Rendere credibile la tonalità della pelle con le matite colorate è una sfida comune a chi disegna ritratti. Un incarnato naturale nasce da palette bilanciate, strati leggeri e sfumature controllate. In questa guida vedrai come impostare la carnagione, dalla scelta della carta alle luci e ombre, con esempi pratici e miscele utili.
Usa matite ben affilate su carta a grana fine. Costruisci l’incarnato con strati chiari, palette coerenti col sottotono e sfumature graduali (anche con acqua se acquerellabili). Definisci luci/ombre fredde e calde, aggiungi texture leggere e controlla il contrasto finale.
Strumenti essenziali per la pelle
Per ritratti puliti prediligi carta a grana fine e matite con pigmento ricco. Tieni un temperino affidabile e una gomma pane per correzioni morbide e sollevare luce.
Quali matite colorate scegliere per la pelle?
Le matite a cera offrono sfumature vellutate; quelle a olio reggono molti strati senza lucidare presto. Le acquerellabili ampliano le transizioni: attiva l’acqua solo dove serve, lasciando aree asciutte per dettagli netti.
Come creare una palette per l'incarnato?
Parti da una palette limitata: un giallo ocra, un rosso rosato, un marrone caldo, un blu/viola freddo e un crema chiaro. Esegui piccole prove di miscelazione ai margini: leggerissime velature rivelano il sottotono dominante.
Passaggi essenziali
- Prepara carta a grana fine e matite affilate.
- Scegli una palette base coerente con il sottotono.
- Mappa luci e ombre con tratti leggeri.
- Stendi strati sottili dal chiaro allo scuro.
- Sfumare in modo graduale, senza saturare presto.
- Raffina dettagli, pori e transizioni morbide.
- Rivaluta il contrasto e fissa le aree finite.
Palette e miscele per l'incarnato
Usa il cerchio cromatico per compensare dominanti: a toni troppo aranciati aggiungi un velo freddo, a toni spenti una punta calda.

Mantieni sempre il controllo della saturazione: piccoli strati superano un’unica passata pesante.
- Carnagione chiarissima: base con ocra chiara e rosa pallido, tocchi di crema per le luci. Ombre con lavaggi di blu violaceo molto diluiti. Evita saturazioni eccessive: due o tre velature bastano.
- Carnagione chiara: ocra dorata e pesca per la base, poi beige rosato. Se il sottotono vira al freddo, mitiga con un tocco di violetto nelle ombre. Per la luce, usa crema o bianco latte senza premere.
- Carnagione media neutra: miscela ocra gialla, terra di Siena naturale e salmone leggero. Ombre con bruno freddo e un accenno di blu; ravviva le guance con rosso trasparente. Mantieni la grana visibile nelle prime fasi.
- Carnagione olivastra: base con ocra gialla e un filo di verde oliva desaturato; aggiungi terracotta per i piani che avanzano. Neutralizza gli eccessi verdastri con magenta tenue o viola caldo in velatura.
- Carnagione scura: terra d’ombra naturale e rosso bruno per la base, luci con ocra calda. Per ombre profonde usa indaco o viola scuro; evita il nero puro, che spegne i volumi. Chiudi con burnishing solo nelle aree speculari.
- Carnagione molto scura: imposta con terra d’ombra bruciata, bordeaux per le aree calde, indaco nelle ombre. Accenti luce con giallo caldo o crema sul piano frontale. Mantieni transizioni morbide intorno al naso e zigomi.
- Rossori e guance: lavora in velatura con rosa/rosso trasparente sopra la base asciutta. Non ridisegnare: un velo bastano per “accendere” la zona; attenua con crema se serve.
- Barba, baffi e ombre fredde: impiega grigi violacei o blu-verdi molto sottili. Aggiungi micro-tratti spezzati per la peluria. Lascia qualche poro in luce per realismo.
Tecniche e luce sull'incarnato
La profondità nasce da strati controllati e da un attento equilibrio tra luce e ombra. Introduci un leggero contrasto caldo-freddo per separare piani che ruotano nello spazio e aumentare il senso di volume.
