Preparare un infuso ben riuscito è semplice se conosci i principi base: scegliere erbe adatte, usare acqua giusta e rispettare tempi corretti. In questa guida impari a gestire tisana, bevanda alle erbe ed estrazione in acqua calda, senza confondere l’infuso con il decotto.
Scegli erbe di qualità e acqua pulita, scalda ma non esagerare con la temperatura, dosa con criterio e copri la tazza. Assaggia a metà infusione, poi filtra senza strizzare. Servi subito, o raffredda e conserva in frigo per poche ore se proprio necessario.
Qual è la differenza tra infuso e decotto?
La differenza tra infuso e decotto è soprattutto il tempo e il “come” dell’estrazione. Con l’infuso versi acqua calda su parti delicate (foglie e fiori), lasci riposare e filtri; è la tipica tisana. Il decotto, invece, prevede bollitura dolce in acqua per cortecce e radici più coriacee. Se cerchi la “differenza tra infuso e decotto” in cucina, pensa all’infuso come a una macerazione breve a caldo, e al decotto come a una cottura gentile.
Come si scelgono acqua e temperatura per un infuso?
L’acqua influenza sapore e limpidezza. Se possibile usa acqua con sapore neutro e, per molte erbe, acqua non bollente per non stressare aromi volatili.

Evita l’acqua stagnante: meglio fresca di rubinetto ben scorrente o in bottiglia.
Acqua: caratteristiche
Un’acqua “dolce” lascia spazio ai profumi. Se senti sapori metallici, valuta un filtro domestico oppure una fonte in bottiglia con gusto equilibrato. Anche a casa, far scorrere l’acqua qualche secondo prima di riempire il bollitore aiuta. Quando possibile, preferisci acqua filtrata.
Temperatura: linee guida
Per fiori e foglie delicate usa 85–95 °C; per ingredienti più robusti 95–100 °C. Alcune erbe aromatiche liberano oli essenziali sensibili: se l’acqua fuma troppo, attendi mezzo minuto. Ricorda: l’acqua calda non bollente valorizza spesso i profumi più fini.
Passaggi essenziali
- Scalda l’acqua e prepara tazza e filtro.
- Versa 200–250 ml d’acqua sopra le erbe.
- Copri, lascia in infusione 3–8 minuti.
- Assaggia a metà tempo e regola.
- Filtra con calma senza strizzare.
- Servi subito o raffredda rapidamente.
Dosi, tempi e contenitori
Come punto di partenza, 2–3 grammi di erbe per 250 ml funzionano bene, ma regola a gusto. Per il tè da degustazione, lo standard ISO 3103 suggerisce 2 g per 100 ml, acqua bollente e 6 minuti di infusione. Per le tisane domestiche, usa questo dato come bussola e poi calibra: un cucchiaino raso per tazza è pratico; con una piccola bilancia ottieni costanza.
Fiori e foglie
Le parti delicate estraggono in fretta: 3–5 minuti spesso bastano. Se il gusto è debole, allunga di un minuto o incrementa la dose, non la temperatura. Coprire la tazza trattiene i profumi di fiori e foglie.
Cortecce e radici
Richiedono tempi più lunghi e talvolta una tecnica diversa. Quando l’infusione non basta, considera il decotto (breve bollitura) per estrarre bene note e sostanze dalle parti più dure.
Materiali e filtri
Vetro e porcellana sono neutri; evita metalli reattivi. Un filtro capiente permette alle erbe di muoversi: meglio a rete fine in acciaio inox o carta di buona qualità rispetto a filtri troppo stretti.
Erbe, fiori e aromi: esempi e note
Puoi variare all’infinito, restando su erbe alimentari sicure e note.

Alcune piante hanno uso tradizionale esterno o aromatico, non alimentare: in caso di dubbio, scegli specie commestibili e resta su preparazioni semplici.
- Tiglio (Tilia spp.). Dolce, profumato e rotondo. I brattei e i fiori danno un colore tenue e una nota di miele. Ottimo da solo o con scorza di limone.
- Camomilla (Matricaria chamomilla). Giallo dorato, gusto morbido e floreale. Se amara, riduci tempo o temperatura: pochi minuti bastano a estrarre una nota floreale piacevole.
- Menta piperita (Mentha x piperita). Fresca e balsamica; si sposa con foglie di tè, limone, liquirizia. Tende a dominare: dosa con criterio per un effetto rinfrescante equilibrato.
