La tigna è una micosi cutanea superficiale, cioè un’infezione fungina della pelle dovuta a dermatofiti. Si presenta spesso con chiazze ad anello, bordi più attivi e centro talvolta più chiaro, accompagnate da prurito di intensità variabile. È contagiosa e interessa pelle, capelli o unghie con aspetti descrittivi ricorrenti.

Panoramica non clinica: la tigna è una micosi superficiale dei dermatofiti. Si riconosce spesso per chiazze ad anello con margine attivo, lieve desquamazione e prurito. È contagiosa per contatto diretto o oggetti condivisi. Differisce da scabbia (acaro) e pitiriasi rosea (eruzione autolimitante) per causa, sede, pattern e decorso.

Quali sono i sintomi della tigna?

In termini descrittivi, la tigna mostra un pattern ad anello con margine più evidente e centro tendenzialmente più chiaro. Il prurito può essere assente, lieve o presente in modo intermittente, e la desquamazione è spesso fine e localizzata al bordo.

In che cosa la tigna differisce dalla scabbia?

La scabbia è una condizione da acaro, non un fungo; tende a dare prurito marcato soprattutto la notte e piccole gallerie lineari visibili in certe zone (per esempio spazi interdigitali). La tigna, invece, forma chiazze ad anello con margini attivi e non presenta cunicoli.

Quali eruzioni ricordano la tigna?

Tra i quadri che possono ricordarla vi sono la pitiriasi rosea (spesso con “chiazza madre” e sottile collarino di desquamazione), l’eczema nummulare e il granuloma anulare. Osservare sede, margine e andamento nel tempo aiuta il confronto descrittivo.

  • Chiazze ad anello: contorno più netto, talvolta rilevato, che avanza all’esterno; il centro può apparire più chiaro o meno infiammato rispetto al bordo.
  • Desquamazione sottile: scaglie fini, spesso adiacenti al margine della chiazza; al tatto la pelle può sembrare leggermente ruvida o secca nella zona di transizione.
  • Prurito variabile: alcuni riferiscono lieve fastidio, altri nessun prurito. L’intensità non è un indicatore affidabile per distinguere da altre eruzioni.
  • Crescita centrifuga: le chiazze tendono ad allargarsi nel tempo, con estensione del bordo attivo e possibili anelli confluenti in aree ampie.
  • Margine arrossato o papuloso: il bordo può essere lievemente eritematoso con piccole papule o vescicole, mentre l’area centrale appare meno infiammata.
  • Capelli o unghie coinvolti: sul cuoio capelluto si possono osservare aree di diradamento o chiazze alopeciche; nelle unghie ispessimento, alterazioni di colore e fragilità.
  • Localizzazioni tipiche: tronco, braccia e gambe sono frequenti per le chiazze cutanee; i piedi mostrano spesso macerazione interdigitale e desquamazione plantare.

Perché la tigna è contagiosa?

I dermatofiti prosperano su sostanze ricche di cheratina (pelle, capelli, unghie) e possono passare da un ospite all’altro. Il trasferimento avviene soprattutto per contatto diretto pelle‑pelle, ma anche tramite oggetti, superfici e tessuti condivisi;

Lesione cutanea anulare sull'avambraccio con bordo eritematoso e centro chiaro
Eruzione anulare sull'avambraccio con bordo eritematoso-desquamativo e centro più chiaro. · CDC/ Dr. Lucille K. Georg · Public domain (US Gov/CDC) · Ringworm on the arm, or tinea corporis due to Trichophyton mentagrophytes (PHIL 2938, lores)

alcuni animali domestici possono fungere da serbatoio. Generi comuni includono Trichophyton, Microsporum ed Epidermophyton, che colonizzano lo strato corneo e le strutture cheratinizzate.

Come si distingue dalla scabbia e dalla pitiriasi rosea?

Un confronto descrittivo si basa su causa, aspetto del bordo, distribuzione, prurito e decorso. La pitiriasi rosea tende a risolversi spontaneamente, mentre la scabbia presenta cunicoli e prurito notturno più intenso rispetto alla tigna; i quadri, tuttavia, possono sovrapporsi visivamente.

Sezione diagrammatica della scabbia con acaro, uova e cunicolo corneo
Disegno schematico che mostra acaro e uova nei cunicoli della pelle. · Norman Purvis Walker · Public domain (US) · An introduction to dermatology (1905) – Section from a case of Norwegian scabies (diagrammatic)
  • Causa: tigna da dermatofiti (funghi); scabbia da acaro Sarcoptes scabiei; pitiriasi rosea come eruzione autolimitante di causa non micotica né parassitaria.
  • Aspetto del margine: tigna con bordo attivo, talvolta desquamante; scabbia con papule/gallerie; pitiriasi rosea con “collaretto” sottile di desquamazione al margine interno.
  • Prurito: nella scabbia spesso intenso e serale; nella tigna variabile; nella pitiriasi rosea modesto o assente.
  • Distribuzione: scabbia frequente tra dita, polsi, ascelle; tigna su tronco/arti o sedi specifiche; pitiriasi rosea con pattern “a rami di abete” sul tronco.
  • Decorso: tigna tende ad allargarsi ad anello; scabbia persiste finché permane l’infestazione; pitiriasi rosea si risolve in settimane.
  • Altri indizi: in scabbia possibili gallerie cutanee; nella tigna coinvolgimento di capelli/unghie in alcune forme; nella pitiriasi rosea una chiazza madre spesso precede l’eruzione diffusa.

