Il mojito è un cocktail cubano fresco e aromatico che combina menta, lime, rum e soda in un highball equilibrato. In questa guida pratica scoprirai dosi, tecnica e varianti per ottenere un risultato costante, anche a casa. Con esempi, errori da evitare e alternative analcoliche, potrai servire un long drink pulito e brillante.
Dosi chiare, tecnica gentile e soda freddissima: pestare poco la menta, misurare gli ingredienti, mescolare dal basso, completare con bollicine. Qui trovi ricetta, varianti analcoliche e consigli di servizio per un mojito bilanciato, profumato e non amaro.
Come preparare il mojito passo dopo passo?
La chiave è estrarre aroma senza schiacciare la menta. La tecnica di muddling (pestare) deve essere leggera; lavora in un bicchiere alto ben freddo e dosa con precisione. Di seguito un flusso semplice, da seguire sempre.
Quali ingredienti servono per il mojito?
Per un bicchiere, privilegia ingredienti freschi e di qualità: rum bianco di stile leggero, succo di lime appena spremuto, menta fresca (hierbabuena o spearmint), zucchero fine e soda molto fredda. Molti bartender si orientano sulla ricetta ufficiale IBA per le proporzioni.
- 45 ml rum bianco (stile cubano o spagnolo).
- 20 ml succo di lime fresco, filtrato.
- 2 cucchiaini zucchero bianco o sciroppo 1:1.
- 6–8 foglie di menta, più un ciuffo per decorare.
- Soda (club soda) fredda e frizzante.
- Ghiaccio a cubi.
Le proporzioni classiche IBA indicano 45 ml di rum, 20 ml di succo di lime e 2 cucchiaini di zucchero, completando con soda in un highball.
- Raffredda il bicchiere alto con ghiaccio, poi svuotalo. Profuma il bordo con una foglia di menta.
- Metti zucchero e succo di lime nel bicchiere. Aggiungi le foglie di menta e pesta delicatamente 3–4 pressioni: non strapparla.
- Versa il rum, colma con ghiaccio a cubi e mescola dal basso con bar spoon per sciogliere lo zucchero.
- Completa con soda fredda; mescola una volta per distribuire le bollicine senza smorzarle.
- Decora con ciuffo di menta e spicchio di lime. Servi subito, prima che la soda perda gas.
Passaggi essenziali del mojito
- Raffredda il bicchiere alto con ghiaccio.
- Pesta delicatamente lime e zucchero con la menta.
- Colma con rum bianco e ghiaccio fresco.
- Mescola dal basso con un bar spoon.
- Completa con soda fredda senza scuotere.
- Decora con rametto di menta e spicchio di lime.
Quali varianti con o senza alcol?
Il mojito è flessibile: puoi modularne dolcezza, forza alcolica e aromi senza snaturarlo. Le varianti funzionano quando rispettano tre principi: acidità del lime, freschezza della menta e vivacità della soda.
Per un mojito analcolico (spesso chiamato Nojito), sostituisci il rum con soda extra o con una parte di ginger beer se vuoi più spezia; riduci leggermente lo zucchero per bilanciare. La tecnica non cambia: pestare poco, mescolare, completare con bollicine.
Varianti alla frutta: fragola, lampone, passion fruit o mango. Mettine 2–3 cucchiaini in macerazione con lo zucchero e il lime, quindi pesta con moderazione. Con frutta fresca più dolce, taglia lo zucchero di 1/3 per evitare un sorso stucchevole.
Con rum diversi: uno stile invecchiato porta note di vaniglia e caramello; piacevole ma più invadente, quindi usa 30–40 ml e integra con soda leggermente maggiore. Per una versione “swizzle”, adopera ghiaccio tritato e mescola energicamente, mantenendo però la struttura del drink.
Posso sostituire la soda nel mojito?
La scelta migliore resta una club soda neutra e molto gasata. Acqua frizzante va bene in emergenza, ma risulta meno vivace. L’acqua tonica altera il profilo con il chinino; se la usi, riduci lo zucchero e accetta un mojito più amaricante. Ginger ale o ginger beer trasformano il drink in una variante fresca e speziata: valida, ma non è più un profilo classico.
Come scegliere rum, lime e menta?
Il rum ideale è un rum leggero, pulito e secco (stile cubano o spagnolo) tra 37,5% e 40% vol. Evita rum molto aromatici o dolcificati: coprirebbero menta e lime. Il lime fresco deve essere sodo ma cedevole, pesante per le dimensioni; rotolalo sul banco prima di spremerlo per ottenere più succo.
