La scelta delle dimensioni foto incide su qualità, nitidezza e tempi di caricamento. Capire come collegare pixel, pollici e centimetri ti aiuta ad adattare formato e risoluzione all’uso finale, dal web alla stampa. Con esempi e calcoli pratici vedrai come ridurre il peso senza sacrificare dettaglio.

Devi pubblicare o stampare immagini? Per lo schermo contano i pixel, per la stampa i ppi (pixel per pollice). Calcola le misure da pollici/centimetri ai pixel, mantieni il rapporto d’aspetto, scegli il formato giusto (JPEG/PNG/WebP) e comprimi con criterio per ottenere file leggeri ma visivamente puliti.

Qual è la differenza tra pixel e pollici?

I pixel sono l’unità minima dell’immagine digitale: più pixel, più dettaglio potenziale. I pollici (inches) misurano una dimensione fisica: servono in stampa per capire quanto grande apparirà la foto su carta.

Su schermo, contano soprattutto le dimensioni in pixel (larghezza × altezza). Il valore ppi non cambia l’aspetto a monitor: ciò che vedi è determinato dal numero di pixel e da come il dispositivo li mappa.

L’unità px è definita come 1/96 di un pollice.

W3C — CSS Values and Units, 2013–2023. Translated from English.
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The px unit is defined to be 1/96 of an inch.

E i centimetri?

I centimetri sono un’unità metrica. Per passare da centimetri a pollici dividi per 2,54; per ottenere i pixel moltiplica poi i pollici per i ppi desiderati.

PPI e DPI: cosa cambia?

PPI (pixel per pollice) riguarda l’immagine digitale e la stampa fotografica. DPI (dots per inch) descrive la densità dei punti fisici di una stampante. Per impostare le misure di stampa usa i ppi.

Come convertire centimetri in pixel?

La formula è semplice: pollici = centimetri ÷ 2,54; pixel = pollici × ppi. Per stampe di qualità, 240–300 ppi sono standard sicuri; per poster visti da lontano bastano valori inferiori.

Schema per convertire dimensioni foto tra centimetri, pollici e pixel.
Infografica: esempio di conversione da centimetri a pollici (cm → in) · CC BY-SA 4.0 · Cm-inch-conversion EN.svg - Wikimedia Commons
  1. Definisci la dimensione fisica: ad esempio 10 × 15 cm.
  2. Converti in pollici: 10 ÷ 2,54 = 3,94"; 15 ÷ 2,54 = 5,91".
  3. Moltiplica per i ppi: a 300 ppi ottieni ~1181 × 1772 pixel.
  4. Imposta queste dimensioni nel tuo software senza ricampionamento se vuoi solo definire la risoluzione di stampa.

Se devi cambiare i pixel, attiva il ricampionamento e mantieni il rapporto d’aspetto per evitare deformazioni. Una riduzione moderata spesso pulisce l’immagine perché attenua il rumore fine.

Quanto deve pesare un’immagine per il web?

Dipende dal contesto e dalla larghezza in pixel. Come linea guida, punta a file leggeri ma puliti: la compressione deve essere sufficiente a ridurre il peso, senza introdurre artefatti visibili.

  • Immagini editoriali (larghezza 1200–1600 px): spesso 120–250 kB sono un buon compromesso. Con contenuti molto dettagliati potresti salire.
  • Hero a tutta larghezza (1920–2560 px): 200–500 kB, variando la qualità per evitare banding nei cieli o macroaree piatte.
  • Miniature (300–600 px di larghezza): 20–80 kB, privilegiando nitidezza e leggibilità di volti o testi.
  • Grafica con pochi colori: PNG ottimizzato o WebP lossless, mantenendo bordi netti e campiture pulite.

Passaggi essenziali rapidi

  • Definisci la destinazione: web, stampa o social.
  • Per schermo conta i pixel; per stampa usa 240–300 ppi.
  • Calcola pollici/centimetri in base al ppi richiesto.
  • Ridimensiona mantenendo il rapporto d'aspetto.
  • Scegli il formato: JPEG, PNG o WebP.
  • Controlla il peso e applica compressione moderata.

Quali dimensioni usare per stampa e web?

Non esiste una misura unica: considera dispositivo, layout e distanza di visione. Le indicazioni seguenti sono punti di partenza da adattare al tuo progetto e alla nitidezza richiesta.