Quali zone del corpo sono interessate?

Le forme cambiano nome a seconda della sede coinvolta. Osservare il tessuto cheratinizzato interessato (pelle glabra, cuoio capelluto, unghie, piedi, pieghe) aiuta a descrivere meglio il quadro e a confrontarlo con condizioni simili.

  • Tinea corporis: chiazze ad anello su tronco e arti, a volte multiple, che possono confluire formando disegni policiclici.
  • Tinea capitis: aree di diradamento o chiazze senza capelli sul cuoio capelluto; il bordo è spesso attivo, con desquamazione fine.
  • Tinea pedis: desquamazione e macerazione tra le dita, talora con fissurazioni plantari; il prurito è variabile.
  • Tinea cruris: interessamento delle pieghe inguinali, con margine più evidente al bordo esterno e possibile sensazione di bruciore.

Punti chiave essenziali

  • La tigna è una micosi cutanea superficiale causata da dermatofiti.
  • Si presenta spesso con chiazze anulari, margini attivi e prurito variabile.
  • È contagiosa per contatto diretto o tramite oggetti e superfici.
  • Scabbia e pitiriasi rosea hanno cause diverse e pattern clinici distintivi.
  • Osservare sede, bordo, desquamazione e prurito aiuta nel confronto descrittivo.

Quali fattori ne facilitano la comparsa?

Alcuni contesti favoriscono l’incontro con i dermatofiti o la permanenza del microrganismo sugli strati superficiali della pelle. Non sono cause deterministiche, ma vere e proprie “circostanze” che rendono più probabile osservare il quadro cutaneo.

  • Ambienti umidi e caldo: sudorazione e umidità prolungata nelle pieghe cutanee facilitano la macerazione dello strato corneo.
  • Microtraumi cutanei: graffi lievi, abrasioni o attrito ripetuto possono creare “porte d’ingresso” superficiali per i dermatofiti.
  • Sport di contatto e palestre: superfici condivise e contatti ravvicinati aumentano le opportunità di trasferimento del microrganismo.
  • Convivenze e comunità: spazi ristretti e oggetti comuni (asciugamani, indumenti) incrementano le occasioni di esposizione.
  • Contatto con animali: alcune specie animali possono fungere da serbatoio; la gestione descrittiva include attenzione a mantello e oggetti condivisi.

Come viene descritta in ambito scientifico?

Dal punto di vista naturalistico, i dermatofiti utilizzano la cheratina come nutriente e restano confinati agli strati superficiali. La risposta infiammatoria cutanea genera il bordo più attivo, mentre il centro appare relativamente più quieto: da qui l’aspetto anulare tipico.

Nelle forme del cuoio capelluto si osservano aree di diradamento o rottura del fusto; nelle unghie si notano ispessimento e alterazioni cromatiche. Nel complesso, l’osservazione di bordo, desquamazione e distribuzione offre indizi utili per distinguere la tigna da quadri con cui può essere confusa.

Domande frequenti

La tigna è sempre pruriginosa?

No. Il prurito può variare da assente a lieve o moderato. In molti casi è la morfologia ad anello con margine più attivo e desquamazione sottile a suggerire il quadro.

La tigna colpisce solo la pelle?

No. Può interessare anche capelli (tinea capitis) e unghie (onicomicosi), con segni descrittivi come diradamento a chiazze, ispessimento e alterazioni di colore della lamina.

La tigna è pericolosa?

In genere è una condizione superficiale. Può essere fastidiosa o estesa, ma riguarda gli strati esterni della pelle e i tessuti cheratinizzati. Per valutazioni individuali è opportuno rivolgersi a un professionista.

La scabbia è un fungo?

No. La scabbia è dovuta a un acaro (Sarcoptes scabiei) e non a un fungo. I segni tipici comprendono prurito marcato e piccoli cunicoli, spesso più evidenti di notte.

La pitiriasi rosea è contagiosa?

È generalmente considerata non contagiosa. Di solito segue un decorso autolimitante, con risoluzione spontanea in settimane e un pattern caratteristico sul tronco.

In sintesi essenziale

  • La tigna è una micosi superficiale dei dermatofiti.
  • L’aspetto ad anello con margine attivo è frequente.
  • È contagiosa per contatto e fomiti.
  • Scabbia e pitiriasi rosea hanno cause diverse.
  • Descrivere sede, bordo e prurito orienta il confronto.

Osservare con attenzione sede, bordo, desquamazione e andamento nel tempo aiuta a raccontare il quadro cutaneo con più precisione. Un linguaggio descrittivo condiviso riduce i dubbi e facilita il confronto tra condizioni che a un primo sguardo possono sembrare simili.

Queste informazioni hanno finalità divulgative su biologia e aspetti osservabili della pelle. Per domande riferite al proprio caso o a quello di una persona vicina, è sensato chiedere un parere professionale, portando con sé una breve descrizione dei segni più evidenti.

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