Capire le pompe per acqua domestiche aiuta a spostare, pressurizzare o smaltire l’acqua in casa con efficienza. Dalle elettropompe centrifughe alle pompe sommerse, fino all’autoclave, scegliere e posare bene l’apparecchio evita rumori, consumi alti e guasti. Un dimensionamento accurato è il primo passo per prestazioni affidabili.
Per scegliere una pompa definisci portata e prevalenza, seleziona il tipo adatto (autoadescante, sommersa, drenaggio), cura tubazioni e protezioni elettriche, inserisci valvole e filtri e pianifica manutenzione. Così ottieni funzionamento sicuro, silenzioso e consumi sotto controllo.
Quali tipi di pompe servono in casa?
Le pompe in ambito domestico coprono tre macro-esigenze: alimentare l’impianto idrico, sollevare o trasferire acqua e gestire il drenaggio di locali o vasche.

Scegli in base a applicazione e qualità del liquido (chiaro, sporco, con sabbia).
Quale pompa serve per il pozzo?
La soluzione più diffusa è una pompa sommersa per pozzo, efficiente e silenziosa. Per pozzi poco profondi si può valutare una jet autoadescante in superficie, ma l’aspirazione è limitata a circa 7–8 metri per motivi fisici. Per profondità maggiori, serve una sommersa multi-stadio.
Quando scegliere una pompa autoadescante?
È indicata quando la pompa resta sopra il livello dell’acqua e deve riempire da sola il corpo pompa. È robusta contro piccole infiltrazioni d’aria e adatta a giardinaggio e rilancio serbatoio–casa. Evita corse secche prolungate.
Che cos’è l’autoclave domestica?
La pressurizzazione con autoclave combina una pompa con un vaso di espansione o un presscontrol. Mantiene pressione stabile e riduce gli avviamenti. È utile in case a più piani o con prelievi molto variabili.
Quanto contano portata e prevalenza?
La portata è l’acqua fornita nell’unità di tempo; la prevalenza è l’energia necessaria per superare dislivelli e perdite. Consulta la curva di prestazione della pompa per capire dove lavorerà l’impianto. In casa, tipicamente servono 20–40 L/min e 2–3 bar, variabili in base alle utenze.
Somma il dislivello, le perdite di carico delle tubazioni e la pressione minima richiesta agli erogatori per ottenere la prevalenza totale. Per le pompe d’acqua sono stabiliti requisiti minimi di efficienza energetica e metodi di prova dalle norme europee, a tutela di prestazioni e consumi.
Esempio pratico: doccia (12 L/min) + lavatrice (8 L/min) richiedono circa 20 L/min; con 25–35 m di prevalenza si alimentano più piani. Evita il sovradimensionamento: una pompa troppo grande consuma e vibra di più, senza benefici reali.
Passi e accortezze chiave
- Valuta portata e prevalenza richieste.
- Identifica il tipo di liquido e temperatura.
- Scegli il modello adatto a pozzo, drenaggio o rilancio.
- Prevedi protezioni elettriche e controllo del livello.
- Progetta tubazioni e valvole con perdite minime.
- Pianifica manutenzione periodica e pulizia filtri.
Come dimensionare e installare correttamente?
Prima di fissare staffe o calare una pompa sommersa per pozzo, raccogli dati reali di portata e di prevalenza manometrica. Prevedi spazi per manutenzione, attacchi standard e facilità di spurgo: l’assetto iniziale condiziona efficienza e rumore.

- Raccogli i dati. Mappa utenze attive in contemporanea, dislivelli e lunghezze dei tratti. Senza numeri, ogni scelta è un’ipotesi: i dati riducono errori e costi futuri.
- Leggi la curva di prestazione. Interseca portata e prevalenza richieste con la curva: lavora nella zona centrale per massima efficienza e minore usura delle giranti.
- Riduci perdite nelle tubazioni. Usa diametri adeguati, pochi gomiti e raccordi. Curve morbide e tratti dritti riducono turbolenze e cadute di pressione.
- Proteggi l’impianto elettrico. Interruttore magnetotermico-differenziale dimensionato, terra efficiente e cavi idonei alla posa. Evita prolunghe improvvisate e connessioni non protette.
- Filtri e valvole. Inserisci filtri a Y in aspirazione e un’adeguata valvola di fondo per evitare svuotamenti e corse a secco; su acque sabbiose valuta filtri separatori.
- Installa controlli di livello. Galleggianti per drenaggio e pozzetti, presscontrol o pressostato + vaso di espansione per l’autoclave, protezioni contro marcia a secco e sovratemperatura.
- Antivibrazione e silenzio. Staffe rigide, supporti in gomma, tratti flessibili in mandata e disaccoppiamento dalle pareti limitano risonanze e rumori percepiti.
- Collaudo e spurgo. Riempi il corpo pompa, spurgando l’aria dai punti alti. Verifica eventuali microperdite: poche gocce oggi diventano problemi domani.
