Il matcha è un tè verde giapponese in polvere dal colore intenso e dal sapore complesso. Prepararlo bene richiede cura, strumenti adatti e qualche accortezza, ma il risultato è una bevanda setosa e armoniosa. In questa guida trovi un metodo chiaro per una tazza costante, più consigli pratici e varianti.
Prepari il tè verde giapponese in polvere con acqua non bollente, setaccio e frusta. Dose consigliata: 1–2 g per 60–80 ml. Monta a W fino a schiuma fine. Scegli qualità adatte e conserva al fresco per preservare aroma e colore.
Che cos’è il matcha?
È una polvere ottenuta macinando a pietra foglie di tencha, coltivate all’ombra per sviluppare dolcezza e umami. Si beve disperso in acqua, non infuso: questo spiega la sua consistenza cremosa, il colore verde vivido e l’aroma intenso.
Il grado varia per finezza di macinatura, dolcezza e destinazione d’uso (cerimoniale o culinario). La “caffeina nel matcha” dipende da quantità di polvere, rapporto con l’acqua e metodo di montatura; scegli la dose che preferisci in base al gusto.
Quali strumenti servono davvero?
Per ottenere una texture liscia è utile una frusta in bambù (chasen), pensata per incorporare aria rapidamente. Una ciotola (chawan) ampia facilita il movimento a W; un cucchiaino dosatore (chashaku) aiuta la precisione; un setaccio previene i grumi.
- Chasen: frusta in bambù con molte setole, flessibile. Monta rapidamente e crea schiuma fine, riducendo i residui in tazza.
- Chashaku: cucchiaio in bambù ricurvo. Aiuta a dosare 1–2 g; con la bilancia ottieni costanza tra una tazza e l’altra.
- Chawan: ciotola stabile e capiente. La forma ampia consente movimenti ampi e un controllo migliore della schiuma.
- Setaccio fine: rompe i piccoli grumi prima dell’acqua. Passaggio veloce che rende la bevanda più setosa.
Qual è la differenza tra usucha e koicha?
In Giappone si distinguono due stili: usucha e koicha. L’usucha è “tè sottile”, più liquido e spumoso; il koicha è “tè spesso”, denso, senza schiuma, preparato con più polvere e meno acqua (e matcha di qualità superiore).
- Usucha: 1–2 g di polvere per una piccola tazza; montatura vigorosa a W; profilo fresco e arioso.
- Koicha: proporzione più alta di polvere, mescolata lentamente a otto; consistenza densa e sapore profondo.
- Servizio: l’usucha si gusta in più sorsi; il koicha, più concentrato, si condivide spesso in piccole porzioni.
Come scegliere qualità e grado
Il colore e l’aroma raccontano molto. Preferisci tonalità verdi brillanti, profumi freschi (erba dolce, alga nori, crema) e macinatura uniforme. La confezione ermetica, la data di macinatura e l’origine sono indizi utili.
- Colore: verde vivo, senza riflessi grigi o marroni.
- Macinatura: polvere estremamente fine, che si scioglie senza sabbiosità.
- Aroma: note dolci e marine, nessuna ossidazione evidente.
- Origine e cultivar: trasparenza sull’area di produzione e sulle varietà usate.
- Confezione: barattolo/pack richiudibile, con indicazioni su lotto e conservazione.
Passaggi essenziali del matcha
- Scalda l'acqua a 70–80 °C, non bollente.
- Pesa 1–2 g di matcha per tazza.
- Setaccia la polvere in una ciotola (chawan).
- Aggiungi 60–80 ml d'acqua calda.
- Frulla con chasen a W finché è spumoso.
- Assaggia e regola acqua o polvere.
Guida pratica: preparazione passo passo
La tecnica è semplice ma premia la precisione:

setacciare aiuta a ottenere una polvere finissima e una montatura più uniforme. Usa acqua calda ma non bollente per esaltare dolcezza e umami, evitando amarezza.
- Prepara gli strumenti. Scalda chawan e chasen con acqua calda, poi asciuga la ciotola: eviterai shock termici e manterrai stabile la temperatura.
- Dosaggio. Pesa 1–2 g di polvere (circa uno o due chashaku). Setaccia direttamente nel chawan per rompere i grumi invisibili.
- Prima aggiunta d’acqua. Versa 10–20 ml per creare una crema; mescola lentamente fino a ottenere una base liscia senza residui.
- Temperatura e quantità. Aggiungi altri 50–60 ml a 70–80 °C. L’acqua troppo calda enfatizza l’amaro; troppo fredda appiattisce il profilo.
- Montatura. Impugna il chasen dalla metà, polso rilassato. Muovi con energia a W (non circolare) per incorporare aria e creare schiuma fine e stabile.
- Rifinitura. Avvicinati alla superficie per rompere le bolle grandi; ruota leggermente per lucidare la crema.
