La giusta asciugatura dei capelli ricci fa la differenza tra spirali elastiche e crespo. Con il diffusore, i beccucci e un tocco di pazienza, puoi controllare forma e volume senza stressare il capello. In questa guida impari tecniche semplici, errori da evitare e come adattare il phon al tuo tipo di riccio.
Punta su calore basso, flusso d’aria controllato e movimenti delicati. Prepara i ricci con prodotti leggeri, asciuga a sezioni con diffusore e tocca il meno possibile. Ferma all’80% e chiudi con aria fredda: definizione, elasticità e meno crespo in modo costante e ripetibile.
Quale diffusore scegliere e perché?
Un buon diffusore distribuisce l’aria, sostiene i ricci e limita il crespo; i beccucci concentratori servono invece a indirizzare il flusso, utile vicino alle radici o per rifiniture. Se il tuo phon non ha accessori, un diffusore universale è una soluzione pratica e immediata.
Come asciugare senza gonfiare i ricci?
Per evitare l’effetto “nuvola”, lavora con bassa temperatura e flusso moderato, mantenendo il phon in movimento e a distanza costante. Se possibile, chiudi con aria fredda per fissare la forma e lucidare. Queste indicazioni sono consigliate anche dalle principali associazioni dermatologiche.
Inclina la testa di lato o in giù per favorire un volume controllato, appoggia le ciocche nella coppa del diffusore e “accompagna” il riccio senza schiacciarlo. Alterna pause a brevi passaggi per dare tempo ai ricci di stabilizzarsi tra un ciclo e l’altro.
Se noti frizz mentre asciughi, allontana il phon, riduci la potenza e riparti con passaggi brevi. Quando il capello è all’80% asciutto, fermati: l’ultimo 20% arriva da solo e preserva la forma naturale.
Routine e prodotti che funzionano
Dopo il risciacquo tampona con un asciugamano in microfibra o una maglietta di cotone, senza strofinare. Applica un leave-in leggero, poi un gel o una crema definente; prima del phon, spruzza un termoprotettore in spray per schermare il calore. Inizia dalle sezioni posteriori e procedi verso la fronte.
Preparazione dopo lo shampoo
Districa a capelli molto bagnati partendo dalle punte, usando un pettine a denti larghi. Se i ricci tendono ad aprirsi, “scruncha” delicatamente per riportare compattezza e disegna la riga prima di iniziare l’asciugatura, così non dovrai toccare troppo i capelli dopo.
Prodotti chiave
- Leave-in idratante: offre scorrevolezza e aiuta a distribuire gli altri prodotti in modo uniforme.
- Gel o crema definente: scegli la texture in base alla densità del capello e alla tenuta desiderata.
- Oli leggeri: solo poche gocce, a fine asciugatura, per lucidare senza appesantire.
- Spray anticrespo: utile nei giorni umidi per schermare l’umidità ambientale e mantenere la forma.
Passi chiave rapidi
- Tampona con microfibra, non strofinare.
- Applica leave-in e definisci a sezioni.
- Usa il diffusore a bassa temperatura e flusso.
- Inclina la testa in giù per volume controllato.
- Alterna scrunch e pause, tocca poco i ricci.
- Ferma all’80% e chiudi con aria fredda.
Tecniche, errori e soluzioni
Prima di iniziare, decidi l’approccio: asciugatura a testa in giù per più radici, o laterale per un risultato più piatto e ordinato. Se i ricci tendono ad aprirsi, prova il plopping con microfibra per 10–15 minuti, poi passa al diffusore senza cambiare la posizione dei ricci.
- Non strofinare l’asciugamano. Lo sfregamento apre le cuticole e crea crespo. Tampona con delicatezza: è un gesto semplice che migliora subito definizione e lucentezza.
- Evita di toccare i ricci mentre si formano. Ogni contatto disturba i “clumps”, i gruppetti di ricci. Usa clip alle radici per root-lifting mentre asciughi, così toccherai meno le lunghezze.
