Che tu lo chiami gommone, battello pneumatico o RIB (Rigid Inflatable Boat), è un mezzo versatile per escursioni, pesca e divertimento. Scegliere il modello giusto e imparare a condurlo con criterio rende l’esperienza più piacevole e, soprattutto, più sicura. In questa guida trovi consigli pratici, esempi e analogie semplici per orientarti.

Capirai differenze tra tipologie, come valutare dimensioni e motore, le basi di guida sicura e le dotazioni utili. Troverai una checklist pronta all’uso e passaggi essenziali per varo, manovre e ormeggio, con attenzione a buone pratiche e norme di navigazione.

Che differenze ci sono tra i tipi di gommone?

I due grandi filoni sono il gommone smontabile e il RIB rigido. Il primo ha pagliolato (pavimento) smontabile, è leggero e facile da riporre; il secondo ha carena rigida, migliore tenuta sul mosso e spazi di stivaggio più ordinati. La scelta dipende da trasporto, rimessaggio e uso prevalente.

Conta anche il materiale dei tubolari e la qualità delle giunzioni. Molti modelli usano tessuto in Hypalon (resistente a UV e solventi) o PVC (più economico e leggero). Se prevedi sole intenso e uso prolungato, privilegia materiali più robusti; per uscite saltuarie e pesi ridotti, valuta soluzioni più leggere.

Tubolari e materiali

I tubolari influenzano stabilità e carico. Diametri maggiori offrono più galleggiamento e asciutto, ma aumentano ingombro e resistenza all’avanzamento. L’Hypalon resiste meglio a caldo e agenti chimici, mentre il PVC facilita riparazioni rapide e riduce i costi. Cura incollaggi e cuciture: sono le linee di vita del mezzo.

Verifica la presenza di camere d’aria separate: aumentano la sicurezza in caso di foratura. Occhio ai rinforzi nelle aree soggette a sfregamento (p.e. chiglia e parabordi): un buon rinforzo evita usura precoce e migliora il comportamento in spiaggia o in alaggio.

Dimensioni, portata e layout

La lunghezza fuoritutto incide su stabilità, confort e capacità di carico. Scafi più lunghi navigano meglio sull’onda, ma richiedono più spazio di stivaggio e motori adeguati. Considera la portata (persone e peso) e il layout: panca di guida, consolle centrale, prendi-sole, gavoni. Ogni scelta comporta compromessi tra comodità, prestazioni e budget.

Serve la patente per il gommone e quando?

Le regole dipendono dal Paese e dall’area di navigazione: informati sempre presso le autorità locali prima di uscire. In generale, l’obbligo di patente nautica può dipendere da potenza del motore, distanza dalla costa, tipologia di acque e requisiti d’età. Meglio pianificare per tempo documenti, assicurazione e dotazioni.

In Europa, l’immissione sul mercato e alcuni requisiti di sicurezza per le unità da diporto sono regolati dalla Direttiva 2013/53/UE. Troverai riferimenti a targhetta CE, categorie di progettazione e manuali del costruttore nella Direttiva 2013/53/UE. Per precedenze, luci e segnali diurni/notturni si applicano le regole internazionali della navigazione.

Passi per iniziare

  • Definisci uso, equipaggio e acque di navigazione.
  • Scegli la tipologia: smontabile, RIB o tender.
  • Verifica potenze minime e massime del motore.
  • Prepara dotazioni salvavita e strumenti obbligatori.
  • Esegui i controlli pre-uscita e il varo.
  • Conduci e ormeggia con tecnica e prudenza.

Quale motore scegliere per il gommone?

La scelta del fuoribordo è un equilibrio tra potenza, peso e carena. Consulta sempre la targhetta del costruttore: indica potenza minima e potenza massima CE. Un motore adeguato permette di planare con il tuo equipaggio senza stress, con consumi e rumorosità sotto controllo.

  • Rapporto peso/potenza: su gommoni leggeri, pochi chili in meno a poppa fanno la differenza in trim e risposta.
  • Elica e passo: una coppia adeguata evita sforzi eccessivi al decollo in planata; chiedi prova in acqua prima di decidere.
  • Carena e angolo di V: una V più profonda aiuta sul mosso ma richiede più cavalli per decollare.
  • Consumi e serbatoio: autonomia reale dipende da mare, carico e stile di guida; pianifica sempre margine di sicurezza.
  • Manutenzione: filtri, girante e anodi ben gestiti tengono efficiente il propulsore e prevengono guai.

Se navighi spesso in gruppo, valuta la ridondanza: strumenti base, batteria in ordine e un piano B per rientrare in caso di imprevisti. Una prova con carico realistico è il modo più sicuro per validare la scelta.

Come guidare un gommone in sicurezza?

Conduzione fluida e anticipazione sono la chiave. Distribuisci i pesi, verifica vento e onda, calibra il trim in planata. Rispetta segnali, limiti e precedenze: le COLREG regolano manovre, luci e segnalazioni per tutte le unità in mare. Evita brusche accelerazioni con passeggeri in piedi.

