PDF).
- Verifica certificato, PIN e metodo OTP prima di firmare.
- Segui i passaggi in app e applica, se serve, la marca temporale.
- Per i P7M: importa, verifica stato e leggi il documento contenuto.
- In caso di errori: controlla rete, formati e scadenze dei certificati.
Firmare dal telefono è comodo quanto sicuro, se imposti correttamente app e certificati. Prima di inviare un documento importante, esegui sempre una verifica e conserva sia il file originale sia quello firmato in una cartella ordinata. Questo ti aiuta a tracciare versioni, rispondere a richieste del destinatario e ridurre gli imprevisti.
Se sei alle prime armi, prova la procedura su un PDF di test non sensibile, controlla il risultato e ripeti finché tutto fila liscio. Una buona routine – importare, firmare, verificare, rinominare e archiviare – rende il flusso di lavoro rapido e affidabile anche quando sei in mobilità.
