La torta Sacher è la regina delle torte al cioccolato: base compatta, un velo di confettura di albicocche e una glassa lucida che invita al taglio. In questa guida pratica scoprirai come replicare la Sachertorte a casa, con passaggi chiari, tempi affidabili e consigli da usare subito. Con piccoli accorgimenti di temperatura e tecnica, otterrai una fetta pulita e un gusto equilibrato, senza inutili complicazioni.
Obiettivo: una torta Sacher dal gusto bilanciato e con glassa uniforme. Trovi ingredienti essenziali, dosi indicative, focus su confettura e glassa, errori da evitare e tempi di riposo per un taglio impeccabile.
Quali ingredienti servono davvero?
La Sacher premia ingredienti precisi e qualità costante. Tieni tutto ben pesato e, quando indicato, a temperatura ambiente per favorire emulsioni stabili e una cottura omogenea.
Per la base al cioccolato
- Cioccolato fondente 55–60% (circa 150 g), equilibrato tra dolcezza e intensità.
- Burro morbido (circa 150 g), non fuso, per incorporare aria con lo zucchero.
- Zucchero semolato (circa 120 g), per struttura e doratura.
- Zucchero a velo (circa 60 g), per una grana più fine nell’impasto.
- Uova grandi (6), separate; albumi montati per una spinta leggera.
- Farina 00 (circa 150 g) e un pizzico di sale.
- Cacao amaro (20 g) per rinforzare l’aroma di cioccolato.
- Vaniglia (bacca o estratto), facoltativa ma utile a rotondare i profumi.
Per la farcitura
- Confettura di albicocche (250–300 g), meglio setacciata e scaldata per stenderla in strato sottile e uniforme.
Per la glassa
- Acqua (circa 120 g), zucchero (circa 200 g), cioccolato fondente (circa 200 g); un piccolo aggiunto di panna (circa 50 g) può aiutare la fluidità se preferisci una colatura più docile.
Attrezzatura
- Stampo 22–24 cm, termometro da cucina, spatola, griglia, colino fine, coltello seghettato.
Come farcire e glassare alla perfezione?
Per una glassa al cioccolato uniforme, lavora con una torta ben fredda e una glassa fluida, priva di bolle e pagliuzze.

La torta va posata su una griglia con vassoio sotto: in questo modo recuperi gli eccessi e ottieni bordi puliti.
La confettura di albicocche deve essere calda, liscia e di densità controllata: troppo fluida bagna l’impasto, troppo densa non aderisce bene. Un passaggio nel colino fine evita grumi e dona regolarità alla fetta.
Glassa: temperatura e colatura
Porta lo sciroppo acqua-zucchero a bollore breve, emulsiona con il cioccolato e lascia assestare finché è fluida ma non caldissima. Un range intorno ai 32–34 °C è un buon compromesso tra scorrevolezza e coprenza.
Versa al centro, in un flusso continuo e deciso, lasciando che la glassa avvolga i bordi senza spatolare troppo. Se desideri un bordo ancora più netto, valuta un rapido temperaggio del cioccolato per stabilizzare lucentezza e taglio.
Farcitura: densità e uniformità
Scalda la confettura a fuoco dolce con un cucchiaio d’acqua, poi setacciala. Spalma uno strato sottile sul primo disco, livellando fino al bordo; richiudi con il secondo disco e dai un velo sottilissimo esterno, che funziona da “crumb coat”.
Fai riposare in frigo 20–30 minuti: questo blocca briciole e umidità, preparando la superficie alla glassa. Solo quando la torta è ben fredda procedi con la colatura.
Passaggi essenziali della Sacher
- Prepara la base al cioccolato, lavorando burro e zucchero, poi uova e farina.
- Lascia raffreddare, rifila e taglia il disco in due strati.
- Scalda e setaccia la confettura di albicocche, poi farcisci uniformemente.
- Colatura della glassa al cioccolato a 32–34 °C su torta fredda.
- Riposo di 12 ore a temperatura fresca, poi porzionatura e servizio.
Errori comuni e come evitarli
Piccoli inciampi possono compromettere finitura e struttura. Qui trovi gli errori più frequenti e come evitarli, così da ottenere consistenza, lucentezza e taglio regolare alla prima prova.

