Nel linguaggio dei social e delle app di messaggistica, taggate compare spesso nei commenti: è un invito a taggare, cioè a menzionare o etichettare qualcuno in un contenuto. Quando carichi una foto o pubblichi un post, il tag collega un profilo al contenuto e genera una notifica.

“Taggate” è l’invito a inserire il nome di qualcuno in un post o in una foto. Significa aggiungere un tag che collega il profilo al contenuto. Usalo con misura, chiedi consenso nelle immagini, e controlla le impostazioni di privacy per approvare o rimuovere tag indesiderati.

Che cosa vuol dire "taggate" su social e app?

Nel parlato digitale, “taggate” è l’imperativo plurale di “taggare”: equivale a “aggiungete un tag”. In pratica è una richiesta di tag: indica di associare il profilo di una persona a una foto, un reel o un post, così da menzionarla in modo chiaro e tracciabile.

Come usare "taggate" su Facebook e foto?

Le modalità cambiano leggermente tra app, ma il principio è lo stesso: selezioni il contenuto, scegli il nome della persona e confermi. Ecco una procedura tipica su smartphone (simile anche da PC):

  1. Apri l’app del social. Se lavori da PC, entra nella versione web con le stesse credenziali: l’operazione è analoga.

    Assicurati di essere connesso al profilo corretto per evitare tag dal profilo sbagliato.

  2. Tocca Crea e carica la foto o apri il post già pubblicato. Nelle storie, il flusso è simile, ma il tag scade con la storia.

    Controlla la qualità dell’immagine: un volto poco visibile rende il tag meno utile.

  3. Cerca l’opzione Tag o Persone. Di solito è un’icona a forma di omino o un pulsante dedicato sotto la foto.

    In alcune app compare durante la modifica; in altre, dopo la pubblicazione.

  4. Digita il nome della persona. Se è tra i tuoi contatti o segue la pagina, il suo profilo dovrebbe apparire tra i suggerimenti.

    Se non lo trovi, prova varianti del nome o il nickname usato sul social.

  5. Seleziona la persona corretta e conferma. Puoi spostare il pallino del tag sulla foto per indicare il volto o l’oggetto giusto.

    Mantieni il tag vicino al soggetto, senza coprire dettagli importanti.

  6. Aggiungi altri tag solo se necessari. Evita di taggare gruppi interi: è più ordinato citare nel testo chi non è centrale.

    Un uso misurato rende il post più chiaro e meno invasivo.

  7. Pubblica o salva le modifiche. La persona riceverà una notifica e potrà visualizzare (o rimuovere) il tag in base alle sue impostazioni.

    Se il profilo è privato, la visibilità del tag dipende dai permessi dell’utente taggato.

  8. Controlla il risultato. Verifica che il tag sia corretto e che l’anteprima del nome rimandi alla persona giusta.

    Se sbagli, modifica il post: meglio correggere subito che lasciare un tag fuori contesto.

Ricorda: molte piattaforme permettono l’approvazione dei tag prima che compaiano sul profilo della persona. Questo evita imprevisti e offre un controllo extra, utile soprattutto per contenuti sensibili o foto con minori.

Differenze tra tag, menzione e hashtag

Sono strumenti simili, ma non equivalenti. Capire la distinzione aiuta a comunicare meglio e a non confondere pubblico e destinatari.

Tag: associazione al profilo

Il tag collega un contenuto a un profilo. È forte e “strutturale”: su una foto indica chi c’è, in un post identifica persone coinvolte. Spesso genera una notifica e può far apparire il contenuto nella sezione “Foto in cui ci sei tu”.

Menzione: notifica con @

La menzione con @ è più leggera: inserisci @nome nel testo o nei commenti per attirare l’attenzione. È utile per segnalare la conversazione a qualcuno, senza collegare stabilmente il contenuto al profilo.

Hashtag: parola chiave

L’hashtag è una etichetta tematica: #parola chiave che rende trovabile il contenuto per argomento. Non notifica persone e non identifica chi compare nella foto; serve per scopribilità e tendenze.

In sintesi: usa il tag per associare una persona al contenuto, la menzione per coinvolgerla nel dialogo e l’hashtag per far trovare il post a chi segue un tema. Se hai dubbi, consulta sempre le linee guida della piattaforma e verifica gli esempi ufficiali.

Etichetta digitale e privacy dei tag

Taggare è utile, ma va fatto con rispetto. Chiedi il consenso quando una foto è personale o può creare imbarazzo. In ambito professionale, evita tag promozionali non richiesti.

