I maritati sono un formato tipico pugliese che unisce orecchiette e maccheroncini: una pasta rustica che trattiene bene il sugo e valorizza i primi piatti. Se desideri un risultato consistente e saporito, questo formato “sposato” è perfetto con verdure, legumi e pesce. Impara a gestire tempi, sale e mantecatura per una cottura al dente impeccabile.
Pasta di semola di grano duro, forma mista di orecchiette e maccheroncini. Acqua abbondante, 10 g di sale/l. Assaggia prima del tempo indicato, tieni acqua di cottura. Salta i maritati con il sugo. Ottimi con cime di rapa, friarielli, tenerumi o fasuli.
Che cosa sono i maritati?
I maritati combinano due formati tradizionali in un solo boccone: la concavità delle orecchiette, che accoglie il condimento, e il canale dei maccheroncini, che lo accompagna lungo la pasta. Il nome allude all’idea di “unione” tra forme diverse per ottenere una consistenza più dinamica e una migliore raccolta del sugo.
Origine e formato
Diffusi in Puglia, specialmente nel Salento, i maritati riflettono la cucina di territorio che valorizza sughi corposi e verdure stagionali. La convivenza dei due formati crea un’alternanza di morsi: più pieni con le orecchiette, più scorrevoli con i maccheroncini.
Consistenza e grana
Di solito realizzati con pasta di semola di grano duro, mostrano una grana elastica e una superficie spesso ruvida (trafilatura al bronzo) che permette al sugo di aderire. La combinazione di spessori aiuta ad assorbire i condimenti senza cedere struttura, a patto di rispettare tempi e sale.
Quanto tempo cuociono i maritati?
Segui il tempo indicato in etichetta come riferimento e poi assaggia.

In genere, i maritati secchi richiedono circa 9–12 minuti, mentre quelli freschi possono cuocere anche in 2–4 minuti. Conta più la consistenza desiderata che il numero stampato sulla confezione.
Sale e acqua
Per una base saporita, usa circa 10 g di sale per litro d’acqua. Scegli una pentola ampia (almeno 1 litro d’acqua ogni 100 g di pasta) e attendi l’acqua bollente prima di versare i maritati, così eviti che si incollino e ottieni una cottura uniforme.
Metodo di assaggio
Assaggia 1–2 minuti prima del tempo indicato: cerca un cuore leggermente tenace, non crudo. Scola quando la pasta è al dente e termina in padella con il condimento, regolando la cremosità con l’acqua di cottura.
Passaggi essenziali
- Usa 10 g di sale per litro d'acqua.
- Lessali in acqua bollente ampia e mescola subito.
- Assaggia 1–2 minuti prima del tempo indicato.
- Tieni da parte una tazza di acqua di cottura.
- Salta la pasta col condimento per legare il sugo.
- Servi subito, finendo con olio a crudo.
Quali condimenti stanno meglio?
I maritati amano sughi che combinano verdure, note sapide e una componente cremosa. Verdure amare o leggermente piccanti si sposano alla perfezione con la ruvidità della pasta, mentre i legumi aggiungono corpo e dolcezza.

- Cime di rapa: sbollentale e ripassale con aglio e acciughe. La concavità delle orecchiette cattura le foglie, i maccheroncini trascinano i gambi teneri. Una spolverata di pangrattato tostato aggiunge croccantezza.
- Friarielli saltati: in padella con aglio, olio e peperoncino diventano amaro piacevole. La pasta assorbe i succhi delle foglie; aggiungi un tocco di pecorino o di ricotta stagionata per bilanciare.
- Tenerumi e pomodoro: i tenerumi (le foglie delle zucchine lunghe) hanno profumo verde e delicato. Un sugo di pomodorini e basilico, leggermente stufato, esalta la freschezza senza coprire la pasta.
- Fasuli (fagioli) in crema: frulla parte dei fagioli con acqua di cottura per una crema setosa e lascia il resto intero. Un filo d’olio a crudo e pepe nero completano una mantecatura golosa.
- Sugo di pomodoro e basilico: pochi ingredienti, fuoco dolce e pomodoro fresco. La ruvidità della pasta cattura la salsa, mentre il basilico regala un aroma pulito. Aggiungi ricotta salata grattugiata se ami sapori decisi.
- Funghi e salsiccia: rosola la salsiccia sbriciolata, aggiungi funghi affettati e sfuma con poco vino bianco. Manteca in padella con acqua di cottura per ottenere un condimento lucido e legato.
- Vongole e zucchine: unisce mare e orto. Le vongole veraci, aperte con aglio e prezzemolo, danno sapidità; le zucchine saltate aggiungono dolcezza. Un tocco di scorza di limone ravviva il piatto.