Sulla menta, cerca hierbabuena o spearmint: hanno aroma pulito e non mentolato. Non strapparla: “batti” il mazzetto tra i palmi per liberare gli oli, poi conduci un muddling leggero nel bicchiere. Molte guide professionali, come Difford's Guide, suggeriscono di evitare pestaggi aggressivi che liberano note vegetali amare.
Ghiaccio: a cubi per rallentare la diluizione; tritato solo se vuoi uno stile più “slushy” e immediato. Bicchiere: highball freddo. Strumenti utili: jigger per dosare, bar spoon per mescolare, muddler a testa piatta per un contatto uniforme.
Errori comuni da evitare
Piccole disattenzioni possono appiattire il drink. Ecco gli errori tipici e come evitarli, così da ottenere un sorso fresco, luminoso e coerente dall’inizio alla fine.
- Pestare troppo la menta. Rilascia clorofilla e amaro. Usa una pressione leggera e poche rotazioni: non strapparla; ti basta “spremere” gli oli superficiali.
- Usare lime vecchio o spremute industriali. Il risultato sarà spento o acerbo. Spremi al momento, filtra la polpa e dosa per mantenere l’acidità in equilibrio con lo zucchero.
- Esagerare con lo zucchero. Un mojito è secco e fresco, non uno sciroppo. Parti con 2 cucchiaini e adatta in base a frutta e rum.
- Sostituire la soda con acqua tonica. Il chinino aggiunge amaro e un finale secco: non è una soda neutra. Riduci lo zucchero solo se cerchi volutamente quel profilo.
- Shakerare con la soda. Le bollicine si spengono e il drink risulta piatto. Mescola direttamente nel bicchiere e aggiungi la soda solo alla fine.
- Non raffreddare il bicchiere. Temperature alte ammorbidiscono l’acidità e sciolgono il ghiaccio più in fretta. Raffredda sempre prima di iniziare.
- Usare ghiaccio piccolo o bagnato. Si scioglie in fretta e diluisce troppo. Scegli ghiaccio a cubi, asciutto e compatto, fino all’orlo del bicchiere.
- Ignorare la qualità della menta. Foglie appassite o trattate restituiscono odori terrosi. Scegli mazzetti profumati e conserva in frigo avvolti in carta umida.
Domande frequenti
Qual è la differenza tra soda e seltz nel mojito?
La soda (club soda) contiene minerali e anidride carbonica aggiunta, con bollicina fine e persistente; il seltz è semplicemente acqua addizionata di CO₂. Entrambe vanno bene, ma la soda regge meglio la struttura del drink.
Posso usare zucchero di canna grezzo o di canna liquido?
Sì. Con zucchero di canna grezzo otterrai note più calde; scioglilo bene. In alternativa usa sciroppo semplice (1:1) per velocizzare e garantire consistenza tra un drink e l’altro.
Come preparo un mojito analcolico credibile?
Mantieni tecnica e proporzioni (lime, zucchero, menta), ma raddoppia la soda o usa una parte di ginger beer. Riduci leggermente lo zucchero e cura molto la freschezza degli ingredienti.
Meglio mescolare o shakerare il mojito?
Mescola direttamente nel bicchiere. Lo shaker si usa per ingredienti senza gas; con la soda si perderebbero le bollicine e il drink risulterebbe piatto.
Perché il mio mojito risulta amaro?
Probabilmente hai pestato troppo la menta o usato tonica al posto della soda. Pesta appena, usa lime fresco e una soda ben gasata; verifica anche che lo zucchero sia ben disciolto.
Riepilogo pratico
- Dosi affidabili: 45 ml rum, 20 ml lime, 2 cucchiaini zucchero, top di soda.
- Pesta la menta con delicatezza: estrai profumo, non amaro.
- Mescola nel bicchiere; niente shaker con ingredienti gasati.
- Soda molto fredda e vivace; servi subito.
- Varianti: analcolico e frutta solo se bilanci l’acidità.
Un mojito riuscito è l’incontro tra tecnica e semplicità: ingredienti freschi, dosi coerenti e movimenti misurati. Non serve coprire con zucchero o frutta: bastano menta fragrante, lime maturo e una carbonazione brillante per esaltare il profilo del drink.
Allenati a ripetere gli stessi gesti e prendi appunti sulle tue preferenze. Con una scala di sapori stabile potrai adattare la ricetta a stagione, frutta e pubblico, senza perdere identità. Goditi il risultato con responsabilità e condividilo in buona compagnia: un mojito fatto bene parla da sé.
