Decidere quale lanka usare può sembrare un dettaglio, ma determina resistenza, scorrevolezza e aspetto del punto. In italiano diremmo filo da cucito o filato: il concetto è lo stesso, dalla spola al rocchetto. In questa guida imparerai a scegliere materiale, spessore, ago e tensione, con esempi pratici.
Per scegliere lanka: valuta tessuto e funzione del capo, seleziona materiale e spessore adatti (tex/Tkt), abbina un ago corretto e regola la tensione. Fai una prova su ritagli, controlla resa del punto e colore, poi acquista bobine e spoline sufficienti per tutto il progetto.
Che cos'è lanka nel cucito?
Nel lessico del cucito, lanka indica semplicemente il filo/filato usato per cucire. Non è un marchio: è un termine generico, usato anche online come sinonimo di filato da cucire. Lo troverai in bobine di varie misure e materiali, per cucito a mano o a macchina.
Non confonderla con “collana” (gioielli): qui parliamo di cucito. La scelta corretta dipende da tessuto, spessore del filo, tipo di punto e uso finale del prodotto (indumento, accessorio, arredo).
Perché si parla di lanka nel cucito?
Perché la qualità del filo influisce su tutto: scorrimento nell’ago, regolarità del punto, estetica, durata delle cuciture. Una lanka inadatta può causare rotture, arricciature o punti irregolari; quella giusta fa “sparire” i problemi e valorizza il lavoro.
Quale spessore di lanka scegliere?
Lo spessore determina resistenza e visibilità del punto. Un filo troppo grosso irrigidisce e buca il tessuto; uno troppo fine non regge lo sforzo. Scegli in base a tessuto, funzione e mano desiderata.
Nella numerazione più diffusa, il sistema tex indica i grammi per 1.000 metri, il denier i grammi per 9.000 metri; nel Tkt (Ticket) numeri più alti significano filo più fine. Se leggi le unità tex o Tkt in etichetta, puoi confrontare facilmente marchi diversi.
- Tessuti ultra-leggeri (voile, batista, seta sottile). Scegli fili sottili per evitare buchi visibili e ondulazioni. Indicativamente: Tex 15–25 (Tkt 120–80). Ago fine e tensione ridotta aiutano la regolarità.
- Tessuti medio-leggeri (popeline, camiceria). Un compromesso tra discrezione e tenuta: Tex 25–40 (Tkt 80–60). È la scelta “tuttofare” per molte cuciture di abbigliamento quotidiano.
- Denim, canvas, workwear. Servono fili più corposi per resistere agli sfregamenti. Orientati su Tex 60–80 (Tkt 40–30) e valuta punti più lunghi per evitare perforazioni ravvicinate.
- Jersey ed elasticizzati. Prediligi poliestere a bassa elasticità o core-spun, con spessore moderato (Tex 25–35). Uno zigzag stretto o punto elastico accompagna il movimento del tessuto.
- Quilting e trapunta. Filo uniforme che scorra bene su più strati: poliestere o cotone mercerizzato Tex 30–50. Prova punti più lunghi per una mano morbida.
- Pelle ed ecopelle. Cerchi resistenza all’abrasione: nylon o poliestere bonded, Tex 60–135 (Tkt 40–20). Usa aghi specifici per pelle e punti più lunghi per non indebolire il materiale.
Come abbinare ago e tensione?
Filo, ago e tensione formano un sistema: se uno è fuori equilibrio, il punto peggiora. Un ago troppo piccolo “segna” il filo e lo spezza; troppo grande lascia fori visibili e crea instabilità. Regola la tensione corretta con prove su ritagli del tessuto reale.
Un classico ago 80/12 corrisponde a 0,80 mm (sistema metrico NM 80; 12 è l’equivalente “Singer”), adatto a molti cotoni medio-leggeri; per denim si sale a 90/14 o 100/16. All’aumentare dello spessore del filo, aumenta anche la misura dell’ago.
Segnali di tensione errata
- Punti che tirano o tessuto che si arriccia: tensione superiore troppo alta o filo troppo grosso.
- Asola allungata e punti lassi: riduci tensione o scegli un filo più spesso/coerente al tessuto.
- Nodi e grovigli sotto: controlla infilatura, spolina, pressione del piedino e tensione inferiore.
- Filo che si spezza: ago usurato, misura errata o spigoli nella placca ago; lubrifica e sostituisci.
- Punto irregolare su maglina: passa a punto elastico e usa ago a punta sferica.
Quali materiali di lanka esistono?
Il materiale influenza scorrimento, lucentezza, resistenza e stabilità al lavaggio. Scegli in base al tessuto e all’effetto finale, evitando abbinamenti troppo rigidi o troppo elastici.
Cotone
Classico e naturale, è traspirante e dall’aspetto opaco. Il cotone mercerizzato è più uniforme e leggermente più lucido. È ideale su tessuti vegetali; per carichi elevati preferisci poliestere.
Poliestere
Multiuso e robusto, resiste bene all’abrasione e agli strappi. In versione core-spun (anima in poliestere rivestita) combina scorrevolezza e resa estetica. È la scelta più versatile per abbigliamento e accessori.
Nylon
Molto tenace, con una certa elasticità. È indicato per pelle, borse e articoli soggetti a trazione. In ambienti caldi può rilassarsi: fai sempre prove e considera punti più lunghi.
