Una tesina ben fatta dimostra metodo, pensiero critico e capacità di sintesi. È un elaborato vicino alla relazione e al saggio, con una struttura chiara e un obiettivo esplicito. In questa guida trovi criteri pratici, esempi e tecniche di revisione per arrivare a un testo pulito e convincente.
Definisci scopo e pubblico, restringi l’argomento, raccogli fonti attendibili, crea una scaletta, scrivi per bozze, cita correttamente e cura formattazione e bibliografia. Una tesina efficace è chiara, coerente e supportata da prove verificabili.
Che cos’è una tesina?
È un testo argomentativo di ricerca su un tema circoscritto, basato su fonti e sviluppato con un filo logico.

A differenza del tema personale, privilegia domande di ricerca, dati e riferimenti verificabili.
Serve a dimostrare che sai trovare informazioni, selezionarle, organizzarle e comunicarle con ordine. In ambito scolastico può collegare più materie oppure approfondirne una sola, purché mantenga un focus coerente.
Come scegliere l’argomento giusto?
Parti da un’area che ti interessa e restringila fino a una domanda precisa. Un argomento troppo vasto porta dispersione; uno ben definito permette di essere specifici, originali e misurabili nei tempi.
- Interesse personale: se ti appassiona, dedicherai energie costanti e sincere.
- Fattibilità: valuta materiali disponibili, tempo, competenze e ampiezza del programma.
- Rilevanza: spiega perché il tema conta oggi e per chi; chiarisci lo scopo.
- Originalità sostenibile: cerca un taglio nuovo, ma con fonti accessibili e solide.
Passaggi essenziali
- Definisci l’obiettivo e il pubblico.
- Scegli un argomento circoscritto e motivante.
- Raccogli fonti attendibili e prendi appunti.
- Stendi scaletta e tesi provvisoria.
- Scrivi, cita correttamente e revisiona in cicli.
- Cura formattazione, frontespizio e bibliografia.
Struttura e formattazione
La struttura guida il lettore dall’introduzione alla conclusione. Di norma comprende frontespizio, indice, introduzione, capitoli/paragraphi, conclusioni e bibliografia.

Ogni sezione ha una funzione precisa e non deve sovrapporsi alle altre.
Definisci una tesi (idea centrale) e i passaggi che la sostengono: spiega il contesto, presenta le prove, discuti alternative, trai conclusioni. Paragrafi compatti (un’idea principale) aiutano la scorrevolezza e la verifica logica.
Scrivi in modo semplice e netto: frasi attive, verbi chiari, lessico concreto. Evita periodi interminabili e tecnicismi non necessari; quando servono, definiscili con esempi sintetici.
Struttura base
Introduzione: aggancia il lettore, formula la domanda, spiega perché è importante e anticipa la tesi. Sviluppo: 2–4 sezioni che argomentano con prove, citazioni e analisi. Conclusioni: riassumi risultati, limiti e possibili piste future.
Norme di formattazione
Se la scuola non impone un modello, adotta uno schema leggibile e uniforme: carattere 11–12 pt, interlinea 1,15–1,5, margini 2–3 cm, numeri di pagina, titoli gerarchici coerenti. Mantieni coerenza su virgolette, elenchi e numerazione.
Cura didascalie per immagini/tabelle (titolo, fonte) e cita i materiali multimediali. Evita il plagio: quando parafrasi, riformula davvero e indica sempre la fonte; quando citi, usa virgolette e riferimento completo.
Stili di citazione
Lo stile APA, 7ª edizione (2019), adotta il sistema autore‑data e fornisce regole su citazioni, riferimenti e formattazione complessiva.
La 9ª edizione dell’MLA Handbook (2021) usa il formato autore‑pagina e una sezione finale “Works Cited” con criteri specifici per libri, articoli e risorse web.
Quante pagine o parole servono?
Segui le indicazioni del docente. In assenza di vincoli, punta alla sostanza: tanto quanto basta per rispondere alla domanda di partenza in modo chiaro. Un range ragionevole per una tesina scolastica spesso va da 1.500 a 3.000 parole, ma dipende da livello, materia e scadenze.
Esempio di scaletta commentata
- Titolo e tesi: formula un titolo informativo e una tesi verificabile. Devono anticipare contenuto e posizione, evitando vaghezze che confondono chi legge.
- Introduzione: contesto breve, domanda di ricerca, obiettivo e metodo. Anticipa come intendi rispondere e perché il tema è rilevante oggi.
- Quadro teorico: definizioni essenziali e autori chiave. Riduci all’osso, seleziona ciò che serve davvero a comprendere l’analisi successiva.
- Metodologia o criteri: spiega come scegli le fonti o i casi. La trasparenza qui aumenta credibilità e facilita la valutazione.
- Analisi 1: presenta una prova alla volta (dati, citazioni, esempi). Interpreta i risultati e collega esplicitamente la prova alla tesi.
- Analisi 2: affronta un contro‑argomento. Mostra limiti e alternative, poi argomenta perché la tua tesi resta la spiegazione migliore.
- Conclusioni: riassumi risultati, rispondi alla domanda iniziale, indica implicazioni e limiti. Evita di introdurre idee nuove qui.
- Bibliografia e allegati: elenca le fonti in ordine e stile coerente. Aggiungi tabelle/immagini solo se migliorano davvero la comprensione.
Domande frequenti
Qual è la differenza tra tesina e saggio breve?
La tesina sviluppa una ricerca con tesi, analisi e bibliografia; il saggio breve è più conciso e spesso a taglio divulgativo. Segui sempre le richieste del docente.
Quanti capitoli deve avere una tesina?
Non esiste un numero fisso: di solito 3–5 sezioni di sviluppo, più introduzione e conclusioni. Meglio pochi capitoli solidi che molti frammentati.
Posso inserire immagini o grafici?
Sì, se pertinenti e citati. Aggiungi didascalia (titolo e fonte), mantieni qualità adeguata e rispetta diritti e licenze delle opere utilizzate.
Quale font e interlinea usare?
Se non indicato: font leggibile (Times New Roman o Arial), corpo 11–12, interlinea 1,15–1,5, margini 2–3 cm, numerazione pagine, titoli coerenti.
Come si fa la bibliografia?
Elenca autore, anno, titolo, editore o rivista; per risorse online indica URL e data di consultazione. Scegli uno stile (APA, MLA) e applicalo in modo uniforme.
Come presentare la tesina all’orale?
Prepara un discorso di 3–5 minuti, 3–5 slide essenziali, esempi chiari. Prova ad alta voce, gestisci i tempi e prevedi 2–3 domande possibili.
Riepilogo essenziale
- Parti da uno scopo chiaro e un argomento circoscritto.
- Organizza la ricerca con note e scaletta.
- Segui una struttura coerente e uniforme.
- Applica uno stile di citazione riconosciuto.
- Revisiona in più passaggi, poi cura il layout.
Scrivere una tesina non è solo “mettere insieme” informazioni: è un esercizio di pensiero organizzato. Con una domanda precisa, una scaletta robusta e fonti affidabili, il testo prende forma con naturalezza. Procedi per versioni, chiedi feedback mirati e ritocca ciò che non scorre.
Quando hai chiuso l’argomento, dedica tempo a formattazione, frontespizio e bibliografia: sono dettagli che comunicano professionalità. Con metodo e costanza, consegnerai un lavoro chiaro, coerente e davvero utile a chi lo leggerà.