Stratificazione e burnishing
Procedi con pressione minima, alternando direzioni del tratto (incrociato, ellittico, poi lungo la forma). Mantieni i primi tre strati ariosi, così i pigmenti si sovrappongono senza impastarsi.
Quando la base è uniforme, intensifica i medi con passate leggere e chiudi alcune aree con burnishing (matita crema o incolore) per lucidare delicatamente. Se compare lucidità precoce, pausa: rifinisci con tratti corti e riprendi su zone adiacenti.
Sfumare con acqua (acquerellabili)
Attiva l’acqua solo a fine passaggio: un pennello quasi asciutto ammorbidisce bordi senza lavare il colore. Lavora dalla luce verso l’ombra, così l’alone resta dove serve. Aggiungi pigmento quando il foglio è asciutto. Per correzioni mirate, usa una gomma pane per sollevare micro-luci.
Luci, ombre e sottotoni
Molti toni di incarnato ricadono nell’area giallo-rossa della scala Munsell (circa 10YR–5YR), con valore e croma variabili secondo luce e individuo. Interpreta questi range, non copiarli: osserva dove la pelle si scalda (piani frontali) e dove si raffredda (ombre rivolte al cielo).
Per modellare il volume sfrutta contrasti di chiarezza, saturazione e temperatura: il sistema classico individua sette contrasti, incluso quello caldo–freddo, molto utile sul volto. Mantieni le ombre un filo più fredde e le luci appena più calde: differenze sottili, ma percepibili.
Domande frequenti
Risposte rapide ai dubbi ricorrenti su materiali, workflow e rifiniture. Adattale al tuo stile e alla carta che utilizzi.
Domande frequenti
Qual è la carta migliore per la pelle?
Scegli carta a grana fine (liscia o leggermente satinata). La cellulosa di qualità funziona bene; il cotone offre più resistenza a molte velature e sfumature ripetute.
Meglio matite a cera, a olio o acquerellabili?
Tutte funzionano: la cera sfuma in morbidezza, l’olio regge molti strati, le acquerellabili danno transizioni setose con poca acqua. Puoi combinarle, ma testa sempre su un campione.
Come evitare l'effetto ceroso (bloom)?
Strati sottili e pressione leggera riducono l’accumulo di leganti. Lucida solo alla fine e in aree selettive; se appare il bloom, tampona con panno morbido e riprendi con strati leggeri.
Come correggere un sottotono errato?
Neutralizza con il complementare: arancio eccessivo → velatura di blu/viola; verde olivastro → un velo di magenta/rosso. Procedi per velature sottili per non perdere trasparenza.
Quanta pressione usare?
Nei primi strati resta sotto il 20–30% della pressione massima; aumenta solo nelle aree di accento. La coerenza del tratto è più importante della forza applicata.
È necessario usare solventi?
No. Le acquerellabili sfumano con acqua; le tradizionali lavorano per stratificazione e burnishing. Se scegli un solvente, prova su campioni e ventila l’ambiente, con applicazioni minime.
In sintesi operativa
- Costruisci la pelle per strati sottili, dal chiaro allo scuro.
- Scegli palette coerenti col sottotono e prova i colori a margine.
- Usa luci calde e ombre leggermente fredde per maggiore profondità.
- Con matite acquerellabili sfuma con poca acqua e controllo.
- Rifinisci texture minime e ribilancia il contrasto prima di chiudere.
Un buon incarnato si ottiene più per controllo che per forza: verifica spesso il valore (chiaro/scuro), confronta campioni, procedi per micro-obiettivi (una guancia, poi l’altra) senza perdere il colpo d’occhio. Se qualcosa non torna, alleggerisci con gomma pane e riparti in velatura.
Con pratica e osservazione costante, la tua tavolozza si affinerà e le transizioni diventeranno naturali. Sperimenta variazioni di pressione, ordine dei colori e intensità di acqua: piccole differenze cambiano molto la resa. Mantieni un processo ripetibile e concediti il tempo di far respirare il disegno.
