La incorniciatura trasforma un ricamo in un quadro, proteggendolo e valorizzandone i dettagli. Con scelte accurate su cornice, passepartout e vetro UV, il montaggio risulta pulito e durevole. In questa guida trovi criteri, tecniche e accortezze da laboratorio artigiano.
Misura con precisione, usa materiali privi di acidi, scegli vetro con protezione UV, tendi il tessuto senza stress e chiudi la cornice contro la polvere. Evita colle e nastri. Mantieni distanza tra ricamo e vetro con passepartout o distanziatori, poi esponi lontano da luce diretta e umidità.
Quale cornice valorizza un ricamo a punto croce?
La cornice dovrebbe sostenere, non rubare la scena. Scegli profili sobri, legno o metallo satinato, e colori che riprendano il filo dominante; un profilo sottile fa risaltare la trama del tessuto.
Stile, profilo e colore
Le finiture opache attenuano i riflessi e aumentano la leggibilità dei punti. Il colore della cornice può richiamare un dettaglio del disegno oppure restare neutro (bianco, rovere, nero) per un effetto contemporaneo.
Dimensioni e distanza visiva
Un’ala di cornice troppo larga schiaccia il ricamo; una troppo stretta lo fa sembrare casuale. Prevedi distanza tra ricamo e vetro mediante passepartout o distanziatori per evitare contatto e condensa.
Come tendere il tessuto senza rovinarlo?
Il segreto è distribuire la trazione in modo uniforme, senza stirare e senza deformare la trama. Usa guanti puliti e lavora sempre dal centro verso i bordi, controllando l’ortogonalità dei fili.
Metodo a cordonatura (lacing)
Fissa il ricamo sul supporto posteriore con cuciture parallele orizzontali e verticali, tirando leggermente a ogni passaggio. Non usare colle o nastri: le cuciture rimovibili preservano il tessuto nel tempo.
Passi chiave per l'incorniciatura
- Misura il ricamo e la cornice con precisione millimetrica.
- Usa supporti e passepartout privi di acidi.
- Tendi il tessuto senza stirarlo eccessivamente.
- Fissa al supporto con cuciture o angoli a V.
- Chiudi il telaio con barriera antipolvere.
- Esponi lontano da sole diretto e umidità.
Materiali indispensabili per incorniciare
Materiali corretti fanno la differenza fra un lavoro amatoriale e uno da galleria. Scegli componenti stabili e neutri dal punto di vista chimico, evitando adesivi aggressivi e supporti acidi.
- Cartoni conservativi pH-neutri o leggermente tamponati (backing, passepartout).
- Un passepartout in cotone o in alfa-cellulosa certificata, tagliato con smusso pulito.
- Supporto rigido (cartone museo, foamboard conservativo) per sostenere il tessuto senza ondulazioni.
- Filo robusto, aghi sottili, nastro carta giapponese e amidi reversibili solo per interventi rimovibili.
- Cornice in legno ben stagionato o metallo con chiusure affidabili.
- Guanti, panni antistatici, microfibra e una pompetta ad aria per rimuovere la polvere.
Quando possibile, scegli un passepartout in cotone con spessore adeguato (2–3 mm) per creare distanza e assorbire microvariazioni di umidità, senza toccare il ricamo.
Misurare, tagliare e preparare
Squadra il ricamo seguendo la trama; rifila i bordi lasciando margini generosi per la tensionatura. Per tessuti Aida o lino controlla l’ortogonalità dei fili e verifica che le cornici non comprimano la bordura.
Tolleranze e allineamento
Mantieni 2–3 mm di gioco tra passepartout e tessuto: basta per inserire il lavoro senza pieghe ma evita spazi antiestetici. Segna il centro del supporto e del ricamo per allinearli con precisione.
Vetro, passepartout e chiusura
Il vetro protegge dalla polvere e dagli urti; per i ricami prediligi un vetro con protezione UV o acrilico con filtro. Il trattamento riduce l’energia luminosa nociva, limitando l’ingiallimento dei fili nel tempo.
Quando scegliere l'acrilico
L’acrilico filtrante pesa poco, è infrangibile e riduce il rischio di stress meccanici; può elettrizzarsi, perciò puliscilo con panni antistatici e mantieni una distanza dal ricamo mediante distanziatori o passepartout.
Per la chiusura posteriore usa un cartone barriera e nastro telato conservativo; completa con una barriera antipolvere in carta kraft o film microforato per consentire una leggera traspirazione.
Tecniche di montaggio pulite
Lavorare “pulito” significa prevenire polvere, impronte e tensioni localizzate. Prepara un piano di lavoro ordinato, illumina di lato per leggere eventuali pieghe, e verifica più volte l’allineamento prima di fissare definitivamente.
Angoli a V e cuciture
Gli angoli a V sostengono i lati senza forare la parte visibile: piega piccole tasche di carta giapponese e fissale al supporto, poi inserisci il tessuto. In alternativa, lacing posteriore con trazione progressiva e nodi rimovibili.
