Vuoi capire da vicino come è costruita la cornamusa tradizionale? Questo strumento a sacco, noto anche come bagpipe, combina canne ad ancia e un otre d’aria per creare un suono continuo e avvolgente. In poche righe scoprirai le sue parti, il ruolo dei bordoni e le varianti più diffuse.
La cornamusa è un aerofono a sacca con canna melodica e bordoni. L’aria immagazzinata nel sacco mantiene il suono costante; pressione e ance determinano timbro e intonazione. Esistono molte varianti regionali; riconoscerle aiuta ad ascoltare meglio e a valutare registri, materiali e stile esecutivo.
Quali parti compongono la cornamusa tradizionale?
Prima di tutto, è utile situarla nella classificazione Hornbostel–Sachs come aerofono ad ancia con riserva d’aria.

Le sue componenti lavorano insieme per trasformare pressione e respiro in melodia e bordone stabile.
Perché il sacco è così importante?
Il sacco funge da riserva d’aria e leva meccanica: permette un flusso regolare continuo, separando inspirazione dalla produzione sonora. Se perde, l’esecutore rincorre la pressione e il suono ondeggia.
- Sacco (otre). È la riserva d’aria, tradizionalmente in pelle o tessuti tecnici. Deve essere ben ermetico per evitare cali di pressione e garantire continuità di emissione.
- Canna melodica (chanter). Ha i fori per le dita e produce la melodia. La sua costruzione definisce intonazione, scala e prontezza di risposta.
- Bordoni (bourdon). Una, due o più canne che generano un suono continuo; la loro lunghezza definisce l’altezza. Creano un fondale armonico tipico e facilmente riconoscibile.
- Soffietto o bocchetta (blowpipe). Serve a riempire l’otre; nei modelli con soffietto si usa il braccio, in altri si soffia con la bocca. Una valvola di non ritorno evita le perdite d’aria.
- Ance. Possono essere singole o doppie; sono presenti nella canna melodica e nei bordoni. Dal tipo di ancia derivano timbro, stabilità e attacco.
- Raccordi e legature. Anelli, canapature e tenute che uniscono le canne all’otre. Curare la tenuta d’aria evita sbavature e oscillazioni indesiderate.
- Finiture e accessori. Barilotti, passamanerie e coperture protettive; hanno funzione estetica e, talvolta, di stabilizzazione e comfort.
Visti insieme, questi elementi raccontano un progetto acustico coerente: generare un flusso d’aria stabile e dirigerlo verso canne accordate, così da sommare melodia e bordone in modo controllabile dall’esecutore.
Come funziona il bordone nella cornamusa?
Il bordone è la base tonale fissa che sostiene la linea melodica. In italiano si dice “bordone”, in francese “bourdon”: entrambi indicano la nota continua emessa da una o più canne dedicate. Il risultato è un riferimento costante che rende riconoscibile lo strumento fin dal primo istante.
Nella pratica, il bordone è di solito accordato sulla tonica della scala del chanter o su intervalli semplici (come l’ottava). La sua presenza crea un tappeto armonico stabile; piccole differenze d’intonazione producono battimenti e colore, che i costruttori calibrano agendo su lunghezze, ance e fori di sintonia. L’esecutore controlla l’equilibrio tra melodia e bordoni variando pressione e articolazione, senza interrompere il flusso d’aria.
Come si produce il suono e si mantiene costante?
La continuità del suono nasce dall’otre: l’esecutore gonfia il sacco e, premendolo col braccio, alimenta canna melodica e bordoni con pressione costante. Così la frase musicale prosegue anche quando il musicista inspira; non serve il respiro circolare, perché è il sacco a fare da serbatoio.
Respirazione e controllo dell’aria
In pratica si alternano microfasi di insufflazione e pressione. Il ritmo è regolare: si respira, si comprime, si regola. Un controllo fine evita fluttuazioni, che si percepiscono come ondeggiamenti d’intonazione o variazioni di volume. Esercizi mirati aiutano a sincronizzare braccio e diaframma per una resa chiara e uniforme.
Pressione, intonazione e stabilità
Un’aria troppo debole può rendere instabili le ance; un eccesso spinge verso suoni forzati. Il punto ottimale garantisce attacco netto, intonazione affidabile e dinamica sufficiente. La manutenzione delle ance (umidità, rasatura, posizione) e la cura delle tenute dell’otre contribuiscono in modo decisivo alla stabilità generale.
Punti essenziali sulla cornamusa
- Il sacco stabilizza il flusso d’aria, così la melodia continua anche mentre il suonatore inspira.
- La canna melodica (chanter) porta la scala e l’intonazione dello strumento.
- I bordoni (bourdon) generano un suono continuo accordato su tonalità o intervalli semplici.
