I carboidrati sono il carburante principale per chi nuota: alimentano muscoli e cervello, sostengono il ritmo e proteggono le riserve di glicogeno. Tra zuccheri complessi e semplici, contano qualità, quantità e timing per trasformare il glucosio in performance costante, anche nelle ripetute più lunghe.
Per nuotare bene, usa i carboidrati con metodo: scegli fonti digeribili, calibra la porzione al carico della sessione, anticipa uno snack leggero, integra nei lavori lunghi e reintegra subito dopo. Idratazione e una quota proteica completano il recupero.
Perché i carboidrati contano nel nuoto?
Nel lavoro in acqua il corpo disperde calore più rapidamente e tende a sottostimare la fatica: avere scorte di glicogeno aiuta a mantenere la velocità e a ritardare il calo tecnico delle bracciate.
Organizzare l’alimentazione attorno al carico di allenamento consente di arrivare in vasca con energia immediata e di chiudere la seduta con più qualità, riducendo la sensazione di “vuoto” nelle serie centrali.
Quanti carboidrati servono prima di nuotare?
Per sessioni brevi e leggere basta un piccolo snack; per lavori intensi o lunghi meglio un pasto più sostanzioso 2–3 ore prima, con cereali, pane o frutta in porzioni adatte alla tolleranza individuale.
Passi per l’energia
- Valuta l’intensità e la durata della sessione.
- Pianifica 3–7 g/kg al giorno in base al carico.
- Assumi uno snack digeribile 30–60 minuti prima.
- Integra 30–60 g/ora oltre 60–90 minuti di nuoto.
- Reintegra 1–1,2 g/kg entro 60 minuti dal termine.
- Idratati e abbina proteine di qualità nel post.
Tempistiche e porzioni: prima, durante, dopo
Tempi e quantità dipendono da durata e intensità. Una seduta di tecnica leggera richiede meno energia di ripetute a soglia o di acque libere prolungate. Adegua la porzione alla seduta in programma, evitando estremi.
Prima del nuoto
Se alleni presto, punta su qualcosa di digeribile come yogurt e banana o pane e marmellata. Se hai 2–3 ore, un piatto semplice di riso o pasta con un condimento leggero funziona bene perché fornisce energia stabile senza appesantire.
Durante il nuoto
Oltre 60–90 minuti conviene integrare 30–60 g/ora (gel, bevande o morsi di frutta) per sostenere il ritmo e ridurre la percezione di sforzo. In piscina si può sorseggiare alle pause tra le serie.
Dopo il nuoto
Nella prima ora favorisci il recupero del glicogeno con 1–1,2 g/kg da fonti tollerate, insieme a una quota di proteine per la riparazione muscolare. Se alleni di nuovo entro 24 ore, questa finestra è ancora più utile.
Linee guida sportive suggeriscono un range giornaliero di 3–7 g/kg, fino a 8–12 g/kg nei periodi con volumi molto alti, oltre a 30–60 g/ora nelle sessioni prolungate e 1–1,2 g/kg nel post-esercizio. Adatta sempre alle sensazioni, alla tolleranza e agli obiettivi.
Gli atleti dovrebbero modulare l’assunzione di carboidrati in base al carico giornaliero, distribuendoli durante la giornata e attorno all’allenamento per supportare prestazione e recupero.
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Athletes should adjust carbohydrate intake to the daily training load, distributing carbohydrate throughout the day and around exercise to support performance and recovery.
Fonti e scelta degli alimenti
Preferisci alimenti che conosci e digerisci bene. Il mix ideale dipende da tempi e intensità, ma una regola pratica è alternare cereali, pane, riso, patate e frutta.

L’indice glicemico aiuta a guidare la scelta, ma conta anche la risposta personale.
Prima di entrare in acqua, punta su porzioni moderate e condimenti leggeri: fibre e grassi in eccesso rallentano lo svuotamento gastrico. In gara o nelle serie dure, gli zuccheri semplici sono utili perché offrono energia rapida, mentre nel recupero è efficace abbinare carboidrati e proteine.
- Riso o pasta con olio leggero: forniscono energia e sono facilmente modulabili.
- Pane e marmellata o miele: pratici nel pre-allenamento.
- Banana o frutta matura: soluzione veloce e ben tollerata.
- Patate lesse o al forno: alternative sazianti ma digeribili.
- Bevande a base di carboidrati: comode per integrare durante le pause.
Strategie per allenamenti e gare
Trasforma teoria in pratica con un piano flessibile che si adatta al tipo di seduta, al momento della giornata e alla tua risposta individuale.