Controlli finali
Prima di chiudere, rimuovi briciole e fibre con aria e microfibra, controlla riflessi e parallasse. Verifica che ci sia spazio d’aria tra ricamo e vetro e che il retro sia sigillato in modo uniforme.
Errori comuni e come evitarli
Questi sbagli ricorrenti compromettono estetica e conservazione. Ecco come riconoscerli e che cosa fare al loro posto.
- Usare colle o nastri permanenti. Aderiscono in modo irreversibile e possono migrare nel tessuto. Preferisci cuciture reversibili o angoli a V per un fissaggio sicuro e sostenibile.
- Pressare il ricamo contro il vetro. Causa condensa e trasferimenti di colore. Mantieni una distanza fisica con passepartout o distanziatori lungo il perimetro.
- Dimenticare materiali privi di acidi. Supporti acidi ingialliscono il lavoro. Seleziona cartoni pH-neutri e tessuti stabili; verifica le specifiche del produttore.
- Saltare il controllo dell’ortogonalità. Un ricamo non squadro evidenzia linee storte. Allinea seguendo i fili e verifica su due assi con una squadra.
- Tendere troppo (o troppo poco). Eccesso di trazione deforma; poca trazione crea onde. Procedi a piccoli incrementi e distribuisci la forza in modo uniforme.
- Trascurare la pulizia in fase di chiusura. Polvere e fili intrappolati sono visibili per sempre. Lavora in ambiente pulito, usa panni antistatici e controlla in controluce.
- Scegliere vetri non filtranti. La luce accelera lo sbiadimento; opta per filtri UV adeguati e riduci l’illuminazione in esposizione.
- Esporre in ambienti ostili. Bagni, cucine o pareti esterne creano sbalzi termoigrometrici. Prediligi ambienti asciutti e stabili, lontani da radiatori e finestre.
Cura, esposizione e conservazione
La luce è il principale fattore di degrado: per materiali sensibili come fili tinti e tessuti, mantieni livelli di illuminamento bassi (circa 50 lux) e limita la quota di UV all’oggetto. Adotta una rotazione espositiva e preferisci pareti interne.
Controlla periodicamente viti e graffe, rimuovi la polvere con panni asciutti e valuta l’uso di igrometri nella stanza. Se noti condensa o ondulazioni, apri la cornice, aerala e ripristina la tensione con cautela.
Domande frequenti
Si può usare il ferro da stiro prima di incorniciare?
Solo a vapore leggero e tramite un panno di protezione, dal rovescio. Evita temperature alte e pressioni prolungate che potrebbero lucidare i fili o deformare la trama.
Meglio vetro o acrilico per un ricamo?
Entrambi vanno bene se filtranti UV. Il vetro è più resistente ai graffi; l’acrilico è leggero e infrangibile. Scegli in base a dimensioni, peso e luogo di esposizione.
Che cos’è il passepartout e quanto deve essere largo?
È una cornice interna in cartone che crea distanza visiva e fisica. Per ricami piccoli 4–6 cm funzionano bene; per lavori più grandi, valuta 6–10 cm e proporzioni armoniche.
Come evitare che il ricamo tocchi il vetro?
Usa passepartout o distanziatori lungo il perimetro e un supporto rigido. In questo modo mantieni uno spazio d’aria e previeni condensa e trasferimenti di colore.
Posso riaprire la cornice in futuro senza danni?
Sì, se hai usato fissaggi reversibili (cuciture, angoli a V) e nastri conservativi. Apri in ambiente pulito, ispeziona e richiudi con una nuova barriera antipolvere.
Qual è il modo corretto di pulire il vetro?
Smonta il retro, separa il vetro e puliscilo con panni non abrasivi e prodotti neutri. Evita spruzzi sul passepartout e asciuga i bordi prima del rimontaggio.
In breve, cosa conta
- Materiali privi di acidi e filtraggio UV proteggono il ricamo.
- Tensione uniforme e fissaggi reversibili evitano danni.
- Distanza stabile fra tessuto e vetro grazie a passepartout o distanziatori.
- Misure precise e allineamento su trama migliorano l’estetica.
- Esposizione controllata: luce bassa, ambienti asciutti e stabili.
Incorniciare un ricamo significa custodire tempo e abilità. Con materiali adatti, tecniche reversibili e controlli accurati, ottieni un risultato che dura e resta bello negli anni. Prenditi il tempo di misurare, allineare e pulire: pochi minuti in più evitano problemi difficili da correggere in seguito.
Se stai iniziando, prova prima su lavori di prova o su campioni; sperimenta con cornici e combinazioni di passepartout fino a trovare l’equilibrio visivo che preferisci. Con pratica e cura, l’attenzione ai dettagli renderà la tua incorniciatura precisa, protettiva e piacevole da ammirare.
