Ricevere posta indesiderata può rendere caotica la casella e far perdere tempo. Con Libero Mail puoi ridurre lo spam usando blocco mittenti, filtri e buone abitudini. In questa guida pratica vediamo come agire da web e app, distinguendo tra messaggi promozionali invadenti e tentativi di truffa.

Blocca i mittenti ricorrenti, crea regole semplici (per oggetto, mittente, parole chiave), segnala i messaggi sospetti come spam e controlla la cartella Posta indesiderata. Evita di cliccare su disiscrizioni dubbie: se un’email sembra phishing, non interagire e segnala.

Come bloccare un mittente su Libero Mail?

Il blocco è utile quando lo stesso mittente torna a scrivere nonostante tu non abbia mai dato consenso. Ecco i metodi principali per bloccare in modo sicuro e ordinato.

Da web (browser)

La webmail offre più controllo sui filtri. Procedi così:

  1. Apri la tua casella di posta e seleziona un messaggio indesiderato del mittente da bloccare. Evita di aprire allegati o immagini remote.
  2. Dal menu delle azioni del messaggio, scegli l’opzione per bloccare il mittente oppure crea una regola da quell’email. In alternativa, segnala anche come spam.
  3. Se usi una regola, imposta condizioni su mittente/oggetto e come azione lo spostamento in Posta indesiderata o l’eliminazione. Mantieni le regole semplici.
  4. Salva e testa: invia a te stesso un’email simile (senza rischi) o attendi il prossimo messaggio del mittente per verificare che la regola funzioni.

Sull’app (Android e iOS)

L’app è ideale per le azioni veloci quando sei in mobilità.

  1. Apri il messaggio indesiderato e usa le opzioni per segnalare come spam. Se disponibile, usa il blocco mittente dall’azione del messaggio.
  2. Controlla nelle impostazioni dell’app che le cartelle si sincronizzino, inclusa Posta indesiderata, così da vedere subito l’effetto dei filtri.
  3. Per una gestione più avanzata dei filtri, entra nella webmail: da lì puoi creare regole più precise che poi valgono anche in app.

Consiglio: usa il blocco per le fonti ripetitive e chiaramente indesiderate; per messaggi occasionali, la segnalazione come spam è spesso più che sufficiente e aiuta il filtro di sistema a migliorare.

Perché ricevo ancora spam nonostante i filtri?

Nessun filtro è perfetto: i mittenti malevoli cambiano dominio, oggetto e contenuto per aggirare le regole. Inoltre, alcune comunicazioni automatiche sembrano promozionali ma provengono da servizi a cui ti sei registrato in passato. Infine, il mittente visibile può essere falsificato (spoofing), e i sistemi devono bilanciare rigore e rischio di falsi positivi.

Per migliorare i risultati, mantieni poche regole chiare, segnala con costanza i messaggi sospetti e rivedi periodicamente i filtri. Soprattutto, impara a riconoscere un’email di phishing: errori grossolani, urgenze ingiustificate, link che non coincidono con l’indirizzo del sito, o richieste di dati personali sono segnali da non ignorare.

Passaggi rapidi da seguire

  • Apri la Posta indesiderata e controlla i falsi positivi ogni giorno.
  • Usa “Blocca mittente” per email ripetute e palesemente indesiderate.
  • Crea regole con parole chiave, oggetto o mittente per auto-spostare.
  • Evita di cliccare Disiscriviti su email sospette o phishing.
  • Segnala come spam: aiuta l’addestramento del filtro di sistema.
  • Su smartphone, allinea le impostazioni dell’app e della webmail.

Filtri e regole: come configurarli bene

I filtri sono potenti se restano semplici. Inizia da pochi criteri affidabili, come il mittente e una parola chiave in oggetto, e scegli azioni conservative: spostare in Posta indesiderata anziché eliminare. Ricorda che l’ordine dei filtri conta: quelli in alto si applicano per primi, quindi metti le regole più restrittive prima delle generiche.

Esempio rapido di filtro

Vuoi spostare automaticamente messaggi con oggetto che contiene una parola ricorrente? Crea un filtro con condizione “Oggetto contiene …” e azione “Sposta in Posta indesiderata”. Mantieni i nomi delle regole descrittivi (es. “Promo – saldi”) e rivedili ogni mese per evitare sovrapposizioni.

Segnala i messaggi indesiderati come spam: verranno spostati nella Posta indesiderata e il sistema utilizzerà queste segnalazioni per migliorare i filtri.

Libero Aiuto — Posta indesiderata (spam), 2024.

Quando configuri più filtri, verifica che i criteri non siano troppo ampi: per esempio, evitare di bloccare un intero dominio se ricevi anche comunicazioni legittime da quell’indirizzo. In caso di dubbio, aggiungi un filtro “di controllo” che applica un’etichetta o sposta solo in una cartella dedicata.

Come riconoscere spam, phishing e truffe

Lo spam promozionale invade la casella; il phishing tenta di rubare dati. Entrambi sono fastidiosi, ma il secondo è pericoloso. Impara a distinguere i segnali tipici per scegliere l’azione giusta: segnalare come spam, bloccare o cancellare senza interagire.

