Se vuoi migliorare la partenza e l’entrata in acqua, padroneggiare il tuffo è essenziale. Con una postura stabile sul blocco, una spinta esplosiva e un’entrata allineata puoi guadagnare metri gratis. Curando allineamento, timing e controllo del core, la tua scivolata risulterà più veloce e pulita.
Stai alto sul blocco, distribuisci bene il peso, spingi forte con le gambe e allunga il corpo in linea. Braccia e testa entrano per prime, dita unite. Stabilizzato il corpo, inizia la gambata delfino mantenendo la streamline per massimizzare scorrevolezza e distanza.
Qual è la posizione corretta sul blocco?
La posizione di partenza prepara un’uscita rapida e controllata. Cerca una base stabile: piedi ben piantati, bacino in assetto, spalle pronte. Evita di cedere con il tronco: una leggera inclinazione in avanti riduce i tempi di reazione e favorisce una spinta potente.

Come posizionare i piedi sul blocco?
Molti nuotatori usano uno stance “stagger”: un piede avanti, l’altro dietro sul wedge (se presente). Il piede anteriore dà controllo all’assetto; il posteriore carica la spinta. Sperimenta distanze diverse tra i piedi per massimizzare equilibrio e rapidità al segnale.
Dove tenere lo sguardo?
Mantieni lo sguardo neutro verso il bordo opposto, evitando di sollevare il mento. La testa rimane in linea con la colonna: così non “rompi” la streamline e non anticipi la caduta. Un collo rilassato aiuta un avvio fluido.
Quando spingere?
Al “pronti” immobilizza il corpo con tensione elastica, poi esplodi al segnale. Guida la partenza con le braccia, ma la potenza viene dalle gambe. Trasforma energia verticale in proiezione orizzontale con un angolo d’uscita moderato.
Passaggi chiave del tuffo
- Posizionati alto sul blocco con piedi alternati.
- Inclina il busto, braccia in avanti, sguardo neutro.
- Carica il peso e spingi con gambe esplosive.
- Allunga braccia e testa, core compatto in volo.
- Entra con dita unite e corpo allineato.
- Inizia la gambata delfino dopo l’immersione.
Qual è l'angolo e l'allineamento in entrata?
L’entrata ideale massimizza la scorrevolezza riducendo schizzi e resistenza. Braccia e testa guidano, con le dita unite come primo punto di contatto. Il corpo segue a freccia: spalle, anca e caviglie in linea, addome attivo.
Evita di “bucare” troppo in verticale o di restare troppo piatto.

Un angolo moderato consente di convertire l’energia orizzontale in scivolamento efficiente. Mantieni la streamline finché la velocità gratuita cala, poi integra la prima gambata delfino e successivamente la prima bracciata.
Quando iniziare la gambata delfino?
Dopo l’entrata, stabilizza la posizione e attendi la sensazione di rallentamento. Inizia con 1–3 battute delfino compatte, mantenendo il core attivo. Evita gambate ampie: aumentano resistenza e spezzano l’assetto.
Errori comuni e come correggerli
Riconoscere gli errori più frequenti accelera i progressi. Ecco un elenco di problemi tipici con correzioni pratiche.
- Entrata “aperta” delle braccia. Quando le mani arrivano separate, aumentano schizzi e resistenza. Pensa a un cuneo: pollici vicini, palmi leggermente inclinati, gomiti stretti per guidare il corpo in linea.
- Testa sollevata in volo. Alzare il mento rompe l’allineamento e anticipa l’affondamento. Immagina di sorreggere una pallina tra mento e petto, mantenendo il collo lungo e rilassato, con lo sguardo neutro.
- Spinta solo di braccia. Le braccia orientano, ma la potenza nasce dalle gambe. Pre-carica quadricipiti e glutei; al via estendi rapidamente anche caviglie e piedi per trasferire energia al volo.
- Troppo “verticale” all’entrata. Un angolo eccessivo riduce scivolamento. Visualizza una traiettoria a freccia appena discendente; completa allungamento di spalle e anche prima del contatto con l’acqua.
