Il plurale indica che parliamo di più elementi. In italiano, passare dal singolare alle forme plurali richiede attenzione a desinenze, suoni e ortografia. Con esempi pratici e trucchi di controllo, questa guida ti aiuta a scegliere il numero corretto in modo sicuro e naturale.

Regola base: -o→-i, -a→-e, -e→-i. Attenzione a -co/-go (spesso -chi/-ghi o -ci/-gi) e a -cia/-gia (vocale prima: -cie/-gie; consonante prima: -ce/-ge). Esistono plurali doppi e parole invariabili. In caso di dubbio, verifica su un buon dizionario.

Regola generale del plurale

Per la maggior parte dei nomi e aggettivi, il passaggio al plurale segue schemi stabili legati all’ultima lettera della parola.

Donna che disegna un grafico su una lavagna con gessi colorati
Donna disegna un grafico sulla lavagna con gessi colorati. · Bill Branson (Photographer) · Public domain (PD US NIH) · Woman drawing on a chalkboard

Ricorda che la scelta della desinenza deve restituire una pronuncia chiara e coerente.

Qual è la regola generale del plurale?

Tre trasformazioni coprono i casi più comuni: -o diventa -i (es. libro → libri), -a diventa -e (casa → case), -e diventa -i (fiore → fiori). Queste sono le desinenze canoniche per i nomi; gli aggettivi seguono gli stessi modelli (bello → belli, bella → belle). Abituati a riconoscere il singolare e applica la mappa corretta.

Quando si aggiunge -h- nel plurale?

Quando la base termina in c o g e il plurale richiede e o i, spesso si inserisce la -h- per conservare il suono duro: gioco → giochi, parco → parchi, logo → loghi. Questa scelta è centrale nel plurale dei nomi in -co e -go e convive con varietà guidate dall’accento e dall’uso.

Passi chiave per il plurale

  • Riconosci il genere e il numero richiesto.
  • Controlla l’ultima lettera del singolare (-o, -a, -e, -i).
  • Applica la regola base: -o→-i, -a→-e, -e→-i.
  • Per -co/-go valuta l’accento: scegli tra -chi/-ghi e -ci/-gi.
  • Per -cia/-gia guarda la lettera precedente: -ce/-ge o -cie/-gie.
  • Segna eccezioni, plurali doppi e invariabili; conferma sul dizionario.

Eccezioni e casi particolari

Alcuni gruppi richiedono attenzione extra. Un punto delicato è la regola delle parole in -cia e -gia, che si combina con l’ortografia e la qualità del suono in sillaba tonica e atona.

  • -cia/-gia dopo consonante: la i tende a cadere. Esempi: goccia → gocce; faccia → facce. La pronuncia resta dolce, perché c e g davanti a e mantengono il suono.
  • -cia/-gia dopo vocale: la i si conserva. Esempi: camicia → camicie; valigia → valigie. La i aiuta a mantenere la sequenza fonica naturale.
  • -co/-go con accento su penultima (parossitoni): spesso -chi/-ghi. Esempi: gioco → giochi; fungo → funghi; parco → parchi. La -h- preserva i suoni /k/ e /g/.
  • -co/-go con accento su terzultima (proparossitoni): spesso -ci/-gi. Esempi: medico → medici; manico → manici. Esistono eccezioni legate all’uso e alla tradizione.
  • Plurali doppi con sfumature: ginocchio → ginocchi / ginocchia; braccio → bracci / braccia. Le due forme possono coesistere con differenze d’uso o di significato.
  • Professioni in -ologo: dietologo → dietologi; psicologo → psicologi. L’inserimento di -h- non è richiesto qui perché l’uscita è -ologo/-ologi.
  • Parole in -logo (non professioni): logo → loghi. Il passaggio -go → -ghi rispetta la coerenza fonetica; si evita un suono dolce indesiderato.
  • Altri casi sensibili: amico → amici (eccezione alla linea -chi/-ci), obbligo → obblighi, catalogo → cataloghi. L’uso ha stabilizzato molte di queste forme.

Per -cia/-gia la linea guida più diffusa è: dopo vocale si mantiene la i (→ -cie/-gie), dopo consonante la i cade (→ -ce/-ge); sono documentate oscillazioni e forme ammesse dall’uso colto.

Ortografia e pronuncia coerenti

La grafia accompagna la pronuncia: inserire -h- in parchi o funghi evita la lettura dolce /tʃ/ e /dʒ/.