  • Controlla il mittente reale: passa il mouse sul nome o tocca l’indirizzo per vedere il dominio completo.
  • Ispeziona i link: l’URL di destinazione deve coincidere con il testo promesso; diffida dei link accorciati e degli allegati inattesi.
  • Valuta il tono del messaggio: urgenza estrema, minacce o premi mirabolanti sono campanelli d’allarme.
  • Osserva la formattazione: grammatica scorretta e loghi sfocati spesso tradiscono messaggi automatici di scarsa qualità.
  • Non rispondere e non inoltrare: interagire può confermare che la tua email è attiva.

Newsletter legittime: disiscriversi senza rischi

Se la comunicazione è riconoscibilmente di un servizio usato (es. un negozio in cui hai un account), usa il link “Disiscriviti” in fondo al messaggio. Se invece il mittente è dubbio, non cliccare: limita l’azione a segnalare come spam o a bloccare.

Come gestire lo spam su smartphone (app, iOS e Android)

Su mobile tutto dovrebbe restare semplice. Assicurati che l’app sincronizzi la cartella Posta indesiderata, così rivedi i falsi positivi e ripristini i messaggi legittimi. Seleziona notifiche solo per la casella di posta principale e silenzia le notifiche della cartella spam per evitare distrazioni.

Se usi l’app nativa di sistema, ricorda che alcune funzioni (blocchi e filtri avanzati) risiedono nella webmail. Inoltre, puoi bloccare contatti su iPhone a livello di rubrica per ridurre chiamate e SMS molesti; per l’email, continua a usare segnalazione e filtri nella tua casella.

Infine, aggiorna app e sistema operativo: i provider migliorano continuamente il rilevamento. Le tecnologie di autenticazione delle email (come DMARC, SPF e DKIM) aiutano i servizi a identificare i falsi mittenti a monte; da utente, contribuisci segnalando e mantenendo regole ordinate.

Errori comuni e soluzioni

Questi scenari capitano spesso. Ecco come prevenirli senza complicare la gestione quotidiana.

  • Eliminare subito senza segnalare. Così il filtro non impara. Segna come spam i messaggi indesiderati e lascia che il sistema affini la protezione nel tempo.
  • Creare troppi filtri. Più regole, più conflitti. Parti da poche regole chiare e riepilogale in un documento, aggiornandolo quando ne aggiungi di nuove.
  • Bloccare domini legittimi. Se blocchi un intero dominio rischi di perdere conferme e ricevute. Preferisci blocchi sul singolo mittente o filtri con oggetto specifico.
  • Usare disiscrizioni su email sospette. I link possono essere trappole. Se il mittente non è affidabile, evita clic e usa segnalazione o blocco.
  • Dimenticare la cartella Posta indesiderata. Controllala spesso: recupera i falsi positivi e affina i filtri. Un passaggio quotidiano richiede pochi secondi ma evita perdite.
  • Filtri con condizioni troppo vaghe. “Contiene ‘offerta’” può colpire email lecite. Raffina con più criteri (mittente + parola chiave) e verifica gli effetti.
  • Non aggiornare app e password. Versioni vecchie e credenziali riutilizzate aumentano i rischi. Aggiorna regolarmente e attiva la verifica a due fattori dove disponibile.
  • Confondere promozioni e frodi. Le promo invadenti sono fastidiose; le frodi sono pericolose. Quando hai dubbi, evita interazioni e cancella dopo la segnalazione.

Domande frequenti

Bloccare un mittente elimina anche le email già ricevute?

No. Il blocco agisce sui messaggi futuri. Per ripulire la casella di posta, esegui una ricerca per mittente e sposta in Posta indesiderata o elimina in blocco gli elementi già presenti.

Meglio segnalare come spam o cancellare direttamente?

Segnalare come spam è preferibile: aiuta il sistema a migliorare i filtri. La cancellazione immediata non offre feedback e può lasciare passare messaggi simili in futuro.

Le regole create da web valgono anche nell’app?

Sì, le regole sono lato server: una volta create nella webmail, si applicano alla casella e quindi valgono anche per l’app, purché la sincronizzazione delle cartelle sia attiva.

Posso bloccare tutte le email con un allegato?

È sconsigliato: rischi falsi positivi. Meglio combinare criteri (mittente + parola chiave + oggetto) e, in caso di allegati sospetti, non aprirli e segnalare come spam.

Ogni quanto controllare la Posta indesiderata?

Una volta al giorno è un buon ritmo: recuperi eventuali messaggi legittimi marcati per errore e rafforzi il filtro spostando o cancellando in blocco il resto.

In sintesi operativa

  • Blocca i mittenti ricorrenti e segnala lo spam con costanza.
  • Tieni pochi filtri chiari e in ordine di priorità.
  • Controlla spesso Posta indesiderata per i falsi positivi.
  • Su smartphone, sincronizza cartelle e limita le notifiche.
  • Diffida di phishing e link sospetti: non interagire.

Applicando regole semplici, segnalazioni coerenti e controlli quotidiani, la tua casella resterà più ordinata. Quando un messaggio ti insospettisce, fermati: non cliccare link o allegati e usa gli strumenti di filtraggio. In caso di dubbi, preferisci azioni conservative come lo spostamento in Posta indesiderata e rivedi periodicamente i risultati.

Ricorda: la combinazione di filtri lato server, blocco mirato e buone abitudini riduce drasticamente lo spam nel tempo. Mantieni l’app aggiornata, verifica le impostazioni su smartphone e continua a migliorare la tua strategia con piccoli aggiustamenti mirati.

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