Fotografare fulmini unisce tempestività e pazienza: lampi improvvisi, saette che tagliano il cielo e un temporale che evolve minuto dopo minuto. Con alcune tecniche accessibili, puoi trasformare queste scariche elettriche in immagini pulite e suggestive, mantenendo sempre priorità alla sicurezza.

Quale attrezzatura serve per i fulmini?

Non serve un arsenale costoso: conta la stabilità, la protezione dalla pioggia e il controllo manuale. Pochi strumenti ben scelti aumentano le probabilità di cogliere il lampo perfetto.

Fotocamere e obiettivi

Qualsiasi fotocamera con modalità manuale va bene; sensori moderni reggono ISO medio-bassi con poco rumore. Un obiettivo tra 16–35 mm permette ampie inquadrature, mentre un 50–85 mm isola dettagli di nubi e scariche lontane. Più del corpo, serve un treppiede robusto che non vibra con il vento. Porta anche un grandangolo per includere cielo e primo piano, e un medio-tele per stringere su celle temporalesche più distanti.

Preferisci ottiche con ghiera di fuoco precisa e scala delle distanze. Una livella a bolla (o quella elettronica in macchina) aiuta a mantenere l’orizzonte. Imballa panni in microfibra per la lente e una piccola torcia, utile sia per controlli sia per “dipingerne” appena il primo piano quando la scena è molto scura.

Stabilità e protezione

Oltre al treppiede, un telecomando o scatto remoto limita vibrazioni e consente la posa Bulb. Un parapioggia o una semplice cover antipioggia protegge camera e obiettivo; un cappuccio profondo riduce gocce sulla lente. Aggiungi sacchetti di sabbia o ganci per zavorrare il treppiede in presenza di raffiche. Porta bustine di silica gel per assorbire umidità a fine sessione.

Quali impostazioni usare di notte e di giorno?

La luce del lampo è intensa ma brevissima; conviene preimpostare l’esposizione e lasciare l’otturatore pronto. Di notte lavori con tempi lunghi, di giorno con tempi più brevi o accessori per rallentare la luce.

Di notte

Parti da ISO 100–400, diaframma f/5.6–f/8 e tempi tra 10 e 30 s; con attività intensa puoi usare la posa Bulb. Imposta la messa a fuoco manuale verso l’infinito (poi micro‑correggi su luci lontane) e disattiva l’AF. Il bilanciamento del bianco “Daylight” rende i lampi neutri; se vuoi toni più freddi, spostalo intorno ai 5000 K.

Attiva la modalità Bulb con scatto remoto quando prevedi sequenze di lampi: apri l’otturatore, aspetta il lampo, chiudi dopo pochi secondi. Se passano più secondi senza eventi, chiudi per evitare rumore e scie di nuvole e riparti.

Di giorno

La luce ambientale forte impone tempi più rapidi e diaframmi chiusi (f/8–f/16). Per allungare leggermente l’esposizione, ricorri a tempi di 1/4–1 s con ISO bassi e, se necessario, a priorità di diaframmi per controllare la profondità di campo. Valuta l’uso di filtri ND moderati per gestire la luminanza in sicurezza.

I trigger dedicati ai lampi possono aiutare, ma non sono indispensabili: una buona pianificazione e sequenze continue di scatti coprono molti eventi. Evita però di scendere a compromessi con la sicurezza per inseguire la foto.

Per fotografare i lampi, pianifica con il meteo, scegli un punto sicuro e stabile, usa tempi lunghi di notte e set rapidi di giorno, metti a fuoco manualmente e proteggi l’attrezzatura dalla pioggia. La sicurezza viene prima di tutto.