- Segnale respiratorio sfasato. Trattenere troppo o inspirare tardi può irrigidire. Prepara un respiro calmo prima della partenza; poi non inspirare in volo: pensa alla streamline, riprendi il ritmo respiratorio dopo l’emersione.
- Gambata delfino anticipata. Se inizi subito, sprechi la velocità gratuita. Conta mentalmente “uno-due” dopo l’entrata, senti il calo, quindi esegui piccole pulsazioni a busto rigido.
- Piede che scivola sul blocco. Aderenza scarsa significa spinta incerta. Asciuga accuratamente la pedana, regola l’angolo del wedge, verifica posizione delle dita per aumentare grip e leva.
Sicurezza, attrezzatura e norme utili
Allena sempre con supervisione tecnica e in contesti adatti alla sicurezza in piscina. Scegli blocchi stabili, pedane asciutte e profondità dell’acqua adeguata alla disciplina. Evita sperimentazioni in vasche affollate e rispetta i livelli dei compagni di corsia.
Per dubbi regolamentari consulta le regole World Aquatics sullo start e le direttive del tuo comitato locale. Impara a riconoscere segnalazioni acustiche e visive del giudice di partenza: la chiarezza del protocollo migliora anche la tua routine mentale.
Alla partenza i nuotatori assumono posizione sui blocchi. Al comando “a posto” restano fermi, e al segnale di start si lanciano; la partenza è completata all’inizio della prima bracciata.
Testo originale
At the start, swimmers shall take their positions on the starting platforms. On the ‘take your marks’ command they shall remain stationary until the starting signal.
I blocchi di partenza dovrebbero offrire una superficie antiscivolo e un bordo frontale orizzontale per favorire aderenza e spinta controllata. Integra la tua routine con controlli rapidi: pedana asciutta, cuffia ben fissata, occhialini stabili, e una call-to-action mentale semplice (posizione–spinta–allunga–entra).
Domande frequenti
Quanto deve essere profonda l’acqua per i tuffi dal blocco?
Attieniti alle indicazioni dell’impianto e del tuo staff tecnico. Usa solo vasche con profondità adeguata alla disciplina praticata e alla tua esperienza. Se non sei sicuro, evita la partenza dal blocco.
Qual è un buon angolo di entrata per ridurre gli schizzi?
Cerca un’entrata moderatamente discendente, guidata da braccia e testa unite. La priorità è mantenere il corpo allineato a freccia per favorire scivolamento ed efficienza subito dopo l’impatto con l’acqua.
Devo trattenere il respiro durante il tuffo?
Respira normalmente prima della partenza, poi non inspirare in volo. Mantieni la streamline e riprendi il ritmo respiratorio durante la fase subacquea quando ti sei stabilizzato.
Quando iniziare la prima bracciata dopo l’entrata?
Dopo la scivolata e una breve gambata delfino, quando senti la velocità gratuita calare. Anticipare la bracciata aumenta la resistenza e interrompe la progressione subacquea.
Come posso esercitare la tecnica del tuffo dal blocco senza rischi?
Usa progressioni: partenze dal bordo, tuffi da inginocchiato, quindi dal blocco con assistenza. Integra esercizi a secco per core e stabilità scapolare e rispetta tutte le indicazioni di sicurezza dell’impianto.
In sintesi essenziale
- Posizione stabile sul blocco, sguardo neutro.
- Spinta esplosiva e braccia allungate in linea.
- Entrata a freccia con dita unite e corpo allineato.
- Inizia la gambata delfino appena stabilizzato.
- Correggi errori con progressioni e sicurezza.
Un tuffo efficace nasce da dettagli ripetuti con metodo: appoggi solidi, spinta decisa, allungamento completo e controllo del core. Procedi per progressioni, ascolta i feedback e registra i tuoi tentativi: anche piccole correzioni producono miglioramenti visibili nel tempo.
Ricorda che la qualità del gesto viene prima della quantità. Lavora con un tecnico, cura la routine pre-partenza e mantieni la mente calma: poche parole-chiave (posizione, spinta, allunga, entra) ti guideranno verso un tuffo sempre più pulito, sicuro ed efficiente.
