Acquistare idrovolanti Cessna usati è affascinante, ma richiede metodo: il mercato dell’usato è vario e ogni esemplare ha una storia. Che si tratti di un idro su galleggianti o di un anfibio con ruote retrattili, la scelta dipende dalla missione. Una valutazione realistica dei costi, della manutenzione e delle prestazioni evita sorprese e protegge il tuo investimento.
In sintesi: definisci la missione, stima costi fissi e variabili, seleziona modelli compatibili, verifica documentazione e corrosione dei galleggianti, valuta AD e ispezioni, prova l’aereo in acqua con istruttore. Così riduci rischi e paghi un prezzo in linea con il valore reale.
Quanto costano gli idrovolanti Cessna usati?
I prezzi spaziano molto: da decine a centinaia di migliaia di euro, secondo motore, allestimento su galleggianti, ore e stato. Il valore dipende più dalla storia manutentiva che dall’estetica.
Quali modelli Cessna su galleggianti convengono?
Molti acquirenti partono da 172/182 per addestramento e turismo, 206 per carico/missioni, fino ai turboprop anfibi per lavoro. Più sotto trovi pro e contro.
Che consumi e carburanti usano?
I pistoni su galleggianti bruciano Avgas, i turboprop Jet A‑1. Consumi e autonomia variano molto per peso, drag dei float e condizioni acqua/vento: vediamo come stimarli.
Il budget iniziale è solo l’inizio: considera assicurazione specifica per idro, hangaraggio o ormeggio, manutenzione dei galleggianti, antivegetativa, traino e formazione. Il prezzo di acquisto ha senso se l’aeroplano è coerente con le ore annue che prevedi e con la tua missione (scuola, turismo, lavoro aereo ove consentito).
Per inquadrare la spesa, ragiona in fasce: aerei scuola/tempo libero con galleggianti possono essere un entry point, mentre piattaforme utility come un 206 su float richiedono budget superiori. I turboprop anfibi entrano in una logica professionale: costi di gestione, assicurazione e training crescono.
- Assetto e certificazioni: galleggianti anfibi e autopiloti elevano valore; STC e manuali aggiornati danno fiducia.
- Ore e cicli: ore su acqua salata valgono più controllo; cicli su piste corte o acqua mossa pesano.
- Ispezioni recenti: compressioni, magneti, elica e galleggianti con report freschi rassicurano il venditore e te.
- Avionica: strumenti moderni aiutano sicurezza e rivendibilità, ma non compensano una cattiva manutenzione.
- Storia danni: riparazioni certificate sono accettabili; lavori artigianali o non documentati riducono valore.
Modelli e impieghi consigliati
Prima di scegliere, definisci “missione” e peso utile. Quanto carico vuoi portare, su quali laghi/mari, con che meteo tipico? Le risposte guidano la scelta tra pistoni su galleggianti e turboprop anfibi.
Pistoni su galleggianti (172/182/206)
I Cessna 172 e 182 su float sono ottimi per addestramento e turismo: docili, costi relativamente contenuti e buona disponibilità di parti. Il Cessna 206 offre più payload e portellone ampio per attrezzature, con prestazioni che reggono missioni più impegnative. In acque interne e piste d’acqua corte, l’assetto, il passo elica e la tecnica di decollo contano quanto i cavalli.
Turboprop anfibi
Il Cessna 208 Caravan anfibio serve operatori che cercano capacità, affidabilità e margini in quota/temperatura;

usa un turboprop e carburante Jet A‑1, con costi e training da pianificare con cura.
Cose da fare e da evitare
- Controlla registri di manutenzione completi e verifiche AD/SB documentate.
- Fai ispezionare i galleggianti per corrosione e riparazioni con perizia indipendente.
- Confronta ore motore/elica con limiti TBO e cicli su acqua salata.
- Prova di rullaggio e decollo dall’acqua con istruttore qualificato.
- Evita modelli non certificati o conversioni senza approvazioni STC verificabili.
- Pianifica costi di hangaraggio, traino, antivegetativa e assicurazione specifica.
Carburante, consumi e autonomia
Gli idro con motori a pistoni in genere usano Avgas 100LL; i turboprop impiegano Jet A‑1. Galleggianti e supporti aggiungono peso e resistenza: rispetto alla versione su ruote, il consumo tende a crescere e la velocità di crociera a calare.
I consumi reali dipendono da carico, temperatura, quota densità, vento e stato dell’acqua. In mare corto e mosso servirà più potenza in decollo e salita, con impatto su consumo e tempo. Pianifica sempre la riserva carburante in base a normativa, alternati praticabili e margine meteo.
Per stimare l’autonomia prudenziale, considera: 1) consumo alla potenza di crociera che userai davvero; 2) riduzione per mare/vento sfavorevoli; 3) peso a bordo e distribuzione (centro di gravità). Una prova in acqua con istruttore su rotte-tipo ti darà dati concreti da confrontare con POH e performance dichiarate.
