Le tigelle, note anche come crescentine modenesi, sono piccoli pani rotondi tipici dell’Emilia. Nascono semplici e conviviali: si cuociono su piastra o tigelliera e si farciscono al momento. In questa guida scoprirai impasto equilibrato, tempi di lievitazione e idee di farcitura per risultati soffici e dorati.

Impasto morbido con farina 0, acqua e latte tiepidi, poco lievito e strutto o olio. Lievita fino al raddoppio, si stende a 6–8 mm, si coppano dischi 8–10 cm e si cuoce su piastra calda 2–3 minuti per lato. Farcisci e servi tiepide.

Origini e identità

Le tigelle hanno radici nell’Appennino modenese: un tempo si cuocevano tra dischi di terracotta, oggi su piastre in ghisa o alluminio. La loro anima resta quella di un pane veloce e condiviso.

Quali ingredienti servono per le tigelle?

Gli essenziali sono farina 0, acqua e latte, lievito di birra, un grasso (strutto per la tipicità, olio per una variante leggera), poco zucchero per attivare la lievitazione e sale per l’equilibrio del gusto.

Quanto devono lievitare le tigelle?

Fino al raddoppio del volume, in ambiente tiepido e al riparo da correnti. In genere bastano 60–90 minuti, ma conta il volume più dell’orologio: se l’impasto è vivo, gonfia e trattiene aria.

«Tigella: piccolo disco di terracotta su cui si cuocevano le crescentine.»

Treccani – Vocabolario — voce “tigella”, 2024.

Impasto e lievitazione

Per una texture soffice e resistente al morso, usa farina 0 con media forza. Idrata con acqua e latte tiepidi: bilanciano morbidezza e colore in cottura. Aggiungi un grasso per friabilità e sapore.

Impasta finché l’impasto diventa liscio ed elastico: al tatto è setoso e non appiccica.

Mani che impastano energicamente su una superficie spolverata di farina fresca
Mani che impastano l'impasto su una superficie infarinata. · Anhelina Vasylyk · Pexels License · Mani Che Impastano L'impasto Su Una Superficie Ricoperta Di Farina

Una breve pausa di 10 minuti rilassa il glutine e rende più facile la stesura in seguito.

Usa poco lievito di birra e allunga i tempi se necessario: la idratazione moderata (circa 55–60%) dà alveoli regolari. Copri e lascia lievitare fino al raddoppio, senza fretta: la maturazione valorizza profumo e digeribilità.

Passaggi essenziali

  • Sciogli il lievito in acqua e latte a temperatura ambiente.
  • Impasta con farina 0, strutto o olio, zucchero e sale.
  • Fai lievitare coperto fino al raddoppio, 60–90 minuti.
  • Stendi a 6–8 mm e coppare dischi da 8–10 cm.
  • Cuoci su piastra calda 2–3 minuti per lato.
  • Farcisci subito e servi tiepide per la migliore fragranza.

Cottura su piastra

Scalda bene la piastra (ghisa o alluminio) o una tigelliera: deve essere ben calda per gonfiare senza seccare.

Tigelliera in ghisa vista dall'alto con piastre rotonde per tigelle
Una tigelliera con piastre rotonde pronta per la cottura. · myself · CC BY-SA 3.0 · Tigelliere.jpg

Nella tradizione si usavano i dischi di terracotta, oggi sostituiti da strumenti più pratici.

Cuoci 2–3 minuti per lato: devono colorire a chiazze, restando morbide. Se scuriscono troppo in fretta, abbassa la fiamma; se non gonfiano, la piastra è tiepida o l’impasto era poco maturo.

Farciture e abbinamenti

Il bello delle tigelle è la farcitura al volo: calde, si aprono facilmente e accolgono sapori delicati o decisi. Scegli combinazioni equilibrate tra grasso, sapidità e freschezza.

