Il bollito è un grande classico delle tavole italiane: carne tenera, brodo profumato e salse vivaci. Con pochi accorgimenti di cottura lenta e scelta dei tagli, il bollito misto diventa memorabile. In questa guida trovi tempi, tagli ideali e abbinamenti per un risultato costante, dal lesso tradizionale alle versioni regionali.
Vuoi un bollito morbido e saporito? Scegli tagli ricchi di collagene, immergili in brodo caldo, mantieni una sobbollitura costante, sala e profuma a metà cottura. Servi dopo un breve riposo con salse classiche e contorni caldi.
Quali tagli scegliere per il bollito?
Per un risultato tenero e succoso conta soprattutto il taglio e il suo tessuto connettivo. Tra i tagli di manzo per bollito spiccano cappello del prete, reale, punta di petto e biancostato.

Tagli di manzo consigliati
- Cappello del prete: molto saporito grazie alle venature di collagene. In cottura diventa morbido, con fette compatte e facili da porzionare.
- Reale/Collo: ideale per lunghe cotture. Dona corpo al brodo e offre una carne succosa e piacevole da affettare.
- Punta di petto: leggermente più grassa, regala grande sapore. Perfetta se ami un risultato ricco e succulento.
- Biancostato: parte intercostale ricca di connettivo; scioglie bene il collagene, risultando tenera e molto gustosa.
- Lingua di manzo: per il tocco tradizionale; richiede cottura dedicata e affettatura sottile per valorizzare consistenza e gusto.
Vitello, manzo o misto?
Il manzo ha sapore più deciso e texture sostenuta; il vitello è delicato e tenero. Se ami varietà di tagli e consistenze, il bollito misto è la scelta più golosa: puoi combinare parti magre e grasse per bilanciare succosità e sapore.
Quanto tempo cuoce il bollito?
La regola d’oro è sobbollire a lungo e in modo costante, mai ebollizione violenta. Inizia con brodo caldo e mantiene il calore stabile: così il collagene si scioglie gradualmente e la carne rimane umida. I tempi dipendono da taglio, peso e altezza del liquido.
Tempi orientativi
- Manzo (cappello del prete, biancostato): in genere 2–3 ore a sobbollire. Verifica infilzando con una forchetta: deve entrare senza resistenza e uscire pulita.
- Lingua di manzo: 90–120 minuti, poi spellatura quando tiepida. Affetta sottile per ottenere fette delicate e uniformi.
- Cotechino o similari (se presenti): 1,5–2 ore, seguendo le indicazioni del produttore. Immergi in acqua calda, cuoci dolcemente e lascia riposare.
- Vitello: tende a cuocere un po’ prima del manzo. Controlla spesso: la tenerezza è il segnale migliore, più delle cifre.
Passi essenziali
- Scegli tagli ricchi di tessuto connettivo per sapore e morbidezza.
- Porta il brodo a sobbollire, poi immergi la carne quando l’acqua freme.
- Mantieni una bollitura dolce, schiumando le impurità per un brodo limpido.
- Aggiungi verdure, sale e aromi a metà cottura per equilibrio.
- Cuoci finché la forchetta entra morbida, poi lascia riposare 10–15 minuti.
- Servi caldo con salse e contorni che esaltino la carne.
Come si prepara un brodo limpido?
Il segreto è una cottura dolce e costante. All’inizio può formarsi schiuma: basta schiumare con una schiumarola per rimuovere le impurità, ottenendo un brodo chiaro e profumato.
Sale e aromi
Carota, sedano, cipolla e qualche grano di pepe bastano per un profilo aromatico equilibrato. Sala preferibilmente a metà cottura: così eviti una sapidità eccessiva quando il liquido si riduce.
Pentola a pressione
È un’alleata se hai poco tempo: riduce i tempi, ma richiede attenzione al liquido (mai troppo poco) e a un naturale rilascio di pressione per non “stressare” le fibre.
Quali salse e contorni abbinare?
In molte zone, soprattutto a Verona, il lesso e pearà è l’abbinamento simbolo: carne calda, salsa di pane e pepe, e brodo fumante. Anche mostarda, cren e giardiniera danno vivacità senza coprire il gusto.
Tra i condimenti più amati spicca la salsa verde, fresca e aromatica, perfetta per pulire il palato senza coprire il gusto della carne.

Scegli contorni caldi e semplici per valorizzare la morbidezza della carne.
- Salsa verde: prezzemolo, capperi, acciuga e mollica bagnata. È vibrante e acidula; accompagna bene tagli più grassi, regalando freschezza e profondità.
