Lo innesto unisce una marza a un portinnesto per migliorare vigoria, resistenza e qualità dei frutti. Richiede attenzione all’affinità botanica, tagli precisi e ambienti puliti per favorire l’attecchimento. È una pratica di propagazione utile per rinnovare piante, cambiare varietà e salvare rami danneggiati.

Quando? In genere tra fine inverno e inizio primavera. Quale tecnica? Spacco su rami più grossi, gemma su rami sottili. Segui tagli netti, contatto cambiale stretto, sigillatura e cure post-innesto per aumentare le probabilità di attecchimento.

Quando conviene innestare?

In genere si lavora fra la fine inverno e l’inizio primavera, quando la linfa riparte e il contatto cambiale prende meglio. Per adattare il momento al tuo microclima, consulta un calendario di innesto per regione e osserva portinnesto e marza.

Quale metodo scegliere: spacco o gemma?

Lo spacco è ideale su rami medio-grossi o quando diametri di marza e portinnesto differiscono. La gemma (a T o a scudetto) funziona su rami più sottili e legno attivo, spesso a fine estate. Qualunque tecnica tu scelga, allineare i cambi e mantenere stabile e umida la giunzione è determinante per l’attecchimento.

Se vuoi semplicità e forza, il metodo di innesto a spacco è tollerante agli errori di diametro e offre un’ampia superficie di contatto; la gemma è più rapida e pulita, ma richiede manualità e condizioni meteo miti.

Quali strumenti servono davvero?

Coltello da innesto affilato, forbici pulite, nastro elastico o parafilm, mastice cicatrizzante, guanti, e alcool per la disinfezione bastano nella maggior parte dei casi. Strumenti ben affilati riducono sfilacciature e stress, migliorando la probabilità di attecchimento.

Passaggi chiave per l’innesto

  • Scegli portinnesto e marza compatibili.
  • Disinfetta attrezzi e superfici di taglio.
  • Esegui tagli netti rispettando la polarità.
  • Assicura un contatto cambiale stretto.
  • Fissa e sigilla con nastro e mastice.
  • Proteggi dall’essiccazione e controlla l’attecchimento.

Come innestare ulivo e susino

L’ulivo e il susino reagiscono bene all’innesto se si rispettano tempi, tagli e protezioni.

Primo piano di innesto a spacco su ramo giovane di ulivo con legatura
Innesto a spacco su ramo giovane di ulivo con legatura. · M sh شراونة محمد · CC BY-SA 4.0 · Grafting large olive trees

Comprendere il comportamento della marza e la vigoria del portinnesto aiuta a scegliere gesto, tensione della legatura e ombreggiatura iniziale.

Ulivo

Nell’ulivo si usano spesso spacco pieno o a corona su legno ben lignificato, in primavera con temperature miti. Prepara marze sane di un anno, elimina foglie e riduci l’evaporazione; inserisci la marza nello spacco con i cambi allineati e sigilla con mastice elastico per isolare da aria e patogeni. Proteggi dal sole diretto nei primi giorni e mantieni la pianta moderatamente irrigata, senza ristagni.

Evita i picchi termici: una temperatura mite favorisce la formazione del callo. Se il diametro differisce molto, valuta lo spacco a corona per distribuire meglio le marze e aumentare il contatto cambiale utile.

Susino

Il susino accetta bene spacco semplice all’inizio della ripresa vegetativa; su rami sottili, a fine estate puoi praticare una gemma a T (gemma dormiente). Lavora con marze fresche, tagli puliti e legature uniformi; controlla dopo 2–3 settimane la spinta delle gemme. Se la marza avvizzisce, ombreggia e verifica che il fissaggio non schiacci i vasi.

All’interno del genere Prunus l’affinità è in genere buona, ma ogni combinazione va valutata: punta a marze sane e a portinnesti vigorosi e ben radicati per sostenere la ripartenza vegetativa.

Cura e errori da evitare

Nei primi mesi limita vento, sole forte e sbalzi:

Ramo di melo innestato con bendaggio e sigillatura in guarigione
Giunzione di un melo innestato con bendaggio e sigillatura in guarigione. · Guillaume22 · CC BY-SA 3.0 · Grafting on an apple tree after less than one month

ombreggia, irriga con misura e isola la giunzione. Tieni un diario per stimare il tuo indice di successo dell’innesto e per capire cosa migliorare alla stagione successiva.

