Poche giocate emozionano quanto la rovesciata: una “bicicletta” spettacolare che unisce coordinazione, coraggio e senso del tempo. In inglese è chiamata overhead kick e, se eseguita bene, è un gesto tecnico decisivo. È un’acrobazia che si costruisce con pazienza: qui trovi una guida chiara per capire come funziona, quando provarla e come allenarla.
In breve: impara la meccanica in sicurezza, usa una progressione di esercizi, cura il tempo di impatto e l’atterraggio. Provala solo con spazio libero e palla a giusta altezza. Riscaldati bene e ascolta il tuo corpo. Procedi per gradi, iniziando su superfici morbide e con assistenza.
Qual è la tecnica di base?
La rovesciata combina stacco, rotazione e colpo con il collo piede nella fase discendente della palla.

L’allineamento busto-anche-piedi è cruciale per trasferire energia e mantenere controllo.
Per cominciare, posizionati di spalle alla porta con il pallone a vista e prendi un riferimento con il piede d’appoggio. Lo stacco si esegue con il piede a terra, mentre l’altro sale per caricare il ginocchio; ruota il bacino per portare il busto quasi orizzontale. La schiena non “cade”: la rotazione coordina gambe e tronco per creare la frustata che dà velocità al tiro.
La tecnica della rovesciata richiede di colpire con il collo piede durante la fase discendente, non quando la palla sale. Il braccio opposto al piede che calcia aiuta l’equilibrio, mentre l’atterraggio deve terminare sul dorso con l’avambraccio a protezione della testa.
Punti chiave del movimento
Tre elementi fanno la differenza: anticipare la traiettoria, sincronizzare la rotazione del bacino e impattare pieno con il dorso del piede. Pensa al gesto come a una “frustata” controllata, non a un salto all’indietro senza controllo: la potenza arriva da sincronia e timing, più che dall’altezza dello stacco.
Quando conviene provarla in partita?
È una scelta efficace quando il cross è leggermente alle spalle, il difensore è davanti e non c’è tempo per il controllo. Vale anche su spizzate alte, rimbalzi corti o palla alzata da un compagno sul secondo palo.
Valuta sempre tre fattori: distanza dalla porta, traffico in area e altezza della palla. Se mancano spazio o visuale, meglio cercare lo scarico o il colpo di testa. In allenamento, prova il gesto solo quando la squadra è allineata su tempi e posizionamenti, evitando contatti ravvicinati.
Passi essenziali
- Valuta spazio e sicurezza intorno a te.
- Posizionati con spalle alla porta e occhio al pallone.
- Usa il piede di appoggio per lo stacco.
- Solleva il busto, carica il ginocchio e ruota i fianchi.
- Colpisci con il collo piede nella fase discendente.
- Atterra su dorso e avambraccio proteggendo la testa.
Esercizi progressivi per impararla
La progressione riduce errori e timori, costruendo automatismi. Parti da terreno morbido e altezze controllate, poi aumenta complessità e ritmo: l’obiettivo è interiorizzare movimenti fluidi e atterraggi sicuri.
Preparazione fisica
Consolida core e mobilità: plank e side plank per stabilità, ponte glutei per bacino, mobilità d’anca e dorsale per un arco fluido del tronco. Anche un salto a forbice a bassa intensità aiuta la confidenza nella rotazione.
Coordinazione e timing
Allena gli occhi alla traiettoria, il piede d’appoggio alla presa di contatto e la sincronizzazione busto-fianchi. Lavora su conteggi ritmati (“uno stacco, due frustata, tre atterro”) per fissare i tempi.
- Tappetone e palla a mano: un compagno ti lancia una palla morbida. Simula lo stacco e colpisci con intensità minima. Cura l’atterraggio sul dorso con avambraccio in protezione. Ripeti per costruire fiducia.
- Sabbia o erba alta: la superficie aiuta l’atterraggio. Lavora senza palla sui movimenti: stacco, rotazione, braccio di equilibrio, ritorno. Aggiungi la palla quando la sequenza è fluida e controllata.
- Colpo da seduto: seduto a terra, un compagno fa rimbalzare la palla. Ti sdrai e colpisci in leggera rotazione. Mantieni gambe compatte e pensa al colpo con il dorso del piede, non con la punta.
- Lancio da dietro: il compagno alza la palla dietro di te. Fai un passo, gira spalle alla porta e prova una mezza rovesciata. Punta alla pulizia del gesto, non alla potenza.
- Mezza rovesciata su cross lento: cross arcuato, palla che scende sulle spalle. Lavora sul timing in discesa. L’obiettivo è “colpire in basso” quando la palla perde velocità.
- Rovesciata con ostacolo morbido: posiziona un cuscino o sagoma bassa per simulare il difensore. Obbligati a cercare spazio e traiettoria sicura. Così alleni decisione e orientamento del corpo.
- Sequenza completa con rimbalzo: la palla rimbalza una volta. Entra, stacca e impatta in discesa. La presenza del rimbalzo complica il tempo: resta rilassato fino al colpo, poi “frusta”.
- Situazione di gioco controllata: 2 contro 2 più crossatore. Condiziona l’azione con cross dietro le spalle e area sgombra. Alterna i ruoli per leggere spazio e difensore.
Come evitare infortuni con la rovesciata?