Tutorial video che mostra la calligrafia delle lettere minuscole Fraktur. · Ruben Amadori · CC BY 3.0 · Calligraphy Alphabet Tutorial - Fraktur Lowercase Letters for Beginners

Questo principio chiarisce anche i plurali doppi come ginocchia e ginocchi, dove contano tradizione, registro e senso concreto o collettivo. Molte grammatiche propongono la regola dell’accento per -co/-go (proparossitoni → -ci/-gi; parossitoni → -chi/-ghi), pur con eccezioni storiche.

Perché compaiono i plurali doppi?

In alcuni nomi in -o, il latino e l’uso moderno hanno stratificato due esiti paralleli: uno più “contabile” e uno più collettivo. Per esempio, bracci può riferirsi a elementi meccanici, mentre braccia indica più spesso gli arti umani. La scelta riflette significato, registro e tradizione.

Plurali invariabili e forestierismi

Molte parole restano invariabili al plurale: film, sport, computer, autobus, re, sci, città, crisi. Si riconoscono perché sono tronche accentate, di origine straniera non adattata o già plurali di per sé. Usa il contesto per capire se sono singolari o plurali; in caso di ambiguità, il verbo aiuta a disambiguare.

Esempi pratici ed esercizi

Metti alla prova le regole con frasi semplici e verifica il suono ad alta voce. Sostituisci ogni singolare con il plurale corretto, controllando l’ortografia nei passaggi sensibili.

  1. La goccia cade sul vetro → Le gocce cadono sul vetro. Nota il passaggio -cia dopo consonante: cade la i e la pronuncia resta dolce.
  2. Ho perso il logo del club → Ho perso i loghi del club. Qui -go diventa -ghi per conservare il suono duro di g davanti a i.
  3. Metti la grattugia nel cassetto → Metti le grattugie nel cassetto. La i si conserva (gi preceduto da vocale), e la pronuncia rimane naturale.
  4. Il medico visita il reparto → I medici visitano il reparto. Proparossitono in -co, plurale in -ci, senza h.
  5. Mi fanno male il ginocchio → Mi fanno male le ginocchia. Nel lessico d’uso, la forma collettiva è frequente per le parti del corpo.
  6. Il dietologo consiglia acqua → I dietologi consigliano acqua. Le professioni in -ologo seguono la regola base -o → -i senza inserire h.

Domande frequenti sul plurale

Di seguito trovi chiarimenti rapidi sui dubbi più comuni, con esempi rappresentativi e indicazioni d’uso correnti.

Domande frequenti

Cosa cambia tra ginocchi e ginocchia?

Entrambe le forme sono corrette. Ginocchia è più comune per indicare le parti del corpo nel loro insieme; ginocchi ricorre in registri tecnici o letterari e in alcuni usi figurati.

Qual è il plurale di goccia?

Il plurale è gocce. La i cade perché -cia è preceduto da consonante; c davanti a e mantiene comunque il suono dolce.

Come si fa il plurale di grattugia?

Grattugie. In -gia dopo vocale la i si conserva, dando -gie. La pronuncia resta naturale e coerente con il singolare.

Logo: loghi o logos?

In italiano l’uso comune è loghi (inserendo -h-). Logos è una forma dotta o stranierismo specifico, meno frequente nell’italiano generale.

Qual è il plurale di dietologo?

Dietologi. Le professioni in -ologo seguono la regola generale -o → -i senza h, perché non si passa a e o i dopo c/g.

Quando un forestierismo resta invariabile?

Se la parola non è adattata alla morfologia italiana o è tronca accentata, tende a non cambiare (film, sport, test). In caso di dubbio, controlla il dizionario.

Riepilogo e punti chiave

  • Regola base: -o→-i, -a→-e, -e→-i; aggettivi allineati ai nomi.
  • -co/-go: spesso -chi/-ghi con accentazione parossitona; -ci/-gi con proparossitona.
  • -cia/-gia: vocale prima → -cie/-gie; consonante prima → -ce/-ge.
  • Esistono plurali doppi e parole invariabili: scegliere in base al significato e al registro.
  • Incertezza? Verifica l’uso e consulta un buon dizionario.

Imparare a formare il plurale diventa facile se colleghi ogni scelta al suono, alla grafia e al significato. Fai pratica leggendo e scrivendo frasi reali: l’orecchio si abitua presto alle soluzioni più naturali e riconosce quelle meno comuni.

Quando incontri un dubbio, applica le regole principali, valuta l’eccezione tipica della famiglia (come -co/-go o -cia/-gia) e conferma con un dizionario affidabile. Così costruisci abitudini solide e una scrittura più chiara.

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