Altri materiali: seta (finitura elegante per orli sottili), rayon/viscosa (lucentezza decorativa), monofilamento trasparente per impunture invisibili. Scegli in base a resa estetica e manutenzione.
Colori, finiture e resa in cucitura
Per mimetizzare la cucitura, scegli un colore uguale o mezzo tono più scuro del tessuto; richiama, invece, un contrasto per impunture decorative. Valuta lucido/opaco e finiture come mercerizzato o bonded in base all’effetto desiderato.
Esegui sempre prove di solidità del colore su ritagli prima del capo definitivo; verificano scolorimento, aloni o trasferimenti durante lavaggio e stiro. Confronta i rocchetti alla luce naturale per evitare dominanti inattese.
- Finitura lucida: evidenzia l’impuntura e riflette la luce; ideale per topstitch decorativi.
- Finitura opaca: più discreta, ottima per cuciture “invisibili”.
- Monofilamento trasparente: utile su tessuti fantasia, ma regola la tensione per evitare arricciature.
- Bonded (poliestere/nylon): riduce la peluria e migliora la resistenza all’abrasione.
- Lubrificati: scivolano meglio ad alte velocità; controlla compatibilità con l’ago e il tessuto.
Errori comuni e come evitarli
Molti problemi nascono da abbinamenti incoerenti. Pochi aggiustamenti fanno la differenza: prova, osserva il retro dei punti e annota impostazioni e risultati per ripeterli con sicurezza.
- Usare filo troppo grosso su tessuti fini. Il punto buca e irrigidisce. Scendi di spessore e allunga leggermente la lunghezza punto.
- Ignorare l’ago giusto. Un ago a punta sferica evita salti su jersey; un ago per pelle taglia la fibra anziché strapparla.
- Tensione unica per ogni lavoro. Tessi diversi reagiscono in modo diverso: regola la tensione superiore e inferiore finché il punto si bilancia.
- Filo di scarsa qualità. Pelucchi e torsione irregolare causano rotture: preferisci rocchetti uniformi, senza nodi visibili e con bobina integra.
- Colore scelto al chiuso. La luce artificiale altera la percezione: valuta sempre alla luce naturale e su più strati di tessuto.
- Saltare la prova su ritagli. È l’occasione per correggere ago, tensione e lunghezza punto prima di toccare il capo vero.
- Spoline semi-vuote. L’ultima cucitura perde regolarità: avvolgi spoline piene e uniformi prima di impunture lunghe.
Passi per scegliere lanka
- Identifica tessuto, struttura e funzione del capo.
- Scegli il materiale della lanka in base a resistenza e finitura.
- Determina lo spessore: tex/Tkt adatto al tessuto.
- Abbina la misura dell’ago e regola la tensione.
- Esegui una prova su un ritaglio e osserva i punti.
- Controlla il colore alla luce naturale e la solidità.
- Pianifica la quantità: bobine e spoline sufficienti.
Domande frequenti
Lanka e filato sono la stessa cosa?
Sì: lanka è un modo per dire filo/filato da cucito. Cambia la parola, non la funzione. La qualità dipende da materiale, spessore e processo produttivo, non dal nome usato.
Che taglia di lanka usare per tessuti leggeri?
Per batista, voile o seta sottile, preferisci fili sottili (per esempio Tex 15–25) con ago fine e tensione più bassa. Esegui sempre una prova su ritagli per confermare la resa.
Posso usare lanka di poliestere sul cotone?
Sì, è una combinazione comune e robusta. Il cotone resta più “coerente” su tessuti naturali se desideri un aspetto opaco; il poliestere offre resistenza e stabilità nel lavaggio.
Perché la lanka si spezza durante la cucitura?
Cause tipiche: ago usurato o di misura errata, tensione eccessiva, placca ago graffiata, filo di bassa qualità o non coerente col tessuto. Cambia ago, riduci la tensione e fai test su ritagli.
Come leggere l'etichetta Tkt o tex?
Tkt (Ticket): numeri più alti indicano un filo più fine. Tex: numero in grammi per 1.000 m; più alto = filo più spesso. Usa queste scale per confrontare marchi diversi.
Una bobina basta per una camicia?
Dipende da modello e taglia. In generale conviene avere almeno due bobine uguali: una per il filo superiore e una per ricaricare la spolina, evitando differenze di colore o lucentezza a cucitura in corso.
Riepilogo essenziale
- Il materiale della lanka si sceglie in base a tessuto e funzione.
- Lo spessore si legge in tex/Tkt; più alto Tkt = più fine.
- Ago, tensione e lanka vanno abbinati e testati su ritagli.
- Il colore si valuta alla luce naturale e con piccole prove.
- Compra bobine e spoline sufficienti per tutto il progetto.
Quando il filo, l’ago e la tensione lavorano insieme, la cucitura scorre e il capo risulta pulito e durevole. Confronta materiali e spessori, poi valida la scelta con test su ritagli: è il metodo più rapido per prevenire problemi e rifacimenti. Infine, tieni un piccolo archivio con note su ago, lanka e impostazioni: ti farà risparmiare tempo nei progetti futuri.
La buona pratica è semplice: scegli in modo coerente, fai prove brevi ma mirate e non aver paura di regolare la macchina. Con un po’ di metodo e attenzione ai dettagli, la qualità della cucitura farà un salto di livello.