- Pangrattato, olio e cacioricotta: tosta il pangrattato con olio e un pizzico di peperoncino, poi mescola in mantecatura. Il cacioricotta grattugiato completa con sapidità e profumo.
Errori comuni da evitare
Anche con un formato “tollerante” come i maritati, alcuni passaggi fanno la differenza tra un piatto buono e uno memorabile. Ecco gli errori più frequenti e come evitarli.
- Poca acqua in pentola: la pasta ha bisogno di spazio per muoversi. Usa una pentola ampia e mantieni l’ebollizione vivace per una cottura uniforme.
- Sale insufficiente o eccessivo: dosa il sale in modo stabile, puntando a circa 10 g/l. Se il condimento è molto sapido, puoi ridurre leggermente, ma evita di lasciare l’acqua insipida.
- Non mescolare subito: appena versata, la pasta va mescolata per alcuni secondi per evitare che si attacchi. Ripeti l’operazione a metà cottura.
- Scolare troppo a secco: conserva un po’ di acqua di cottura per legare. La sua componente amidacea crea una salsa setosa quando salti i maritati con il condimento.
- Saltare troppo a lungo: se mantechi eccessivamente, la pasta scuoce. Spegni il fuoco non appena raggiunge il punto al dente desiderato.
- Trascurare la mantecatura: “risottare la pasta” in padella aiuta a far aderire il sugo. Aggiungi l’acqua di cottura poco alla volta, come faresti con un risotto.
Varianti regionali e stagionali
I maritati sono versatili: seguono i prodotti del territorio e cambiano volto con la stagione. D’estate privilegia sughi leggeri e profumati; in autunno e in inverno scegli condimenti più corposi e avvolgenti.
Puglia e Salento
Con verdure di campo e pomodori, i maritati riflettono una tradizione contadina essenziale ma ricca di carattere. Provali con cime di rapa, alici e pangrattato o con un sugo di pomodorini e cacioricotta.
Campania e verdure amare
I friarielli saltati sono un classico accostamento alle paste ruvide. Un pizzico di peperoncino e un filo d’olio a crudo esaltano l’amaro e la sapidità, mantenendo il piatto equilibrato.
Sicilia e tenerumi
Tenerumi e pomodoro creano un piatto profumato e leggero, anche in versione con brodo leggero. La freschezza delle foglie si abbina bene alla texture dei maritati, per un risultato pulito e verdissimo.
Domande frequenti sui maritati
I maritati sono orecchiette con cosa?
Sono un formato che unisce orecchiette e maccheroncini. La doppia forma permette di trattenere e accompagnare il sugo in modo complementare.
Quanto sale mettere nell'acqua per i maritati?
Di solito 10 g di sale per litro d’acqua sono un buon punto di partenza. Se il condimento è molto sapido, puoi ridurre leggermente.
Meglio friarielli o rapini per condirli?
Entrambi funzionano: i friarielli (in Campania) e i rapini/cime di rapa danno un’amarezza elegante che si sposa bene con la pasta ruvida. Scegli in base alla stagione e al gusto.
Posso risottare i maritati in padella?
Sì. Aggiungi poca acqua di cottura per volta e manteca con il condimento fino a ottenere una salsa legata e lucida, senza superare la cottura al dente.
Come conservo i maritati cotti?
Si conservano in frigorifero per un giorno, conditi con un filo d’olio per non farli attaccare. Scalda in padella con poca acqua di cottura o brodo.
Esistono maritati senza glutine?
Sì, alcune realtà propongono versioni senza glutine o integrali. Come sempre, verifica gli ingredienti e i tempi di cottura indicati dal produttore.
Punti da ricordare
- I maritati uniscono orecchiette e maccheroncini per raccogliere bene i sughi.
- Usa acqua abbondante con 10 g di sale per litro.
- Assaggia 1–2 minuti prima del tempo indicato sulla confezione.
- Condimenti ideali: friarielli, rapini, tenerumi e fasuli, anche con pesce o carne.
- Manteca con acqua di cottura per una salsa cremosa e legata.
Ora hai una guida pratica per cucinare i maritati in modo semplice ma preciso. Scegli ingredienti stagionali, prepara una base saporita e lascia che la ruvidità della pasta faccia il resto. Con piccoli accorgimenti, dalla salatura all’assaggio, trasformerai un formato tradizionale in un primo piatto sempre convincente.
Metti in pratica i passaggi, prova due o tre condimenti e trova il tuo equilibrio tra cremosità e consistenza. Che tu scelga cime di rapa, friarielli, tenerumi o fasuli, la mantecatura con acqua di cottura porterà il piatto al livello successivo.