Passi essenziali per fulmini

  • Controlla previsioni e radar; scegli un temporale distante e una posizione sicura.
  • Usa treppiede stabile e scatto remoto per evitare vibrazioni.
  • Imposta manuale: ISO 100–400, f/5.6–f/11, fuoco manuale vicino all’infinito.
  • Scegli tempi lunghi o modalità Bulb; valuta esposizioni a intervalli.
  • Proteggi attrezzatura da pioggia e vento; evita punti elevati e alberi isolati.
  • Raffina in post: bilanciamento del bianco, micro-contrasto, riduzione del rumore.

Tecniche di scatto e timing

La chiave è essere pronti quando il cielo si accende. Automatizza dove puoi e resta flessibile:

Fulmine notturno che colpisce l'orizzonte urbano con cielo scuro
Fotografia di un fulmine notturno sopra l'orizzonte urbano. · jacobtohahn · CC BY-SA 4.0 · Lightning at Night.jpg

la cella temporalesca può intensificarsi o dissiparsi in pochi minuti.

Le sequenze con intervallometro catturano più lampi nella stessa direzione: imposta intervalli tra 2 e 5 secondi, così riduci i “buchi” senza surriscaldare il sensore. Se i lampi sono rari, passa alla posa Bulb e monitora il cielo con la visione periferica. Un intervallometro incorporato (o esterno) evita errori di ritmo quando ti concentri su meteo e composizione.

Quando ottieni molte esposizioni simili, valuta lo stacking: unisci più scatti mantenendo solo i lampi migliori per una scena pulita e credibile. Usa maschere di livello con modalità schiarente e controlla l’allineamento, soprattutto se il vento muove le nuvole. Lo stacking selettivo permette di escludere scie indesiderate di pioggia o abbassamenti di contrasto localizzati.

Composizione e creatività

Un buon lampo da solo non basta: serve un contesto che lo esalti.

Video time‑lapse di skyline cittadino notturno della durata di 20 secondi. · https://www.youtube.com/user/Editor · CC BY 3.0 · City skyline (time lapse).webm

Pensa alla scena come a un paesaggio notturno dinamico dove la luce improvvisa diventa il punto focale.

  • Includi un primo piano riconoscibile (un profilo urbano, un promontorio, un albero isolato ma a distanza). Dare scala al lampo rende l’immagine più leggibile e memorabile.
  • Cura l’orizzonte: una linea storta distrae. Usa la livella e lascia respiro sopra le nubi; un orizzonte ben allineato fa sembrare ogni lampo più “dritto”.
  • Sfrutta le strade bagnate dopo la pioggia: riflettono i lampi e aggiungono profondità. Riduci l’esposizione di 1/3–2/3 EV per non bruciare i riflessi più intensi.
  • Componi in anticipo dove prevedi l’attività: osserva la base della nube, la frequenza dei lampi e i punti di impatto. Piccoli spostamenti laterali cambiano molto la geometria delle scariche.
  • Cerca linee guida naturali (argini, rive, filari) che conducano lo sguardo verso il cielo. Un primo piano grafico aiuta a far “atterrare” l’energia del lampo nella scena.
  • Al chiuso o in auto? Scatta attraverso un finestrino socchiuso per evitare gocce sul vetro. Tieni la lente all’asciutto e controlla spesso l’istogramma.
  • Più lampi, più varianti: alterna focali, orientamenti e punti di ripresa. Ruota la fotocamera in verticale se la nube si sviluppa in altezza, così valorizzi lampi ramificati.
  • Sperimenta esposizioni multiple in macchina, con parsimonia. Un uso misurato di questa funzione può creare sequenze eleganti senza artificiosità.

Sicurezza e meteo sul campo

La sicurezza è non negoziabile. Pianifica con anticipo, rispetta il temporale e sappi quando interrompere: l’immagine non vale un rischio.

Stai lontano da punti elevati, strutture isolate e superfici d’acqua. Parcheggia in modo da poter ripartire rapidamente e individua sempre un riparo chiuso nelle vicinanze. Per stimare la distanza tra lampo e tuono, conta i secondi e dividili per tre per ottenere i chilometri approssimativi; se il valore è basso, arretra o vai al coperto.