- Ance singole o doppie determinano timbro, prontezza d’attacco e stabilità.
- La pressione del braccio sull’otre mantiene volume e qualità del suono.
Quali varianti regionali esistono?
La famiglia è ampia e include modelli celebri, come la Great Highland Bagpipe scozzese. Accanto a questa, le uilleann pipes irlandesi sono diffuse insieme a tante forme locali in Europa e oltre.

- Great Highland Bagpipe. Potente e proiettata, con più bordoni e chanter senza fori per il pollice posteriore. Tipica di bande e parate, predilige articolazioni nette e suono brillante.
- Uilleann pipes. Si suona da seduti con soffietto e regolatori per gli accordi. Timbro più morbido e dinamiche ampie, adatte a frasi lunghe e ornamenti articolati.
- Zampogna italiana. Famiglia con doppia canna melodica parallela e bordoni; associata a repertori pastorali e natalizi, ma presente anche in formazioni concertistiche contemporanee.
- Gaita galiziana. Scala e intonazione variabili; usata in ensemble tradizionali e gruppi folk moderni. Ha un carattere incisivo e un vibrato molto riconoscibile.
- Biniou bretone. Di piccole dimensioni e voce acuta, dialoga spesso con la bombarda; produce trame ritmiche serrate nelle danze della Bretagna.
- Gaida balcanica. Bordoni e chanter adattati ai modi locali; materiali e misure cambiano da area a area, con colori che vanno dal nasale al vellutato.
Come scegliere e ascoltare una cornamusa?
Se il tuo obiettivo è capire e non per forza acquistare, parti dall’ascolto e dall’osservazione. Riconosci le parti, confronta timbri e prassi esecutive, poi valuta i repertori che ti interessano.
- Ascolta registrazioni affidabili e confronta la resa di bordoni e chanter su brani lenti e veloci.
- Osserva materiali e costruzione: pelle o sintetico per il sacco, tipo di ance, finiture.
- Controlla estensione e scala del chanter rispetto ai repertori che vuoi esplorare.
- Considera dove si suona: all’aperto servono proiezione e volume, in sala contano più sfumature.
- Parla con esecutori e costruttori; spesso una prova guidata chiarisce dubbi su ergonomia e risposta.
Come si cura e si mantiene?
Una manutenzione regolare evita la maggior parte dei problemi e allunga la vita dello strumento. Piccoli gesti costanti fanno la differenza su intonazione, stabilità e confort.
- Controlla le tenute: canapature, raccordi e cuciture del sacco devono rimanere asciutti e compatti.
- Regola le ance con piccoli interventi e annota le reazioni a umidità e temperatura.
- Asciuga condensa e umidità dopo l’uso; evita sbalzi termici marcati.
- Verifica regolarmente l’accordatura dei bordoni e segna i punti di sintonia efficaci.
- Programma check-up periodici con un tecnico o un costruttore di fiducia.
Domande frequenti
Cosa significa bordone nella cornamusa?
È la nota continua prodotta da una o più canne dedicate, che fornisce il fondale armonico stabile su cui si appoggia la melodia.
Quante ance ha una cornamusa?
Almeno una per la canna melodica e una per ciascun bordone. Il numero e il tipo (singola o doppia) variano in base al modello.
La cornamusa richiede il respiro circolare?
No. L’aria è immagazzinata nel sacco e rilasciata con il braccio, così la frase prosegue mentre il musicista inspira.
Qual è l’accordatura tipica della cornamusa?
Dipende dalla famiglia dello strumento e dalla tradizione locale. Non esiste uno standard unico; conta l’insieme di chanter, bordoni e ance.
Che differenza c’è tra zampogna e cornamusa?
“Cornamusa” è un termine ombrello; la zampogna è una famiglia italiana con doppia canna melodica e bordoni, repertori e tecniche proprie.
In breve punti chiave
- La cornamusa unisce sacco, canna melodica e bordoni per un suono continuo.
- Pressione costante e ance curate garantiscono intonazione e stabilità.
- I bordoni definiscono il carattere armonico con una nota fissa.
- Esistono molte varianti, ognuna con materiali, accordi e stile propri.
- Ascolto attento e manutenzione regolare migliorano resa ed esperienza.
Conoscere struttura e funzionamento aiuta a orientarsi tra le tante voci della cornamusa e ad ascoltarla con maggiore consapevolezza. Osservare materiali, accordatura e tecniche d’emissione rende più chiari i motivi per cui ogni tradizione ha un timbro e una risposta così caratteristici.
Se desideri approfondire, confronta versioni regionali e registrazioni affidabili, poi prova a discriminare elementi ricorrenti: altezza dei bordoni, grana del timbro, dinamica del chanter. Con tempo ed esercizio, l’orecchio riconoscerà pattern e sfumature che rendono unico questo strumento.