Grafico con dimensioni foto consigliate per web e stampa a diverse proporzioni.
Grafico a confronto delle principali proporzioni usate in cinema e display · CC0 1.0 (Public Domain) · Aspect Ratio Chart.svg - Wikimedia Commons
  • Articoli e pagine web (immagine principale): 1200–1600 px di larghezza. Per schermi ad alta densità, puoi fornire una variante 2× con srcset per preservare dettaglio senza caricare sempre l’asset più pesante.
  • Hero/slider a tutta larghezza: 1920–2560 px, rapporto 16:9 o 21:9. Prevedi un crop “sicuro” su aree critiche: i layout responsive possono tagliare i bordi sui device stretti.
  • Miniature e card: 400–600 px sul lato lungo, rapporto 1:1 o 4:3. L’obiettivo è la leggibilità immediata di soggetti e testi piccoli.
  • Newsletter: body tipico 600–700 px; immagini a 600–1200 px di larghezza (per 1× o 2×). Riduci il peso: molte caselle bloccano caricamenti lenti o troppo grandi.
  • Presentazioni: 1920 × 1080 px (Full HD). Evita file enormi: la visione avviene su proiettori/monitor dove la compressione è spesso invisibile.
  • Stampa 10 × 15 cm (cartolina): a 300 ppi ≈ 1181 × 1772 px; a 240 ppi ≈ 945 × 1417 px. Valuta il soggetto: per trame fini preferisci ppi più alti.
  • Stampa A4 (21 × 29,7 cm): a 300 ppi ≈ 2480 × 3508 px; a 240 ppi ≈ 1984 × 2803 px. Quasi tutti i lavori editoriali risultano nitidi a 300 ppi.
  • Stampa A3 (29,7 × 42 cm): a 300 ppi ≈ 3508 × 4961 px; per poster visti da 1–2 m, 200–240 ppi sono spesso sufficienti, con notevole risparmio di peso.

Come ridurre la dimensione senza perdere qualità?

Procedi in piccoli passi: riduci i pixel quanto serve, poi ottimizza il formato. Il formato WebP offre spesso file più leggeri a parità di qualità; nei test Google, le immagini WebP lossy risultano circa 25–34% più piccole delle JPEG comparabili, mentre WebP lossless riduce ~26% rispetto a PNG.

  1. Imposta la larghezza in pixel in base al layout (es. 1280 px per un’immagine a tutta colonna). Mantieni il rapporto d’aspetto originale.
  2. Applica nitidezza dopo il ridimensionamento: un leggero sharpening recupera micro-contrasto.
  3. Scegli il formato: JPEG per foto con gradienti, PNG per grafica con pochi colori o trasparenze nette, WebP per un equilibrio moderno.
  4. Regola la qualità: spesso 75–85 (JPEG/WebP lossy) è indistinguibile a video, con forti tagli di peso.
  5. Controlla il risultato al 100% di zoom su aree critiche (cieli, pelle, bordi). Se vedi artefatti, alza leggermente la qualità.

Gestisci i colori: usa un profilo colore sRGB al momento dell’esportazione per massima compatibilità sul web. Profili ampi come Adobe RGB o ProPhoto possono apparire desaturati su browser non gestiti.

Valori di qualità consigliati

JPEG/WebP lossy: 80 è un buon punto d’equilibrio; scendi a 70 per sfondi/regione poco dettagliate, sali a 90 per immagini con ampie aree uniformi soggette a banding.

Quando usare PNG

Preferisci PNG (o WebP lossless) per loghi, icone, tracciati e overlay con testo sottile. Per foto con pochi colori, verifica se WebP lossless offre la stessa nitidezza con un peso minore.

Domande frequenti

Qual è la migliore risoluzione per stampare in A4?

Per un A4 di qualità elevata usa 300 ppi (circa 2480 × 3508 pixel). Se la distanza di visione è maggiore o il soggetto è poco dettagliato, 240 ppi possono essere sufficienti.

Qual è la differenza tra PPI e DPI?

PPI (pixel per pollice) riguarda i pixel dell’immagine e la resa in stampa; DPI (dots per inch) descrive i punti di inchiostro della stampante. Per dimensioni e qualità di stampa usa i ppi.

Ridurre i pixel peggiora sempre la qualità?

Ridurre in modo moderato può migliorare la percezione, perché concentra il dettaglio e attenua il rumore. Evita riduzioni eccessive e applica una leggera nitidezza dopo il ridimensionamento.

Meglio JPEG, PNG o WebP per il web?

Per foto realistiche, JPEG o WebP lossy; per grafica con pochi colori o trasparenze nette, PNG o WebP lossless. WebP offre spesso file più piccoli a parità di qualità visiva.

Quanto deve pesare un’immagine sul sito?

Non esiste un numero fisso. In generale, 120–250 kB per immagini di contenuto e 200–500 kB per hero sono valori comuni; privilegia la qualità percepita e usa il lazy loading.

Riepilogo operativo

  • Per schermo contano i pixel; per stampa contano i ppi.
  • Converti cm→pollici→pixel e mantieni il rapporto d’aspetto.
  • Usa 240–300 ppi per stampe nitide; meno per poster.
  • Esporta in JPEG/PNG/WebP e verifica artefatti al 100%.
  • Ottimizza il peso senza sacrificare dettagli importanti.

Se segui un metodo chiaro—definire destinazione, calcolare le misure, scegliere formato e qualità—ottenere immagini snelle e pulite diventa rapido e ripetibile. Parti dalle dimensioni effettive richieste dal layout, poi affina compressione e nitidezza finché gli artefatti scompaiono e il peso rientra nel budget.

Ricorda che ogni soggetto reagisce in modo diverso alla compressione. Salva versioni di prova e confrontale su schermi realistici (laptop e smartphone). Con qualche misurazione e un paio di preset ben fatti, risparmierai tempo e carichi più veloci senza rinunciare alla qualità.

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