Che tu lo chiami lombata, strip steak o semplicemente bistecca di manzo, il controfiletto è un taglio versatile e gustoso. In questa guida pratica scoprirai come scegliere il pezzo giusto, impostare il calore e gestire riposo e taglio per ottenere una crosta intensa e un cuore succoso. Con qualche regola semplice e due strumenti affidabili, il risultato sarà replicabile a casa.
Scegli un controfiletto alto 3–4 cm con marezzatura fine. Asciuga e sala in anticipo. Scalda bene padella o griglia. Rosola forte, controlla la temperatura interna con un termometro, togli poco prima del target. Fai riposare e affetta controfibra per massima tenerezza.
Che cos’è il controfiletto e come riconoscerlo?
Il controfiletto proviene dalla parte dorsale del manzo (lombata), ed è il muscolo lungo e regolare che corre vicino alla colonna.

È più magro della costata ma conserva una marezzatura fine che dona sapore e succosità. Si trova con o senza osso; disossato è più pratico da cuocere alla piastra o in padella.
Qual è lo spessore ideale?
Per la massima tolleranza di cottura, cerca uno spessore di 3–4 cm. Un trancio alto permette di rosolare senza stracuocere l’interno, rende più facile sviluppare una crosta omogenea e consente un riposo efficace. Pezzi sottili si cuociono velocemente, ma offrono meno margine d’errore.
Meglio con osso o senza?
Il controfiletto con osso regala un aspetto scenografico e una zona protetta dal calore diretto; richiede tempi più lunghi e controlli più attenti. Quello senza osso è più uniforme e facile da maneggiare, ideale per padella, griglia o taglio in straccetti.
Quali strumenti e temperature servono?
Una padella in ghisa o in acciaio pesante, ben preriscaldata, aiuta a concentrare calore e sapori. Usa pinze robuste per girare la bistecca senza forarla e un termometro a sonda per misurare con precisione. Per ottenere la crosta, conta su calore alto e asciugatura: è così che si innesca la Reazione di Maillard, responsabile di aromi tostati e note caramellate (grassi e succhi non devono bollire ma sfrigolare). Qui nasce il carattere della carne.
La temperatura interna è la guida più affidabile: togli la bistecca dal calore 3–5 °C prima del punto desiderato perché continuerà a salire durante il riposo. Per sicurezza alimentare, puoi seguire l’indicazione ufficiale di 63 °C con 3 minuti di riposo per tagli interi di manzo, adattando tempi e gusto personali.
Passaggi essenziali rapidi
- Porta la carne a temperatura ambiente per 30–45 minuti.
- Asciuga bene e sala in modo uniforme; pepe a fine cottura se cerchi crosta.
- Scalda padella o griglia finché è rovente; non affollare.
- Rosola su lato A, poi su lato B; gira solo una volta.
- Usa un termometro: togli 3–5 °C prima del target.
- Fai riposare 5–10 minuti e affetta controfibra.
Come cuocere in padella, passo passo
Imposta la cottura in padella con calore alto. Asciuga la superficie, quindi olia leggermente la carne (non la padella) con un grasso dal punto di fumo elevato. Adagia il controfiletto e non muoverlo finché non si stacca da solo: significa che la crosta si è sigillata. Gira una sola volta e termina con fuoco medio; se vuoi, aggiungi una noce di burro per lucidare negli ultimi 60–90 secondi.
Durante la rosolatura, inclina la padella e fai nappatura al burro con aromi (aglio schiacciato, rosmarino, timo). Mantieni la temperatura vigorosa ma sotto il punto di fumo del grasso. Misura dal centro con la sonda e ricorda: meglio togliere prima e lasciar salire durante il riposo che stracuocere. Se cerchi uniformità estrema, puoi finire al forno per pochi minuti.
Burro e aromi: quando aggiungerli
Aggiungi burro e aromi a fine rosolatura: il burro brunisce e regala note di nocciola; gli aromi rilasciano composti volatili senza bruciare. In questo modo la crosta resta croccante e il fondo, filtrato, può diventare un velo di salsa.
Sfumare o no
Una breve sfumata con vino o brodo può staccare i succhi caramellati. Fai ridurre pochi istanti: serve una salsa brillante, non una glassa pesante. Evita liquidi in eccesso per non perdere intensità.
Griglia e forno: quando usarli
La griglia valorizza aromi affumicati e marcature nette. Prepara un fuoco a due zone: rovente per la rosolatura, medio per finire dolcemente. Gira con pinze e controlla spesso; per pezzi alti, chiudi il coperchio per trasformare la griglia in un piccolo forno e stabilizzare la temperatura.
Il forno torna utile in due casi: per reverse sear (prima dolce in forno, poi crosta in padella/griglia) o per finire una rosolatura iniziata in padella. In entrambi, punta a una salita lenta e controllata della temperatura interna, così riduci il rischio di sovracottura periferica.
