Che tu stia iniziando o suoni da anni, saper accordare la chitarra rende ogni brano più pulito e piacevole. In questa guida imparerai a ottenere un’accordatura precisa con tuner, orecchio e armonici, senza complicazioni.
Vedrai differenze tra chitarra classica, acustica ed elettrica e come evitare stonature dovute a intonazione, pressione delle dita e stabilità delle corde. Segui i passaggi, prova gli esempi e costruisci una routine semplice da ripetere ogni giorno.
Accorda con un riferimento stabile (tuner a 440 Hz), avvicinati sempre alla nota salendo, controlla con armonici e riff semplici, poi ricontrolla tutto. Capirai le basi delle accordature più usate e come risolvere le stonature causate da dita, azione e corde nuove.
Perché l'accordatura conta?
Un buon suono nasce dalla intonazione: se una sola corda è fuori, accordi e melodie perdono definizione. L’orecchio percepisce micro-scarti anche quando il volume è basso; per questo, l’accordatura è il primo gesto tecnico prima di studiare o suonare live.
In gruppo, una chitarra stonata crea battimenti con basso, tastiere e voci, facendo sembrare tutto “di traverso”. Una routine rapida (tuner, verifica, micro-regolazioni) migliora la qualità del suono e riduce gli errori di esecuzione, perché senti subito se la nota è centrata.
Come usare un tuner per iniziare?
Un accordatore (tuner) legge la frequenza della corda e ti mostra quanto sei sopra o sotto la nota. Imposta il riferimento a 440 Hz (Hertz), lo standard del La (A4) stabilito da ISO 16.

Per la maggior parte dei contesti va benissimo: è rapido, coerente e replicabile.
Tuner a clip
Si fissa alla paletta e rileva le vibrazioni, utile in ambienti rumorosi. È pratico e portatile; prova a smorzare le altre corde con la mano per una lettura più stabile.
App per smartphone
Comode per iniziare e come backup. Usa la modalità microfono in una stanza silenziosa e, se possibile, attiva la calibrazione a 440 Hz per risultati coerenti.
Tuner a pedale
Per il live è una scelta affidabile: display chiaro e funzione mute. Alcuni modelli offrono modalità strobe per una precisione molto alta, ideali per settaggi accurati.
Passaggi essenziali di accordatura
- Imposta il tuner su 440 Hz (A4).
- Accorda una corda alla volta, da Mi basso a Mi cantino.
- Avvicinati alla nota dal basso, mai scendere per centrare.
- Controlla l'intonazione con armonici e note al 5° e 12° tasto.
- Ritendi e allenta, poi ricontrolla tutte le corde.
- Adatta la tecnica a chitarra classica, acustica o elettrica.
Quali accordature esistono?
L’accordatura standard della chitarra è E–A–D–G–B–E (Mi–La–Re–Sol–Si–Mi), dalla corda più grave alla più acuta. Ti permette di suonare la maggior parte dei brani e di leggere metodi e tablature senza adattamenti.
Esistono però accordature alternative, utili per timbri o diteggiature speciali. Drop D (D–A–D–G–B–E) dà più peso ai power chord; Open G (D–G–D–G–B–D) semplifica i voicing aperti; DADGAD (D–A–D–G–A–D) offre colori modali. Ogni accordatura cambia la risonanza dello strumento e la posizione delle forme.
Quando sperimenti, salva una “foto mentale” del suono a vuoto e annota le corde da abbassare o alzare. Su chitarra classica, resta in standard finché non hai una buona consapevolezza dell’intonazione: le corde in nylon rispondono in modo più morbido e possono variare con temperatura e umidità.
Come accordare a orecchio?
Allenare l’orecchio è prezioso: non sempre avrai un dispositivo a portata. Lavora con passi piccoli e ascolta le interferenze (“battimenti”) finché spariscono, sia su note singole sia su intervalli semplici.
Metodo delle quinte e quarti
Premi il 5° tasto di una corda e confronta con la corda successiva a vuoto (eccetto tra Sol e Si: usa il 4° tasto). Procedi a catena e correggi se i battimenti aumentano. Fai micro-movimenti sulle meccaniche e verifica accordi aperti per stabilità.