  • Classico modenese: pesto “cunza” (lardo, aglio e rosmarino) e Parmigiano Reggiano. Grasso e aromi si sciolgono nel calore, per un morso pieno e rotondo.
  • Mortadella e squacquerone: cremosità e profumo. Una macinata di pepe e scorza di limone esaltano la dolcezza del salume.
  • Prosciutto crudo e rucola: contrasti bilanciati tra sapido e vegetale. Aggiungi un filo di olio buono per profumare senza coprire.
  • Cotto, fontina e carciofi: ricco ma armonico. La fontina fila, i carciofi portano tono amarognolo e consistenza.
  • Stracchino e verdure grigliate: vegetariano e goloso. Zucchine e peperoni aggiungono succosità e una nota affumicata.
  • Acciughe e burrata: sapido e lattico. Una briciola di pane croccante dentro aggiunge contrasto di texture.
  • Crema di funghi e taleggio: autunnale e profondo. Una punta di timo fresco profuma senza sovrastare.
  • Confettura e ricotta: dolce leggero. La ricotta asciutta bilancia, la confettura porta freschezza; ottime anche con miele e noci.

Varianti, errori e domande

Vuoi personalizzare? Prova olio extravergine al posto dello strutto, una parte di farina integrale o latte solo acqua. Per chi ama formaggi: il Parmigiano Reggiano DOP ha stagionatura minima 12 mesi, perfetta da grattugiare caldo.

  1. Impasto troppo duro: aumenta di un filo l’acqua; un impasto sodo non gonfia bene e asciuga in cottura.
  2. Piastra tiepida: niente sviluppo di vapore interno, restano piatte. Scalda finché una goccia d’acqua “dansa” e evapora in pochi istanti.
  3. Lievitazione insufficiente: se non hanno raddoppiato, aspetta. In alternativa prolunga 10–15 minuti dopo la coppatura.
  4. Stesura irregolare: mira a 6–8 mm. Più sottili seccano, più spesse rischiano di restare crude al cuore.
  5. Sale dimenticato: l’impasto risulta “piatto”. Scioglilo in poca acqua e impastalo brevemente, poi riposa 10 minuti prima di stendere.

Si possono cuocere le tigelle in forno?

Sì, ma la piastra dà il risultato migliore. In forno statico a 220 °C su pietra refrattaria servono 6–8 minuti: controlla il colore e l’alveolatura; la superficie sarà più uniforme.

Domande frequenti

Tigelle e crescentine sono la stessa cosa?

Nel modenese il pane si chiama tigella e la preparazione cotta tra i dischi era la crescentina. Oggi i termini si usano spesso come sinonimi, indicando lo stesso prodotto.

Che farina usare per l’impasto?

Una farina 0 di media forza funziona bene: assorbe i liquidi, regge la stesura e dà una mollica soffice. Evita farine deboli o troppo integrali in alta percentuale.

Meglio strutto o olio extravergine?

Lo strutto è tradizionale e dona friabilità e profumo. L’olio extravergine è un’ottima alternativa, più leggera: scegli un fruttato delicato per non coprire il gusto.

Posso usare solo acqua al posto del latte?

Sì. L’acqua rende il sapore più neutro e la crosta leggermente meno colorita. Puoi compensare con un filo di grasso in più oppure con tempi di cottura calibrati.

Come conservare e rigenerare le tigelle?

Conserva in sacchetto ben chiuso per 24 ore. Per rigenerare, scaldale 2 minuti per lato su piastra calda. Si possono anche congelare già coppate e crude, scongelando in frigo.

Si possono fare senza strutto?

Certo: sostituisci con olio extravergine di oliva nella stessa quantità. Otterrai tigelle leggere e profumate, con una friabilità leggermente inferiore ma ottima per farciture delicate.

In sintesi pratica

  • Impasto bilanciato con farina 0 e grasso.
  • Lievitazione piena fino al raddoppio.
  • Stesura 6–8 mm e coppatura 8–10 cm.
  • Cottura su piastra ben calda, 2–3 minuti per lato.
  • Farciture servite calde, dal classico al creativo.
  • Conservazione breve e rigenero su piastra.

Le tigelle sono un formato semplice che valorizza ingredienti di qualità e gesti precisi. Curando impasto, calore e tempi, otterrai panini rotondi e fragranti da farcire al momento. Parti dalla versione classica e personalizza: pochi cambi ben pensati fanno la differenza.

Ricorda infine che ogni cucina ha il suo ritmo: osserva l’impasto, ascolta la piastra, assaggia. Con un paio di prove fisserai i tuoi parametri e potrai servire tigelle costanti, soffici e dorate per una tavola conviviale.

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