- Pearà veronese: pane tostato, midollo, brodo e pepe nero. Cremosa e avvolgente, è perfetta con manzo tenero; un grande classico dell’Italia del Nord.
- Mostarda di frutta: piccantezza gentile e dolcezza equilibrata. Contrasta la parte grassa del bollito con note aromatiche e una consistenza piacevolmente masticabile.
- Cren (rafano): intensa e pungente, pulisce il palato. Da dosare con misura per non dominare il piatto, ottimo su lingua e tagli succosi.
- Bagnetto rosso: pomodoro, peperone, aceto ed erbe. Più rustico e saporito della salsa verde, mette d’accordo la tavola con una nota leggermente agrodolce.
- Maionese al limone: setosa e profumata. Aggiunge rotondità nei tagli magri, senza eccessi; una punta di scorza la rende elegante.
- Giardiniera fatta in casa: croccante, acida e colorata. Aggiunge consistenze e vivacità, aiutando a “ripulire” il morso tra una fetta e l’altra.
- Contorni caldi: patate lesse, purè, carote glassate e bietole saltate. La loro semplicità esalta il piatto, mantenendo equilibrio tra dolcezza, sapidità e grasso.
Errori comuni da evitare
Piccoli dettagli fanno la differenza tra un bollito discreto e uno memorabile. Evitarli aiuta a ottenere carne tenera, brodo limpido e sapori netti.
- Far bollire troppo forte: agita le fibre e intorbidisce il brodo. Meglio una fiamma bassa e costante.
- Aggiungere tutto il sale all’inizio: rischi un risultato salato quando il liquido si riduce. Meglio salare a metà cottura.
- Tagliare subito dopo la cottura: i succhi fuoriescono. Fai riposare coperto 10–15 minuti per stabilizzare i liquidi.
- Dimenticare di schiumare: il brodo risulta torbido e meno elegante. Bastano pochi gesti all’inizio per un risultato chiaro.
- Usare poca acqua: la carne potrebbe non essere coperta e cuocere in modo irregolare. Tieni il livello sopra i tagli e integra se necessario.
- Tagliare a caldo: fette irregolari e sfilacciate. Affetta quando è caldo ma non bollente, usando un coltello ben affilato.
Domande frequenti
Quanta acqua serve per un buon bollito?
Abbonda: la carne dovrebbe essere coperta di due-tre dita. Un volume generoso stabilizza la temperatura, aiuta la sobbollitura e garantisce una quantità di brodo utile per servizio e conservazione.
Quando salare: all’inizio o alla fine?
Meglio a metà cottura. All’inizio, con la riduzione, rischi eccesso di sale; troppo tardi, il condimento non penetra. A metà ottieni sapidità equilibrata senza asciugare la carne.
Pentola normale o pentola a pressione?
Entrambe funzionano. La pentola tradizionale dà controllo fine sulla sobbollitura; la pressione riduce i tempi. In ogni caso, mantieni liquido sufficiente e rilascio dolce del calore prima del taglio.
Si può preparare il bollito in anticipo?
Sì. Raffredda la carne nel suo brodo, conserva in frigorifero e riscalda dolcemente nel liquido prima di servire. Il riposo migliora taglio e succosità, senza perdere profumo.
Qual è la differenza tra bollito e lesso?
Nell’uso comune sono quasi sinonimi. In molte cucine, però, “lesso” indica l’attenzione al brodo; “bollito” mette al centro la carne di servizio e i suoi abbinamenti.
Come riutilizzare il brodo avanzato?
Filtra e sgrassalo da freddo; usa per risotti, zuppe, tortellini in brodo o per bagnare arrosti. In frigorifero resiste pochi giorni; altrimenti porziona e congela.
Punti da ricordare
- Tagli ricchi di collagene danno carne tenera e saporita.
- Immergi la carne in brodo caldo e mantieni sobbollitura costante.
- Sala, profuma e aggiungi verdure a metà cottura.
- Riposo 10–15 minuti prima del taglio migliora succosità.
- Servi con salse e contorni caldi, senza coprire il gusto.
Con pochi ingredienti e un fuoco gentile, il bollito diventa una celebrazione della cucina domestica. Scegli i tagli giusti, cura il brodo e affetta con pazienza: consistenze morbide e sapori puliti ripagano ogni minuto. Se vuoi variare, gioca con salse e contorni stagionali per un equilibrio sempre nuovo.
La prossima volta che organizzi un pranzo in famiglia, prova una selezione di tagli diversi e servi con due salse: una fresca e una cremosa. Il contrasto valorizzerà la carne e renderà il servizio più dinamico, senza complicare la preparazione. Buon lavoro ai fornelli!
