La parafrasi è la riscrittura di un testo per chiarirne il senso con parole nuove, senza alterarlo. Nella filosofia del linguaggio e nella pratica della scrittura, la parafrasi aiuta a sciogliere ambiguità, esplicitare impliciti e verificare la comprensione profonda.
Che si tratti di spiegare un concetto astratto o di rendere accessibile un passaggio tecnico in lingua italiana, parafrasare porta in primo piano l’idea centrale e riduce il rumore formale.
Cos’è, a cosa serve e come si fa la parafrasi: capisci l’idea, riscrivi con parole tue, confronta con l’originale e attribuisci le fonti. Con esempi, differenze rispetto a riassunto e citazione e suggerimenti pratici per un uso chiaro e fedele.
Che cos’è la parafrasi in filosofia?
La parafrasi, in senso ampio, è dire “la stessa cosa” con altre parole. Nella riflessione filosofica serve a testare il significato di un enunciato, separandolo dalla sua forma e dal lessico contingente.
È uno strumento di chiarimento: se riesci a riformulare un’idea senza contraddirla, probabilmente l’hai capita. In didattica italiana, la parafrasi rende leggibili testi densi e facilita il confronto tra interpretazioni.
Riformulazione di un testo o di un passaggio per chiarirne il significato senza alterarlo.
Perché i filosofi usano la parafrasi?
Per il chiarimento concettuale e la riduzione dell’ambiguità. Scomporre un enunciato e riscriverlo aiuta a vedere presupposti, implicature e conseguenze. È anche una prova di equivalenza: se due formulazioni si parafrasano a vicenda, con ogni probabilità esprimono lo stesso contenuto.
Come si fa una parafrasi efficace?
Per parafrasare bene, leggi con attenzione e allontanati dal testo. Non limitarti a sostituire sinonimi: punta al nocciolo concettuale, ricostruisci relazioni e nessi, poi riscrivi con frasi tue, più semplici e lineari.
Nella parafrasi in ambito accademico è essenziale attribuire correttamente: se l’idea proviene da una fonte, indicala, anche quando non citi parola per parola. La parafrasi mostra comprensione, non elimina la responsabilità di attribuzione.
Tecnica del “chiudi il libro”
Leggi, chiudi il testo e spiega l’idea a memoria con parole tue. Poi riapri e confronta: elimina calchi, aggiungi ciò che hai saltato e affina la precisione. Questo riduce il rischio di plagio accademico mantenendo la fedeltà al contenuto.
Passi essenziali della parafrasi
- Leggi per capire davvero il testo, senza ancora riscrivere.
- Isola l’idea principale e le relazioni tra concetti.
- Chiudi il libro e riformula a memoria con parole tue.
- Confronta con l’originale per evitare calchi e omissioni.
- Cita la fonte quando l’idea non è tua.
- Rileggi ad alta voce e verifica la chiarezza.
Parafrasi, riassunto e citazione
Sembrano simili, ma hanno scopi diversi. “Parafrasi e riassunto” differiscono per estensione e funzione: la prima conserva il contenuto a pari livello di dettaglio; il secondo comprime solo quanto è essenziale. La citazione riproduce fedelmente le parole altrui.
- Parafrasi: riformulazione di un passaggio mantenendo senso e dettaglio, con lessico e struttura nuovi.
- Riassunto: condensazione selettiva; sacrifica esempi ed elementi marginali a favore dell’idea centrale.
- Citazione diretta: parole identiche tra virgolette, con riferimenti formali (autore, anno, pagina) quando necessario.
- Traduzione vs parafrasi: la traduzione cambia lingua; la parafrasi resta nella stessa lingua (qui, italiana) per chiarire il contenuto.
Quando scegliere l’una o l’altra?
Preferisci la parafrasi quando la fedeltà del senso conta più delle parole esatte e vuoi sciogliere complessità. Scegli il riassunto quando serve brevità. Usa la citazione se la formulazione originale ha valore insostituibile (definizione, stile, o prova testuale).
