I rigori decidono spesso partite e trofei. Tra calci di rigore, penalty e tiri dal dischetto, contano tecnica, routine mentale e lettura del portiere. In questa guida trovi regole chiare, esempi e consigli pratici per chi calcia e per chi para.

Guida completa ai rigori: differenza tra rigore in gara e serie decisiva, tecnica essenziale per tiratori e portieri, aspetti psicologici e allenamenti specifici. Include passi pratici, errori tipici e suggerimenti per gestire la pressione nei momenti più drammatici.

Che cosa sono i calci di rigore?

Il rigore è un tiro diretto dal dischetto dopo un’infrazione in area; i tiri dal dischetto (serie) servono a decidere un vincitore quando la gara resta in parità. Sono momenti spesso drammatici, dove tecnica e serenità valgono quanto la potenza. Il posizionamento è fisso: distanza di 11 metri, tutti gli altri fuori area e dietro il pallone.

Alcune regole sono semplici ma decisive: il portiere deve avere almeno un piede sulla linea al momento del tiro, il calciatore attende il fischio e calcia in modo continuo, senza eccessi d’inganno. Le Regole del Gioco IFAB definiscono nel dettaglio procedure e comportamenti ammessi.

I calci di rigore non fanno parte della gara.

IFAB — Laws of the Game – Kicks from the Penalty Mark, 2023/24. Tradotto dall'inglese.
Vedi testo originale

Kicks from the penalty mark are not part of the match.

Come si decide una serie di rigori?

Dopo tempi regolamentari (e possibili supplementari) in parità, ogni squadra sceglie i propri calciatori idonei. Il sorteggio iniziale stabilisce chi tira per primo. Si procede in alternanza (A‑B‑A‑B) per cinque tiri a testa; se la parità persiste, si va ad oltranza con uno a uno finché emerge un vincitore.

Si possono utilizzare tutti i giocatori rimasti in campo (e quelli espulsi non partecipano). L’ordine di tiro è deciso dalle squadre e può cambiare nei turni successivi. Alcune nazionali, come l’Argentina, hanno una tradizione recente di efficacia nelle serie: un mix di tecnica, studio dei dettagli e convinzione può indirizzare l’esito verso un finale trionfale.

Tecnica del tiratore: dal primo passo al calcio

Un rigore efficace nasce prima del tiro. Definisci il piano, cura la postura e rendi ripetibile la tua esecuzione.

Sequenza panoramica in sei fotogrammi del calcio di rigore
Sequenza panoramica in sei fotogrammi mostra la fase del rigore. · •tlc•photography• · CC BY 2.0 · Penalty kick panning panorama

La tecnica pulita riduce l’incertezza e aumenta le probabilità di segnare.

Rincorsa e postura

Imposta passi di rincorsa coerenti, mai troppo lunghi. Orienta il corpo verso l’angolo scelto e abbassa il baricentro nell’ultimo passo. Tenere la testa ferma, spalle rilassate e braccia bilanciate aiuta il controllo.

Il piede d’appoggio va posato accanto al pallone, puntando verso il bersaglio; la distanza di 5–10 cm è una guida comune. Evita cambi improvvisi della “ritmica” appena prima dell’impatto.

Colpo sul pallone

Per massimizzare precisione e velocità, colpisci con piatto (precisione) o collo pieno (potenza controllata). Il contatto ideale è al centro‑basso del pallone, con caviglia bloccata, tronco leggermente in avanti e seguire il colpo per stabilità.

Guarda il pallone fino all’impatto. Evita il “piede aperto” all’ultimo istante: piccoli gradi di rotazione cambiano enormemente la traiettoria.

Direzione e altezza

Mira a mezza altezza o rasoterra vicino al palo lontano: è difficile da raggiungere anche con tuffo perfetto. Se scegli l’angolo alto, aumenta la cura del piano d’appoggio per non alzare troppo.

Decidi prima dove calciare e resta fedele alla scelta, a meno di un segnale chiarissimo (per esempio un portiere che tele-grafi la mossa).

Passi per un rigore sicuro

  • Scegli l'angolo in anticipo.
  • Mantieni una rincorsa coerente e naturale.
  • Tieni lo sguardo sul pallone fino all'impatto.
  • Colpisci di piatto o collo pieno, non di punta.
  • Mira a mezza altezza o rasoterra lontano dal portiere.
  • Non cambiare idea durante la rincorsa.

Strategie del portiere e lettura

Il portiere moderno combina preparazione video e intuito.

Portiere in tuffo estensivo mentre para un tiro in area
Portiere in tuffo cattura il pallone durante un intervento. · Franco Monsalvo · Pexels License (Free to use) · Dynamic Action Shot of a Goalkeeper Making a Save · Free Stock Photo

Un leggero ritardo del tuffo può punire chi aspetta la mossa del numero uno; la posizione dei piedi sulla linea influenza la spinta laterale e l’angolo coperto.

