Le tempere sono colori versatili e opachi, ideali per illustrazione, bozzetti e progetti creativi. Con questa guida impari a gestire acqua, pennelli e supporti, a mescolare con criterio e a stratificare senza lasciare segni. Scoprirai trucchi semplici per una pittura coprente e pulita, con esempi immediati.

Vuoi risultati pronti all’uso? Scegli carta abbastanza spessa, diluisci poco per volta, lavora in strati sottili e attendi l’asciugatura. Mescola dal chiaro allo scuro, mantieni puliti pennelli e palette, e correggi gli errori con velature mirate.

Quali materiali servono per dipingere con le tempere?

Ti bastano pochi strumenti ben scelti: carta spessa, set di colori primari, bianco coprente, pennelli sintetici elastici, due contenitori per l’acqua, stracci e nastro carta. Se usi versioni artigianali o la tradizionale tempera all'uovo, scegli pennelli che non trattengano troppo liquido e lavali spesso.

La tempera è pigmento con un legante idrosolubile (per esempio uovo o colle), asciuga in fretta e lascia una finitura opaca; questa natura spiega la facilità di sovrapporre strati sottili. È una tecnica storica, molto diffusa prima dell’affermazione della pittura a olio nel XV secolo.

Pennelli e palette

I pennelli sintetici a punta tonda o piatta sono ideali: reggono la diluizione e rimbalzano bene sulla carta. Una tavolozza in plastica o ceramica lascia spazio a miscele ordinate; con gomma arabica in piccola quantità puoi aumentare la brillantezza di alcune marche senza alterare troppo i tempi di asciugatura.

Supporti e carta

Per evitare ondulazioni, preferisci blocchi incollati sui lati o fissa i fogli con nastro su una tavoletta. La carta per acquerello funziona benissimo; anche cartoncino e carta mista tecnica vanno bene se abbastanza rigidi.

Come si diluiscono le tempere?

Pensa alla consistenza dello yogurt: scorrevole ma non acquosa. Inizia con poche gocce d’acqua, testa su un angolo, poi aggiungi lentamente finché il pennello scivola senza strisciare.

Rapporti acqua-colore

Non esiste un rapporto fisso: dipende da marca, pigmento e carta. Per campiture piatte usa una diluizione moderata; per dettagli aumenta la concentrazione. Ricorda: troppa acqua lascia aloni, troppo poco crea strappi e pennellate evidenti. Procedi con micro-aggiunte e miscelazioni brevi e frequenti.

Correzioni e asciugatura

Strati sottili asciugano rapidamente: attendi qualche minuto tra una mano e l’altra per evitare sollevamenti. Se compaiono righe, torna a bagnare leggermente il pennello e “stira” in un’unica direzione. Per piccole correzioni, una velatura più diluita uniforma senza coprire tutto.

Passaggi essenziali per tempere

  • Prepara superficie e materiali: carta spessa, nastro, acqua e stracci.
  • Prova il colore su un campione per valutare coprenza e tono.
  • Diluire poco per volta, mescolando finché il pennello scorre senza gocciare.
  • Stendi strati sottili, lascia asciugare e poi stratifica.
  • Mescola i colori sul piatto, partendo dal chiaro verso lo scuro.
  • Proteggi e conserva: pulisci pennelli, chiudi i barattoli, copri l’opera.

Qual è la carta migliore?

Il compromesso ideale è una carta per acquerello di medio spessore; su fogli troppo leggeri la fibra si gonfia e compaiono ondulazioni. Una carta da 300 g/m² regge bene campiture e stratificazioni; se preferisci più controllo, prova grana fine per ridurre le texture visibili. Blocchi incollati o fogli tesi con nastro riducono le deformazioni.

Per esercizi e bozzetti veloci va bene anche il cartoncino bianco. Se desideri effetti più morbidi, una grana media aiuta a “rompere” la pennellata; per illustrazioni nitide, grana liscia esalta i contorni. Fai sempre una prova colore nell’angolo per valutare assorbimento e saturazione.

Come mescolare colori e ottenere celeste, magenta e giallo?

Magenta e giallo sono primari: conviene averli puri nella tavolozza per mescolare in modo prevedibile.

Set di colori a gouache con tavolozza, pennelli e campioni su carta
Set di gouache con campionature di colore e strumenti su carta. · Jeff Dahl · CC BY-SA 3.0 · File:Gouache.jpg - Wikimedia Commons

Per un celeste pulito, parti da un blu freddo e aggiungi bianco coprente, poco alla volta: il bianco “latte” della tempera rende opache le tinte, quindi dosa per non perdere brillantezza.

Per arancione, mescola giallo con poco rosso caldo; per verde, unisci giallo e blu freddo; per viola, usa blu e rosso freddi. Mantieni separati gli spazi di miscelazione e pulisci spesso il pennello: così eviti fanghi. Se cerchi transizioni morbide, lavora con due pozze affiancate e preleva a cavallo per ottenere gradienti uniformi.

Tavolozza limitata

Con una tavolozza di giallo, magenta, blu, più bianco, ottieni la maggior parte delle tinte necessarie. Inizia da colori chiari e “sporca” con minime quantità di scuro: è più facile scurire che schiarire. Tieni da parte una pozza di bianco puro per colpi di luce e recuperi.