- Finocchio (Foeniculum vulgare). Semi dal profumo caldo e dolce. Rompili leggermente tra le dita prima dell’acqua per liberare aromaticità di tipo anice.
- Salvia (Salvia officinalis). Foglia intensa, balsamica e leggermente resinosa; ottima in blend, meno da sola. Usa quantità moderate per non rendere il gusto resinoso.
- Ibisco/Karkadè (Hibiscus sabdariffa). Colora di rosso e dona acidità fruttata; buono anche a freddo. Regala un colore rubino e un carattere vivace.
- Zenzero (Zingiber officinale). A fette sottili infonde calore speziato. Se troppo piccante, riduci dose o abbina a miele.
- Ruta (Ruta graveolens). Pianta dal carattere forte e odoroso, tradizionalmente usata più come aroma che come bevanda. In molte tradizioni se ne limita l’uso alimentare; meglio evitarla in infusione casalinga.
- Arnica (Arnica montana). Conosciuta per preparazioni esterne: non è destinata a essere bevuta. Evita l’infusione alimentare; l’arnica è per uso esterno in prodotti dedicati.
Servire e conservare
Scalda la tazza con un filo d’acqua calda, poi versa l’infuso filtrato. Servire in tazza calda esalta profumi e corpo. Se vuoi raffreddarlo, travasa in un contenitore pulito e sottile per dissipare rapidamente il calore.
Dolcificare e aromatizzare
Aggiungi miele, zucchero o sciroppi solo dopo la filtratura, mescolando con delicatezza. Spezie leggere (cannella, chiodi di garofano) e scorze di agrumi danno profondità; usa piccole dosi per non coprire l’erba principale.
Conservazione
Meglio bere l’infuso appena fatto. Se avanza, raffredda in fretta e conserva in frigorifero, ben chiuso, per non più di 24 ore. Evita soste prolungate a temperatura ambiente: raffreddare rapidamente aiuta a mantenere profumo e qualità.
Domande frequenti
Qual è la differenza tra infuso e decotto?
L’infuso prevede acqua calda versata su foglie e fiori e un riposo breve; il decotto richiede bollitura dolce, indicata per radici e cortecce più dure. Sono tecniche complementari.
A che temperatura va messa l’acqua?
Per erbe delicate 85–95 °C, per ingredienti più robusti 95–100 °C. Se i profumi sono volatili, usa acqua calda non bollente e copri la tazza durante l’infusione.
Quanto tempo deve durare l’infusione?
Di norma 3–8 minuti per foglie e fiori. Assaggia a metà tempo e regola. Parti da dose e tempo moderati, poi aggiusta a gusto per evitare amarezza o debolezza.
Meglio miele o zucchero per dolcificare?
Entrambi funzionano: il miele aggiunge note proprie e corpo, lo zucchero è più neutro. Aggiungi dopo la filtratura e in piccole quantità per non coprire gli aromi.
Posso fare l’infuso a freddo?
Sì: lascia le erbe in acqua fredda in frigo per 4–8 ore e poi filtra. La resa è più morbida e pulita; funziona bene con ibisco, menta e agrumi.
Come conservo l’infuso avanzato?
Raffredda rapidamente, versa in contenitore pulito e chiuso, conserva in frigorifero e consuma entro 24 ore. Meglio evitarne la conservazione a temperatura ambiente.
In sintesi rapida
- Scegli acqua adatta e temperatura moderata.
- Rispetta dosi e tempi, assaggia a metà.
- Copri l’infusione, filtra senza strizzare.
- Preferisci fiori e foglie delicate; evita piante non commestibili.
- Servi subito; conserva in frigorifero solo per brevi ore.
Un buon infuso nasce da scelte semplici e consapevoli: ingredienti puliti, acqua adatta e attenzione ai dettagli. Prova ricette con una sola erba, poi aggiungi note in abbinamento. Sperimenta con dosi e tempi, annota le prove: così costruisci il tuo repertorio, leggero o intenso, sempre coerente con il tuo gusto.
Ricorda che questa è una guida culinaria generale. Evita piante poco conosciute o non alimentari e, quando hai dubbi sull’uso, resta su specie sicure e alimentari. Con poche attenzioni e un po’ di pratica, l’infuso diventa un gesto quotidiano di cura e di piacere aromatico.