Armonici naturali
Gli armonici naturali al 5° e 7° tasto sono chiari e stabili: confronta 5° tasto della corda più grave con il 7° della successiva, poi verifica il 12° tasto (ottava).
Ricorda che un semitono in temperamento equabile vale 100 cent, e 1200 cent fanno un’ottava.
Problemi e soluzioni pratiche
Anche con un buon metodo possono comparire stonature. Ecco un elenco di cause tipiche e rimedi semplici per correggerle senza attrezzi complessi.
- Parti da una nota di riferimento sbagliata. Usa sempre un LA affidabile (tuner a 440 Hz) o un diapason. Riavvia il ciclo partendo dalla sesta corda e confronta accordi aperti.
- Non “stiri” le corde nuove. Dopo aver accordato, tira leggermente ogni corda lungo la lunghezza e riaccorda. Questo riduce l’assestamento e stabilizza lo strumento nelle prime ore.
- Centri la nota scendendo. Se superi la nota, scendi un po’ e poi risali lentamente: così rimuovi il gioco meccanico. Abituati a salire verso il target per una tenuta migliore.
- Pressione e posizione delle dita. Premere troppo forte o troppo lontano dal tasto alza l’intonazione. Appoggia vicino al fret con forza minima per evitare di tirare la corda.
- Azione delle corde troppo alta. Un’azione elevata richiede più forza e può falsare l’intonazione sugli accordi. Se il problema persiste, valuta una regolazione del ponte o del truss rod da un liutaio.
- Non ricontrolli dopo bending o vibrato. Tecniche energiche rilasciano tensione. Fai un rapido check su Mi, Sol e Si e ricentra le corde prima del brano successivo.
- Suoni con distorsione e volume alto. La saturazione “nasconde” piccoli scarti. Controlla l’accordatura con suono pulito e volume moderato, poi riattiva gli effetti per il set.
Domande frequenti
Quante volte devo accordare la chitarra?
Ogni volta che inizi a suonare e dopo cambi corde, bending intensi o variazioni di temperatura. In live, controlla tra un brano e l’altro; a casa, almeno a inizio sessione.
Meglio 440 Hz o 442 Hz?
Per uso generale, 440 Hz è lo standard. Alcune orchestre preferiscono 442 Hz per brillantezza; in band, seguite tutti lo stesso riferimento per evitare battimenti e stonature.
Posso usare un’app per accordare?
Sì. Le app moderne sono sufficientemente precise per studio e prove. Evita ambienti rumorosi, calibra a 440 Hz e, se puoi, preferisci un clip-on in live per maggiore stabilità.
Come accordare in Drop D?
Parti in accordatura standard, poi abbassa la sesta corda da E a D. Verifica con il 7° tasto della sesta corda (armonico) contro il D della quarta, quindi accordi di prova in Re.
Perché le corde nuove si scordano spesso?
Devono assestarsi su piroli, capotasto e sellette. Dopo l’installazione, fai stretching leggero lungo la corda, riaccorda più volte e ricontrolla dopo pochi minuti di suono.
Come verificare l’intonazione al 12° tasto?
Confronta il suono a vuoto, l’armonico al 12° e la nota premuta al 12°. Se la nota premuta è alta o bassa, serve una regolazione fine del ponte: rivolgiti a un liutaio.
Cosa ricordare, in breve
- Usa un riferimento stabile: tuner a 440 Hz.
- Avvicinati sempre alla nota dal basso.
- Verifica con armonici e accordi semplici.
- Controlla dita, azione e stabilità corde.
- Ricontrolla tutto dopo pochi minuti di suono.
Stabilire una routine rende l’accordatura un gesto naturale: pochi minuti all’inizio e alla fine della sessione migliorano il suono e l’intonazione dell’intero strumento. Prendi confidenza con tuner, armonici e ascolto dei battimenti, e adatta i passaggi al tuo contesto (studio, prove, palco).
Con pazienza e pratica, costruirai un orecchio più sicuro e una mano più leggera. Lavora per piccoli miglioramenti costanti: in poco tempo sentirai accordi più ricchi, melodie più centrate e una maggiore sicurezza nel tuo modo di suonare.
