Capire la scadenza sulle bevande aiuta a scegliere e conservare meglio ciò che beviamo. Tra data di scadenza, termine minimo di conservazione (TMC) e indicazioni in etichetta, le differenze contano. In questa guida vediamo durata, conservazione dopo l’apertura e segnali di qualità con esempi pratici.
Leggi la data, distingui TMC (qualità) da scadenza (sicurezza per prodotti molto deperibili), controlla conservazione e valuta odore, colore e frizzantezza. Dopo l’apertura, frigo e chiusura ermetica riducono sprechi. Nel dubbio, non consumare.
Qual è la differenza tra TMC e scadenza?
La differenza tra TMC e data di scadenza è definita dal Regolamento (UE) 1169/2011, che separa ciò che riguarda la qualità da ciò che tutela la sicurezza alimentare. In breve, il TMC (“da consumarsi preferibilmente entro”) indica fino a quando gusto e consistenza restano ottimali; la data di scadenza (“da consumarsi entro”) si applica a prodotti molto deperibili.
Per le bevande, la distinzione ricorre spesso: acqua e bibite gassate riportano di solito il TMC, mentre succhi freschi o non pastorizzati hanno la scadenza. Superato il TMC, una bevanda può restare commestibile se perfettamente conservata, ma può perdere qualità; oltre la scadenza, non va consumata.
Quando usare la data di scadenza e quando il TMC?
In generale, le bevande stabili grazie a pastorizzazione o trattamenti simili adottano il TMC; quelle fresche e deperibili hanno la scadenza. L’etichetta chiarisce la dicitura corretta e può indicare condizioni specifiche, come “conservare in frigorifero dopo l’apertura”.
Come capire se una bibita è ancora buona?
Prima di bere, osserva l’aspetto: limpidezza, eventuali sedimenti dichiarati in etichetta e colore. All’apertura valuta odore e, per le gassate, la frizzantezza. Un profilo atipico, tappo bombato o perdita di effervescenza possono indicare che la qualità non è più quella attesa.
Se la confezione è stata aperta, considera il tempo trascorso, la conservazione e l’integrità della chiusura. Evita contaminazioni (ad esempio, bere direttamente dalla bottiglia) e segui sempre le indicazioni del produttore. Nel dubbio, privilegia la prudenza e scegli un’alternativa.
Controlli rapidi sulla data
- Cerca la data su tappo, collo o fondo della bottiglia.
- Verifica se indica TMC o la dicitura “da consumarsi entro”.
- Leggi le condizioni di conservazione riportate in etichetta.
- Se già aperta, annota o ricorda la data di apertura.
- Valuta aspetto, odore e frizzantezza prima di bere.
- Nel dubbio, non consumare e sostituisci il prodotto.
Dove si trova la data sull’etichetta?
La data può comparire su tappo, collo, fondo o fianco della confezione, stampata o punzonata vicino al lotto.

Le linee guida del Ministero della Salute richiedono che sia leggibile, indelebile e, quando necessario, accompagnata dalle condizioni di conservazione.
Bottiglie in plastica e vetro
Controlla il collo o il tappo: molte imbottigliatrici posizionano qui data e lotto. Alcune etichette riportano un riquadro dedicato; su vetro scuro la marcatura può essere sul fondo.
Lattine e brick
Nelle lattine la data è spesso stampata sul bordo inferiore; nei brick la trovi su alette o fondo. Non graffiare le cifre: se non si leggono, considera prudente la sostituzione.
Bevande in polvere o sciroppi
Sulla parte inferiore del vaso o vicino al sigillo; i barattoli talvolta presentano la data sul bordo del coperchio. Verifica anche eventuali pittogrammi di conservazione.
Quanto durano le bevande più comuni?
I valori che seguono sono indicativi e non sostituiscono le indicazioni del produttore:

controlla sempre etichetta e condizioni reali. Per approfondire tempi e buona prassi, consulta i consigli dell’Istituto Superiore di Sanità. Ricorda che la durata dipende da temperatura, luce e chiusura: varia caso per caso.
- Acqua minerale naturale: se chiusa e conservata al riparo da luce e odori, mantiene al meglio le caratteristiche fino al TMC. Dopo l’apertura, consumare in tempi brevi e tenere al frigo.
- Bibite gassate: l’effervescenza è parte della qualità. Chiuse resistono fino al TMC; dopo l’apertura perdono gas rapidamente e vanno consumate entro pochi giorni, richiudendo con attenzione.
- Succhi di frutta pastorizzati 100%: TMC in etichetta; una volta aperti, conservare in frigorifero e consumare entro un periodo breve, in base alle indicazioni riportate dal produttore.
- Nettari e bevande al gusto di frutta: simili ai succhi pastorizzati; possono contenere zuccheri o puree. Dopo l’apertura, raffreddare e consumare entro tempi ridotti, evitando sbalzi di temperatura.
