Che tu stia scrivendo una relazione, una tesi o un articolo, le citazioni mostrano rispetto per le fonti e aiutano chi legge a verificare. Citare bene, con riferimenti nel testo e bibliografia, rafforza l’argomentazione ed evita fraintendimenti. In questa guida trovi passaggi chiari, esempi e suggerimenti pratici.
Per citare correttamente: scegli il tipo (diretta/parafrasi), raccogli i dati della fonte, applica uno stile coerente (APA/MLA/Chicago), inserisci l’autore e l’anno o la pagina nel testo, e crea una bibliografia completa. Controlla punteggiatura e maiuscole prima di consegnare.
Qual è la differenza tra citazione diretta e parafrasi?
Una citazione diretta riporta le parole esatte dell’autore tra virgolette e indica pagina o intervallo di pagine; va usata quando la formulazione originale è decisiva. Una parafrasi riformula un’idea con parole proprie, mantenendo il riferimento alla fonte senza virgolette. Entrambe richiedono attribuzione chiara.
Quando si usano le note e quando la bibliografia?
Le note a piè di pagina servono per rinvii precisi, chiarimenti o fonti in stili che le prevedono (es. Chicago note‑bibliografia). La bibliografia o “Opere citate” raccoglie tutte le fonti consultate: in molti corsi e riviste è sempre richiesta. La regola d’oro è la coerenza.
Passaggi chiave per citare
- Individua il tipo di citazione (diretta o parafrasi).
- Raccogli tutti i dati della fonte completi e verificabili.
- Applica lo stile richiesto (APA, MLA, Chicago) in modo coerente.
- Inserisci l’autore e l’anno o la pagina secondo le regole.
- Aggiungi la voce in bibliografia o "Opere citate".
- Controlla formattazione, punteggiatura e maiuscole.
Come si citano gli stili più usati?
Lo stile APA adotta autore e anno nel testo, con una voce completa nel riferimento finale. È diffuso in psicologia e scienze sociali, dove si privilegiano dati recenti e riproducibilità.

Lo stile MLA usa autore e pagina nel testo, con l’elenco “Opere citate”. È comune in studi letterari e linguistici, dove l’analisi di passi e sorgenti testuali è centrale.
Stile APA in breve
In APA si usa il sistema autore–data nel testo: (Rossi, 2020) o Rossi (2020). In bibliografia si includono autore, anno, titolo, editore e DOI quando disponibile; i titoli di articoli sono in minuscolo frase.
Stile MLA in breve
In MLA la citazione nel testo è di tipo autore–pagina, ad esempio (Rossi 25). Nell’elenco finale “Opere citate” compaiono autore, titolo, contenitore, editore e data; si possono indicare edizione e formato di pubblicazione, se rilevanti.
Stile Chicago in breve
Chicago offre due sistemi: autore–data, vicino ad APA, e note–bibliografia, con note numerate che rimandano alla fonte completa. Nelle discipline storiche è frequente il secondo approccio, utile per inserire commenti e varianti bibliografiche.
Quali errori comuni evitare?
- Non citare una parafrasi. Anche se riformuli, l’idea non è tua: inserisci sempre il riferimento alla fonte nel testo e in bibliografia, evitando il rischio di plagio.
- Mescolare stili diversi. Alternare APA, MLA e Chicago nello stesso elaborato confonde il lettore. Scegli uno stile e mantieni la coerenza dalla prima all’ultima pagina.
- Dimenticare le pagine per le citazioni dirette. Se riporti parole testuali, indica pagina o intervallo (pp. 25–27). Questo aiuta la verifica e dimostra precisione.
- Trascurare punteggiatura e maiuscole. Nei riferimenti, virgole, punti e maiuscole/minuscole seguono regole specifiche; un dettaglio sbagliato può rendere irriconoscibile la fonte.
- Omettere elementi chiave. Autore, anno (o data), titolo, editore e identificatori come DOI o ISBN sono fondamentali. Ogni mancanza riduce la tracciabilità.
- Confondere titolo dell’articolo e della rivista. In APA il titolo dell’articolo non è in corsivo, mentre il titolo della rivista sì; in MLA i titoli seguono logiche diverse: serve attenzione.
- Affidarsi a generatori senza verifica. Strumenti automatici accelerano, ma possono commettere errori. Confronta sempre l’output con le linee guida ufficiali.
- Citare fonti non autorevoli. Blog anonimi e pagine non verificate indeboliscono la tua tesi. Prediligi editori accademici, riviste peer‑review e testi istituzionali.
Come formattare esempi di citazione?
Gli esempi aiutano a visualizzare la struttura.

Ricorda però che ogni stile ha eccezioni e varianti; usa sempre le indicazioni del corso o della rivista e controlla le specifiche più aggiornate.
Esempi rapidi
APA, citazione nel testo: (Rossi, 2020) oppure Rossi (2020) sostiene che…
APA, riferimento in bibliografia (libro): Rossi, L. (2020). Titolo del libro. Editore. DOI: 10.1234/abcd
MLA, citazione nel testo: (Rossi 25)
MLA, voce in “Opere citate” (libro): Rossi, Luca. Titolo del Libro. Editore, 2020.
Chicago, nota (libro): 1. Luca Rossi, Titolo del Libro (Milano: Editore, 2020), 25.
Domande frequenti
Devo citare anche se parafraso?
Sì. La parafrasi riprende un’idea altrui con parole proprie, quindi richiede comunque un riferimento alla fonte nel testo e nella bibliografia finale.
Come si cita una fonte senza autore?
Usa il titolo al posto dell’autore nel testo e in bibliografia. In APA si cita il titolo e l’anno; in MLA il titolo abbreviato e la pagina; in Chicago dipende dal sistema scelto.
Come citare un’intervista?
Se pubblicata (su giornale, podcast, sito), cita come articolo o risorsa media con intervistato e intervistatore. Se non pubblicata, indica data e contesto, seguendo le regole dello stile usato.
Cos’è il DOI e come si usa?
Il DOI (Digital Object Identifier) identifica in modo univoco un contenuto digitale. In APA va indicato quando disponibile; in altri stili è consigliato. Inserirlo migliora la tracciabilità della fonte.
È corretto citare Wikipedia?
Di norma no per lavori accademici: è una fonte utile come punto di partenza, ma non autorevole. Usa le fonti primarie o secondarie affidabili citate nella pagina.
In sintesi operativa
- Cita sempre anche quando parafrasi.
- Raccogli dati completi della fonte.
- Applica uno stile coerente (APA/MLA/Chicago).
- Usa note o bibliografia secondo il contesto.
- Ricontrolla punteggiatura, maiuscole e pagine.
Citare bene significa rendere facile al lettore capire da dove arrivano informazioni, idee e dati. Scegli lo stile richiesto, applicalo con precisione e resta coerente. Cura i dettagli che fanno la differenza — come pagine, DOI e punteggiatura — e verifica sempre le ultime linee guida ufficiali.
Con una checklist chiara e un po’ di pratica, la gestione delle fonti diventa un’abitudine solida. Parti dai passaggi essenziali, salva i riferimenti man mano e, prima di consegnare, dedica qualche minuto al controllo finale: è tempo ben speso per la qualità del tuo lavoro.
