Il lettering è l’arte di disegnare lettere su misura, distinta da tipografia e calligrafia. Con poche regole di composizione, attenzione alla spaziatura e alla curvatura, anche chi parte da zero può creare parole espressive, leggibili e coerenti con un messaggio.
Vuoi iniziare col lettering senza confonderti tra teorie e strumenti? Qui trovi differenze chiave con la calligrafia, kit essenziale, passaggi pratici, esempi e correzioni tipiche per gestire spaziatura e curve, fino a trasformare le bozze in composizioni pulite e riproducibili.
Qual è la differenza tra lettering e calligrafia?
Nel lettering le lettere sono progettate una a una come forme disegnate; nella calligrafia, invece, sono scritte in continuità con gesto e ritmo. La calligrafia è l’arte della bella scrittura e definisce ductus, strumenti e stili; il lettering mette al centro composizione, gerarchia e rifinitura.
Quali strumenti servono per il lettering?
I primi strumenti possono essere semplici: matita, gomma, carta liscia e qualche pennarello. Se vuoi percepire la flessibilità della linea, prova i brush pen prima di inchiostri più permanenti.
- Matite HB/2B: l’HB per segni leggeri e linee guida; la 2B per schizzi più morbidi e ripassi. La matita ti consente di correggere rapidamente proporzioni e direzioni.
- Carta liscia: la carta liscia riduce l’attrito e preserva le punte. Scegli grammature 90–120 g/m² per esercizi; sali di peso quando inizi ad inchiostrare.
- Fineliner (0.1–0.5): utili per contorni puliti, micro-dettagli e test di spessori. Non sostituiscono il segno a pennello ma aiutano nella rifinitura delle forme.
- Brush pen: punta flessibile per contrasti spessore/sottile con la pressione. Sperimenta punte morbide e medie per capire come reagiscono alle curve e agli angoli.
- Pennarelli a punta tonda: segno uniforme per bloccare composizioni e pesi. Utile quando vuoi concentrarti sulla struttura senza la variabile della pressione dinamica.
- Righello e squadre: controllano allineamenti, margini e inclinazioni. Le guide ti evitano correzioni costose quando digitalizzi o ingrandisci.
- Compasso e curvilinee: aiutano a impostare archi regolari, ovoidi e S morbide. Sono ottimi per studiare le famiglie di curve ricorrenti nelle lettere.
- Scanner o smartphone: fotografa in luce diffusa. Una scansione pulita facilita pulizia digitale, tracciamento vettoriale ed eventuale stampa su altri supporti riproducibili.
Passaggi fondamentali per iniziare
- Definisci il messaggio e il tono.
- Scegli strumenti e supporto adatti.
- Schizza composizioni con forme semplici.
- Imposta gerarchie, allineamenti e ritmo.
- Raffina curve, spazi e contrasti.
- Inchiostra, correggi e digitalizza con cura.
Come si progetta una parola in lettering?
Parti da thumbnail molto piccoli:

rettangoli di pochi centimetri per esplorare layout e pesi senza affezionarti ai dettagli. Nella seconda passata studia l’anatomia delle lettere e le relazioni tra ascendenti, discendenti, aste e controforme, così da mantenere coerenza tra forme simili.
Traccia linee guida per baseline, x‑height e ascendenti; poi definisci una griglia modulare leggera. Questo ti aiuta a distribuire pesi e spessori e a controllare allineamenti e interlinea quando costruisci più parole.
Quale struttura scegliere?
Decidi subito la gerarchia visiva: una parola principale con peso maggiore e secondarie più leggere. Valuta allineamento centrato, bandiera o composizioni a onda per dare ritmo al messaggio.
Come definire il contrasto?
Scegli uno stile coerente: monolinea, modulato, serif, sans o script corsiva. Mantieni costante il rapporto tra spessore delle aste e degli archi per evitare stacchi bruschi all’interno della stessa parola.
Come migliorare spaziatura e curvatura?