Come valutare condizioni e manutenzione
La qualità della documentazione è il primo filtro: logbook, manuali di manutenzione e STC devono essere completi e coerenti tra loro. Diffida di “buchi” nelle registrazioni o di lavori non firmati da personale autorizzato.

Controlla le direttive di navigabilità (AD) applicabili e lo stato dei Service Bulletin; nell’Unione Europea le AD sono obbligatorie e rientrano nel quadro del Regolamento (UE) 2018/1139. Verifica scadenze, evidenze di conformità e che eventuali proroghe o deroghe siano chiaramente documentate.
I galleggianti meritano un capitolo a parte: cerca corrosione su longheroni, attacchi e paratie, riparazioni su carene e pinne, infiltrazioni alle ispezioni. Valuta acqua salata in storia operativa, cicli di lavaggio e protettivi applicati. Un ispezionatore con esperienza su idro è un investimento che può ripagare molte volte il suo costo.
Motore ed elica: confronta ore con TBO e calendario, cerca trend nelle compressioni, vibrazioni annotate, sostituzioni per corrosione. Ricorda che l’acqua spruzzata in rullaggio e decollo accorcia la vita di componenti non protetti; molte ore di acqua mossa richiedono attenzione extra a supporti e attacchi.
Checklist pre-acquisto essenziale
Una checklist ben costruita riduce l’asimmetria informativa con il venditore e rende l’ispezione più oggettiva. Portala già strutturata e spunta voci con foto e riferimenti ai manuali.
Prima di tutto, pretendere un registro di manutenzione ordinato e continuo: è la base per giudicare coerenza, scadenze e lavori eseguiti. Integra con fatture e report d’officina, specie su galleggianti ed elica.
- Documentazione: verifica completezza di logbook, STC, supplementi POH, AD/SB e pesi/bilanci. Annota incongruenze da chiarire.
- Struttura e galleggianti: ispeziona corrosione, riparazioni, allineamenti e fissaggi. Controlla compartimenti stagni e tenuta tappo-sfiati.
- Motore/propulsione: trend compressioni, perdite, filtri, magneti, elica. Chiedi analisi olio e, se possibile, endoscopia cilindri.
- Avionica: funzionamento, cablaggi, antenne e protezioni. Valuta compatibilità con spazi d’acqua e rotte tipiche.
- Accessori idro: carrelli anfibi, pompe di sentina, timoni d’acqua, flap/trim. Tutto deve operare senza giochi anomali.
- Corrosione: guarda dietro pannelli e nei punti di ristagno. Segni di sale essiccato indicano lavaggi insufficienti.
- Prova in acqua: rullaggio, accelerazione, tempo/percorsa di decollo, step e assetto in planata. Valuta vibrazioni e risposta comandi.
- Costi e assicurazione: stima premi, franchigie e requisiti esperienza pilota. Considera antivegetativa, ormeggio e attrezzature obbligatorie.
Domande frequenti
Quanto costa assicurare un idrovolante Cessna usato?
Dipende da valore, esperienza del pilota, area operativa e uso dichiarato. In genere è più alto rispetto a un equivalente su ruote. Richiedi preventivi dedicati e confronta franchigie e requisiti di esperienza.
Serve una licenza o abilitazione specifica per idrovolante?
Sì. Oltre alla licenza di base, è necessaria un’abilitazione per operazioni su acqua rilasciata da un’ente competente. Rivolgiti a una scuola riconosciuta per formazione e verifiche pratiche.
Posso usare benzina automobilistica (mogas)?
Solo se l’aeromobile e il motore hanno approvazioni specifiche (STC) e se le condizioni operative lo consentono. Molti pistoni usano Avgas 100LL; i turboprop impiegano Jet A‑1, secondo manuali e limiti del costruttore.
Quali modelli Cessna sono più diffusi come idro?
Tra i più comuni: Cessna 172 e 182 per addestramento e turismo, Cessna 206 per capacità e portellone, e il Caravan anfibio per operazioni professionali e trasporto su tratte più impegnative.
L’acqua salata è un problema per la struttura?
Sì, accelera la corrosione. Lavaggi accurati, protettivi e ispezioni mirate sono indispensabili. Valuta sempre la storia operativa: molte ore su acqua salata richiedono controlli più severi e bilanciamento dei costi futuri.
Cosa ricordare in breve
- Valuta modelli e missione prima del prezzo.
- Documentazione e ispezioni contano più dell’estetica.
- Carburante e consumi variano molto per motori e assetto.
- Corrosione e AD incidono su costi e valore.
- Prova in acqua con istruttore prima di decidere.
Prendersi il tempo di analizzare missione, budget e storia manutentiva permette di allineare aspettative e realtà. Un approccio passo‑per‑passo — verifica documenti, ispezioni mirate, prova in acqua — riduce l’asimmetria informativa e rende l’acquisto più sereno.
Resta prudente: confronta più esemplari, considera una perizia indipendente e pianifica margini per imprevisti. Così potrai goderti la versatilità dell’idro senza sorprese, scegliendo un Cessna coerente con le tue ambizioni e con i costi di gestione che sei realmente disposto a sostenere.