  • Legatura troppo lasca o troppo stretta. Una legatura lenta lascia fessure e disidrata; una eccessiva strozza i tessuti. Mira a una pressione uniforme e controlla dopo alcuni giorni l’aderenza.
  • Tagli sfilacciati o inclinazioni sbagliate. Lama non affilata produce superfici irregolari che ossidano; il taglio deve essere netto e pianeggiante. Usa una lama molto affilata e sostienila con un tagliere.
  • Marza disidratata. Se la marza perde acqua, la callogenesi rallenta. Conserva le marze in fresco e umido prima dell’uso e riduci le superfici esposte durante il lavoro.
  • Mancata sigillatura dei tagli. L’aria secca e le piogge penetrano nei tessuti. Applica mastice solo sui tagli esposti e rinnovalone un velo se si fessura nei giorni successivi.
  • Allineamento dei cambi impreciso. Anche uno spostamento minimo riduce il contatto utile. Verifica l’allineamento su almeno un lato e privilegia il lato con miglior contatto cambiale.
  • Esposizione eccessiva a sole, vento o gelo. Temperature eccessive o disseccanti compromettono la giunzione. Crea un riparo temporaneo, ombreggia nelle ore calde e proteggi dal vento con barriere leggere.
  • Ignorare i polloni del portinnesto. I germogli sotto l’innesto sottraggono energia alla marza. Eliminali con regolarità e indirizza la linfa verso i nuovi tessuti innestati.
  • Rimuovere bendaggi troppo presto o troppo tardi. Se rimossi prima, l’unione si apre; se troppo tardi, la legatura incide la corteccia. Taglia lateralmente il nastro quando l’accrescimento è stabile.

Domande frequenti

Qual è la differenza tra marza e portinnesto?

La marza è il pezzo di ramo o la gemma che fornirà la parte aerea; il portinnesto è la pianta che dona radici e porzione basale, influenzando vigoria e adattamento al suolo.

Posso innestare specie diverse tra loro?

Generalmente l’innesto riesce meglio tra specie dello stesso genere (per esempio entro Prunus). Affinità lontane riducono l’attecchimento; verifica sempre la compatibilità prima di procedere.

Quando rimuovere nastro e mastice?

Rimuovi o allenta il nastro quando l’unione è consolidata e in crescita attiva, evitando che incida la corteccia. Il mastice resta solo sui tagli esposti e non sulla giunzione viva.

Come capire se l’innesto ha attecchito?

Le gemme della marza si rigonfiano e aprono, i tessuti restano turgidi e verdi e non compaiono necrosi attorno alla giunzione. Una crescita regolare nelle settimane successive è un buon segno.

Serve sempre il mastice?

È utile per sigillare i tagli esposti e limitare essiccazione e ingressi d’acqua. Non va applicato tra marza e portinnesto, ma solo sulle ferite non coperte dal nastro.

Quanti germogli lasciare sopra l’innesto?

All’inizio mantieni pochi germogli ben posizionati per equilibrare crescita e stabilità. Elimina i polloni sotto l’innesto e dirada gradualmente per formare la chioma desiderata.

In sintesi operativa

  • Scegli il periodo in base allo stato vegetativo.
  • Abbina marza e portinnesto con buona compatibilità.
  • Allinea i cambi, fissa e sigilla correttamente.
  • Spacco su legnoso; gemma su rami sottili.
  • Cura post-innesto: ombra, umidità, potature mirate.

Conoscere tempi, metodi e accorgimenti rende l’innesto più prevedibile e ripetibile. Procedi con calma, cura l’igiene e osserva la risposta della pianta: ogni dettaglio, dal taglio alla legatura, influisce sulla riuscita.

Inizia su rami di prova e inizia piccoli: documenta materiali, date e risultati per costruire esperienza. Con pratica e costanza, potrai rinnovare varietà, migliorare la qualità dei frutti e mantenere sane le tue piante nel tempo.

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