Dopo l’avvio misura assorbimento, cadute di pressione e temperatura motore. Installa, se manca, una valvola di non ritorno per proteggere la pompa da riflussi e colpi d’ariete, migliorando la tenuta dell’impianto.
Quando fare manutenzione e cosa controllare?
Controlla filtri e griglie ogni 1–3 mesi (più spesso con acqua sabbiosa), stringi fascette e verifica guarnizioni. In autoclave misura pressione del vaso e ripristina il precarico indicato. La sicurezza richiede dispositivi elettrici efficienti e istruzioni leggibili, secondo standard dedicati.
Spie di attenzione: avviamenti troppo frequenti, rumori metallici, vibrazioni crescenti, acqua lattiginosa o sabbiosa, odore di bruciato, assorbimento anomalo. Programma un fermo annuale per pulizia profonda, verifica delle tenute meccaniche e aggiornamento dei controlli di livello.
Perché la pompa non funziona o è rumorosa?
Se la pompa non adesca, verifica il riempimento del corpo pompa, le tenute e la valvola di fondo. Rumori acuti indicano cavitazione (troppa richiesta in aspirazione o tubi sottodimensionati). Colpi secchi possono derivare da colpi d’ariete: riducili con valvole e avviamenti graduali.
- Pompa ferma: controlla alimentazione, fusibili e pressostato/presscontrol; nei modelli monofase, il condensatore può essere guasto.
- Portata bassa: filtri e girante sporchi, o ostruzioni nella linea. Valuta l’usura del girante e l’accumulo di calcare.
- Avviamenti frequenti: vaso di espansione scarico, perdita nell’impianto o pressostato tarato male. Ripristina il precarico corretto.
- Spegnimenti termici: ambiente caldo, ventilazione insufficiente o sovraccarico. Migliora raffrescamento e controlla che la pompa lavori nel suo punto utile.
Quando chiamare un tecnico?
Se compaiono perdite d’acqua interne, protezioni che scattano ripetutamente, odore di bruciato o vibrazioni importanti, fermati e chiama un professionista. Evita interventi su parti elettriche senza competenze specifiche.
Quali costi e consumi aspettarsi?
I consumi dipendono da potenza nominale, durata d’uso e punto di lavoro. Una pompa da 750 W che funziona 30 minuti al giorno consuma circa 0,375 kWh/giorno, ovvero ~11 kWh/mese. Installazioni efficienti e corretta taratura riducono i tempi di funzionamento e quindi i consumi.
Domande frequenti
Una pompa autoadescante può funzionare senza valvola di fondo?
È sconsigliato: la valvola di fondo evita lo svuotamento della linea e facilita l’adescamento. Senza, aumentano i tempi di avvio e il rischio di marcia a secco, con usura prematura delle tenute.
Quanta profondità può gestire una pompa per pozzo?
Le autoadescanti aspirano fino a circa 7–8 metri. Per profondità maggiori si impiegano pompe sommerse multistadio, scelte in base alla prevalenza richiesta e al diametro del pozzo o della cisterna.
Meglio presscontrol o vaso di espansione?
Il presscontrol semplifica l’avvio/arresto e protegge dalla marcia a secco; il vaso di espansione limita gli avviamenti frequenti e stabilizza la pressione. In molti impianti funzionano bene insieme.
Posso usare una pompa di drenaggio per acque sporche in giardino?
Sì, se il modello è per acque sporche e compatibile con la granulometria prevista. Evita corpi solidi sopra il limite ammesso, usa griglie e pulisci il filtro dopo ogni uso intenso.
Come proteggere la pompa dal gelo?
Isola tubazioni e corpo pompa, svuota i tratti esposti e riponi le pompe mobili al coperto. Verifica che valvole e tappi di scarico siano accessibili per lo svuotamento stagionale.
Che differenza c’è tra portata e pressione?
La portata indica quanta acqua scorre in un tempo; la pressione è l’energia che spinge l’acqua. In pratica servono entrambe: sufficiente portata per le utenze e pressione adeguata per raggiungerle.
In sintesi operativa
- Definisci portata e prevalenza reali.
- Scegli il tipo corretto per uso.
- Progetta aspirazione e mandata con perdite minime.
- Installa protezioni elettriche e controllo livello.
- Pulisci filtri e verifica tenute periodicamente.
Una pompa scelta con metodo, dimensionata sul punto di lavoro e correttamente installata lavora per anni con rumorosità e consumi contenuti. Se compaiono segnali anomali, sospendi l’uso e verifica cause e protezioni: intervenire presto è la via più semplice per allungare la vita dell’impianto.
Inizia dai dati (portata e prevalenza), poi definisci tipo e accessori, progettando tubazioni pulite e sicure. La manutenzione leggera ma regolare è il miglior investimento per affidabilità e comfort, soprattutto quando l’acqua è essenziale per casa e giardino.
