Il colostro è il primo latte, una secrezione densa e giallognola che le mammelle producono tra fine gravidanza e i primi giorni dopo il parto. È un liquido concentrato, ricco di anticorpi e fattori protettivi che preparano l'intestino del neonato. Pochi millilitri alla volta, ma con alto valore biologico: per questo viene spesso chiamato anche primo latte.
Cos'è, quando compare, quanto dura e a cosa serve il colostro: primo latte denso e giallognolo, ricco di anticorpi, prodotto in piccole quantità. Protegge l'intestino del neonato e accompagna la transizione verso il latte successivo.
Quando compare il colostro?
Può essere presente già in gravidanza e, di solito, appare nelle prime ore dopo la nascita, quando l'utero e gli ormoni avviano la montata lattea. La secrezione iniziale è spesso più facile da esprimere a gocce, perché è molto concentrata.
Quanto dura il colostro?
Per la maggior parte delle persone, il periodo di colostro dura tra 2–5 giorni, prima di lasciare spazio al cosiddetto latte di transizione. La tempistica può variare in base a fattori individuali e al decorso del post-partum. Piccole fluttuazioni sono considerate parte della fisiologia e non indicano di per sé un problema.
Fatti essenziali sul colostro
- Il colostro è il primo latte, denso e giallognolo.
- Compare in gravidanza e nei primi giorni dopo il parto.
- È un liquido ricco di anticorpi e fattori protettivi.
- Le mammelle lo producono in piccole quantità ma concentrate.
- Di solito dura 2–5 giorni prima del latte di transizione.
- Supporta intestino e microbiota del neonato nelle prime ore.
Da cosa è composto?
Il colostro è diverso dal latte maturo: ha più proteine e meno grassi e lattosio.

È naturalmente viscoso e spesso appare dorato per l'elevata presenza di carotenoidi, come la vitamina A.
La sua componente più nota è la immunoglobulina A (IgA), un'anticorpo che riveste le mucose del neonato. Sono presenti anche altre immunoglobuline (IgG, IgM), fattori di crescita, enzimi, oligosaccaridi e cellule immunitarie. Questa miscela crea una prima linea di difesa e favorisce l'equilibrio del microbiota intestinale.
Il colostro è il primo latte, ricco di fattori protettivi e anticorpi, prodotto nei primi giorni dopo il parto.
Quali funzioni svolge?
Le funzioni del colostro sono molteplici e si intrecciano: protezione immunitaria, sostegno digestivo, avvio del microbiota, idratazione mirata. Inoltre, aiuta l'espulsione del meconio, la prima emissione intestinale del neonato.
- Barriera immunitaria: le IgA formano un film protettivo su bocca e intestino. Questa barriera ostacola l'adesione dei patogeni e limita l'infiammazione locale.
- Avvio del microbiota: oligosaccaridi e componenti bioattive nutrono selettivamente batteri utili. Un ecosistema iniziale equilibrato favorisce una migliore tolleranza alimentare.
- Sostegno digestivo delicato: la densità di proteine e l'assetto degli enzimi rendono il colostro altamente digeribile. Le piccole quantità sono allineate alla capacità gastrica del neonato.
- Vitamina A e carotenoidi: contribuiscono alla salute visiva e delle mucose. Il tono giallognolo è un indicatore di questa ricchezza naturale.
- Eliminazione del meconio: la presenza di determinate componenti favorisce il transito intestinale. Questo aiuta l'organismo del neonato a smaltire i primi residui.
- Idratazione su misura: volumi ridotti e concentrati rispondono ai bisogni delle prime ore. Questo aiuta a mantenere una omeostasi equilibrata.
- Sviluppo dell'intestino: i fattori di crescita supportano la maturazione della mucosa. Ciò contribuisce alla formazione di una barriera intestinale efficiente.
Come avviene la transizione?

La transizione dal colostro al latte maturo non è un interruttore ma un percorso. Dopo i primi giorni, la composizione cambia gradualmente: aumenta il volume, si modificano proteine e zuccheri, e il colore diventa più chiaro.
In mezzo c'è il latte di transizione, una fase ponte in cui si mantengono molte qualità protettive mentre si adatta l'apporto energetico. Nel giro di alcune settimane, il profilo si stabilizza in un latte maturo capace di sostenere la crescita nel lungo periodo.
Domande frequenti
Che colore ha il colostro?
Spazia dal giallo oro all'ambra e può apparire più denso del latte successivo. La varietà cromatica rientra nella normalità e dipende dalla presenza di carotenoidi.
Il colostro basta al neonato?
Le piccole quantità sono fisiologiche e concentrate. La frequenza delle poppate nelle prime ore è parte dell'adattamento. Per esigenze specifiche o dubbi personali, è opportuno confrontarsi con un professionista sanitario.
Quanto dura il colostro?
Di solito tra 2 e 5 giorni, con variazioni individuali. Segue una fase di latte di transizione, prima dell'assetto più stabile del latte maturo. La tempistica può differire da persona a persona.
Colostro e latte di transizione sono diversi?
Sì. Il colostro è più denso, proteico e ricco di anticorpi; il latte di transizione aumenta di volume e modifica il profilo di grassi e zuccheri, avvicinandosi gradualmente al latte maturo.
Si può tirare il colostro?
In alcuni contesti il colostro può essere raccolto. È importante rispettare buone pratiche igieniche e di conservazione. Per procedure e valutazioni individuali, chiedere indicazioni al personale sanitario di riferimento.
Le persone che non allattano producono colostro?
La produzione di colostro avviene tipicamente in gravidanza e nelle prime giornate dopo il parto. Piccole perdite possono comparire anche prima della nascita. Le esperienze individuali possono variare.
Punti chiave finali
- Il colostro è il primo latte, ricco e concentrato.
- Compare tra fine gravidanza e prime ore dopo il parto.
- Dura in genere 2–5 giorni, poi arriva il latte di transizione.
- Contiene IgA e fattori che proteggono intestino e microbiota.
- Quantità ridotte sono normali; per dubbi rivolgersi a professionisti.
Conoscere il colostro significa riconoscere un passaggio naturale, breve ma significativo. Il suo profilo concentrato, con anticorpi e sostanze bioattive, accompagna l'adattamento del neonato al mondo esterno. Per chiarimenti personali o situazioni particolari, un dialogo con professionisti qualificati può offrire spiegazioni su misura e rassicurazioni affidabili.
Ogni percorso è diverso. Osservare i segnali, tenere conto del proprio contesto e cercare informazioni di qualità aiuta a muoversi con maggiore consapevolezza. Il quadro generale descritto qui è informativo e non sostituisce un parere clinico: quando servono decisioni individuali, la scelta più saggia è chiedere supporto a chi segue il percorso di nascita.