- Succhi freschi non pastorizzati: riportano di norma la scadenza, non il TMC. Sono più sensibili: conservazione e tempi dopo l’apertura sono molto brevi e vanno rispettati con scrupolo.
- Latte UHT e bevande vegetali a lunga conservazione: chiusi seguono il TMC; una volta aperti, necessitano refrigerazione e consumo in pochi giorni. Evita contaminazioni versando in un bicchiere pulito.
- Tè freddi e infusi pronti: hanno in genere TMC; dopo l’apertura, conservare in frigo e consumare entro breve, perché perdono aroma e freschezza. Tenere lontano da odori intensi.
- Bevande energetiche: chiuse rispettano il TMC; dopo l’apertura, la qualità declina e l’effervescenza può calare. Meglio riporre in frigorifero e consumare presto.
Come conservare le bibite dopo l’apertura?
Una buona conservazione riduce sprechi e mantiene il profilo sensoriale. Ricordi pratici: richiudere bene, evitare sbalzi termici, usare contenitori puliti. Privilegia il frigorifero quando indicato e non lasciare la bottiglia aperta a temperatura ambiente.
- Chiudi subito e in modo ermetico, eliminando aria quando possibile.
- Segna la data di apertura con un pennarello sul tappo o su un’etichetta.
- Tieni lontano da luce diretta e fonti di calore; riponi sul ripiano più freddo del frigorifero, se indicato.
- Versa in un bicchiere pulito e non bere dal contenitore, per evitare contaminazioni.
- Non miscelare residui con prodotto nuovo: compromette qualità e durata.
Quali errori evitare con la scadenza?
Piccoli errori comuni fanno la differenza tra una bevanda gradevole e una deludente. Evita di confondere TMC e scadenza, ignora l’idea che “più freddo è sempre meglio” e non affidarti solo al gusto per giudicare sicurezza e qualità.
- Non ignorare le condizioni di conservazione: tempo e temperatura incidono sulla durata.
- Non confondere TMC con scadenza: il primo è legato alla qualità, la seconda alla sicurezza su prodotti deperibili.
- Evita assaggi “temerari”: se l’odore è anomalo o il tappo è bombato, sostituisci.
- Non trascurare l’integrità del sigillo: una chiusura difettosa accelera il decadimento.
- Non rimandare il consumo di bibite aperte: la frizzantezza e gli aromi calano rapidamente.
Domande frequenti
Quanto dura una bibita gassata dopo l’apertura?
Di solito pochi giorni in frigorifero, richiudendo bene e seguendo l’etichetta. L’effervescenza diminuisce rapidamente; se l’odore o il sapore sono atipici, è prudente sostituirla.
Posso bere un prodotto oltre il TMC?
Il TMC riguarda la qualità: oltre quella data, il prodotto può aver perso caratteristiche sensoriali pur restando idoneo se ben conservato. Valuta etichetta e condizioni reali; nel dubbio, non consumare.
La scadenza si applica anche all’acqua?
Di norma l’acqua minerale riporta il TMC e non la scadenza. Va conservata al riparo da luce e odori; dopo l’apertura è consigliabile consumarla in tempi brevi.
Dove trovo la data su bottiglia e lattina?
Sulle bottiglie: tappo, collo o fondo; sulle lattine: bordo inferiore. Può essere vicino al codice lotto. Se poco leggibile, è prudente sostituire il prodotto.
Cosa significa il codice lotto vicino alla data?
È un codice di tracciabilità del produttore, utile a identificare un gruppo di confezioni. Non va confuso con la data di scadenza o con il TMC.
Serve mettere in frigo tutte le bevande dopo l’apertura?
Segui quanto indicato in etichetta: molte bevande richiedono il frigorifero dopo l’apertura per mantenere qualità. Evita luce, calore e contaminazioni, e richiudi bene.
In sintesi pratica
- TMC indica qualità; scadenza riguarda la sicurezza dei prodotti deperibili.
- Leggi data e condizioni di conservazione riportate in etichetta.
- Dopo l’apertura: frigo, chiusura ermetica e consumo in tempi brevi.
- Valuta aspetto, odore e frizzantezza; nel dubbio non consumare.
- La data può stare su tappo, collo, fondo o fianco.
Interpretare correttamente le date in etichetta aiuta a ridurre sprechi e a godersi le bevande al meglio. Controlla sempre diciture, condizioni di conservazione e integrità della confezione, e ricordati di annotare la data di apertura quando utile.
Piccoli accorgimenti quotidiani, come richiudere con cura e riporre al fresco quando richiesto, mantengono le caratteristiche desiderate. Se qualcosa non torna nell’aspetto o nell’odore, scegli la via prudente: sostituire il prodotto è un gesto semplice che tutela qualità e serenità.