- Assaggio. Valuta equilibrio tra dolce, amaro e corpo; aggiusta con un poco di acqua se risulta troppo intenso.
- Servizio. Bevi subito: la schiuma è migliore nei primi minuti. Se desideri latte, prepara prima l’usucha e poi diluisci.
Una ricetta tipica per usucha usa 2 g di polvere con circa 60–80 ml d’acqua a 70–80 °C, montata a W fino a schiuma fine.
Errori comuni e come evitarli
Anche piccoli dettagli fanno la differenza.

Ecco gli sbagli più frequenti e come correggerli velocemente in cucina.
- Acqua bollente. Sopra 80–85 °C l’amaro cresce. Aspetta 1–2 minuti dopo l’ebollizione o usa un termometro per una temperatura controllata.
- Niente setaccio. I grumi compromettono texture e schiuma. Tieni un setaccio fine a portata: bastano pochi secondi.
- Movimento circolare. Monta a W, non a vortice, per incorporare aria in modo efficace e stabile.
- Dose casuale. Troppa o poca polvere sbilancia il gusto. Usa una bilancia di precisione o standardizza con lo stesso chashaku.
- Chasen secco o rigido. Ammorbidisci le setole con acqua calda prima di montare per evitare rotture e migliorare la schiuma.
- Ciotola stretta. Uno spazio ridotto limita il movimento. Preferisci un chawan ampio e stabile.
- Polvere ossidata. Colore spento e aromi deboli indicano conservazione scorretta. Usa barattolo ben chiuso e frigo dopo l’apertura.
- Acqua clorata. L’odore copre gli aromi. Filtrala o lasciala riposare; l’acqua pulita valorizza profumi e umami.
Varianti, usi e abbinamenti
Una base ben eseguita apre molte possibilità. Puoi gustarlo liscio, con latte, freddo shakerato o in cucina, mantenendo sempre equilibrio e pulizia aromatica.
- Matcha latte caldo: prepara un usucha e aggiungi latte caldo montato. Mantieni una schiuma fine per una sensazione cremosa.
- Iced matcha shakerato: usucha con ghiaccio in shaker, agita 10–15 secondi. Fresco, brillante, ideale d’estate.
- Freddo a freddo (mizudashi): sciogli gradualmente in acqua fredda; agita più a lungo per omogeneità e schiuma leggera.
- Dolci e impasti: setaccia bene per distribuire colore e aroma; bilancia zucchero per non coprire le note vegetali.
- Abbinamenti: frutta gialla, yogurt, cioccolato bianco, frutta secca; evita sapori dominanti che ne schiacciano l’umami.
Domande frequenti
Quanta polvere e acqua usare?
Per usucha, 1–2 g di polvere con 60–80 ml d’acqua a 70–80 °C. Per koicha, aumenta la polvere e riduci l’acqua, mescolando lentamente per evitare amaro eccessivo.
Serve per forza la frusta in bambù?
È lo strumento più efficace per incorporare aria e creare schiuma fine. In alternativa, un montalatte manuale funziona, ma la texture risulterà diversa e meno tradizionale.
Che differenza c’è tra grado cerimoniale e culinario?
Il grado cerimoniale è più dolce, fine e brillante, ideale da bere liscio. Il culinario ha profilo più marcato, pensato per latte e ricette dove il matcha si cuoce o si mescola.
Posso prepararlo freddo senza grumi?
Sì. Setaccia la polvere in una bottiglia, aggiungi poca acqua fredda e agita per formare una crema; completa con altra acqua e ghiaccio, poi agita di nuovo.
Come si conserva al meglio?
Tieni il barattolo ben chiuso, lontano da luce, calore e umidità. Dopo l’apertura, consumalo entro poche settimane; il frigo aiuta, ma evita condensa e odori forti.
Perché il mio matcha è amaro?
Cause tipiche: acqua troppo calda, dose alta, poca montatura o polvere ossidata. Abbassa la temperatura, ribilancia quantità e monta con energia a W per più dolcezza percettiva.
Riepilogo in poche righe
- Setaccia sempre la polvere per evitare grumi.
- Dosa 1–2 g di matcha per 60–80 ml.
- Monta con chasen a W fino a schiuma fine.
- Scegli qualità cerimoniale per bere liscio.
- Conserva al fresco, ben chiuso, lontano dalla luce.
Preparare una buona tazza è questione di metodo più che di forza: strumenti adeguati, acqua alla giusta temperatura e movimenti decisi fanno emergere cremosità ed equilibrio. Con un paio di prove troverai il punto ideale per il tuo gusto, replicabile ogni giorno.
Parti dal setaccio e dalla temperatura, poi affina dosi e montatura. Con attenzione agli errori comuni e a una conservazione corretta, il tuo matcha resterà brillante e profumato più a lungo. Lascia che sia la tazza a guidarti: assaggia, regola, e goditi il rituale.
