Le candelette sono piccole resistenze elettriche che preriscaldano l’aria nella camera di combustione, aiutando l’accensione dei motori diesel. Senza un efficace preriscaldo, l’avviamento a freddo può essere lento, irregolare o accompagnato da fumo bianco. In questa guida trovi funzionamento, sintomi di guasto e buone pratiche di manutenzione.
Le candelette scaldano l’aria nei motori diesel per facilitare l’avvio e contenere rumore ed emissioni. Riconosci i segnali di usura, esegui test semplici con il multimetro e valuta la sostituzione corretta per evitare danni e difficoltà di accensione, soprattutto con temperature basse.
Qual è il ruolo delle candelette?
Nei motori a compressione, il gasolio si accende grazie al calore generato dalla pressione. Le candelette supportano questo processo scaldando rapidamente l’aria e la parete della camera, rendendo più stabile l’accensione, soprattutto a temperature basse. Durante il ciclo di post-riscaldo, restano attive per qualche istante dopo l’avvio per ridurre rumorosità e fumo.
Che differenza c’è tra candelette e candele?
Le candele dei motori benzina generano una scintilla; le candelette, invece, sono elementi riscaldanti che favoriscono l’accensione per compressione del diesel. Non sono intercambiabili: lavorano in condizioni diverse e con logiche di controllo dedicate.
Quando sostituire le candelette?
Non esiste una scadenza fissa: contano chilometraggio, cicli a freddo, qualità del carburante e stato dell’impianto elettrico. Se compaiono avviamenti difficili, fumo bianco o la spia candelette resta accesa, programma una diagnosi e valuta la sostituzione dei pezzi difettosi.
Come funzionano le candelette
Una candeletta è una resistenza sigillata che, alimentata, si arroventa in punta e trasferisce calore alla camera di combustione. La centralina gestisce preriscaldo, avviamento e post‑riscaldo in base a temperatura e giri motore, così da avviare in modo pulito anche a freddo.

Nei sistemi moderni il riscaldatore raggiunge temperature molto elevate in pochi secondi e può rimanere attivo dopo l’avvio per stabilizzare la combustione e contenere le emissioni. Le versioni in ceramica scaldano più in fretta rispetto a quelle metalliche, migliorando la risposta nei climi rigidi.
Candelette in breve
- Le candelette riscaldano l’aria per facilitare l’avviamento a freddo nei motori diesel.
- Ogni cilindro ha di solito una candeletta dedicata, controllata dalla centralina.
- Il ciclo comprende preriscaldo, avviamento e post-riscaldo per ridurre rumore ed emissioni.
- Sintomi di guasto: avviamento difficoltoso, fumo bianco, spia motore.
- La diagnosi si esegue con multimetro e prova resistenza o assorbimento.
- Sostituzione a motore freddo e con coppia controllata per evitare rotture.
Sintomi di candelette guaste
Alcuni segnali sono tipici, ma non esclusivi: una diagnosi mirata evita sostituzioni inutili. Ecco cosa osservare, con esempi pratici per distinguere i sintomi legati alle candelette da quelli di batteria o alimentazione.
- Avviamento lungo o più tentativi del solito. In particolare a basse temperature, il motorino gira bene ma il motore fatica a prendere. In condizioni miti, il difetto può attenuarsi, confondendo la diagnosi.
- Fumo bianco allo scarico a freddo. È vapore e gasolio incombusto: l’aria non è abbastanza calda per bruciare subito. Se persiste anche a caldo, il problema potrebbe non essere solo le candelette.
- Spia motore o candelette accesa. La centralina può memorizzare codici di errore relativi al circuito di preriscaldo. L’indicazione non dice quale cilindro è in difetto: serve un test puntuale.
- Minimo instabile nei primi secondi. Un avvio ruvido, con oscillazioni di regime e leggeri battiti, suggerisce combustione non uniforme. Un minimo irregolare che sparisce dopo poco è compatibile con candelette stanche.
- Odore di gasolio incombusto. L’olfatto aiuta: durante i primi istanti, un odore più marcato può indicare che la miscela non accende in modo completo fin dal primo ciclo.
- Richieste di avviamento ripetute scaricano la batteria. Più tentativi stressano l’impianto e possono evidenziare una batteria scarica che aggrava i problemi di accensione.
- Codici OBD legati al preriscaldo. Letture come “circuito candelette cilindro X” orientano il controllo sul componente e sul relativo cablaggio o relè.
Test e diagnosi passo passo
Esegui verifiche a motore freddo, con attenzione a cablaggi e connettori. Con un multimetro puoi stimare lo stato confrontando la resistenza misurata in ohm con i valori tipici indicati dal costruttore; differenze marcate tra cilindri sono indizi di guasto.
