Sogni di cavalcare le onde senza dover stare in piedi? Il bodyboard, noto anche come boogie board, è una tavola corta e morbida che si usa sdraiati o in ginocchio. Con l’attrezzatura giusta, un po’ di tecnica e tanta pratica, potrai divertirti su onde piccole in modo sicuro e progressivo.

Scegli una misura adeguata, usa pinne e leash, inizia su onde piccole vicino alla riva e rispetta le precedenze. Cura postura e pagaiata, controlla meteo e correnti, punta su sessioni brevi ma regolari. Così l’apprendimento rimane divertente e sicuro.

Che cos’è il bodyboard?

È una disciplina del surf che si pratica da sdraiati o in ginocchio, usando le pinne da nuoto per accelerare e manovrare. Rispetto al surf tradizionale è più accessibile, perché permette di prendere onde piccole e di concentrarsi sulla linea dell’onda sin dalle prime uscite.

La tavola è più corta e flessibile, con un rivestimento morbido e un leash (cordino) al braccio per non perderla. Le pinne aiutano a entrare in onda e a mantenere velocità, mentre il controllo deriva da spalle, busto e pressione delle mani.

Componenti della tavola

  • Nose (punta) e tail (coda): influenzano ingresso e uscita dall’onda.
  • Rails (bordo): più marcati danno tenuta, più morbidi facilitano manovre.
  • Canali sul bottom: aumentano la trazione e la stabilità in parete.
  • Stringer (rinforzo interno): irrigidisce la tavola e ne estende la durata.

Quale tavola di bodyboard scegliere?

Parti da altezza, peso e tipo di onde.

Bodyboard con coda a mezzaluna, visibile shape e curvature della tavola
Bodyboard con coda a mezzaluna mostrato frontalmente. · Windstaerke7 · CC BY 3.0 · Bodyboard-crescent-tail.jpg

Una tavola troppo corta affonda e perde velocità; una troppo lunga diventa ingombrante e poco reattiva. Cerca un compromesso che ti permetta di galleggiare, remare con facilità e mantenere controllo sulle spalle.

Per non sbagliare misura, confronta la tua corporatura con una tabella taglie del produttore, considerando anche la spinta dell’onda che frequenti più spesso. Se pratichi in acque fredde con muta spessa, conta sul maggiore galleggiamento e valuta mezza misura in meno.

Materiali e durezze

Le tavole entry-level sono spesso in EPS (polistirene espanso): leggere, economiche, adatte a onde piccole. PE (polietilene) offre flessibilità e feeling morbido, mentre PP (polipropilene) è più reattivo e rigido, utile quando l’acqua è calda o le onde hanno più spinta.

Passi fondamentali per iniziare

  • Scegli una tavola della misura giusta per altezza e peso.
  • Indossa pinne, leash e una muta adatti alla temperatura.
  • Fai riscaldamento, controlla vento, maree e bandiere.
  • Impara la posizione base: torace sulla tavola, mani sul nose.
  • Prendi onde piccole riformate vicino alla riva.
  • Rispetta la precedenza e mantieni distanza dagli altri.

Tecnica di base in acqua

Comincia nell’acqua bassa, dove senti il fondo e puoi gestire la schiuma. Concentrati su una routine semplice: osserva, posizionati, accelera con le pinne, entra nell’onda in diagonale e segui la sua linea.

Posizione ed equilibrio

Stai con il petto centrale, bacino leggermente arretrato, mento sollevato per guardare avanti. Le mani sul nose danno direzione, i gomiti aderenti al corpo evitano rotazioni.

Atleta su bodyboard mentre corre l'onda in posizione avanzata e bilanciata
Persona su bodyboard mentre corre un'onda. · Sayayinz · CC BY-SA 3.0 · Bodyboard.JPG

Sposta il peso per “tagliare” l’acqua con il rail e mantenere la traiettoria.

Pagaiare con le pinne

Usa battiti corti e ritmati, muovendo le gambe dall’anca. Entra nell’onda quando la schiena percepisce la spinta e la tavola prende velocità: un paio di calci più forti e poi scorri, mantenendo il rail interno in presa per non scivolare in fondo.

Duck dive

Per superare l’onda in arrivo, spingi il nose sott’acqua con le mani e una gamba, poi premi sul tail con l’altra e riemergi oltre la cresta. Fatto bene, riduce l’energia che ti colpisce e ti lascia più fiato per la ripartenza.

Sicurezza, onde e spot

Prima di entrare, osserva vento, direzione e periodo delle onde, maree e bandiere in spiaggia. Individua corridoi d’acqua che “tirano” verso il largo: sono correnti di risacca, utili per rientrare ma rischiose se non le conosci.

