Stai pensando di portare il beach volley nel tuo giardino, in un cortile o in uno stabilimento? In questa guida pratica trovi le basi della pallavolo da spiaggia, i materiali consigliati e passaggi chiari per organizzare un campo sabbioso sicuro e divertente. Dalle linee alla rete, dalla sabbia al drenaggio, imparerai come evitare errori tipici e creare una zona di gioco pronta per allenamenti e partite amatoriali.

Per allestire un campo: scegli un’area piana e libera, prepara 30–40 cm di sabbia drenante, installa pali e rete a misura regolamentare, traccia linee ben visibili e verifica sicurezza e illuminazione. Mantieni sabbia e linee nel tempo, e definisci semplici regole di gioco per tutti.

Che cosa serve per iniziare?

Per partire ti occorrono pali robusti con basi stabili, una rete resistente ai raggi UV, nastri perimetrali ben visibili, tiranti elastici e picchetti di ancoraggio. Prevedi una buona quantità di sabbia lavata (granulometria fine e arrotondata), un telo geotessile per separare il terreno, livella, metro, martello, carriole e rastrelli. Una pompa per acqua o un tubo da giardino aiuta a compattare e livellare.

Quali misure e regole rispettare?

Le dimensioni ufficiali prevedono un campo di 16×8 m; rete a 2,43 m (maschile) o 2,24 m (femminile); zona libera almeno 3 m attorno e spazio libero in altezza di 7 m, più ampi per eventi di livello superiore. Si gioca due contro due, con punteggio a rally point: due set ai 21 punti (vantaggio di 2), eventuale tie-break a 15, senza rotazioni obbligatorie. Per i dettagli, fai sempre riferimento al regolamento FIVB del beach volley e agli eventuali adattamenti locali.

Passaggi essenziali

  • Definisci l’area: 16×8 m di campo più zona libera.
  • Prepara il fondo: 30–40 cm di sabbia pulita e drenante.
  • Tendi la rete all’altezza regolamentare (2,43 m / 2,24 m).
  • Traccia le linee con nastri resistenti, fissati agli angoli.
  • Inserisci pali stabili con tiranti elastici e protezioni.
  • Verifica la sicurezza: superfici lisce, niente ostacoli, buona illuminazione.

Come tracciare e montare il campo

La costruzione scorrevole nasce da un buon piano: verifica gli spazi, la vicinanza di alberi o muri e dove defluisce l’acqua. Prevedi accessi per la manutenzione e, se possibile, orienta il campo nord-sud per limitare l’abbagliamento solare.

Foto aerea di persone che giocano a beach volley su spiaggia sabbiosa
Persone giocano a beach volley su una spiaggia sabbiosa viste dall'alto. · Martynas Linge · Pexels License · Drone Shot of People Playing Beach Volleyball

Come scegliere il terreno e la sabbia

Prediligi un’area pianeggiante, stabile e lontana da radici sporgenti. Isola il suolo con geotessile per evitare che terra e pietrisco risalgano in superficie. La sabbia ideale è sabbia silicea lavata, asciutta, con grani arrotondati e granulometria fine (evita sabbie taglienti che graffiano o polverose che si compattano).

Per il comfort, l’obiettivo è un fondo soffice ma non cedevole. Stendi la sabbia in più passaggi e compattala con acqua e rastrello. Se il tuo fornitore dispone di una tavola di compatibilità della sabbia, chiedi le specifiche su granulometria, lavaggio e contenuto di limo per ridurre fango e ristagni.

È meglio drenare o rialzare?

Entrambe le soluzioni funzionano. Rialzare il campo con un lieve pendenza minima (per esempio 0,5–1%) favorisce il deflusso naturale, utile in giardini pianeggianti. In aree piovose, un sottofondo drenante con ghiaia e tubi microforati convoglia l’acqua lontano dal perimetro.

Se scegli il drenaggio attivo, prevedi pendenze interne verso canaline o pozzetti. Se preferisci rialzare, contenimenti perimetrali discreti (bordure a raso) aiutano a tenere la sabbia in sede senza creare ostacoli o spigoli duri.

  1. Progetta lo spazio 16×8 m. Traccia il rettangolo principale e la zona libera attorno, verificando con il metro le diagonali per controllare che gli angoli siano a 90°. Marca i punti dei pali e i vertici delle linee.
  2. Prepara il sottofondo. Asporta sassi e radici, pareggia le buche e stendi il geotessile in sovrapposizione di 15–20 cm, fissandolo ai bordi. Aggiungi, se necessario, uno strato drenante di ghiaia fine.
  3. Distribuisci la sabbia in più strati. Punta a 30–40 cm finiti, bagnando e rastrellando ogni passata per stabilizzare. Controlla periodicamente la planarità con livella lunga o listello dritto.
  4. Posiziona e ancora i pali. Usa plinti adeguati o ancoraggi a vite dimensionati. Verifica la verticalità e proteggi la base con copripali morbidi; aggiungi tiranti elastici per migliorare la stabilità in trazione.
  5. Tendi e regola la rete. Alza gradualmente fino all’altezza corretta, ripartendo la trazione sui tiranti per una tensione costante. Controlla che il nastro superiore sia orizzontale e senza pieghe.
  6. Traccia e fissa le linee. Usa nastri visibili (larghezza tipica 5–8 cm), tendili senza creare onde e aggancia gli angoli con nastri elastici o picchetti a scomparsa per minimizzare urti.
  7. Verifica sicurezza e comfort. Elimina oggetti duri nel raggio di qualche metro, rompi le zolle compatte, livella solchi e controlla eventuali pozzanghere. Se giochi di sera, valuta un’illuminazione uniforme, non abbagliante.
  8. Fai un test di gioco. Prova servizio, bagher e tuffi per scovare irregolarità. Se la palla “rimbalza secca”, aggiungi uno strato di sabbia; se affonda troppo, rastrella e compatta con acqua.