  1. Preparazione e briefing: spiega sedute, impugnature e movimenti. Una breve prova a bassa velocità crea fiducia e riduce errori.
  2. Partenza dal gavitello o banchina: stacca dolcemente, controlla l’angolo del vento, libera cime e parabordi. Evita “gasate” vicino ad altri scafi.
  3. Entrata in planata: accelera progressiva, trim neutro e persone sedute. Se la prua s’impunta, sposta carichi o regola il trim con piccoli incrementi.
  4. Gestione dell’onda: affronta l’onda con angolo moderato, riduci velocità nel cavo e riallinea in cresta. Evita salti: stressano struttura e passeggeri.
  5. Virate: entra largo, guarda l’uscita, mantieni gas costante. Alza leggermente il trim se la prua è troppo bassa, abbassalo se sbacchetta.
  6. Stop di emergenza: rilascia gas progressivamente, mantieni barra o timone dritto, avvisa l’equipaggio. Riavvia dopo check visivo a 360°.
  7. Ancoraggio: scegli fondo e ridossi, calumo adeguato, prova tenuta a bassa marcia. Controlla riferimenti a terra e corrente.
  8. Avvicino al porto: riduci presto, rispetta zone a 3–5 nodi, prepara cime e parabordi. Comunicazione chiara con chi ti assiste in banchina.

Manovre in porto

Il segreto è la pazienza: piccoli innesti di marcia, timone anticipato e angolo di accosto ridotto. Il vento laterale si contrasta con brevi correzioni; meglio attendere un refolo favorevole che forzare una manovra.

Onde e meteo

Con onda corta prendi un angolo di compromesso per non piantarti nel cavo. In caso di temporali o visibilità ridotta, riduci andatura, accendi le luci corrette e rientra per tempo. Un gommone perdona molto, ma la prudenza perdona di più.

Quali dotazioni conviene avere a bordo?

Le dotazioni rispondono a due criteri: essere trovate al volo ed essere semplici da usare. Organizza i gavoni per categorie e posiziona in alto ciò che serve subito. Un’unità ordinata fa risparmiare minuti preziosi nelle emergenze.

  • Giubbotti di salvataggio per tutti, a misura e a portata di mano.
  • Mezzi pirotecnici e segnalazioni visive: usali solo quando servono e proteggili da umidità.
  • Ancora con cima/catena adeguata e una cima di rispetto.
  • Dotazioni base di riparazione: kit per tubolari, nastro robusto, attrezzi essenziali.
  • Cassetta di pronto soccorso completa e aggiornata.
  • Strumenti e navigazione: bussola, carte o app, luce stagna, fischietto.
  • Acqua, protezione solare, cappellini e abbigliamento di ricambio in sacche stagno.

Quanto costa mantenere e rimessare un gommone?

I costi dipendono da dimensioni, motore, area di navigazione e tempi di utilizzo. Incidono carburante, manutenzione ordinaria, consumabili e il tipo di rimessaggio (a terra, in acqua, su carrello). Pianifica una piccola riserva per imprevisti: valvole, girante o elica segnate capitano.

Considera assicurazione, eventuali posti barca stagionali e accessori. L’assicurazione R.C. è una tutela utile verso terzi; accessori ben scelti (tendalino, GPS, VHF) aumentano sicurezza e comfort. Un calendario di controlli stagionali riduce usura e costi futuri.

Domande frequenti

Che differenza c’è tra Hypalon e PVC?

Hypalon offre migliore resistenza a UV, calore e solventi; il PVC è più leggero ed economico. La scelta dipende da esposizione al sole, frequenza d’uso e budget disponibile.

Quante persone può portare un gommone?

Verifica sempre la targhetta del costruttore e il manuale: indicano portata massima in persone e peso. Resta sotto questi limiti, soprattutto con mare formato o carichi irregolari.

Meglio carena a V profonda o bassa?

Una V profonda taglia meglio l’onda e offre comfort sul mosso; una V più bassa facilita la planata e riduce i cavalli richiesti. Considera il mare tipico e il tuo stile.

Che pressione usare nei tubolari?

Segui i valori indicati dal costruttore. Temperatura e sole cambiano la pressione: controllala a freddo e durante la giornata, evitando sovrapressioni che stressano materiali e giunzioni.

Come si pulisce il gommone senza rovinarlo?

Risciacquo con acqua dolce, detergente neutro e spazzole morbide. Evita solventi aggressivi su PVC e ipoclorito; proteggi i tubolari con prodotti anti-UV pensati per materiali nautici.

Meglio un gommone nuovo o usato?

Nuovo significa garanzia e scelta su misura; l’usato consente risparmio ma richiede controlli accurati (tubolari, incollaggi, carena, motore, documenti). Valuta prova in acqua prima dell’acquisto.

Riepilogo e prossimi passi

  • Definisci uso e persone a bordo.
  • Scegli formato e materiali adatti.
  • Verifica potenze motore e carichi.
  • Rispettare COLREG e buone pratiche.
  • Pianifica manutenzione e rimessaggio.

Conoscere i punti di forza del tuo gommone, curare preparazione e buone abitudini di guida rende ogni uscita più serena. Inizia con acque riparate, prova manovre e frenate a bassa velocità e costruisci esperienza un passo alla volta.

Prima di salpare, controlla meteo, dotazioni e piani di rientro. Aggiorna le tue competenze con corsi pratici e materiale ufficiale, confrontati con diportisti esperti e mantieni un approccio prudente e progressivo: la sicurezza è la migliore compagna di navigazione.

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