Testa le strategie in allenamento, non per la prima volta in gara.
- Programma la giornata. Se alleni al mattino, prepara la colazione la sera prima per ridurre lo stress. Una pianificazione semplice evita errori dell’ultimo minuto e favorisce un rituale costante.
- Pre-allenamento snello. Scegli porzioni moderate e tempi adeguati. Se hai poco tempo, usa snack come banana o pane bianco con miele, evitando fibre e grassi che possono rallentare la digestione.
- Gestisci le pause in vasca. Tieni una borraccia con bevanda a base di carboidrati o gel pronti. Piccoli sorsi tra le serie aiutano a mantenere il ritmo senza appesantire.
- Durante i lavori lunghi. Per uscite in acque libere o sedute oltre 60–90 minuti, assumi 30–60 g/ora. Valuta la tolleranza e alterna bevande, gel e frutta in modo graduale.
- Recupero immediato. Entro 60 minuti, combina carboidrati e 20–30 g di proteine. Un panino con tacchino e succo di frutta ripristina le scorte e avvia la riparazione muscolare in modo efficace.
- Giorni doppi o blocchi. Se nuoti due volte in 24 ore, distribuisci porzioni di carboidrati a ogni pasto e spuntino. Questo aiuta a ricostruire il glicogeno tra le sessioni.
- Settimane di carico. Aumenta gradualmente le porzioni in linea con il volume. Evita aumenti bruschi: ascolta fame, energia e digestione per trovare il tuo equilibrio.
Errori comuni e come evitarli
Saltare lo snack pre-vasca e arrivare affamati può far crollare il ritmo a metà seduta. Anche il contrario è problematico: pasti abbondanti troppo vicini al nuoto causano fastidio gastrico e riducono la qualità tecnica.
Un altro errore è standardizzare tutto: ciò che funziona per un compagno potrebbe non andare per te. Serve sperimentare in settimane a basso rischio per definire i dettagli, come voluminosità del pasto e tempi.
Infine, non trascurare idratazione e sodio. L’acqua attenua la percezione della sudorazione, ma si perde comunque liquidi: bere a piccoli sorsi e reintegrare il sale quando sudorazione e durata lo richiedono sostiene consistenza e recupero.
Domande frequenti
Quante ore prima del nuoto è meglio mangiare carboidrati?
Se hai 2–3 ore, un pasto semplice a base di cereali funziona bene; con 30–60 minuti, punta a uno snack leggero e digeribile. Adatta le porzioni alla tolleranza personale.
I gel di carboidrati sono utili nel nuoto in piscina?
Possono essere utili oltre 60–90 minuti o in lavori intensi, da assumere alle pause. Se la seduta è breve e leggera, spesso bastano acqua e un buono snack pre-vasca.
Che differenza c’è tra carboidrati semplici e complessi per il nuoto?
I semplici offrono energia rapida e sono utili vicino o durante la seduta; i complessi rilasciano energia più graduale e sono adatti ai pasti principali. Conta anche la risposta individuale.
Cosa mangiare se il nuoto è al mattino presto?
Scegli qualcosa di facilmente digeribile: banana, yogurt con miele, una fetta di pane e marmellata. Se non tolleri cibo solido, usa una bevanda a base di carboidrati.
Come gestire i carboidrati nei giorni di riposo?
Riduci leggermente porzioni e snack rispetto ai giorni di carico, mantenendo qualità e distribuzione. Focalizzati su pasti equilibrati e ascolta fame ed energia per guidare gli aggiustamenti.
Carboidrati e perdita di peso: è compatibile con il nuoto?
Sì, se moduli le porzioni al dispendio e preservi energia per allenarti bene. Evita tagli drastici: una riduzione graduale e sostenibile aiuta qualità e aderenza nel tempo.
In sintesi operativa
- Adatta i carboidrati al carico e alla sessione.
- Cura tempi: snack pre, integrazione intra, reintegro post.
- Scegli fonti digeribili e prova tutto in allenamento.
- Combina proteine e idratazione per il recupero.
- Evita eccessi: ascolta fame, energia e digestione.
Usare i carboidrati con criterio non è una formula rigida, ma un processo di aggiustamenti: prova in allenamento, osserva come reagisci, annota ciò che funziona e rendilo ripetibile. Così costruisci fiducia e costanza tecnica nelle serie che contano.
Se hai esigenze particolari o condizioni cliniche, confrontati con un professionista qualificato in nutrizione sportiva. Per tutti gli altri, partire da porzioni moderate, fonti semplici e timing ragionati è spesso sufficiente per sentire più energia, migliorare la qualità delle bracciate e recuperare meglio.