Allenati alla spaziatura ottica: osserva lo spazio “percepito” tra coppie di lettere simili (HH, OO) e diverse (HO, AV) e correggi in base alla forma, non al righello. Le curve devono “respirare” come le rette, senza buchi né congestioni.
Per la curvatura lavora in passaggi:
linee madre, poi arrotondamenti progressivi con tratti corti. Nei terminali evita punte casuali; cerca una tensione regolare che unisca in modo fluido archi e aste.
- Disegna “tubi” di spessore costante per capire come le curve si stringono nelle zone strette e si aprono nelle larghe.
- Capovolgi l’elaborato: i difetti di simmetria saltano all’occhio quando il cervello non riconosce la parola.
- Riduci e ingrandisci: se una curva “balla” a 25% o a 200%, serve un ciclo di correzioni mirate.
- Isola coppie di lettere difficili (AV, To, Ta, OO) e crea micro-esercizi ripetuti per stabilizzare ritmo e distanza.
- Traccia guide “a nastro”: due linee parallele che contengono lo spessore massimo delle aste, utili per evitare onde inattese.
Quali errori evitare nel lettering?
Molti problemi ricorrenti derivano da fretta, incoerenza degli spessori e scelte stilistiche miste. Conosci i classici, così potrai prevenirli o correggerli con metodo.
- Mischiare troppi stili: limita a uno o due pesi principali e una variante di accento, altrimenti la lettura diventa faticosa.
- Ignorare le linee guida: senza baseline e x‑height coerenti nascono pendenze e “saltelli” indesiderati.
- Spaziature a righello: la distanza uguale non è sempre giusta; segui la percezione ottica della forma.
- Curve spigolose: smussa gradualmente, evita pieghe in punti critici come giunzioni e terminali.
- Contrasto incoerente: decidi il rapporto spesso/sottile e rispettalo, specie nelle lettere ripetute.
- Inchiostrare troppo presto: rifinisci in matita finché ritmo e bilanciamento funzionano; poi passa all’inchiostro in modo pulito.
Domande frequenti
Quanto tempo serve per vedere progressi nel lettering?
Con pratica costante bastano 15–20 minuti al giorno per notare miglioramenti in 2–4 settimane. La continuità vale più delle sessioni rare e molto lunghe.
Meglio imparare prima calligrafia o lettering?
Non è obbligatorio scegliere. La calligrafia allena gesto e ritmo; il lettering sviluppa composizione e forma. Alternare i due approcci accelera l’apprendimento.
Che formato di carta usare per gli esercizi?
A4 o A5 su carta liscia 90–120 g/m² è perfetto per studi e schizzi. Quando inchiostri, sali a 160–200 g/m² per evitare ondulazioni o bleeding.
Come evitare il tremolio della mano?
Respira, appoggia l’avambraccio al tavolo e muovi il braccio più della sola mano. Traccia in più passaggi: guida leggera, poi linea decisa in un flusso continuo.
Vale la pena digitalizzare i lavori?
Sì. Uno scatto pulito o una scansione ti permette di correggere piccole imprecisioni, testare colori e creare versioni per stampa o web senza rifare tutto.
In sintesi rapida
- Progetta prima il messaggio, poi le forme.
- Usa strumenti semplici e carta liscia.
- Controlla spaziatura ottica e ritmo.
- Raffina curve con passaggi progressivi.
- Digitalizza per correggere e riusare.
Il percorso del lettering premia il metodo: idee chiare, bozze piccole, guide semplici e occhio allenato ai rapporti ottici. Pianifica i passaggi e torna indietro quando qualcosa non convince; la qualità nasce da cicli rapidi di disegno, verifica e correzione consapevole.
Definisci un ritmo di pratica sostenibile, scegli pochi esercizi e ripetili finché diventano naturali. Mantieni uno sguardo curioso su segnaletica, packaging e manifesti: allenare l’occhio è potente quanto la mano. Con pazienza e consapevolezza, le tue lettere acquisteranno voce e coerenza.
