La correzione automatica è la funzione che intercetta errori comuni e applica sostituzioni mentre scrivi, così da mantenere il flusso. Spesso è chiamata autocorrezione o sostituzione automatica ed è diversa dal correttore ortografico, che segnala gli errori invece di cambiarli. In questa guida scoprirai come attivarla, personalizzarla e, quando serve, limitarla in Word e su smartphone.
La correzione automatica corregge refusi e applica sostituzioni predefinite o personalizzate. Impara a attivarla in Word, gestire eccezioni e abbreviazioni, e controllare i toggle su iPhone e Android per evitare modifiche indesiderate.
Come si attiva la correzione automatica in Word?
In Microsoft Word la funzione è di norma attiva per la lingua del documento. Se digiti volutamente un refuso, vedrai la correzione scattare e, quando opportuno, potrai annullarla.
Per una configurazione più fine, apri File > Opzioni > Strumenti di correzione e poi le Opzioni di correzione automatica. Qui trovi commutatori per correzioni tipografiche, sostituzioni e maiuscole.
Quali impostazioni sono importanti all'avvio?
Controlla Maiuscola iniziale di frase, sostituzione di virgolette diritte con “caporali/ricurve” e correzioni di refusi comuni. Valuta se abilitare la correzione di doppie maiuscole e l’aggiunta di parole al dizionario.
Windows e Mac
- Apri Word e un documento di prova.
- Vai su File > Opzioni (Windows) oppure Word > Preferenze (Mac).
- Apri Strumenti di correzione (Windows) o Correzione e grammatica (Mac).
- Seleziona Opzioni di correzione automatica e scegli lingua, regole e sostituzioni.
- Digita esempi: conferma che le correzioni desiderate funzionino e salva.
Word per il Web
Nella versione online alcune opzioni possono essere ridotte rispetto al desktop. In genere puoi abilitare o disabilitare correzioni di base e usare i suggerimenti ortografici integrati.
Qual è la differenza tra correzione automatica e correttore?
La correzione automatica cambia il testo al volo seguendo regole e sostituzioni. Il correttore ortografico e grammaticale evidenzia potenziali errori e ti lascia la decisione finale.
- Correzione automatica: automatizza refusi e rimpiazza abbreviazioni con frasi complete.
- Correttore: suggerisce alternative, mostra definizioni e non modifica senza conferma.
- Uso combinato: veloce per errori banali, controllato per termini tecnici o nomi propri.
Passaggi rapidi per iniziare
- Apri le impostazioni di lingua o tastiera.
- Vai alle opzioni di Correzione automatica.
- Attiva le sostituzioni e scegli la lingua.
- Aggiungi abbreviazioni personalizzate e eccezioni.
- Prova in un documento o app di messaggistica.
- Regola o disattiva le opzioni che creano errori.
Come personalizzare le sostituzioni e le eccezioni?
Le sostituzioni personalizzate sono il cuore dell’efficienza.

Puoi trasformare sigle e scorciatoie in frasi intere, ed evitare che nomi o termini tecnici vengano modificati a tua insaputa con eccezioni mirate.
- Abbreviazioni quotidiane: imposta “cmq” → “comunque” e “qnd” → “quando”. Risparmi battute senza perdere chiarezza. Mantieni poche regole, ma davvero utili nel tuo contesto.
- Espansioni di lavoro: trasforma “riun” in “riunione alle 10:00 in sala A”. Le espansioni testuali sono ottime per template ricorrenti; verifica punteggiatura e maiuscole.
- Nomi propri: aggiungi il tuo cognome e quelli di clienti al dizionario per impedire false correzioni. Se servono grafie particolari, crea eccezioni specifiche.
- Termini tecnici: proteggi parole come “endpoint”, “payload”, “pipeline”. La correzione automatica può confonderle con termini comuni; usa un elenco di esclusioni.
- Formattazione intelligente: abilita sostituzioni tipografiche (virgolette, trattini) solo se coerenti con lo stile del documento. In alcuni report tecnici è meglio disattivarle.
- Lingue multiple: se scrivi in più lingue, abbina regole a ciascuna. Evita sostituzioni che abbiano significati diversi tra italiano e inglese.
- Trigger sicuri: scegli abbreviazioni non ambigue. Per esempio, “;sig” per la firma è meno rischioso di “sig”, che può apparire in parole comuni.
Consigli di controllo qualità
Testa ogni nuova regola in un documento di prova e osserva i casi limite. Mantieni un elenco breve ma curato di sostituzioni e rivedilo periodicamente, rimuovendo quelle che generano correzioni errate.