- Impasto troppo montato. Incorporare eccessiva aria rende la base fragile e irregolare. Lavora il burro con lo zucchero finché è cremoso, poi aggiungi uova e polveri senza eccedere. Un impasto equilibrato cuoce in modo uniforme.
- Ingredienti freddi di frigo. Burro e uova freddi faticano a emulsionare e possono “stracciare” il composto. Porta tutto a temperatura ambiente per favorire una trama più fine e una lievitazione regolare in forno.
- Confettura non setacciata. Grumi e pezzetti disturbano lo strato e il taglio. Scaldare e passare al colino è un’operazione veloce che restituisce uno spessore uniforme e un morso pulito, senza sacche di frutta.
- Glassa troppo calda o fredda. Se è calda, cola sottile e opaca; se è fredda, resta spessa e irregolare. Un termometro e un breve assestamento in ciotola garantiscono la giusta viscosità e una finitura brillante.
- Taglio immediato dopo la glassatura. La glassa non ancora stabilizzata si “strappa”. Rispetta un riposo congruo in frigo o in ambiente fresco per compattare confettura e copertura, poi usa un coltello caldo e pulito a ogni fetta.
- Torta tiepida al momento della colatura. Il calore residuo scioglie la glassa e crea aloni. Raffredda bene la torta su griglia; la differenza di temperatura è la chiave per uno strato uniforme e per bordi ben coperti.
- Confettura eccessiva. Uno strato spesso sbilancia il gusto e bagna l’interno. Scegli una confettura intensa ma equilibrata e spalma un velo sottile: basta a profumare senza invadere il profilo del cioccolato.
- Supporti non adatti. Senza griglia e vassoio raccogli glassa in modo caotico. Prepara l’area di lavoro con strumenti adeguati: meno contatto, meno segni e una superficie più liscia alla vista.
Origini e tradizione
La Sachertorte nasce a Vienna nel 1832 e viene tradizionalmente attribuita a Franz Sacher, giovane pasticciere alla corte del cancelliere Metternich. La fama internazionale è arrivata nel tempo, ma la base compatta, la confettura e la glassa rimangono i suoi tratti identitari.
La farcitura classica impiega confettura di albicocche e la copertura è una glassa di cioccolato lucida colata sulla torta fredda; questa combinazione è considerata canonica nelle versioni più fedeli al dolce viennese.
Tempi, cottura e conservazione
Per uno stampo 22–24 cm, la cottura della base può variare da 35 a 45 minuti a 170–175 °C statico, a seconda del forno e dell’altezza dell’impasto. Non fidarti solo del cronometro: osserva il bordo, che si stacca leggermente, e il profumo intenso di cacao.
Verifica con il test dello stecchino al centro: deve uscire con briciole umide ma non bagnate. Raffredda nello stampo 10 minuti, poi sforma su griglia. Dopo farcitura e glassatura, lascia riposare 12 ore in luogo fresco: la tessitura si assesta e il taglio risulta netto.
Conserva la Sacher coperta, in luogo fresco o in frigo se l’ambiente è caldo; riportala a temperatura ambiente prima del servizio per valorizzare aromi e morbidezza. Si mantiene 3–4 giorni. Puoi congelare la base non farcita; la torta glassata, invece, va gustata fresca per non opacizzare la copertura.
In sintesi rapida
- La glassa lucida richiede una temperatura stabile.
- La confettura di albicocche va scaldata e filtrata.
- Riposo lungo migliora taglio e sapore.
- Usa cioccolato 55–60% per equilibrio.
- Pesare gli ingredienti garantisce costanza.
La Sacher è una torta “di metodo”: ingredienti ben pesati, ordine nelle fasi e pochi strumenti essenziali bastano per un grande risultato. Procedi con calma, cura le texture di confettura e glassa e lascia riposare a dovere: la fetta parlerà da sé, con bordi netti e profumo di cacao e albicocca.
Metti in agenda una prova, annota tempi e sensazioni e ritocca i dettagli alla seconda cottura: la costanza viene con l’esperienza. Con un po’ di pazienza e attenzione alle temperature, la tua torta Sacher casalinga diventerà un punto fermo del repertorio dolce.