- Lavora a sezioni. Suddividi in 4–6 parti per uniformità. Finisci una sezione prima di passare alla successiva: riduci i rientri e i punti “caldi” sempre nella stessa area.
- Posiziona bene il diffusore. Avvicina la coppa alle punte, raccogli i ricci e solleva gradualmente fino a metà lunghezza. Evita il getto diretto sulle ciocche: flusso diffuso batte flusso concentrato.
- Alterna passaggi e pause. 20–30 secondi di diffusore, poi fermati: lasci il riccio “memorizzare” la curva. Ripeti finché la sezione è quasi asciutta, senza forzare l’ultimo tratto.
- Gestisci l’angolazione. Per volume naturale, asciuga con testa in giù o di lato; per controllo, mantieni la testa neutra. Ricorda: angolo costante = radici coerenti.
- Chiudi con aria fredda. Un getto finale aiuta a compattare le cuticole, valorizza il riflesso e mantiene la forma più a lungo, soprattutto nelle giornate umide.
- Rifinisci con delicatezza. Rompi il “cast” del gel con mani pulite o una goccia d’olio tra i palmi. Poche pressioni, niente pettini: meno contatto, più brillantezza.
Se i ricci risultano ancora gonfi, controlla quantità di prodotto, distanza del phon e tempo su ciascuna sezione. Anche le associazioni dermatologiche ricordano di tamponare con microfibra e limitare l’esposizione al calore diretto, privilegiando passaggi brevi e omogenei.
Domande frequenti
Quanto tempo dura l’asciugatura dei capelli ricci?
Dipende da densità, lunghezza, porosità e potenza del phon. In media 20–40 minuti con diffusore e passaggi a sezioni. Fermarsi all’80% accelera i tempi e riduce il rischio di crespo.
È meglio asciugare all’aria o con diffusore?
All’aria libera il rischio di crespo aumenta se tocchi i ricci mentre asciugano. Il diffusore, a bassa temperatura, ti dà più controllo su volume e definizione con meno manipolazioni.
Il termoprotettore è indispensabile?
È fortemente consigliato: crea una barriera tra calore e fibra. Scegli formule leggere se i ricci si appesantiscono facilmente; applicalo da metà lunghezza alle punte, prima del diffusore.
Come usare i beccucci del phon sui ricci?
Il diffusore serve per la massa dei ricci. Il beccuccio concentratore aiuta vicino alle radici o per rifinire i baby hair: usa potenza bassa e movimenti rapidi per non spostare i ricci formati.
Perché i ricci si gonfiano dopo l’asciugatura?
Di solito per eccesso di calore o contatto, prodotti non equilibrati o umidità ambientale. Riduci la temperatura, tocca meno i capelli durante l’asciugatura e sigilla con aria fredda o un siero leggero.
Posso dormire con i capelli bagnati?
Meglio di no: aumenta il rischio di deformare i ricci e irritare il cuoio capelluto. Se proprio devi, asciuga almeno all’80% e usa una federa in raso o seta per ridurre l’attrito.
In sintesi operativa
- Diffusore giusto e beccucci corretti cambiano il risultato.
- Calore basso, flusso controllato e pazienza evitano il crespo.
- Routine leggera: idrata, definisci, poi sigilla.
- Tecniche coerenti battono la fortuna: sezioni, angoli, tempi.
- Ferma all’80% e rifinisci con aria fredda.
Per risultati affidabili, mantieni un approccio costante: stessi prodotti, stessi tempi, stesse angolazioni. Un diario dei lavaggi e dei metodi ti aiuta a capire cosa funziona davvero. Se i ricci cambiano stagione dopo stagione, ricalibra calore, quantità di prodotto e durata dei passaggi in modo graduale.
Infine, cura la fibra anche nei giorni “no heat”: impacchi leggeri, protezione notturna e gesti delicati. Il phon è un alleato se usato con criterio: meno calore, più controllo, risultati ripetibili. Se hai dubbi sulla tua routine, confrontati con un professionista per un check personalizzato.