Prima di smontare, controlla che arrivino alimentazione e comando.
La prova di assorbimento con pinza amperometrica, quando possibile, aiuta a capire se una candeletta è alimentata ma non scalda a dovere.
- Controllo visivo e della spia. Verifica connettori, ossidazioni e cablaggi. All’accensione del quadro, la spia deve comportarsi come da manuale: accendersi, restare per pochi istanti, quindi spegnersi.
- Misura di resistenza a riposo. Scollega il terminale della candeletta e misura rispetto a massa. Valori molto alti o circuito aperto indicano elemento interrotto; valori incoerenti tra cilindri meritano approfondimento.
- Verifica della tensione in alimentazione. Con quadro acceso, misura al connettore: deve arrivare tensione per alcuni secondi, in funzione della temperatura. Assenza di tensione può indicare relè o centralina difettosi.
- Prova di assorbimento. Se disponibile, usa una pinza amperometrica per confrontare l’assorbimento tra cilindri: comportamenti molto diversi segnalano candelette inefficaci o connessioni difettose.
- Rivalutazione dei sintomi. Dopo i test, cancella eventuali errori, prova un avviamento e verifica se l’avvio migliora. Se i dubbi restano, richiedi una diagnosi professionale.
Costi, durata e prevenzione
Il costo varia con tecnologia e accessibilità: alcune applicazioni richiedono tempo di smontaggio elevato. In valutazione considera sempre le guarnizioni nuove e la coppia di serraggio corretta per evitare danneggiamenti in testa.
La durata dipende da cicli a freddo, qualità del carburante e stato dell’impianto elettrico. Le candelette in ceramica offrono riscaldamento rapido e stabilità termica, mentre i modelli metallici sono robusti e diffusi. Un impianto in ordine e avviamenti non ripetuti allungano la vita del sistema.
Buone pratiche: attendi lo spegnimento della spia prima di avviare, mantieni efficiente la batteria, usa carburante idoneo alla stagione e fai controllare periodicamente il sistema di preriscaldo. In caso di sostituzione, lavora a motore freddo, pulisci la sede e usa coppie controllate per prevenire rotture della filettatura.
Domande frequenti sulle candelette
Risposte sintetiche alle domande più comuni su funzionamento, guasti e sostituzione.
Domande frequenti
Quanto durano le candelette?
La vita utile dipende da cicli a freddo, impianto elettrico e qualità del carburante; molti veicoli superano decine di migliaia di chilometri prima della sostituzione, ma la diagnosi va fatta caso per caso.
Posso guidare con una candeletta guasta?
Il motore può avviarsi, ma con più fumo e stress su batteria e avviamento. Prosegui solo se necessario e programma al più presto il controllo per evitare ulteriori disagi a freddo.
Perché il motore fuma bianco a freddo?
L’aria potrebbe non essere abbastanza calda per accendere il gasolio subito, specie se le candelette sono deboli. Tuttavia, iniettori fuori taratura o liquido refrigerante in camera possono causare fumo simile.
Candelette e candele sono la stessa cosa?
No. Le candele dei benzina creano scintilla; le candelette dei diesel scaldano l’aria per facilitare l’accensione per compressione. Tecnologie e guasti sono diversi e non intercambiabili.
Serve sostituirle tutte insieme?
Molti tecnici consigliano la sostituzione in set per uniformità di avviamento, ma è possibile intervenire sul solo cilindro guasto se gli altri componenti sono in buono stato e i test lo confermano.
Riepilogo essenziale
- Le candelette scaldano l’aria per l’avviamento a freddo.
- Sintomi tipici: partenze difficili, fumo bianco, spie.
- La diagnosi base si fa con un multimetro.
- Sostituisci in set o per cilindro, rispettando la coppia.
- Prevenzione: batteria efficiente, gasolio adeguato, manutenzione.
Le candelette lavorano “dietro le quinte” ma fanno la differenza quando la temperatura scende. Se noti avviamenti lunghi, fumo bianco o spie, agisci con metodo: test non invasivi, verifiche dell’alimentazione e interventi mirati. Così eviti sostituzioni superflue e riporti il motore a un funzionamento regolare.
Quando la diagnosi supera il fai‑da‑te, affida l’auto a un professionista: l’esperienza e gli strumenti adeguati rendono più rapidi i controlli e riducono i rischi di danni in fase di smontaggio. Una manutenzione ordinaria e attenzioni preventive tengono le candelette efficienti più a lungo.
