Vuoi portare a tavola il sapore della costa mediterranea? Questa guida ti accompagna nella preparazione della paella, il classico piatto spagnolo di riso in padella. Con tecniche mirate, brodo profumato e una cottura attenta, otterrai chicchi sgranati e la crosticina finale, il socarrat, senza stress.
Ingredienti chiave, riso adatto, proporzioni del brodo e gestione del calore: ecco come ottenere chicchi sodi, un fondo ricco e il socarrat. Segui i passaggi essenziali, non mescolare e lascia riposare. Prova le varianti valenciana, di mare o mista con sostituzioni semplici.
Quale riso usare per la paella?
Il riso giusto è la base del risultato. Scegli varietà a chicco medio che assorbono molto liquido mantenendo la forma. In Spagna si usano risi locali come riso Bomba o altre varietà tradizionali; in Italia puoi orientarti su chicchi simili, evitando quelli troppo ricchi di amido pensati per risotti molto cremosi.
Un buon riso per paella deve “bere” il brodo e rimanere sodo. Se usi risi italiani, prediligi tipologie meno collosissime e fai una prova con piccole quantità per calibrare tempi e liquidi. Meglio una padella larga che favorisca evaporazione e cottura uniforme, così ogni chicco cuoce allo stesso modo.
Quanto brodo serve e come si prepara?
Le proporzioni sono indicative, perché dipendono da padella, intensità della fiamma e varietà del riso. Come riferimento pratico, considera un rapporto brodo/riso 3:1 per risi molto assorbenti e attorno a 2,5:1 per altri risi a chicco medio. Mantieni sempre il brodo ben caldo per non fermare la cottura quando lo versi.
Il brodo dà carattere: di carne per la valenciana, di pesce per la versione di mare, vegetale se vuoi una base più neutra. Insaporiscilo con zafferano (infuso in poco brodo caldo), alloro, aglio o scorza di limone, dosando con equilibrio per non coprire il sapore del riso.
Attrezzatura e calore
La paellera è la padella perfetta:

larga, poco profonda e pensata per distribuire il calore in modo uniforme. Se non l’hai, usa una padella ampia e dal fondo spesso; l’obiettivo è massimizzare la superficie, non l’altezza.
La gestione della fiamma è decisiva: parti con fiamma viva per creare la base di sapore, poi scendi a calore medio per la cottura del riso. Su gas regola l’anello o ruota la padella per uniformare; su piastra o induzione, controlla che l’area calda copra bene il fondo. Evita wok o casseruole strette e alte: ostacolano evaporazione e uniformità.
Passaggi essenziali della paella
Questi punti riassumono la logica della cottura. Rileggili prima di iniziare: ti aiuteranno a mantenere il controllo nelle fasi chiave.
- Tosta leggermente il riso nella paellera con il soffritto.
- Aggiungi il brodo caldo in una sola volta, senza mescolare.
- Distribuisci uniformemente gli ingredienti sopra il riso.
- Cuoci a fuoco vivo poi medio, finché il liquido si assorbe.
- Crea il socarrat con un breve colpo di fiamma.
- Lascia riposare coperta per 5 minuti prima di servire.
Procedura dettagliata passo passo
La paella si costruisce a strati di sapore: base, riso, liquidi, cottura, riposo. Segui la sequenza senza fretta e tieni accanto un timer.
Ricorda: non si mescola il riso dopo l’aggiunta del brodo.

È così che si ottiene superficie uniforme e, alla fine, il caratteristico socarrat senza rompere i chicchi.
- Prepara il brodo. Scalda il brodo scelto (carne, pesce o vegetale) e mantienilo sobbollente. Aggiungi zafferano sciolto in poco brodo caldo per colorare e profumare, senza esagerare.
- Fai il soffritto. Nella paellera scalda olio extravergine, poi rosola dolcemente cipolla e, se gradisci, un trito di aglio. Aggiungi paprika dolce (pimentón) e un cucchiaio di pomodoro grattugiato per una base fragrante.
- Rosola proteine e verdure. Per la valenciana, pollo e coniglio a tocchetti con fagiolini piatti; per la versione di mare, anelli di calamaro e scampi. Rosola finché prendono colore, quindi distribuiscili sui bordi della padella.
- Tosta il riso. Versa il riso in centro e mescola per 1–2 minuti con il fondo di cottura, per “impermeabilizzare” i chicchi. Devono brillare nell’olio e profumare, senza scurirsi.
- Aggiungi il brodo in una sola volta, caldo e saporito. Distribuisci con movimenti della padella, non con il cucchiaio. Allinea ingredienti e riso in uno strato il più uniforme possibile.