Controlli di sicurezza rapidi

  • Pali e tiranti: devono restare stabili ma non rigidi, con protezioni morbide nei punti d’impatto.
  • Perimetro: niente spigoli o ostacoli a raso; le linee devono poter “cedere” in caso di inciampo.
  • Superficie: sabbia uniforme, senza sassi, vetri o rifiuti. Rastrella prima di ogni uso.

Come giocare e allenarsi

Prima delle partite, stabilisci semplici regole comuni su fair play, rotazioni facoltative e gestione dei rimbalzi sulle linee. Organizza allenamenti brevi e frequenti: alterna tecnica, tattica e mobilità, curando soprattutto il primo tocco. Integra esercizi di tecnica del bagher con esercizi di servizio e ricezione per aumentare la qualità del gioco.

Giocatore pronto a servire durante una partita di beach volley al sole
Atleta si prepara a servire su una spiaggia soleggiata. · Tony Zohari · Pexels License · Beach Volleyball Player Preparing to Serve
  • Riscaldamento funzionale. 8–10 minuti di mobilità per spalle, anche e caviglie, poi attivazione su sabbia con skip, affondi e cambi di direzione controllati.
  • Tecnica di base. Sequenze di bagher e palleggio con target progressivi; concentra l’attenzione sulla piattaforma delle braccia e sulla spinta di gambe nella sabbia.
  • Servizio e ricezione. Alterna servizi float e mirati; dopo ogni serie, cambia bersaglio per simulare situazioni di gara. Cura il timing del passo di approccio.
  • Attacco e alzata. Esercita traiettorie alte e costanti, comunicazione “uomo/palla” e gestione del vento. Riduci gli errori forzati puntando a zone ampie.
  • Difesa e coperture. Lavora su spostamenti corti e letture dell’avversario, con recuperi in tuffo progressivi e rientro rapido in posizione.

Domande frequenti

Quanta sabbia serve per un campo?

Per un’area di gioco 16×8 m più zona libera, calcola uno spessore finito di 30–40 cm. In totale, servono in genere decine di metri cubi di sabbia lavata; il volume varia con il perimetro e l’eventuale sottofondo drenante.

Posso ridurre le dimensioni del campo?

Per uso ricreativo puoi adattare il rettangolo mantenendo proporzioni simili (rapporto 2:1 circa). Segnala chiaramente le nuove misure e allinea rete e linee di conseguenza, concordando regole e distanze con i partecipanti.

Che tipo di sabbia è migliore?

Sabbia silicea lavata, asciutta, con grani arrotondati e granulometria fine. Evita sabbie taglienti o troppo polverose. Il geotessile sotto la sabbia riduce contaminazioni e migliora la stabilità del letto di gioco.

Serve un permesso per costruire il campo?

Dipende dalle norme locali e dal contesto (privato, condominiale, commerciale). Verifica regolamenti comunali e condominiali e, in caso di lavori permanenti, consulta i riferimenti tecnici del tuo comune.

Come si evita che la sabbia scappi?

Usa bordure discrete a raso, posa un geotessile continuo e rastrella spesso per redistribuire il materiale. Evita dislivelli netti e controlla i punti di passaggio più trafficati.

Qual è la manutenzione minima?

Rastrella prima di ogni sessione, rimuovi corpi estranei, verifica tensione della rete e integrità delle linee. Innaffia leggermente nei periodi secchi per limitare polvere e migliorare la compattezza superficiale.

In sintesi operativa

  • Le misure standard garantiscono gioco regolare.
  • La sabbia corretta riduce infortuni e ristagni.
  • Rete e pali vanno tesi ma flessibili.
  • Tracciatura visibile e ancoraggi sicuri sono essenziali.
  • Manutenzione e regole chiare mantengono il campo efficiente.

Un campo ben progettato è il risultato di scelte semplici e coerenti: misure corrette, sabbia adatta, rete stabile e linee chiare. Con una pianificazione accurata e qualche controllo periodico, l’esperienza di gioco migliora per tutti, dai principianti agli appassionati.

Procedi per gradi, testa spesso e resta flessibile: piccoli aggiustamenti su pendenza, tensione della rete o densità della sabbia fanno una grande differenza. Così costruirai un ambiente sicuro, accogliente e pronto a ospitare allenamenti e partite tutto l’anno.

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