Da oltre un secolo, Roland Garros è l’Open di Francia: il Grande Slam parigino sulla terra battuta che esalta tecnica, pazienza e resistenza. In questa guida scoprirai origine del nome, pronuncia in francese, luogo e calendario, superficie di gioco e come viene ripartito il montepremi.
Roland Garros è l’Open di Francia su terra battuta, disputato a Parigi tra fine maggio e inizio giugno. Il nome onora un aviatore francese; la pronuncia è alla francese. Qui trovi spiegati storia, superficie, calendario, stadi principali e come si struttura il montepremi.
Perché si chiama Roland Garros?
Il torneo e lo stadio sono intitolati a Roland Garros, pioniere dell’aviazione e figura della Prima Guerra Mondiale. La scelta celebra un simbolo nazionale francese legato all’audacia e all’innovazione, valori che lo sport vuole riflettere.
La dedica del nome non è casuale: l’aviatore fu tra i primi a compiere traversate storiche e a sperimentare soluzioni tecniche d’avanguardia. È un modo per connettere il tennis a una storia di coraggio, tipica anche delle battaglie punto su punto della terra rossa parigina.
Come si pronuncia Roland Garros?
In francese, la pronuncia approssimata è “ro‑làn garr‑òs”: accento sulla seconda sillaba di “Roland” e su “Garros” con s sorda finale. Non è un errore usare una pronuncia italianizzata, ma se cerchi l’originale, resta il modello francese.
Ricorda anche che in Francia si usa spesso il trattino “Roland‑Garros”; in italiano è comune senza trattino. L’importante è mantenere il ritmo accentuale corretto: ro‑LÀN gar‑RÒS.
Quando si gioca e dove?
Il torneo si disputa a Parigi, nel complesso dello stadio costruito nel Bois de Boulogne.

Tradizionalmente occupa la finestra tra fine maggio e inizio giugno, allineata al calendario del Grande Slam. È uno dei quattro major, giocato su terra battuta nella capitale francese.
La città, il clima primaverile e la cornice verde attorno agli impianti creano un’atmosfera inconfondibile: giornate lunghe, luce morbida serale, e una superficie che cambia comportamento con umidità e temperatura, rendendo il torneo affascinante e imprevedibile.
Cosa lo rende unico su terra battuta?
La terra battuta rallenta la palla e la fa rimbalzare più in alto: gli scambi si allungano e la scivolata controllata diventa parte del footwork. A Parigi emergono gestione del ritmo, variazioni di rotazioni e pazienza. Per i dettagli normativi, consulta sempre le regole ufficiali del torneo.

- Rimbalzo più alto e più lento: il top spin “morde” di più la terra e spinge l’avversario fuori dal campo. Ciò permette di costruire il punto con maggiore margine.
- Scambi più lunghi: recuperare è più semplice, quindi serve resistenza aerobica oltre a lettura tattica. Il punto si prepara, non si forza al primo colpo utile.
- Servizio meno dominante: l’ace pesa meno rispetto a erba o cemento. Precisione e combinazioni di servizio-diritto diventano cruciali per aprire il campo.
- Footwork specifico: la scivolata aiuta a stabilizzare e a ripartire. Imparare a fermarsi prima dell’impatto riduce errori e migliora i tempi d’esecuzione.
- Variazioni utili: palle corte, lob e cambi di rotazione spezzano il ritmo e aprono spazio all’attacco, soprattutto quando l’avversario resta oltre la riga di fondo.
- Gestione mentale: la terra punisce la fretta. Vince chi accetta il punto in costruzione, scegliendo le accelerazioni giuste nei momenti chiave.
- Adattamento alle condizioni: sole, vento e umidità incidono sulla velocità della palla e sulla “polvere” sollevata. Preparazione e letture rapide fanno la differenza.
Come funziona il montepremi?
Il montepremi è ripartito tra tabelloni di singolare, doppio e doppio misto, oltre alle qualificazioni. Ogni turno superato vale una quota crescente; vincere il torneo garantisce la parte più alta. Gli importi sono aggiornati ogni anno e tengono conto dell’andamento generale dei ricavi.
Di norma il singolare maschile e quello femminile seguono criteri di assegnazione allineati per i turni principali, mentre qualificazioni, doppio e misto hanno scale differenti. Alcuni premi includono benefit logistici (per esempio per le qualificazioni), separati dagli importi in denaro.
Occhio al contesto: i valori pubblicati si intendono lordi e soggetti a normative fiscali e regolamenti di competenza. Per capire come cambia la distribuzione del montepremi di anno in anno, conviene guardare i comunicati ufficiali diffusi prima dell’inizio del torneo.
Fatti essenziali
- Torneo del Grande Slam su terra battuta, disputato a Parigi.
- Intitolato all’aviatore e pioniere Roland Garros.
- Pronuncia francese approssimata: ro-làn garr-òs.
- Si gioca tra fine maggio e inizio giugno.
- Montepremi aggiornato ogni anno e in crescita nel tempo.
- Campi principali: Philippe-Chatrier, Suzanne-Lenglen, Simonne-Mathieu.
Domande frequenti
Roland Garros e French Open sono la stessa cosa?
Sì. In italiano si usa spesso “Roland Garros”, in inglese “French Open”. Entrambe le espressioni indicano il torneo del Grande Slam di Parigi giocato sulla terra battuta.
Come si pronuncia correttamente “Roland Garros”?
Alla francese: ro‑làn garr‑òs, con s finale sorda. In italiano è tollerata la versione italianizzata, ma la forma originale segue accento e ritmo francesi.
Quando si gioca il torneo durante l’anno?
Di norma tra fine maggio e inizio giugno, nel cuore della primavera europea. Le date precise variano ogni anno secondo il calendario ufficiale del circuito.
Che superficie usa Roland Garros?
Terra battuta. È una superficie lenta, con rimbalzo più alto: favorisce scambi lunghi, rotazioni pesanti e un uso frequente della scivolata in fase di spostamento.
Il montepremi è uguale per uomini e donne?
Nei turni principali del singolare, il torneo allinea uomini e donne; cifre e ripartizioni variano per doppio, misto e qualificazioni, e sono comunicate ogni stagione.
Riepilogo rapido
- Grande Slam su terra battuta a Parigi.
- Nome in onore dell’aviatore Roland Garros.
- Pronuncia: ro‑làn garr‑òs.
- Finestra: fine maggio–inizio giugno.
- Montepremi e dettagli aggiornati ogni anno.
Capire cosa rende unico questo torneo aiuta a godersi di più ogni scambio: dalla terra battuta che allunga il ritmo, alle storie racchiuse nei nomi dei campi, fino ai tabelloni che si riempiono di promesse e sorprese. Un contesto in cui pazienza e creatività contano quanto la potenza pura.
Se vuoi approfondire, segui i comunicati ufficiali pubblicati in prossimità dell’evento per date, regole e montepremi. E quando ascolti il pubblico del Chatrier, prova a cogliere la magia che Parigi aggiunge a ogni Slam: tradizione e coraggio che si incontrano sulla terra rossa.