La cresima, chiamata anche Confermazione, è il sacramento che completa l’iniziazione cristiana, rafforzando la grazia battesimale con il dono dello Spirito Santo. Nelle parrocchie è un momento comunitario che unisce fede e tradizione, con segni come l’olio profumato detto crisma e l’imposizione delle mani. In questa guida scoprirai quando si celebra, chi può riceverla, come si svolge il rito e il ruolo di padrino e madrina.
Guida essenziale alla cresima: quando si celebra, chi può riceverla, cosa significa e come si svolge la liturgia. Focus su segni, preparazione, padrino o madrina e consigli pratici per vivere con consapevolezza questo passaggio di fede.
Quando si fa la cresima?
In Italia, la celebrazione avviene di norma tra i 12 e i 14 anni, dopo un cammino di catechesi; tuttavia il calendario dipende dalla diocesi e dalla parrocchia. Alcune comunità preferiscono il tempo pasquale, altre programmano più date lungo l’anno, in base alla visita pastorale del vescovo. Gli adulti non ancora confermati seguono un percorso dedicato e possono riceverla in qualunque periodo, spesso in cattedrale o nella propria parrocchia durante una Messa domenicale.
Se il numero dei candidati è alto, la celebrazione può essere suddivisa in più turni. Per evitare sovrapposizioni con esami e impegni familiari, molte parrocchie pubblicano in anticipo il calendario diocesano e le scadenze per iscrizioni e prove. In ogni caso, la data si concorda tenendo conto della disponibilità del ministro e della comunità, così che la festa sia vissuta con attenzione e serenità.
Chi può riceverla e con quali requisiti?
Può ricevere la cresima chi è battezzato e ha ricevuto un’adeguata preparazione mediante incontri di catechesi e vita comunitaria. È importante presentarsi in stato di grazia, perciò è consuetudine accostarsi alla Riconciliazione poco prima della celebrazione. La disciplina riguardo all’età e ai percorsi formativi può variare: il diritto della Chiesa fa riferimento all’“età della discrezione” come criterio generale, lasciando spazio alle indicazioni delle Conferenze Episcopali e dei vescovi diocesani. Le norme di massima sono presentate anche nel Codice di Diritto Canonico, che orienta le prassi locali.
Insieme al candidato è previsto un padrino o una madrina: persona credente, cresimata e praticante, capace di accompagnare nel cammino di fede. La libera scelta è essenziale: nessuno dovrebbe sentirsi costretto; al contrario, il sì del candidato nasce da un percorso consapevole, sostenuto dalla famiglia e dalla comunità.
Qual è il significato spirituale?
La cresima conferisce una particolare effusione dello Spirito Santo che rafforza la grazia battesimale e abilita a una vita cristiana più matura. I doni dello Spirito — sapienza, intelletto, consiglio, fortezza, scienza, pietà e timore di Dio — alimentano la testimonianza nella quotidianità:

nello studio, nel lavoro, nelle scelte di servizio. Il Catechismo della Chiesa Cattolica tratta estesamente questo sacramento e ne illustra scopo e segni nei nn. 1285–1321. Per molti, la cresima è come “mettere radici” nella comunità: si riceve una missione personale e si scopre che la fede è un dono da custodire e condividere.
Punti essenziali sulla cresima
Prima di entrare nei dettagli, ecco alcuni punti di orientamento utili a inquadrare il sacramento e la sua celebrazione nella vita della Chiesa.
- È uno dei sette sacramenti della Chiesa cattolica.
- Rafforza la grazia battesimale e dona i doni dello Spirito Santo.
- Normalmente è conferita dal vescovo, con delega a un presbitero se necessario.
- I segni principali sono imposizione delle mani e unzione con il crisma.
- Serve un padrino o una madrina idonei e consapevoli.
- La preparazione catechistica e la libertà della scelta sono indispensabili.
Come si svolge il rito, passo dopo passo
La celebrazione unisce parola, preghiera e segni visibili.

Il momento centrale è l’unzione con il crisma sulla fronte, accompagnata dalle parole rituali e dalla pace del vescovo.
Struttura della celebrazione
Di seguito una traccia tipica per orientarsi. I passaggi possono variare leggermente secondo diocesi e comunità.
- Accoglienza e saluto iniziale. La comunità riunita accoglie i cresimandi, spesso seduti in posti dedicati con i padrini accanto. Il celebrante introduce il senso della celebrazione e invita alla preghiera.
- Liturgia della Parola. Si proclamano le letture e il Vangelo, che illuminano il significato della Confermazione. L’omelia collega la Parola alla vita concreta, offrendo esempi e consegne per il cammino.
- Presentazione dei cresimandi e rinnovo delle promesse battesimali. I candidati vengono chiamati per nome e, insieme alla comunità, professano la fede. Questo momento richiama l’alleanza del Battesimo e la sua maturazione nella vita adulta.