Controlla regolarmente le impostazioni di privacy del tuo profilo: puoi limitare chi ti tagga, chi vede i post con te e se i tag devono essere approvati prima di apparire. Questo ti aiuta a gestire la reputazione digitale.

  • Tagga solo chi è presente o direttamente coinvolto. Se vuoi solo attirare l’attenzione, opta per una menzione nei commenti.

    È la scelta più equilibrata per non saturare di notifiche.

  • Evita tag promozionali massivi. Se stai lanciando un evento, invita a partecipare usando un hashtag dedicato.

    Così non trasformi il post in spam e mantieni il focus.

  • Attenzione alle foto di minori e contesti privati. Il consenso dei genitori o dei diretti interessati è essenziale.

    Quando non sei sicuro, chiedi in privato prima di procedere.

  • Rimuovi subito tag errati o fuori tema. Un messaggio di scuse rapido e chiaro evita fraintendimenti.

    La trasparenza è una forma di cura verso i contatti.

  • Condividi le regole nel team. In gruppi e pagine, definisci una policy interna sui tag per coerenza e tutela della community.

    Riduce errori e rende i flussi più fluidi.

Domande frequenti

Taggate è corretto in italiano?

È un neologismo colloquiale nato dall’inglese “tag”. Si usa soprattutto online per chiedere di aggiungere un tag. In contesti formali, preferisci “menzionate” o “aggiungete un tag”.

Come rimuovo un tag da una foto?

Apri la foto, cerca l’opzione Tag/Persone o Altro, quindi scegli Rimuovi tag. La posizione esatta varia da app a app; se non trovi il comando, verifica nelle impostazioni del post o del profilo.

Posso taggare chi non è mio amico o follower?

Dipende dalle impostazioni di privacy della persona e della piattaforma. In molti casi puoi suggerire il nome, ma il tag potrebbe non essere visibile a tutti o richiedere approvazione.

C’è un limite di persone taggabili per post?

Sì, ogni piattaforma applica limiti propri e li aggiorna nel tempo. Se devi coinvolgere molti nominativi, usa un elenco nel testo o un hashtag dedicato, evitando tag eccessivi.

Qual è la differenza tra tag e menzione?

Il tag collega il contenuto a un profilo (soprattutto nelle foto), la menzione con @ avvisa un utente in modo più leggero. Il tag è “strutturale”, la menzione è conversazionale.

Cosa fare se vengo taggato senza consenso?

Rimuovi il tag, attiva l’approvazione preventiva, e chiedi all’autore di evitare futuri tag. Se necessario, limita chi può taggarti o segnala il contenuto secondo le regole della piattaforma.

Uso corretto ed errori

  • Usa tag solo quando pertinenti e richiesti.
  • Chiedi il consenso prima di taggare foto sensibili.
  • Evita catene “taggate un amico” e spam.
  • Rivedi le impostazioni di revisione dei tag.
  • Preferisci menzioni @ nei commenti se basta.
  • Rimuovi subito i tag errati o fuori contesto.

In breve: cosa ricordare

  • “Taggate” significa chiedere di aggiungere un tag o menzionare qualcuno.
  • Usa i tag con misura, soprattutto nelle foto e con il consenso.
  • Tag, menzione e hashtag hanno scopi distinti: non confonderli.
  • Controlla le impostazioni per l'approvazione dei tag e la privacy.
  • Se sbagli tag, rimuovilo e spiega l'errore con cortesia.

Usato con attenzione, il tag rende i contenuti più chiari e coinvolgenti. Prima di aggiungerlo, chiediti se è necessario, se rispetta la sensibilità altrui e se aggiunge valore alla conversazione. Piccoli accorgimenti, come l’approvazione preventiva e la scelta tra tag e menzione, riducono frizioni e malintesi.

La prossima volta che leggi “taggate”, valuta il contesto e agisci con buon senso: un tag appropriato avvicina le persone, uno superfluo le distrae. Imposta regole personali, rivedi periodicamente le preferenze di visibilità e, quando serve, spiega le tue scelte con educazione.

Quest'articolo è stato scritto a titolo esclusivamente informativo e di divulgazione. Per esso non è possibile garantire che sia esente da errori o inesattezze, per cui l’amministratore di questo Sito non assume alcuna responsabilità come indicato nelle note legali pubblicate in Termini e Condizioni
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