Come usarla su iPhone e Android?
Sui telefoni la funzione risiede nella tastiera. Su iPhone la trovi nelle impostazioni di Tastiera; su Android dipende dalla tastiera in uso (spesso Gboard). La logica è simile: attiva o disattiva correzioni, suggerimenti e sostituzioni.
iPhone (iOS)
Vai in Impostazioni > Generali > Tastiera e attiva “Correzione automatica” se vuoi interventi automatici.

Per abbreviazioni espanse, usa le sostituzioni di testo su iPhone (ad esempio “;cell” → “Ti chiamo più tardi”).
- Apri Impostazioni > Generali > Tastiera.
- Attiva/disattiva Correzione automatica, Maiuscole automatiche e Predittiva.
- Entra in Sostituzione testo e aggiungi scorciatoie con la frase estesa.
- Prova in Note o Messaggi e regola le eccezioni se necessario.
Android (Gboard)
Con Gboard apri Impostazioni > Sistema (o direttamente Tastiera) e cerca Correzione del testo. Lì trovi il toggle per Correzione automatica, Suggerimenti e impostazioni di Gboard per sostituzioni e maiuscole.
- Apri Impostazioni > Tastiera virtuale > Gboard.
- Entra in Correzione del testo e attiva Correzione automatica.
- Valuta Suggerimenti e Completamento automatico in base all’app.
- Prova in un’app di messaggistica e aggiusta i toggle che disturbano.
Quando conviene disattivarla o limitarla?
Ci sono situazioni in cui l’automazione rischia di alterare il significato. Nei testi tecnici, nel codice o quando trascrivi nomi propri, meglio ridurre l’intervento automatico o appoggiarsi solo ai suggerimenti.
- Documenti tecnici: mantieni la precisione lessicale. Valuta di tenere attivi solo suggerimenti e correzione di doppie maiuscole.
- Citazioni e trascrizioni: evita che virgolette o trattini vengano trasformati. Usa eccezioni per titoli e convenzioni editoriali.
- Nomi e brand: proteggi le grafie ufficiali con esclusioni mirate, soprattutto in comunicati e presentazioni.
Domande frequenti
Posso usare la correzione automatica con più lingue?
Sì. Attiva le lingue necessarie e associa le regole alla lingua del documento o della tastiera. Evita sostituzioni ambigue valide in una lingua ma fuorvianti nell’altra.
Perché alcune parole corrette vengono ancora sostituite?
Probabilmente esiste una regola di sostituzione conflittuale o la parola non è nel dizionario. Aggiungila al dizionario o crea un’eccezione per impedirne la modifica.
La correzione automatica funziona offline?
Sì, le regole di base e le sostituzioni locali funzionano senza connessione. Alcune funzioni predittive o basate su cloud possono richiedere internet per modelli aggiornati.
Come ripristinare le impostazioni predefinite?
In Word torna alle opzioni e reimposta le regole; su smartphone disattiva e riattiva i toggle o reimposta la tastiera. Ricorda di esportare eventuali sostituzioni importanti prima.
Le sostituzioni si sincronizzano tra dispositivi?
Dipende dall’app e dall’ecosistema. Alcune tastiere e account sincronizzano scorciatoie, altre no. Valuta un esportazione/importazione manuale per uniformare le regole più usate.
Quali alternative esistono oltre alla correzione automatica?
Puoi affiancare controlli ortografici, suggerimenti grammaticali e strumenti di rilettura. Le scorciatoie di testo e i modelli di documento riducono gli errori senza modifiche automatiche indesiderate.
Riepilogo operativo essenziale
- La correzione automatica corregge e sostituisce; il correttore segnala.
- Personalizza sostituzioni ed eccezioni per nomi, sigle e gergo.
- Controlla spesso il dizionario e le lingue attive.
- Su iPhone e Android gestisci i toggle in Tastiera/Gboard.
- Disattivala in scenari tecnici o quando altera il significato.
Se impostata con criterio, la correzione automatica libera attenzione e tempo: automatizza i refusi ripetitivi e amplia scorciatoie in frasi utili. Il trucco è mantenere regole chiare, testate in un documento di prova, e rimuovere ciò che crea attrito.
Parti dalle necessità reali, crea eccezioni per parole critiche e verifica periodicamente le lingue attive. In questo modo otterrai un assistente discreto: presente quando serve, silenzioso quando potresti farne a meno.