- Gestisci il calore. 8–10 minuti a fuoco vivace per favorire evaporazione e fissare i chicchi, poi 6–8 minuti a fuoco medio perché assorbano. Ascolta il sibilo: indica che l’acqua si sta esaurendo.
- Forma il socarrat. Quando il liquido è quasi assorbito, alza il fuoco per 30–60 secondi: sul fondo si formerà una crosticina dorata e fragrante. Fermati appena senti un leggero crepitio.
- Riposo e servizio. Spegni, copri con un canovaccio per 5 minuti: il vapore distribuisce l’umidità residua. Servi direttamente in padella, con spicchi di limone a parte.
Varianti regionali e sostituzioni
La paella valenciana tradizionale unisce riso, pollo, coniglio, fagiolini piatti e talvolta garrofó (fagiolo piatto bianco). È riconoscibile per il profilo rustico e l’uso sapiente del rosmarino. La paella di mare privilegia crostacei e molluschi; la “mixta” combina elementi di entrambe.
Se non trovi ingredienti specifici, cerca analogie: fagiolini verdi al posto dei piattoni, vongole al posto di telline, brodo di pesce leggero anziché molto sapido. Valorizza gli aromi con limone e paprika, evitando di inserire troppi elementi: una paella “pulita” è più elegante e facile da gestire.
Ingredienti indispensabili
- Riso a chicco medio capace di assorbire liquido senza sfaldarsi.
- Zafferano, meglio in pistilli: scioglilo in poco brodo caldo.
- Paprika (pimentón) per dare profondità e colore.
- Pomodoro grattugiato per il soffritto, non troppo acido.
- Olio extravergine e un rametto di rosmarino o scorza di limone.
Errori comuni e come evitarli
- Mescolare dopo il brodo. Rompe i chicchi e rilascia troppo amido. Limita i movimenti a leggere rotazioni della padella, così il riso si dispone in modo uniforme.
- Usare padelle strette e alte. Ostacolano evaporazione e cottura omogenea. Preferisci superfici larghe e poco profonde per uno strato sottile di riso.
- Brodo tiepido o insipido. Raffredda la cottura e appiattisce il gusto. Mantieni il brodo bollente e correggi di sale solo verso la fine.
- Calore troppo basso. Il riso assorbe senza evaporare e risulta molle. Parti deciso, poi scendi: l’evaporazione controllata dà grana e profumo.
- Troppi ingredienti. Rende la cottura confusa e il fondo fangoso. Scegli pochi protagonisti e disponili in modo ordinato sopra il riso.
- Socarrat bruciato. Il confine è sottile: alza il fuoco per poco tempo e fermati al primo crepitio, lasciando riposare subito dopo.
Domande frequenti
Perché nella paella non si mescola?
Mescolare rompe i chicchi e rilascia amido, rendendo il fondo torbido. Lasciare il riso fermo consente cottura uniforme, evaporazione regolare e formazione del socarrat sul fondo.
Posso sostituire lo zafferano?
Lo zafferano dà aroma e colore tipici. In mancanza, usa paprika dolce e un pizzico di curcuma solo per il colore, sapendo che il profilo aromatico cambierà.
Come si ottiene il socarrat senza bruciare?
Quando il liquido è quasi assorbito, alza il fuoco per 30–60 secondi ascoltando un crepitio leggero. Spegni e lascia riposare: il calore residuo completa la crosticina.
Qual è la dimensione ideale della padella?
Meglio ampia e bassa per avere uno strato di riso sottile (circa 1 cm). Una padella da 34–38 cm serve 4 porzioni, regolando il calore in modo omogeneo.
Si può preparare in anticipo?
Meglio cuocerla al momento. Puoi però preparare brodo, soffritto e ingredienti rosolati in anticipo; l’assemblaggio finale richiede 20–25 minuti di cottura.
In sintesi pratica
- Scegli un riso a chicco medio, molto assorbente e stabile.
- Usa brodo caldo e proporzioni indicative 2,5–3:1 liquido/riso.
- Non mescolare dopo il brodo: distribuisci ruotando la padella.
- Gestisci il calore: vivace, poi medio; crea il socarrat finale.
- Lascia riposare 5 minuti prima di servire in padella.
La paella richiede metodo più che attrezzatura speciale. Con un riso adatto, un buon brodo e una padella ampia, la cottura diventa prevedibile: i chicchi assorbono, il liquido evapora e la crosticina si forma in pochi secondi. Mantieni l’attenzione sul calore e ascolta i suoni della padella: sono il tuo metronomo.
Parti dalla versione che più ti incuriosisce, annota tempi e quantità per trovare il tuo equilibrio e non avere fretta: costanza e cura rendono ogni tentativo migliore del precedente. Con questi principi, portare a tavola una paella convincente diventa un gesto semplice e condivisibile.