Esempi in italiano, spagnolo e francese
Gli esempi mostrano come trasformare frasi dense in versioni chiare, mantenendo il significato. Il focus è sull’italiano, con cenni comparativi: molte strategie funzionano in lingue romanze come spagnolo e francese perché condividono strutture sintattiche simili.
- Semplificazione di una definizione. Originale: “La giustizia distributiva regola l’allocazione dei beni scarsi secondo criteri di merito o bisogno.” Parafrasi: “La giustizia distributiva stabilisce come dividere risorse limitate in base a merito o necessità.” Si riduce il gergo e si esplicitano i criteri.
- Esplicitazione di impliciti. Originale: “Il linguaggio crea mondi.” Parafrasi: “Il modo in cui parliamo influisce su come comprendiamo la realtà.” La parafrasi rende chiara l’asserzione implicita sul rapporto tra parole e concetti.
- Cambio di struttura senza cambiare senso. Originale: “Se la premessa è falsa, la conclusione potrebbe comunque essere vera.” Parafrasi: “Anche partendo da una premessa falsa, la conclusione può risultare vera.” Si mantiene la logica, variando l’ordine e il ritmo.
- Dal figurato al letterale. Originale: “Ha messo sotto la lente il problema.” Parafrasi: “Ha esaminato con attenzione il problema.” In contesti formali, sostituire la metafora con una espressione letterale aumenta la chiarezza.
- Neutralizzare il gergo tecnico. Originale: “L’ipotesi è confutabile in senso popperiano.” Parafrasi: “L’ipotesi può essere smentita con prove contrarie.” L’italiano resta centrale, ma la strategia è simile in spagnolo e francese quando si semplifica il lessico specialistico.
- Chiarezza tra lingue affini. Un proverbio reso in italiano può cambiare forma pur mantenendo il senso (come spesso avviene per spagnolo e francese). La parafrasi cerca l’idea comune e la riformula con costruzioni naturali per il lettore.
Domande frequenti
La parafrasi è la stessa cosa del riassunto?
No. La parafrasi riformula mantenendo livello di dettaglio e significato; il riassunto comprime selezionando solo gli elementi essenziali. La scelta dipende dallo scopo e dal pubblico.
Come evito il plagio mentre parafraso?
Capisci davvero il testo, riscrivi senza calchi, confronta con l’originale e attribuisci la fonte quando l’idea non è tua. Anche la parafrasi, se non attribuita, può risultare scorretta.
La parafrasi è una traduzione?
No. La traduzione cambia lingua; la parafrasi resta nella stessa lingua e riformula per chiarire. In alcuni contesti si usano entrambe: prima si traduce, poi si parafrasa per rendere il testo più chiaro.
Quanto può essere lunga una parafrasi?
Di solito ha lunghezza simile all’originale, perché conserva il dettaglio. Se lo scopo è ridurre, non stai parafrasando ma riassumendo. La decisione va tarata sull’obiettivo comunicativo.
Posso parafrasare testi poetici?
Sì, ma con cautela: la poesia concentra significati e scelte formali. La parafrasi deve chiarire il senso, non sostituire il valore estetico. Indica sempre quando stai parafrasando.
Quali strumenti aiutano la parafrasi?
Dizionari dei sinonimi, glossari disciplinari, schemi logici e lettura ad alta voce. Gli strumenti non sostituiscono la comprensione: prima cogli l’idea, poi riformula con parole tue.
Punti chiave e prossimi passi
- La parafrasi riformula senza tradire il senso.
- Capisci, riscrivi, confronta, attribuisci.
- In ambito accademico cita sempre le idee altrui.
- Evita calchi: cambia struttura e lessico.
- Esercitati con esempi e revisione ad alta voce.
Usata bene, la parafrasi è un ponte tra comprensione e comunicazione: fa emergere l’idea, riduce l’opacità e rende condivisibile un pensiero. Parti dai passi essenziali, allenati con brevi passaggi e confronta sistematicamente la tua riformulazione con l’originale.
Per fare pratica, scegli un paragrafo di un testo che stai studiando e prova la tecnica del “chiudi il libro”. Poi verifica con un compagno o una compagna se il senso è rimasto intatto. Con esercizio costante, parafrasare diventerà una competenza naturale e affidabile.