Osserva micro-indizi del tiratore: velocità della rincorsa, apertura del bacino, lunghezza dell’ultimo passo. Molti che guardano il portiere fino alla fine cercano poi la sicurezza sul lato più forte.

Analisi dell'avversario

Studia preferenze recenti del rigorista. Alcuni cambiano lato dopo un errore, altri insistono. Un database di tiri aiuta a riconoscere pattern e riduce l’azzardo puro.

Posizionamento e tempi

Piedi paralleli alla linea, corpo pronto a spingere in entrambi i lati. Anticipare è rischioso: sfrutta il fischio, una micro‑pausa e poi reazione esplosiva verso palla, non verso l’anca.

Psicologia, pressione e routine

La pressione si gestisce prima del fischio. Una routine pre-tiro breve e ripetibile (respiro, parole chiave, sguardo sul punto d’impatto) stabilizza l’attenzione. Un semplice ciclo di respirazione 4‑2‑6 può ridurre la tensione. Molti coach citano uno studio sulla pressione nei rigori per sostenere l’importanza dei tempi di preparazione.

Visualizza l’esecuzione, definisci l’angolo e “ascolta” l’appoggio: suono e contatto sono feedback immediati. Anche il portiere trae beneficio da rituali minimi e linguaggio corporeo assertivo.

  • Alterna allenamenti con e senza pubblico simulato. Il rumore induce stress utile; la routine deve funzionare in entrambi i contesti. Inserisci pause controllate per testare la concentrazione.
  • Allena la scelta rapida dell’angolo con segnali imprevedibili. Un compagno cambia il comando all’ultimo: impara a restare fedele al piano iniziale nonostante lo stimolo.
  • Integra la biomeccanica del calcio di rigore: distanza d’appoggio, angolo del piede, rotazione del bacino. Piccole regolazioni migliorano coerenza e precisione senza sacrificare la potenza.
  • Per i portieri: esercizi di “ritardo del tuffo” e spinta reattiva. Lavora su primo passo corto, lettura dell’anca e capacità di fermarsi se il tiratore finta.
  • Costruisci mappe personali dei tiri (“heatmap” degli angoli). Rendono visibile la tendenza e aiutano a variarla quando gli avversari studiano i tuoi pattern.
  • Usa video brevi con attenzione a postura e appoggio. Rallenty e fermo immagine rendono evidenti errori sottili. Rivedi solo le clip utili per evitare sovraccarico.
  • Simula la fatica: calcia dopo scatti o contrasti leggeri. La tecnica deve restare solida anche a fine gara, quando le gambe pesano più della testa.
  • Prepara un piano B: se il portiere “indovina” il lato, la traiettoria deve restare angolata e rapida. Evita cambi d’idea tardivi, fonte comune di errori.

Domande frequenti

Qual è la distanza del rigore?

La distanza regolamentare è 11 metri dal centro del dischetto alla linea di porta. La porta misura 7,32 × 2,44 m; tutti gli altri giocatori restano fuori area fino al tiro.

Il portiere può muoversi sulla linea?

Sì. Al momento del tiro deve avere almeno una parte di un piede sulla linea di porta o in linea con essa. Può muoversi lateralmente, ma non avanzare prima dell’impatto.

Si può interrompere la rincorsa con un saltello?

La finta è consentita durante la rincorsa, ma non durante l’atto di calciare. Saltelli e variazioni sono ammessi se non ingannano il portiere in modo antisportivo; decide l’arbitro in base al contesto.

Quando si ripete un rigore?

Si ripete in caso di irregolarità: invasione d’area, violazione del portiere sulla linea o fischio non rispettato. Se il tiratore commette infrazione, la rete è annullata; se è del portiere, si ripete il tiro.

La “Panenka” è una buona idea?

È efficace solo con grande lettura della situazione e tecnica impeccabile. Il rischio è alto: se il portiere resta centrale o non si muove, il pallone è facile da bloccare.

Cosa succede se il portiere tocca il pallone prima del fischio?

Il tiro non può essere eseguito prima del fischio. L’arbitro invita a riposizionare il pallone e a rispettare la procedura; eventuali ritardi o comportamenti scorretti possono essere sanzionati.

In sintesi, dal dischetto

  • Preparazione e scelta dell'angolo prima della rincorsa.
  • Tecnica pulita: piatto o collo pieno, testa sul pallone.
  • Routine mentale e respirazione per gestire la pressione.
  • Portieri: lettura, ritardo del tuffo, posizione dei piedi.
  • Allenamenti variabili e analisi dati per migliorare.

Allenare rigori significa unire tecnica, lucidità e consapevolezza del proprio processo. Cura il dettaglio, dagli appoggi alla scelta dell’angolo, e costruisci una routine mentale che ti riporti sempre allo stesso gesto, indipendentemente dal contesto e dal rumore attorno.

Che tu stia calciando o parando, la differenza sta nella preparazione: analizza, prova, registra i progressi e rivedi ciò che funziona. Con metodo e pazienza, il momento dal dischetto smette di essere un salto nel buio e diventa un’opportunità per esprimere qualità.

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