Quando senti il tuono, vai subito al chiuso.

National Weather Service (NOAA) — Lightning Safety, n.d. Traduzione dall’inglese.

Se conti meno di 30 secondi tra lampo e tuono, interrompi la sessione e riparati. Evita alberi isolati, torri, crinali esposti e posa il treppiede lontano da recinzioni metalliche. Una volta al sicuro, attendi che il temporale si allontani prima di riprendere.

Post‑produzione senza eccessi

La post‑produzione dovrebbe enfatizzare il carattere del temporale senza snaturarlo. Lavora prima in globale, poi in locale, privilegiando un aspetto naturale e leggibile.

Imposta un bilanciamento del bianco coerente con la scena e usa la riduzione del rumore con mano leggera, soprattutto se hai scattato a ISO medio-alti o con tempi lunghi. Il bilanciamento del bianco può variare da 4800 a 5600 K per lampi neutri; scendi se desideri una dominante fredda, sali per un tono più caldo sulle nuvole.

Per contrasto e chiarezza, preferisci curve morbide e maschere su cielo e primo piano. Evita saturazioni eccessive sui canali blu/viola che spesso generano aloni attorno ai rami del lampo. Se hai usato stacking, allinea e rifinisci le giunzioni per un risultato credibile.

Domande frequenti

Qual è la distanza di sicurezza dai fulmini?

Conta i secondi tra lampo e tuono e dividili per tre per stimare i chilometri. Se il valore è basso o senti tuoni ravvicinati, interrompi e riparati al chiuso.

Che impostazioni usare per fulmini di giorno?

Usa ISO bassi, diaframmi f/8–f/16 e tempi più rapidi. Se serve, applica un filtro ND leggero per allungare l’esposizione. Mantieni l’autofocus disattivato e controlla spesso l’istogramma.

Serve un trigger dedicato per fotografare i lampi?

È utile ma non indispensabile. Sequenze con intervallometro, posa Bulb e un buon tempismo coprono molti eventi senza accessori, purché tu sia in una posizione sicura.

Meglio scattare in RAW o in JPEG?

RAW offre più margine per recupero luci e regolazioni di colore. Se scegli JPEG, imposta un profilo neutro e controlla che i lampi non siano sovraesposti.

Come proteggere la fotocamera dalla pioggia durante un temporale?

Usa cover antipioggia o sacchetti impermeabili, paraluce profondo e panni per asciugare la lente. Evita l’esposizione diretta alla pioggia e ripara l’attrezzatura quando aumenta il vento.

In sintesi operativa

  • Pianifica con il meteo, scegli posizioni sicure e vie di fuga.
  • Stabilità e controllo manuale contano più della fotocamera top.
  • Di notte tempi lunghi; di giorno gestione della luce e timing.
  • Componi con contesto e scala; lo stacking va usato con misura.
  • La sicurezza viene prima di tutto: interrompi quando il temporale si avvicina.

Fotografare i lampi è un esercizio di ascolto del cielo. Preparando l’attrezzatura, leggendo il meteo e scegliendo con cura posizione e composizione, aumenti le probabilità di catturare scariche eleganti e leggibili, senza forzare l’esposizione né correre pericoli inutili.

Lascia che l’esperienza guidi i piccoli aggiustamenti: qualche prova per trovare l’esposizione base, un controllo dell’istogramma dopo i primi scatti, e poi concentrazione su sicurezza e scena. Tornerai a casa con immagini potenti e, soprattutto, con l’abitudine giusta a rispettare il meteo.

Quest'articolo è stato scritto a titolo esclusivamente informativo e di divulgazione. Per esso non è possibile garantire che sia esente da errori o inesattezze, per cui l’amministratore di questo Sito non assume alcuna responsabilità come indicato nelle note legali pubblicate in Termini e Condizioni
Quanto è stato utile questo articolo?0Vota per primo questo articolo!