Se rimani intrappolato in una corrente di risacca, non nuotare controcorrente: nuota parallelamente alla riva e chiama aiuto.

RNLI — Rip currents safety, 2023. Tradotto dall’inglese.
Vedi testo originale

If you find yourself caught in a rip current, don’t swim against it. If you can, swim parallel to shore.

Rispetta la precedenza: chi è più vicino alla sezione che frange ha diritto di passaggio. Mantieni sempre distanza; non mollare la tavola tra le persone. Se sei in dubbio, lascia passare e riparti dalla schiuma.

L’International Surf Lifesaving e la comunità del surf raccomandano di scegliere spot con bagnini, specialmente all’inizio. La International Surfing Association (ISA) include il bodyboarding tra le discipline del surf e promuove buone pratiche di sicurezza in acqua.

Errori comuni e come evitarli

Prevenire gli errori accelera l’apprendimento e riduce le frustrazioni. Ecco i più frequenti e come correggerli, con suggerimenti semplici da mettere subito in pratica.

  1. Scegliere una tavola troppo piccola. Rende faticoso il decollo e si “pianta” nella schiuma. Valuta un modello con più volume e galleggiamento, così la pagaiata diventa efficace.
  2. Partire dritti verso riva. Ti ritrovi subito nella sezione che chiude e perdi l’onda. Mira leggermente in diagonale seguendo la faccia dell’onda: guadagni tempo e stabilità nella traiettoria.
  3. Guardare in basso. La testa guida il corpo: se guardi il nose, finirai in avanti. Tieni lo sguardo dove vuoi andare, con mento alto e spalle allineate.
  4. Pinne troppo larghe o strette. Creano vesciche o scivolano via. Prova calzini in neoprene e regola la misura; una pinna che non balla rende la spinta più costante.
  5. Risalire sempre nel punto di impatto. Ti stanchi e prendi colpi. Osserva canali e correnti laterali per rientrare con meno sforzo e risparmiare energia.
  6. Mollare la tavola tra le persone. È pericoloso. Tieni sempre il contatto con il rail e proteggi chi hai intorno; il leash è un’ultima difesa, non un sostituto dell’attenzione.
  7. Ignorare il vento. L’onshore appiattisce e rende disordinata la parete. Con poco tempo a disposizione, cerca fasce orarie con vento leggero o offshore per una parete più pulita.
  8. Sessioni troppo lunghe da stanchi. La tecnica crolla e arrivano cattive abitudini. Meglio uscite brevi e frequenti: consolidano gesti buoni e migliorano la fiducia passo dopo passo.

Domande frequenti

Che differenza c’è tra bodyboard e SUP?

Il bodyboard si pratica da sdraiati o in ginocchio con pinne da nuoto; il SUP (Stand Up Paddle) prevede di stare in piedi su una tavola più grande, spinti da una pagaia.

Quali onde sono ideali per iniziare?

Onde piccole e riformate, al ginocchio–vita, con parete morbida e periodi regolari. La schiuma vicino a riva è perfetta per curare postura, ingresso in onda e traiettoria senza rischi eccessivi.

Serve una muta per il bodyboard?

Dipende dalla temperatura dell’acqua e dal vento. La muta offre calore, protezione dagli urti e galleggiamento extra. In estate, una lycra o un top in neoprene può bastare.

Le pinne sono indispensabili?

Sì, aiutano ad accelerare e a controllare la tavola, soprattutto su onde corte. Senza pinne è più difficile entrare in onda e mantenere velocità, specie con corrente o vento contrario.

Come si cura e trasporta la tavola?

Risciacqua con acqua dolce, evita il sole diretto prolungato e non lasciare pesi sopra. Usa una sacca leggera per il trasporto e controlla periodicamente leash e plug.

In sintesi operativa

  • Scegli misura e shape adatti alla tua corporatura.
  • Usa pinne, leash e muta adeguati alle condizioni.
  • Inizia su onde piccole e riformate vicino a riva.
  • Cura postura, pagaiata e traiettoria in diagonale.
  • Controlla meteo e correnti, rispetta la precedenza.

Cominciare con metodo rende l’apprendimento più rapido e divertente. Fissa obiettivi semplici per ogni uscita (posizione, ingresso in onda, traiettoria) e concediti il tempo di consolidare i gesti. Una progressione fatta di piccole vittorie costruisce fiducia e controllo, anche quando le condizioni cambiano.

Ricorda: la sicurezza viene prima. Scegli spot adatti, osserva l’acqua, ascolta i bagnini e surfa in compagnia quando possibile. Con attrezzatura ben scelta, pratica costante e attenzione alle regole, il bodyboard diventa un modo semplice e appagante per vivere il mare tutto l’anno.

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