Reverse sear semplificato
Porta il controfiletto in forno a 110–120 °C fino a 8–10 °C sotto al tuo target. Poi rosola rapidamente su superficie rovente per la crosta. Il risultato è uniforme e con bordi meno grigi.
Riposo, taglio e servizio
Terminata la cottura, trasferisci il controfiletto su una griglia e attendi 5–10 minuti. Il calore residuo provoca una salita di 3–5 °C e la ridistribuzione dei succhi: il morso diventa più tenero e uniforme. Affetta controfibra, con lame lunghe e pulite, per troncare le fibre e massimizzare la tenerezza.
Il calore continua a penetrare e a diffondersi dopo la cottura: la temperatura interna sale ancora, mentre i succhi si ridistribuiscono nelle fibre, rendendo il taglio più uniforme.
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Heat continues to penetrate and spread after cooking: the internal temperature rises while juices redistribute through the fibers, yielding a more even piece.
Al servizio, prova una finitura con fiocchi di sale, pepe appena macinato e un filo d’olio buono. Accompagna con contorni asciutti e croccanti per contrasto. Se avanza, raffredda rapidamente e conserva in frigorifero; scalda dolcemente, evitando di prolungare la cottura.
Errori comuni da evitare
- Carne troppo fredda. Cuocere una bistecca appena uscita dal frigo raffredda la padella e rallenta la crosta. Toglila prima per una cottura più regolare.
- Superficie umida. L’acqua ostacola la rosolatura e diluisce i succhi. Asciuga con carta e sala in anticipo con moderazione per una crosta più marcata.
- Padella tiepida. Se non sfrigola subito, la carne rilascia liquidi e si lessa. Preriscalda finché la goccia d’acqua danza e scompare in pochi istanti.
- Giri continui. Muovere spesso la bistecca spezza la crosta. Gira una sola volta e usa pinze; niente forchette che forano le fibre.
- Affollare la superficie. Più pezzi abbassano la temperatura e fanno vapore. Cuoci in lotti o usa due padelle per mantenere il calore.
- Niente riposo. Tagliare subito fa fuoriuscire i succhi. Attendi qualche minuto: il riposo stabilizza temperatura e umidità.
- Taglio lungo fibra. Affettare parallelo alla fibra lascia strisce tenaci. Ruota il pezzo e taglia controfibra con colpi decisi e puliti.
- Sale e pepe mal gestiti. Sale uniforme sì, ma pepe solo a fine cottura se vuoi evitare bruciature e note amare. Così ottieni aromi più puliti.
Domande frequenti
Quanto pesa una porzione di controfiletto per persona?
Per un secondo piatto, calcola 200–250 g a persona per tranci alti; 150–180 g per tagli più sottili o per straccetti, considerando contorni e appetito.
Quale olio è migliore per rosolare?
Usa un grasso dal punto di fumo elevato (oli di semi raffinati o burro chiarificato). A fine cottura puoi aggiungere poco olio extravergine a crudo per profumare.
Posso marinare il controfiletto?
Sì, ma mantieni la marinata asciutta e senza zuccheri in superficie per non bruciare. Per esaltare il taglio bastano sale, pepe e aromi brevi a fine cottura.
Come fare straccetti di controfiletto?
Affetta controfibra in listarelle sottili, rosola a calore alto per 60–90 secondi e condisci fuori dal fuoco. Cuoci in piccole quantità per non perdere croccantezza.
Meglio salare prima o dopo?
Salare 30–40 minuti prima aiuta l’osmosi: il sale penetra, asciuga la superficie e stimola la crosta. In mancanza di tempo, sala subito prima della rosolatura.
Come conservare gli avanzi senza seccare la carne?
Raffredda rapidamente, riponi in contenitore ermetico e consuma entro 2–3 giorni. Per scaldare, usa calore dolce o vapore breve; evita microonde prolungato che asciuga le fibre.
In sintesi rapida
- Il controfiletto è un taglio magro con buona marezzatura centrale.
- Calore alto e superficie asciutta attivano una crosta saporita.
- Il termometro riduce gli errori di cottura.
- Riposo e taglio controfibra migliorano tenerezza e succhi.
- Metodi diversi funzionano: padella, griglia o forno.
Porta a casa un risultato da ristorante partendo dalla scelta del pezzo, da una superficie ben asciutta e da un calore deciso. Con un termometro e un po’ di attenzione al riposo, potrai ripetere la stessa qualità ogni volta, sia in padella sia alla griglia.
Prova i metodi che preferisci e prendi nota dei tempi nella tua cucina: fornelli, padelle e spessori cambiano. Con piccoli aggiustamenti e pratica, il controfiletto diventerà il tuo riferimento per una bistecca dal sapore intenso e dalla consistenza equilibrata.