Il rischio principale nasce da atterraggi scoordinati o da contatti ad altezza testa. Priorità assoluta: mantenere uno spazio libero attorno a te e comunicare con i compagni prima del cross.
Rispetta il contesto regolamentare: alzare il piede all’altezza del volto vicino a un avversario può essere considerato “gioco pericoloso” secondo la Regola 12 delle Regole del Gioco, con fischio contro e ripresa a sfavore. Per questo la scelta del gesto deve includere una rapida valutazione dell’intorno e della distanza dagli altri.
Prevenzione: fai sempre riscaldamento progressivo e lavori di stabilità. Programmi strutturati come il FIFA 11+ includono esercizi di attivazione, equilibrio e atterraggi controllati. Non sono una garanzia contro gli infortuni, ma riducono molti fattori di rischio; interrompi l’esercizio se avverti dolore acuto.
Errori comuni e correzioni rapide
Gli errori nascono spesso da fretta, scarsa lettura della traiettoria o eccesso di forza. Affrontali uno alla volta, usando feedback semplici e ripetizioni di qualità.
- Colpire in risalita: la palla esplode alta e senza controllo. Aspetta la discesa e “entra” con il piede quando la velocità cala. Visualizza una finestra di impatto bassa.
- Punta del piede: riduce precisione e può essere doloroso. Cerca il collo del piede e allenalo con tocchi contro il muro, aumentando gradualmente la distanza.
- Stacco piatto: senza caricamento non c’è rotazione. Piega leggermente il ginocchio dell’appoggio e usa le braccia per bilanciarti, poi spingi in diagonale all’indietro.
- Atterraggio rigido: impatto sulla schiena. Ricordati la sequenza “dorso–avambraccio–bacino”. Tenere il mento basso aiuta a proteggere la testa e a rotolare.
- Occhi chiusi al colpo: perdi il centro palla. Allenati con palloni leggeri guardando il punto da colpire fino all’impatto; la vista guida la frustata.
- Forza senza ritmo: tanta energia, poca efficacia. Usa un conteggio ritmico e respira: la fluidità vale più della potenza.
Esempi e micro‑situazioni di gioco
Cross teso arretrato: taglia sul primo palo, lasciar passare la palla e ruotare per colpire in discesa.
Su spizzata del compagno: anticipa la rotazione e prepara l’atterraggio. Palla alta da respinta corta: una mezza rovesciata rapida può sorprendere il portiere.
Controllo e alzata personale: stop di petto e palleggio per alzare la palla alla giusta altezza, poi rotazione compatta. In area affollata, meglio rinunciare se il rischio di contatto è alto. Nei finali di gara, la scelta deve essere ancora più razionale: meno energie, più rischio.
Rifinitura su cross
Accordo con il crossatore: palla che cade alle spalle, a mezz’altezza, riduce la necessità di un grande stacco. Allenate segnali semplici (mano, chiamata) per sincronizzare tempi e altezze. Una rovesciata “pensata” nasce da comunicazione e lettura della traiettoria.
Domande frequenti
La rovesciata è fallo?
Di per sé no. Diventa irregolare se crea pericolo per un avversario (piede alto vicino al volto) o c’è contatto imprudente. Valuta sempre spazio e distanza dagli altri in campo.
Quale piede conviene usare per colpire?
Usa il piede dominante e colpisci con il collo del piede. Evita la punta. Concentrati sul tempo di discesa della palla e sull’atterraggio controllato.
Quanto tempo serve per impararla?
Dipende da coordinazione e confidenza. Con 2–3 sessioni settimanali e progressioni coerenti, molti atleti costruiscono un gesto affidabile in 4–8 settimane. Meglio privilegiare la qualità alla quantità.
È meglio sabbia, tappetone o erba?
All’inizio sabbia o tappetone aiutano negli atterraggi. Passa poi all’erba quando la sequenza è fluida. Evita superfici dure finché non controlli caduta e rotazione.
Posso provarla se ho fastidi alla schiena?
Se avverti dolore, sospendi l’esercizio e valuta il consulto con un professionista qualificato. Non forzare: la prudenza riduce il rischio di aggravare il fastidio.
Qual è l’altezza ideale della palla?
Tra spalle e poco sopra la testa al momento dell’impatto. Colpire in discesa a quell’altezza facilita potenza e controllo, riducendo il rischio di torsioni e atterraggi rigidi.
Cosa ricordare davvero
- La rovesciata richiede spazio, timing e atterraggio controllato.
- Procedi per gradi: dal tappetone alla sabbia fino al campo.
- Colpisci in discesa con il collo piede, mai di punta.
- Riscaldati e cura il core; ascolta i segnali del corpo.
- Rispetta la Regola 12 e la sicurezza degli avversari.
- Esercizi costanti migliorano coordinazione, fiducia e precisione.
La rovesciata è una giocata affascinante, ma funziona solo quando tecnica e lettura si sommano alla prudenza. Costruisci il gesto con progressioni semplici, cura l’atterraggio e comunica sempre con i compagni: così capitalizzi il lavoro e proteggi te stesso e gli altri. Con pratica regolare e attenzione ai dettagli, il salto diventa automatismo e l’acrobazia diventa scelta consapevole.
Non inseguire la giocata forzata: scegli il momento giusto e accetta di rinunciare quando lo spazio non c’è. Con questo approccio, trasformi un gesto spettacolare in una soluzione concreta, utile e allenabile nel tempo.