Tecniche di stesura e stratificazione

Pensa a tre livelli:

Primo piano di pennello che stende colore su carta per campitura
Primo piano di un pennello che stende colore su carta. · Sedanur Kunuk · Pexels License · Close-up of Artistic Painting Process with Brush · Free Stock Photo

base, modellazione, dettagli. La base uniforma, la modellazione definisce volumi con velature, i dettagli rifiniscono bordi e texture. Muovi il pennello sempre nella stessa direzione per evitare righe, poi incrocia leggermente nell’ultimo passaggio.

  1. Campitura piatta. Carica il pennello in modo uniforme e lavora “bagnato su asciutto”. Lavora dal bordo verso il centro, poi chiudi la campitura con un’unica passata per eliminare segni.
  2. Sfumatura a due pozze. Prepara due tinte contigue (chiaro e scuro) e uniscile con pennello umido. Lavora veloce per evitare stacchi: poche passate, sempre nella stessa direzione.
  3. Velatura controllata. Diluizione maggiore, strato sottilissimo per uniformare toni o smorzare saturazione. Ottimo per correggere disomogeneità senza coprire il lavoro sottostante.
  4. Secco su asciutto. Pennello quasi asciutto per texture e granulosità. Perfetto su grana media per creare effetti di materiali ruvidi, erba o pelliccia.
  5. Bagnato su umido. Applica un secondo colore quando il primo è ancora leggermente umido: i bordi si ammorbidiscono ma restano leggibili. Utile per cieli e ombre morbide.
  6. Riserva e mascherature. Lascia bianco di carta per le luci, oppure usa nastro a bassa adesività per margini netti. Rimuovi solo a completa asciugatura.
  7. Dettagli con punta. Aumenta la concentrazione di colore e usa la punta del pennello; appoggia il polso alla tavoletta per più precisione e controllo.
  8. Ritocchi e correzioni. Per errori minimi, una velatura fredda può neutralizzare tinte calde e viceversa. Evita sfregamenti: poche passate leggere riducono il rischio di sollevare lo strato.

Errori comuni e come evitarli

Molti problemi derivano da eccesso d’acqua, tempi di asciugatura ignorati o carta troppo sottile. Ecco come prevenire gli intoppi più frequenti, con gesti semplici e ripetibili.

  • Aloni e bande. Succedono con diluizioni eccessive. Riduci l’acqua, carica il pennello in modo uniforme e chiudi le campiture in una singola direzione.
  • Sollevamento dello strato. Passate ripetute su zone umide rialzano il colore. Attendi qualche minuto o usa brevi tocchi in punta, senza pressione.
  • Carte ondulate. Fogli leggeri si imbarcano. Scegli supporti più pesanti o blocchi incollati; fissa con nastro e lavora con diluizioni moderate.
  • Colori “fangosi”. Mescole confuse nascono da troppe correzioni. Pulisci spesso il pennello, mescola sul piatto e riparti da tinte chiare.
  • Perdita di brillantezza. Troppo bianco opacizza. Usa bianco coprente con parsimonia e ristabilisci vivacità con velature più sature.

Domande frequenti

È meglio usare solo acqua o un medium dedicato?

Per la maggior parte dei lavori basta l’acqua. Alcune marche offrono medium che aumentano brillantezza o elasticità: usali con moderazione, testandoli su un campione per verificarne l’effetto.

Le tempere si crepano sulla carta?

Si crepano se lo strato è troppo spesso o la carta è sottile. Applica strati sottili su supporti robusti e lascia asciugare. Se compaiono segni, alleggerisci con velature e riduci la pressione del pennello.

Posso usare le tempere su tela preparata a gesso?

Sì, su tela gessata la stesura è possibile ma meno flessibile rispetto agli acrilici. Preferisci tele ben tese e lavora con strati sottili per evitare screpolature e trascinamenti del colore.

Come conservo le tempere avanzate sulla tavolozza?

Copri la tavolozza con coperchio o pellicola e nebulizza leggermente d’acqua. Per periodi lunghi, trasferisci le miscele in vaschette richiudibili. Mantieni puliti i pennelli per evitare residui secchi nelle tinte.

Come ottenere un celeste pulito senza grigi?

Usa un blu freddo e aggiungi bianco coprente poco alla volta. Pulisci il pennello tra un’aggiunta e l’altra per evitare contaminazioni; se serve più luminosità, applica una velatura finale di blu leggermente diluito.

In sintesi operativa

  • Diluire gradualmente per scorrevolezza e coprenza controllata.
  • Scegli carta 200–300 g/m² a grana media.
  • Strati sottili, asciugatura e stratificazione successive.
  • Mescola partendo dai colori chiari; mantieni magenta e giallo puri.
  • Pulisci gli strumenti e proteggi l’opera.

Ogni progetto con le tempere migliora con pratica mirata: fai prove di miscele, tempi e pressione del pennello su piccoli campioni prima di passare al lavoro finale. Un approccio iterativo riduce gli errori, aiuta a memorizzare la risposta dei pigmenti e rende più naturale la scelta di carta, diluizioni e sequenze.

Quando trovi un equilibrio che funziona, annota ricette di miscelazione e tempi di asciugatura tipici. Questi appunti diventano una bussola personale: accelerano le decisioni, evitano ripetizioni inutili e ti permettono di concentrarti sul risultato visivo, non sulla tecnica.

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