- Imposizione delle mani e preghiera di epiclesi. Il vescovo prega sul gruppo perché lo Spirito Santo scenda a confermarne i doni. È un gesto antico, semplice e denso di significato ecclesiale.
- Unzione con il crisma. A uno a uno, i candidati si avvicinano con il padrino o la madrina; il vescovo segna la fronte con l’olio profumato, pronunciando la formula. Segue il gesto della pace, segno di comunione.
- Preghiera dei fedeli ed Eucaristia. La Messa prosegue con l’offertorio e la Comunione. I cresimati partecipano pienamente, ringraziando per la conferma ricevuta e chiedendo forza per la missione quotidiana.
- Consegne finali e congedo. Talvolta si affida un segno (ad esempio un Vangelo) come memoria dell’impegno. Il congedo invia i cresimati nel mondo, con la benedizione sulla comunità.
Simboli principali
Alcuni segni aiutano a comprendere meglio la grazia che si riceve.
- L’olio del crisma, profumato con balsamo, richiama consacrazione, salute e letizia: un odore buono che “dice” al mondo la bellezza del Vangelo.
- L’imposizione delle mani indica invocazione, trasmissione e protezione: un gesto sobrio che collega le generazioni nella stessa fede.
- Il segno della pace con il vescovo manifesta comunione e responsabilità condivisa nella Chiesa locale.
Padrino o madrina: criteri e ruolo
Il padrino o la madrina sono un testimone accanto al candidato: lo sostengono nella preparazione, partecipano al rito e rimangono punto di riferimento dopo. Non sono una formalità, ma una presenza che educa con l’esempio e la coerenza di vita.
- Requisiti essenziali: essere battezzati, cresimati, aver compiuto l’età richiesta e vivere la fede nella comunità. Le parrocchie offrono indicazioni concrete e modulistica.
- Prima della celebrazione: incontrarsi con il candidato, pregare insieme, partecipare a una prova della liturgia. Un piccolo gesto (una lettera o un Salmo) può essere significativo.
- Dopo la celebrazione: restare presenti come guida discreta, ricordando anniversari e momenti chiave. Un cammino condiviso aiuta a far maturare i doni ricevuti.
- In famiglia: il padrino dialoga con i genitori, collabora con catechisti e comunità, valorizza i talenti del cresimato.
- Stile personale: sobrietà, ascolto, incoraggiamento. Le parole contano, ma contano ancor più l’esempio e la fedeltà nel tempo.
Abbigliamento e ricordi
La celebrazione è una festa sobria: abiti curati ma semplici, adatti alla preghiera e alla foto con la comunità. È bello preparare una memoria del giorno — un segnalibro con una citazione, una foto con padrino o madrina — e condividere un momento di convivialità dopo la Messa.
Domande frequenti
A che età si fa la cresima?
Di norma in adolescenza, dopo un percorso di catechesi. Per gli adulti esistono cammini dedicati e si può riceverla in qualunque periodo, secondo le indicazioni diocesane.
Qual è la differenza tra cresima e comunione?
La comunione (Eucaristia) nutre la vita cristiana accogliendo il Corpo di Cristo; la cresima conferma e rafforza la grazia battesimale con il dono dello Spirito Santo.
È obbligatoria per sposarsi in chiesa?
La Chiesa raccomanda la cresima prima del matrimonio quando possibile. Le prassi pastorali possono differire: è bene informarsi per tempo in parrocchia.
Posso avere due padrini?
Di norma si sceglie un solo padrino o una sola madrina. In alcune comunità si ammette la presenza di entrambi: verifica le indicazioni parrocchiali.
Se il vescovo non può presiedere, la cresima è valida?
Sì. Un presbitero può essere delegato a conferire validamente la cresima, secondo le norme della Chiesa e le prassi diocesane.
Quanto dura la celebrazione?
Generalmente tra 60 e 90 minuti, in base al numero dei candidati, ai canti e ad eventuali consegne finali.
Punti chiave finali
- La cresima completa il Battesimo e rafforza la vita cristiana.
- I segni centrali sono imposizione delle mani e unzione con il crisma.
- Requisiti e preparazione variano per diocesi: informarsi in parrocchia.
- Il padrino o la madrina accompagnano nella fede, non sono formalità.
- Rito e logistica sono semplici se programmati con anticipo.
Vivere la cresima con consapevolezza significa prepararsi, pregare e scegliere con libertà. Informati in parrocchia su date, incontri e prassi locali; parla con il catechista, il padrino o la madrina e con il parroco per ogni dubbio. Una buona preparazione rende più fecondo il dono ricevuto e aiuta a continuare il cammino nella comunità.
Che tu sia cresimando, genitore o padrino, lasciati guidare dallo Spirito Santo nella vita di ogni giorno. Piccoli gesti — la Messa domenicale, un servizio in oratorio, la preghiera personale — possono custodire la grazia della Confermazione e farla fruttificare nel tempo.
